Il blog di Joe7

  1. NAIDA E RUBINA - UN'ANALISI DI GOLDRAKE DI GERDHA - 17

    NAIDA E RUBINA: QUELLO CHE C’E’ DIETRO LA MASCHERA - ANALISI DI GERDHA - 17
    (note e immagini di Joe7; primo articolo qui; precedente articolo qui)

    ANALISI SU NAIDA

    LO STATO ALTERATO DI DUKE FLEED

    Finora l’analisi si è focalizzata solo su Naida: per completarla è necessario però occuparsi anche di Actarus in ep25, perché, per comprendere completamente i comportamenti di Naida, si deve in parallelo capire cosa accade nell’animo di Duke Fleed in questo episodio.

    Il problema della connessione delle immagini con i dialoghi in ep25 vale anche per lui, cosicché è necessario soffermarsi ad analizzarlo. Ciò che accade normalmente allo spettatore di ep25 è di essere talmente concentrato su Naida da non accorgersi di ciò che accade ad Actarus. Eppure, già soltanto prestando attenzione alle immagini, si può notare in ep25 che, sin dalla scena dell’incontro con Naida fino al termine dell’elettroshock, Actarus è DISEGNATO chiaramente con espressioni visive e corporee assolutamente inusuali. Non può essere un errore perché il team di ep25 è il migliore in assoluto dell’anime. Ma anche i dialoghi di Duke Fleed in VO in molti punti sembrano assolutamente senza senso. Sommando il contenuto delle scene con quello dei dialoghi, ciò che si ricava è che in ep25 Actarus è in uno stato malato di profonda depressione, tanto da non rendersi conto nemmeno della realtà in cui si trova.

    Ma, quando parlo di “depressione” o “crisi depressiva” per definire le condizioni mentali di Actarus nell’episodio 25, non uso casualmente questo termine. Non è un sinonimo di “cattivo umore” o “tristezza” o “senso di colpa”: mi riferisco ad una malattia specifica che ha caratteristiche particolari, e che sono descritti alla perfezione e PROGETTATI nell’episodio 25.

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    Perché diciamo questo? Osserviamo con attenzione i dettagli. Innanzitutto, Actarus crede ciecamente a Naida quando gli riferisce dei fleediani torturati su Fleed.

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    E Actarus non si fa domande, nemmeno quella più ovvia dell’impossibilità di schiavizzare qualcuno su un pianeta completamente contaminato come Fleed. Anzi, notate come, nel dialogo 3, Actarus dica tranquillamente delle “vicende da incubo che hai vissuto sul pianeta Fleed”. Cosa che, come ho detto prima, non era possibile.

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    Se Naida poteva aver passato delle situazioni terribili, doveva averle subite da un’altra parte, ma non su un pianeta completamente contaminato. Actarus qui è scollegato dalla realtà e, direi, anche dalla logica.
    Ma non si tratta di un episodio isolato, che si potrebbe magari spiegare con l’emozione di avere Naida di fronte a sé, sana e salva, dopo tanti anni. Se Actarus fosse stato in condizioni psicologiche normali, sarebbe davvero strano il fatto che lui non ricordi il nome del fratello di Naida.

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    Dico, il fratello della sua ragazza. Anche quel particolare è un campanello d’allarme. Che viene confermato subito dopo, quando, continuando a parlare di Sirius, la scena diventa sempre più allucinante. Quando Naida gli dice della morte di Sirius, la risposta di Actarus è persino stupida, o assurda, più che sorpresa:

    Naida: Sirius è morto.
    Actarus: Morto? Perché?

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    Come può stupirsi per la morte di Sirius e persino chiedere “perché”?. Non sarebbe stato più normale dire, per esempio, “Lo so, mi dispiace”? Forse non si era rassegnato all’idea? Come minimo, è strano come comportamento. Sembra lontano mille miglia da lui il pensiero che Sirius avesse fatto la stessa fine dei Fleediani massacrati.

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    Si potrebbe obiettare che Actarus poteva immaginare che Sirius fosse sopravvissuto come Naida. A dire il vero, sembra una possibilità piuttosto debole…comunque, non si sposa bene coi dettagli visuali della scena e con l’intonazione di Kei Tomiyama nel doppiaggio originale di Actarus. Senza contare che sarebbe stato più coerente con questa ipotesi un Actarus che chieda: “Come è successo? Credevo che si fosse salvato con te”, anziché un assurdo “Perché?”. Come la canzone “Maramao perché sei morto?”, quella di Actarus è una domanda che non ha senso.

    Ma andiamo avanti nell’analisi del dialogo 3 tra Naida e Actarus: c’è di peggio. Infatti, la frase successiva di Actarus dopo la rivelazione di Naida di un “traditore” è sconclusionata, non ha senso:

    Actarus: Un traditore? Chi? Chi è? Uno del pianeta Vega? (Naida non risponde) Allora, del pianeta Fleed? C’è qualcuno di così spregevole sul Pianeta Fleed? (nella foga del discorso, Actarus sta trattenendo Naida per le braccia stringendola con violenza)

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    Che senso ha che sia uno del pianeta Vega ad essere un traditore del pianeta Fleed? Semmai, il traditore dovrebbe essere un fleediano. Oppure, può darsi che Actarus avesse ragione a sospettare che il traditore di Fleed provenisse dal pianeta Vega… e che costui avesse – direttamente o indirettamente – causato la morte di Sirius nella realtà. Resta il fatto che Naida non risponde alla sua domanda, come se avesse fatto quella osservazione appositamente per scatenare una reazione nell’animo di Actarus e misurare quindi la potenza delle sue affermazioni in lui.

