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  1. FANFICTION LA GRANDE OMBRA - 23

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    Grande Ombra fanfic
    By joe 7 il 9 Jan. 2016
     
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    FANFICTION GOLDRAKE: LA GRANDE OMBRA 23 -
    BOSS CONTRO FERAL: LISA VOLD

    Se volete seguire la storia sul blog, la prima puntata è qui
    Invece, se la volete seguire sul forum, la prima puntata è qui.

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    RIASSUNTO: Actarus e Venusia si sono sposati e vivono su Fleed come re e regina. Il loro figlio appena nato, Rex, viene rapito dall' Oscuro, un essere misterioso che vive sul pianeta Acheronte, perchè venga sacrificato tra sette giorni. Venusia scompare nel nulla e Actarus la crede morta: però Venusia è viva e decide di andare ad arruolarsi di nascosto tra le Amazzoni dell'Oscuro per trovare suo figlio. Seguendo le indicazioni dell'Antico, un sapiente di Fleed, Actarus sa che Venusia è viva e prepara l'attacco all'Oscuro chiedendo aiuto ai suoi compagni, ai quali è stato dato un cristallo che permetterà loro di trovare i cristalli corrispondenti che permetteranno di sconfiggere l'Oscuro. Il problema è che questi cristalli da trovare sono difesi dai potentissimi Generali dell'Oscuro...e il tempo stringe. E il primo è proprio il più debole, Boss Robot, contro il ferocissimo Generale Feral: il loro scontro nell'arena si conclude col robot ridotto a ferraglia. Nel frattempo, Nuke e Mucha, i compagni di Boss, cercano il cristallo, tallonati da Lisa Vold, una ragazza lupo...