    Actarus parla del “traditore” e del “pianeta Fleed” come se fossero nel presente, mentre dovrebbe riferirsi al passato. Actarus non riesce a ragionare in modo corretto. Inoltre, Actarus, dopo questo “scoppio”, non chiede più il nome del traditore a Naida, mentre poco prima lo voleva sapere a tutti i costi.

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    Si comporta in modo alterato. Poi stringe i denti e serra il pugno: un comportamento violento che non è caratteristico della sua persona.

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    Qui è difficile vedere l’Actarus pacifico e padrone di sé della serie.

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    Osservatelo anche fisicamente: Actarus nella scena sta sudando. E’ un sintomo fisico, clinicamente conosciuto, di uno stato depressivo.

    Passiamo alla scena successiva dopo il dialogo con Naida: Actarus suona la chitarra sul balcone del Centro Ricerche. E’ l’unica volta, insieme a ep18, in cui lo fa: di solito, suona al ranch.

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    I suoi pensieri sono sconnessi: innanzitutto definisce Sirius come “dannato”, come se il ragazzo fosse responsabile della sua stessa sorte – il che è assurdo. Poi si domanda “come mai sei morto!?”: una frase insensata. Qui, Actarus sembra ripetersi ossessivamente il pensiero sulla – per lui – inspiegabile morte di Sirius, che era iniziato nella scena precedente con Naida. Il pensiero ossessivo è un’altra caratteristica degli stati depressivi.

    Analizzando queste prime scene di ep25, sembra quindi evidente che sin dall’apparizione di Naida Duke Fleed mostri i sintomi di una grave depressione, che lo porta ad essere scollegato dalla realtà. Possiamo quindi ora meglio comprendere cosa accade nelle scene successive di ep25 che lo riguardano.

    Ciò che è sorprendente nella scena dell’hangar è che Actarus non fa assolutamente cenno alle contraddizioni nella storia dei cervelli fleediani che una persona sensata avrebbe subito sollevato, subendo senza replicare adeguatamente le “rivelazioni” di Naida. Certo, è stato accusato e quindi è scosso, ma fino al punto di non fare nessuna osservazione?

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    Almeno sul fatto che un bimbo come Sirius non poteva certo avere tutti i crismi per comandare un mostro da combattimento?

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    La passività di fronte al senso di colpa è clinicamente un altro sintomo di grave depressione.
    Si è parlato nel capitolo relativo dell’ipotesi che la menzogna sui cervelli fleediani sia stata suggerita a Naida da Re Vega durante il condizionamento telepatico. Vorrei qui riprendere l’argomento per analizzare un aspetto importante a rinforzo della tesi già suggerita. Re Vega non poteva sapere nulla sulle condizioni di crisi depressiva di Actarus: solo Naida, che aveva passato molto tempo con lui, poteva essersene resa conto e supporre quindi i probabili effetti che il suo discorso avrebbe avuto su di lui.

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    Si potrebbe replicare che è normale che Actarus sia crollato davanti alle accuse: qualcuno che ha perso la sua casa, la sua famiglia e tutto ciò che gli era caro sarebbe logicamente in una condizione di fragilità psicologica.

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    Duke Fleed è uno dei pochissimi sopravvissuti di un genocidio e questo è qualcosa che una persona non dimentica mai. In un certo senso, il passato di Actarus rimarrà sempre il suo punto debole, che è qualcosa che i veghiani tentano di utilizzare contro di lui più volte (la madre e il padre, Marcus, Rubina). Potrebbe essere.

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    Ma Actarus qui non è il solito Actarus: a causa della crisi depressiva è scollegato dalla realtà e non può perciò razionalizzare pensieri così semplici che anch’io – povera ragazza terrestre - avrei potuto rispondere a quell’assurdo discorso di Naida. Re Vega non avrebbe mai potuto supporre che Actarus fosse malato di questa grave forma di “depressione” nell’episodio 25. Nemmeno Gandal lo sapeva. L'unica persona che poteva rendersene conto era Naida.

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    Infatti, per Re Vega o Gandal sarebbe stato molto pericoloso inventare una bugia così stupida come quella dei cervelli impiantati nei mostri. Il personaggio di Duke Fleed che conoscevano dall’episodio 1 al 24 si sarebbe fatto una gran risata ascoltando la storia dei cervelli. Pensate per esempio all’episodio 32: lui resta calmo e controllato anche di fronte a sua “madre” e non crede alla bugia della resurrezione grazie alla tecnologia veghiana (una bugia più intelligente di quella di Naida).

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    Sì, lui dirà a Venusia nell’episodio 70 che era stato difficile per lui affrontare gli avvenimenti dell’episodio 32, ma in ogni caso ci è riuscito.

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    Invece, nell’episodio 25, a causa del suo stato alterato (e solo per quello) non è in grado nemmeno di rendersi conto della stupidità del fatto dell’impianto del cervello del bambino dispettoso Sirius in Giru-Giru. Inoltre, era molto pericoloso per Re Vega inventare la bugia dei cervelli fleediani anche per un altro motivo: cosa sarebbe successo se Naida avesse detto della bugia e Actarus non le avesse creduto (come un uomo in un normale stato mentale avrebbe fatto)? Bene, suppongo che in questo caso l’intera mascherata sarebbe stata scoperta, Naida non avrebbe potuto uccidere Actarus e i piani di Re Vega sarebbero falliti. Infatti, senza sapere nulla dello stato alterato di Actarus, il rischio di far fallire il piano a causa della bugia era troppo alto. E infatti Re Vega nella VO 1 non dice una sola parola al riguardo. Pensate davvero che l’intelligente Re Vega (che è tutt'altro che un personaggio stupido in tutto l’anime) avrebbe inventato una bugia così sciocca? Con il rischio per lui che Duke Fleed scoprisse il loro piano?

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    Re Vega non poteva sapere che in realtà Actarus era in uno stato mentale depresso dalla fine dell’episodio 24, in cui compare Camargo Ishtar, proprio l’assassino dei genitori di Duke Fleed.

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    La mia idea è che la forte depressione di Actarus inizia quando riconosce l’assassino dei suoi genitori nel comandante veghiano e ricorda i dettagli della loro morte davanti ai suoi occhi (osservate i dettagli visivi del flashback dell’omicidio dei genitori: sono diversi da quelli dei normali flashback e non sono mai più ripetuti dopo). Per cui lui è già in un cattivo stato mentale sin dall’inizio dell’episodio 25, quello successivo: incontrare Naida fa solo precipitare il suo stato mentale, già critico. Ma Re Vega non poteva sapere che Duke Fleed aveva riconosciuto l’assassino dei suoi genitori in ep24, perché non c’era nessuno lì, tranne Venusia, e Ishtar muore senza ricontattare la Base Lunare. Effettivamente, prima dell’episodio 25 possiamo vedere il suo stress e melanconia aumentare progressivamente, ma i veghiani non erano nella posizione di capirlo in ogni caso. Re Vega avrebbe certamente potuto ragionevolmente supporre che Duke Fleed fosse stressato dopo 6 mesi di guerra, e infatti è significativo che proprio in questo momento dell’anime egli decida di applicare la strategia-Naida. Ma quel tipo di crisi depressiva è qualcosa di diverso, dal punto di vista clinico-psicologico. Sono in realtà sentimenti di colpa che esplodono al tasso più alto e sono incontrollabili. Questo stato psicologico si chiama, secondo la psicologia medica, depressione.

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    Re Vega non poteva assolutamente sapere questo, perché, prima del finale dell’episodio 24, Duke Fleed non aveva mai avuto la possibilità di incontrare personalmente un comandante veghiano (Mineo era del pianeta Rubi) e soprattutto l’uomo che aveva ucciso i suoi genitori e probabilmente l’aveva catturato come prigioniero.

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    Se si osservano attentamente la combinazione di dettagli visivi e dialoghi in ep25, comprese le pause e le intonazioni in VO, si può osservare come Naida “studi” Actarus (ad esempio nella scena nel soggiorno del Centro Ricerche) e adatti il suo atteggiamento e le sue parole alla situazione.

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    Quindi resta solo una opzione: come nelle storie investigative, c’è qualcuno che avrebbe avuto il motivo, l’opportunità e l’arma. Naida è la sola persona che poteva rendersi conto della crisi depressiva di Duke Fleed, perché lei lo conosce molto bene e si rende conto della situazione quando si incontrano. Actarus, per tutta la storia, da quando incontra Naida, si comporta come se vivesse in un altro mondo.

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    E’ disturbato perché credeva che Naida fosse morta, pensava di aver perduto il suo grande amore su Fleed, e l’esplosione di un complesso di colpa si mette insidiosamente in marcia...un complesso di colpa che si scatenerà quando Naida, nell’hangar, dirà al principe che lui ha abbandonato il suo pianeta, credendo un po’ troppo presto che il suo popolo è stato sterminato, mentre Naida era ancora viva:

    Naida: Non era mica stato annientato. Vedi infatti che io sono viva!

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    “Stato maniaco-depressivo” è il termine più appropriato per Actarus, perché i picchi emotivi che ha nell’episodio sono estremi: da una situazione di euforia passa facilmente ad uno stato di disperazione.

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    Leggiamo, per chiarirci meglio, la definizione di “depressione” nel senso di malattia, come dice Wikipedia: si troveranno importanti analogie col comportamento di Actarus. La depressione è una patologia caratterizzata da stati di umore depresso accompagnati da bassa autostima e perdita di interesse o piacere nelle attività normalmente piacevoli.

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    I casi gravi sono caratterizzati da sintomi che durano almeno due settimane, causando una compromissione significativa del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti. Fra i principali sintomi si segnalano: umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno; marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte, o quasi tutte, le attività per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno; agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno; sentimenti di autosvalutazione oppure sentimenti eccessivi o inappropriati di colpa quasi ogni giorno;

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    diminuzione della capacità di pensare o concentrarsi, o difficoltà a prendere decisioni, quasi ogni giorno, difficoltà di memoria (nel caso di persone malinconiche in particolare) (Actarus che non ricorda il nome di Sirius); ricorrenti pensieri di morte, ricorrente ideazione suicida senza elaborazione di piani specifici, oppure un tentativo di suicidio o l'elaborazione di un piano specifico per commettere suicidio. Tra gli altri sintomi, appare anche la disforia, che è un'alterazione dell'umore con caratteristiche depressive contrassegnate da agitazione e irritabilità. (vedere il comportamento irritato di Actarus con Naida nel dialogo 3).

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    Possono verificarsi episodi di delirio o, meno frequentemente, allucinazioni, di solito spiacevoli (scena delle “visioni” di Actarus nella cella);

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    C’è anche un ritiro sociale (Actarus per quasi tutto il tempo dell’episodio è con Naida soltanto, comportandosi come se fossero ancora su Fleed).

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    Per la cura contro la depressione, già negli anni Sessanta, nei casi farmacoresistenti o di impossibilità di somministrazione di antidepressivi, un modello di trattamento, piuttosto discusso, è rappresentato dalla terapia elettroconvulsivante (ECT) o elettroshock, una procedura per mezzo della quale vengono inviati impulsi di energia elettrica attraverso il cervello per mezzo di due elettrodi per indurre una crisi convulsiva, mentre il paziente è in un breve periodo di anestesia generale (corrisponde più o meno all’elettroshock subito da Actarus).

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    Nella precisa descrizione che gli Autori fanno in ep25 dello stato depressivo di Actarus, c’è un ulteriore particolare da sottolineare. Quando egli crolla psicologicamente sotto le accuse di Naida, è in uno stato di depressione denominata catatonica. Per “catatonico” si intende uno stato mentale chiuso allo stimolo esterno: mentre la persona è apparentemente sveglia, non risponde a situazioni come dolore o simili. Cioè, è cosciente, ma non risponde: è persino in catalessi muscolare (il corpo resta in qualunque posizione lo mettono).

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    Ha anche eccessive attività motorie senza motivo. E’ incapace di parlare o di esprimersi. E’ in posture inappropriate. Ha anche ecolalia (ripete delle parole) e allucinazioni. Cioè, esattamente lo stato di crollo di Actarus.

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    La quasi perfetta descrizione dello stato maniaco-depressivo in cui si trova Actarus in ep25 non può in nessuna eventualità essere un errore o un “esercizio di stile” degli Autori. Si tratta di centinaia di cells e decine di dialoghi: ovvero, una quota consistente di denaro speso da Dynamic Planning e Toei, che non sono aziende di beneficenza. Deve essere stata inclusa per un motivo molto serio dal punto di visto narrativo. E’ lì per dirci qualcosa, non ho alcun dubbio su questo. Ma cosa esattamente?

    Io non penso che vi sia una spiegazione esauriente “in” ep25. Molti fans cercano disperatamente da anni di trovare spiegazioni auto-consistenti nell’episodio, ma io credo che sia un errore. La risposta non si trova all’interno dell’episodio. E’ altrove...47 episodi più tardi.

    --------------------------------------------------

    1 VO: Versione Originale giapponese.

    (Continua qui)


    QUI TUTTI I POST SULL'ANALISI NAIDA - RUBINA

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    Edited by joe 7 - 10/8/2023, 13:44
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    Premessa che ritengo abbastanza doverosa: recentemente ho recuperato le nuove news riguardanti Grendizer U e quindi mi sono ri-fomentato sul tema, cosa che mi ha spinto a rileggermi questi articoli, che già ebbi modo di leggere anni fa. Secondo: li ritengo articoli estremamente interessanti, perché propongono una teoria davvero accattivante e completa, che traccia degli importantissimi punti di congiunzione seminati qua e là per tutta la storia dei 74 episodi. Ergo, nella mia follia, cosa ho fatto? Ho riguardato ep.25. Non è assolutamente mia ragione né intenzione smentire la teoria di Gerdha (anche perché non ne avrei le contromisure adatte), semplicemente vorrei instaurare un dialogo proficuo su un tema che ritengo estremamente interessante. Io li chiamo spunti di riflessione o osservazioni, talune precisazioni, perché ahimé sono abbastanza puntiglioso, ma ribadisco assolutamente in buona fede. E premetto ulteriormente che ho avuto modo -per ragioni prettamente tempistiche- di leggermi soltanto la parte dedicata a Naida (e conseguentemente di rivedermi soltanto il suo episodio), quindi se talune connessioni con ep.72 dovessero non tornare (perché so che ci sono) chiedo venia.
    Parto dalle precisazioni: intorno al min.8 quando Naida e Duke conversano nella base, per la verità Duke non le replica, quando questa le dice della morte del fratello (ovviamente mi riferisco al VO), con un "perché", sicuramente stranente, ma con "どうして" (ossia do shīte) che viene principalmente usato, stando alle mie ricerche, per chiedere chiarimenti in merito ad una certa situazione. Non nego che in senso estensivo possa significare anche "perché" ma visto il contesto ritengo che la traduzione letterale sia la più corretta, e quindi un "come" (come è stato ucciso il fratello?), che è una domanda perfettamente lecita e legittima (il che non giustifica, ribadisco, le stranezze legate al pg per tutto l'ep, apparendo turbato, passionale d'altrocanto parliamo del suo vecchio amore, teoricamente, né di come possa non ricordarsi del nome del ragazzo, cosa effettivamente molto strana e sicuramente un campanello d'allarme). E ancora: davanti alla cella e innanzi ad un Duke in completo stato di shock, verso fine episodio, quando lo osserva assieme a Hikaru, per la verità qualcosa Naida dice: "なんて事" (Nante koto); anche in questo caso ritengo che la traduzione letterale sia la più "fittata" per il contesto, ossia "cosa ho fatto?" che non descrive pentimento nelle azioni della donna, non necessariamente, ma sicuramente esterna stupore o comunque un certo senso di shock.
    C'è anche spazio per una curiosità: nella scena dell'hangar, quando la ragazza sta avvicinandosi al robot per farlo saltare, Duke interviene salvandola (inconsapevolmente, nel senso che non sa ancora dei suoi intenti) e la salva da cosa? Dal fatto che Grendizer incenerisce chiunque si avvicini a lui fatta eccezione per il suo pilota. Domanda credo legittima: ma se Naida conosceva la vera identità di Duke e Grendizer, cosa che, come si comprende dai dialoghi provenienti da lei medesima, non comportava il sapere la sua locazione esatta, come poteva non essere a conoscenza di una informazione tanto cruciale quanto quella che appena ti avvicini, il robot ti attacca autonomamente? Lei non lo sapeva, altrimenti non si sarebbe avvicinata così tanto incautamente sulla rampa di lancio.
    Veniamo alla parte più intricata e succosa, relativa alla consapevolezza o meno di Naida nell'esecuzione del piano. Io penso che la verità stia, come spesso accade, nel mezzo: che fosse interamente sé stessa non lo credo, altrimenti quale valenza avrebbe avuto il lavaggio del cervello inflittole da Re Vega? Mi spiego meglio: Re Vega, che come giustamente si afferma negli articoli è tutt'altro che uno sprovveduto, visto che comunque Naida era loro prigioniera, se osservandola avesse compreso il suo odio per Duke, perché condizionarla fino a quel punto? Se veramente il chip che le avevano installato non era un chip del lavaggio del cervello ma un semplice marchingegno per dare libero sfogo alla sua parte inconscia e annullarle il raziocinio, perché quella scena tanto brutale (che ci viene mostrata) in cui viene tremendamente folgorata dagli apparecchi? D'altra parte, Naida sicuramente parte con delle proprie intenzioni: per me sono evidentissimi i riferimenti visivi; le sue reazioni, le sue espressioni facciali, lo sfondo rosso che appare e che incarna i suoi sentimenti negativi, non possono non farmi pensare che in parte ci fosse premeditazione nelle sue azioni. Altra ragione per la quale, per me, c'è una cospicua fetta della sua volontà in quel che fa: contrariamente a un qualsiasi caso di lavaggio del cervello (almeno per come li conosco io) in cui il soggetto risulta in una condizione di passività, quasi assente, dettata dal trattamento subito, Naida non sembra mai, per tutta la durata dell'ep, essere assente e passiva. Risponde chiaramente agli stimoli di Duke, dei suoi comportamenti e modi di fare, è lei medesima senza ombra di dubbio. Quegli sguardi malinconici, a tratti quasi sprezzanti, sintomo di un amore che sa di essersi consumato nel passato e di essere finito, che magari non accetta lo sia ma di fatto lo è, della repulsione che ha sviluppato per Duke nel corso del tempo, dopo tutti gli avvenimenti che l'hanno travolta.
    Altra motivazione, e qui veniamo alla scena dell'hangar: il discorso che porta la ragazza ad accusare Duke di essere fratricida (nei confronti della sua stessa gente) così ben costruito, così machiavellico, così tragico... mi ha proprio dato l'idea che lei lo abbia costruito ad hoc appositamente per colpirlo laddove gli faccia più male. Ossia ravviso piena consapevolezza nell'aver orchestrato un discorso che nella sua completezza avesse come fine quello di ledere l'animo gentile e buono di Duke.
    La faccia di Naida, sempre, a circa 18min e 32 sec: anche qui non dico pentimento, ma mi sa tanto della faccia di una che sa di averne combinata una. Messa dinnanzi all'evidenza dei fatti, ossia la oggettiva situazione nella quale Duke si ritrova, la faccia di chi sa di aver fatto qualcosa, di sgamo interiore nel senso che lei voleva farlo, con tutta probabilità. Ho trovato molto triste ed emblematico il momento in cui Nadia osserva Hikaru davanti alla cella di Duke: quello che forse lei avrebbe voluto diventare per lui, ma che è destinata Hikaru a diventare, quell'amore sano e sincero che avrebbe voluto provare ma che si è tramutato in uno stato ossessivo-compulsivo/maniacale-isterico. Insomma, per me rivede in Hikaru quello che lei sarebbe potuta diventare ma che non sarà mai più (anche perché di lì a poco sarebbe morta). E ancor più inquietante ho trovato il sorriso finale che fa a Hikaru prima di andarsene verso la missione suicida: come lo sfondo rosso anticipava la scena di violenza estrema nell'hangar, questa è la cronaca di un suicidio annunciato, il sorriso di una che sa di volerla fare finita. Sulla incompatibilità di vedute finale sono assolutamente d'accordo -anzi è palese dai dialoghi - e aggiungo che l'ultimo urlo prima della esplosione per me rafforza ulteriormente la maniacalità e la possessività verso Duke; sembra proprio un urlo isterico (nel senso più originario del termine).
    Considerazioni finali: indubbiamente il rapporto conscio-inconscio è il vulnus di tutto con riferimento al pg di Naida; a mio avviso tutto dipende molto anche dalle letture che una persona fa della situazione. Senza complicare astrusamente troppo le cose, ad una lettura più profonda della situazione esistenziale coinvolgente i due personaggi fa venire fuori degli spunti di riflessione sicuramente interessanti: ad es. cosa accadrebbe se una persona che hai creduto morta per lunghi tratti della tua vita, magicamente, riapparisse in questa? Saresti capace di essere così naturale come lo eri un tempo, oppure il dato fatto che esso è passato, ha fatto cambiare le carte in tavola? Tu come sei cambiato in questo tempo/come ti poni verso questa persona? I tuoi sentimenti sono rimasti immutati, quasi in una capsula criogenica, oppure sono anch'essi mutati innanzi alla grande mutevolezza del mondo che ti circonda? Quanto allo stato psicologico di Duke, non so se dirmi concorde o meno se si trovasse già prima in uno stato depressivo preesistente, ma indubbiamente con la comparsa di Naida il suo quadro clinico peggiora vistosamente. Come detto all'inizio, è passionale, cosa che non accade forse praticamente mai per tutta la durata della serie, perché qui c'è in gioco una persona che per lui valeva una vita intera; te lo credo lo stato di turbamento totale e di sconnessione alla realtà , per certi tratti, che prova praticamente dall'inizio della puntata. Poi dopo l'ulteriore trauma arrecatogli da Naida, assistiamo ad un crollo vertiginoso del protagonista, incapace di affrontare la situazione e il mondo che lo circonda. L'idea che mi sono fatto, ulteriormente, è che Naida viva questa contraddizione, quella di un'amore che lei stessa si ripete essere finito eppure non riesce a capacitarsene, è incapace di andare avanti, di voltare pagina alla propria vita. Unito al non sopportare di essere stata messa da parte e accantonata da Duke (per il matrimonio con Rubina, se non erro, prima) e adesso anche con Hikaru, perché lei si rende conto in ultima battuta di essere stata "declassata" anche a dopo Hikaru, rendono questo sentimento per lei un fardello tale, un macigno talmente pesante da spingerla al gesto più estremo possibile, nascondendosi dietro al dito del "Grendizer vendicativo che deve vendicare l'onore del proprio popolo e distruggere Vega" piuttosto che affrontare la realtà dei fatti in virtù della sua inettitudine. Il suicidio visto come, purtroppo spesso forse avviene, scappatoia da una situazione esistenziale nella quale ci si ritrova intrappolati, schiacciati, senza ulteriori vie da percorrere, una donna che sa ormai di essere un guscio vuoto, finita nel profundum più totale chiamato oblio e senza più nessuna autodeterminazione, quasi come avesse perso il suo posto nel mondo.
    Questa ovviamente è una mia lettura del personaggio di Naida, come tale relativa e non assoluta. Sicuramente, credo, una cosa sulla quale potremmo essere tutti d'accordo è che si tratti di un personaggio estremamente tragico, con un destino altrettanto tragico, e che la eleva penso a mani abbastanza basse ad uno dei personaggi migliori mai scritti nella storia dell'animazione giapponese.
     
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    Hai fatto un'analisi davvero accurata, complimenti: per ora ti rispondo io, poi, se possibile, potrà risponderti Gerdha.

    Cominciamo con l'osservazione di Duke a Naida, quando chiede il "perchè" della morte di Sirius a Naida. Non nego che la parola di Actarus nell'originale sia stata "どうして" ("do shīte"), che significherebbe, secondo te, "come?", anzichè "perchè?". Per prima cosa, devo dire che la traduzione qui riportata da Gerdha è stata fatta da una giapponese, cioè dalla parente acquisita di Gerdha. Ora, non nego che tu possa conoscere molto bene la lingua giapponese, e ti faccio i miei complimenti per questo (io non la conosco per nulla), ma, personalmente, sono più propenso a considerare più valida la traduzione di chi è di madrelingua giapponese, e quindi conosce le sfumature del linguaggio. Ma, anche se ammettiamo che Duke abbia risposto "come?", questa resta sempre una domanda strana. Che senso ha dire come è morta una persona coinvolta in una guerra? E il silenzio di Naida, che non risponde alla domanda, resta comunque strano, come se lei avesse voluto star zitta apposta, proprio per provocare un Actarus che è già alterato per conto suo.

    Riguardo al dialogo tra Naida e Venusia non è stato riportato completamente nell'analisi di Gerdha, perchè lei ha dovuto selezionare i momenti clou della storia, e ha escluso quella conversazione: ma nella mia analisi dell'ep25 la frase di Naida, cioè "cos'ho fatto?" c'è: si veda l'articolo qui. Lo stupore di Naida non cambia molto del suo carattere anaffettivo: anche prima aveva espresso stupore quando le avevano spiegato quello che lei aveva fatto a Duke. Ti rimando a questo articolo che spiega meglio la complessa psicologia di Naida.

    Avevo anche parlato a Gerdha del problema di Naida che cammina davanti a Goldrake senza sapere che sarà polverizzata dal sistema di difesa, insieme al fatto che lei abbia usato, per distruggere Goldrake, una bomba protonica. Un'arma di certo potente, ma non tanto da distruggere il robot. Tant'è vero che, quando esplode, Duke e Naida sono ancora vivi. Una bomba capace di distruggere Goldrake avrebbe dovuto spazzare via tutto il Centro Ricerche. Perchè queste stranezze? Perchè Naida non è un personaggio "sano" mentalmente. E' spiegato meglio qui.

    Passiamo ora alla "brutalità" di Re Vega nel condizionare Naida. Quelli erano stati i primi tentativi di condizionamento della personalità: i veghiani avevano fatto lo stesso con Marcus anni prima, con violenza - nello stesso periodo di Naida, più o meno - e poi, successivamente, lui era stato condizionato solo con una medaglia messa sul petto. Anche Stella era stata condizionata con una decorazione tra i capelli. Quindi Naida era stata condizionata durante un periodo "sperimentale" di condizionamento. Anche se, più che di condizionamento, si trattava di un rafforzamento dell'odio nascosto di Naida verso Duke. Infatti è stato facile liberare Marcus e Stella dal loro condizionamento, perchè facevano cose che spontaneamente non avrebbero mai voluto fare: ma Naida, quelle cose che ha fatto, nel suo istinto, nel suo inconscio, le voleva fare. Il contesto qui è completamente diverso. Non so se ti ho convinto con questa spiegazione, ma personalmente la trovo molto plausibile e in linea con la psicologia dei personaggi.

    Sul fatto che Actarus fosse già in uno stato depressivo si nota poco negli episodi precedenti, in effetti: credo che questo si sia sviluppato con la venuta di Camargo Ishtar, poco prima della storia di Naida. E un cenno c'era già con la corsa di Actarus sul prato nel primo episodio, quando dice di non volere più combattere e, in quel momento, nella sua mente ci sono dei ricordi di Goldrake e di un mondo che non c'è più. Sono solo dei cenni, ma significativi.

    Complimenti anche per l'analisi che hai fatto sulla psicologia di Naida: non avevo pensato al fatto che lei si sia sentita "declassata" non solo in confronto a Rubina, ma poi anche in confronto a Venusia.
     
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    Wow, sarei molto contento e fortunato se accadesse!
    Allora per onor del vero e cronaca riporto le informazioni che ho ottenuto fruendo del parere del Sign. Cannarsi (mi sembra giusto citare la fonte interamente) con cui ho avuto la possibilità e la fortuna di potermici rapportare e che conosce la lingua lavorando nel settore dell'adattamento e del doppiaggio: il "dou shīte" risulta una modale/casuale interrogativa implicita, perché il "dou" è una forma modale indefinita, ergo in virtù del contesto la traduzione dovrebbe essere "come":
    Riporto il dialogo completo:
    Naida: "Shirious wa shinda wa"
    Duke: "Shinda!? Dou shīte!?"
    Naida: "Ototo wa korosareta wa uragirimono ni yotte ne".
    Quindi la battuta tradotta suonerebbe come "Morto?! Ma perché/ma come?!" Il come nel senso di come è morto, cioè gli sta proprio chiedendo la ragione del decesso. Per questo dovrebbe essere reso con "come" e non "perché".
    Anzitutto dovessero esserci errori nel romaji mi scuso ma non sono esperto di giapponese, affatto. Mi sembrava giusto riportare la mia versione dei fatti frutto del tempo che il sign.Cannarsi mi ha concesso (disturbandolo), pertanto se fosse possibile mi piacerebbe sapere perché l'amica madrelingua avrebbe tradotto nell'altro modo, semplicemente per potermi confrontare con un'altra versione e per pura curiosità personale. Sono interessato a capire il sensus delle cose.
    E riportando questo, ribadisco ancora, non intendo intaccare la teoria di Gerdha, anche perché non cambierebbe molto nel quadro generale la situazione, ovvero sia le stranezze di Duke e le sue fallacie mentali, come già hai avuto modo di ribadire nella precedente risposta.
    Il mio fine come al solito è quello di confrontarsi e instaurare un proficuo dialogo presso ambe le parti. Ti ringrazio per l'attenzione concessa al mio primario commento.
     
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    Capisco l'osservazione di Cannarsi, ma qui ci stiamo addentrando in un campo che non è di mia competenza: visto che non conosco il giapponese, non posso dire nulla. Farò sapere a Gerdha.

    Comunque, non cambia molto le cose, sia che Actarus abbia risposto "come" o "perchè". Dal punto di vista grammaticale, Cannarsi può aver ragione, ma non c'è solo la grammatica nella lingua: se la parente giapponese aveva tradotto quel termine con "perchè" ci sarà un motivo. Infatti, nella scena successiva, vediamo Actarus che suona la chitarra pensando: "Dannato Sirius, come mai sei morto?!". Il termine "come mai" significa "perchè": infatti, è chiaro che Actarus non è arrabbiato perchè non sa "come" è morto Sirius, ma "perchè" Sirius è, effettivamente, morto. Nel contesto lo si capisce molto chiaramente.

    A2


    Quindi è una ripetizione del "perchè" del dialogo di prima con Naida. Comunque sentiremo poi quello che dirà la parente di Gerdha. Ti ringrazio per aver sollevato la questione, aiuterà molto ad approfondire l'argomento.
     
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    Se posso, faccio un altro approfondimento linguistico, che magari potrebbe aggiungere un altro tassello importante chissà, come aggiunte da riferire, eventualmente. In VO Duke dice: "Shirous no baka-yarou. Naze shinde shimattanda?" La grammatica qui non mente: "naze" vuol dire indubbiamente perché (non è detto che sia una ripetizione del dialogo precedente, potrebbe indubbiamente e se è stato tradotto così una ragione ci sarà, come giustamente affermi tu) però significa indubbiamente perché, ergo se è effettivamente una ripetizione precedente, allora è giusto. Ora nella frase pare quasi che il povero fratellino di Naida in realtà venga maledetto non una ma due volte: "baka" significa stupido/idiota, quindi tradotto letteralmente sarebbe Stupido/idiota di un Sirious; la fine della frase è molto interessante secondo me: "shimatta" è una esclamazione che a seconda del contesto presumo possa avere una miriade di traduzioni. Credo che la traduzione letterale più corretta sia "accipicchia/accidenti", è una esclamazione nel senso più puro del termine. Ad es. rompi qualcosa per sbaglio "shimatta". Potrebbe sembrare si riferisca al ragazzo ma per me suona quasi come impersonale, stile esclamazione di stizza verso la vita, quasi come se Duke cercasse di sdrammatizzare quanto accaduto. Il "nda" finale stando a quello che ho trovato ammorbidirebbe ulteriormente il costrutto. Però questo è da prendere super con le pinze. Ergo sì, la maledizione c'è ma più che la seconda, in cui sembra se la prenda con la vita in generale o con la situazione in sé, è la prima, quando lo appella deficiente. Naturalmente, parafrasato, immagino che lui se la stia prendendo con il fratello non perché poraccio gli stia antipatico, ma perché la sua morte in quanto fatto oggettivo ha arrecato danno psicologico alla sua amata, e quindi lo vede quasi come una sorta di intralcio alla loro riunione. Questa almeno è la lettura che ne ho fatto. Curiosamente, sono andato a recuperare il VI DS e: il "dou shīte" è stato effettivamente reso come "come" (dice letteralmente "come è successo"), il resto sono censure immagino, vista la gravità della situazione perché i dialoghi non corrispondono e la frase in originale rivolta a Sirious mentre lui suona la chitarra, in italiano diventa curiosamente il contrario ("Sarai vendicato Sirious" ecc.)
    Spero di contribuire ulteriormente alla causa con questi approfondimenti linguistici, quantomeno di modo che si capisca il senso dietro certe traduzioni.
     
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    Può darsi che Actarus, come dici tu, sia arrabbiato con Sirius perchè la sua morte ha "arrecato un danno psicologico alla sua amata", almeno dal suo punto di vista, e quindi lui veda la morte di Sirius come un "intralcio alla loro relazione". Ma è un comportamento assurdo essere arrabbiati con una persona per la sua sola colpa di essere morta. Qualunque siano le motivazioni di rabbia di Actarus per la morte di Sirius, restano sempre dei pensieri di una persona che sta perdendo il contatto con la realtà e il buon senso.

    Ti ringrazio per tutte le tue altre osservazioni: possono aiutare ad approfondire meglio la questione.
     
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    Buongiorno Pierfrancesco,
    grazie per le tue interessanti osservazioni.

    In questo momento non mi è possibile richiedere nuovamente alla mia parente giapponese di rifare la traduzione di ep25, ma non lo ritengo nemmeno necessario perchè - con tutto il rispetto per loro - la qualità di una traduzione fatta da un italiano che ha studiato il giapponese o che anche vive in Giappone non può essere paragonata a quella di una madrelingua giapponese che fa la traduttrice in italiano per mestiere come lei.

    Il giapponese è una lingua che molto spesso si comprende solo dal contesto. Quando traduce gli episodi di Grendizer, la mia parente prima analizza 2-3 frasi, poi riascolta il brano intero da capo un paio di volte per verificarne la correttezza; infine riascolta tutta la scena tradotta per riverificare ancora. Tante volte è capitato con questo metodo che la mia parente correggesse qualcosa nella traduzione iniziale. E' quindi un procedimento lungo; a seconda di quanti dialoghi sono presenti in un episodio di 23 minuti, impieghiamo 4-5 ore per ottenerne una traduzione letterale in italiano.

    Aggiungo che i dialoghi devono essere interpretati non solo in base al loro significato letterale, ma anche rispetto all'intonazione del doppiaggio e a quanto è disegnato nella scena (espressioni dei personaggi, ambiente, colori utilizzati, ...).

    E in base a quanto sopra, resta il fatto per me che Daisuke Umon in ep25 è chiaramente progettato dagli autori come non psicologicamente stabile e presente a sè stesso.
     
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