    Qualche ora prima, Nuke e Mucha entrano nella caverna, seguendo la linea rossa che si ferma davanti a un portone d’acciaio.
    “E adesso che facciamo?” esclama sconsolato Mucha.
    “Se non prendiamo il cristallo, non possiamo sconfiggere il nemico…forse, se torniamo indietro da Boss, il Borot potrebbe rompere questo portone!”
    Ma quando si voltano verso l’uscita, restano di stucco: c’è una figura in controluce, in piedi, con le braccia sui fianchi.
    “Come sarebbe a dire?” chiede la figura “Con quel cristallo potreste battere El General?”
    “Eh?” balbetta uno.
    “Chi…chi sei?” chiede l’altro.
    “Sono Lisa Vold. Il Borot, come lo chiamate, adesso è all’Arena e starà combattendo contro El General. Avete detto – se ho capito bene – che con quel cristallo lui potrebbe battere el general? Quindi questo Borot non combatte nel pieno delle sue forze?”
    “Eh…beh, penso di sì” risponde Nuke, non sapendo cosa dire.
    “Allora questo è uno scontro senza onore. Non dev’essere così!” risponde la ragazza lupo. “Vi aiuterò a trovare quel cristallo e a darlo al vostro Borot”
    Lisa avanza decisa verso la porta, seguita dagli assistenti di Boss, ammutoliti.
    “E’ una porta scorrevole. Si apre a spinta” dice lei. Lisa afferra il manubrio davanti a lei e spinge con forza di lato. Poi si ferma, ansimando.
    “E’ pesante!” dice “Forza, muovetevi! Spingete anche voi!”
    Nuke e Mucha si appoggiano sull’enorme manubrio e spingono con tutte le loro forze, insieme alla ragazza lupo. Il portone si muove e lascia aperto uno spiraglio. Lisa entra per prima.
    “Seguitemi” dice agli altri. La seguono senza discutere, però Mucha le chiede:
    “Non capisco, siamo tuoi nemici…perché ci aiuti?”
    “Non fraintendere. Non vi sto aiutando. Sto seguendo la legge.” risponde Lisa “La legge del più forte è fondamentale per noi lupi. E El General – che per me è il più forte – batterà il vostro Borot in ogni caso. Non voglio che si dica che ha vinto perché il suo avversario non aveva il cristallo.”
    Che ragionamento contorto, pensa Nuke. Comunque ci sta aiutando, meglio così.
    “Giù!” grida subito Lisa, prendendo i due per il bavero e trascinandoli con sé a terra. Delle frecce sibilano nell’aria e si conficcano nella parete. “Ci sono delle trappole disseminate qui. Uno straniero sicuramente perirebbe, ma non uno di noi. Avevo sentito lo scatto delle frecce. Seguitemi in silenzio e muovetevi esattamente come me.”
    Spaventati, Nuke e Mucha diventano delle copie di Lisa, imitandola persino nel muovere le testa, con un sincronismo perfetto. Dopo aver superato trabocchetti, fiumi di acqua corrente, massi rotolanti e mille altre diavolerie da far invidia a Indiana Jones, alla fine trovano su un altare il cristallo, di colore rosso rubino.
    “Finalmente!” esclamano i due assistenti.
    “ZITTI, IDIOTI!” dice Lisa, ma è troppo tardi: la volta della caverna sta crollando, perché programmata ad agire così al minimo suono vocale. La ragazza lupo diventa rapida come un fulmine: con un balzo prende il cristallo e torna da Nuke e Mucha, che carica sulle sue spalle e corre a perdifiato verso l’uscita, mentre tutto crolla. Solo la sua resistenza, ben superiore a quella umana, le permette di uscire un attimo prima del crollo definitivo. Si inginocchia a terra e ansima, prendendo fiato.
    Sono ancora una ragazza…pensa tra un respiro e l’altro…un adulto non avrebbe il fiatone. Devo allenarmi di più…
    Nuke e Mucha le si avvicinano.
    “Tutto bene?” chiede uno.
    “Sei stata davvero in gamba” aggiunge l’altro.
    “Smettetela!” grida Lisa, alzandosi in piedi di scatto “Ve l’avevo pur detto di stare zitti, imbecilli. Cosa vi era venuto in mente di parlare in quel momento?”
    “Ci dispiace…l’emozione…” balbettano imbarazzati.
    “Roba da matti. Il più debole del nostro clan sarebbe capace di sbranarvi mentre dorme. Non ho ancora capito se siete coraggiosi o degli idioti totali”
    I due arrossiscono e non sanno che rispondere.
    “Bè, pensiamo ad altro” aggiunge Lisa, guardando il cristallo rosso che ha in mano “Bisogna dare questo al vostro capo”
    “Ma come facciamo a fare in tempo?” chiede Mucha.
    “Niente di più facile. Tenetevi per mano”
    I due si tengono per mano con aria interrogativa. Lisa afferra la mano di Nuke e infila il cristallo in una tasca. Con la mano libera fa emettere dei fischi in bocca: tre lunghi e tre brevi, ripetuti. Nuke e Mucha all’improvviso sentono un forte vento e vedono un’ombra gigantesca. Alzano la testa e restano allibiti. Sopra di loro è comparsa un’aquila grande come uno pterosauro o un aeroplano, e urlano dallo spavento.
    “State calmi” dice Lisa “Questa è Ayala, un’amica. Ora, non mollate la presa per nessun motivo” Con un balzo, Lisa afferra una delle zampe dell’aquila, trascinando con sé Nuke e Mucha.
    “Portaci all’Arena, Ayala. Fai presto.”
    Con solo un battito, l’enorme volatile li trascina ad un’altezza smisurata. Da lassù si osservano i boschi, i fiumi, i villaggi, ogni cosa. Nuke e Mucha sono così terrorizzati che non riescono neanche a gridare.
    Questo è un sogno…adesso mi sveglio…pensa Nuke
    Signore, abbi pietà di questo disgraziato e non lo mollare! pensa l’altro.
    In pochi minuti (un’eternità per i due poveracci) Ayala raggiunge l’Arena ed atterra nelle vicinanze.
    “Grazie, Ayala” dice Lisa all’aquila che si allontana. Poi si rivolge ai due “Voi aspettatemi qui. Io vado a consegnare al vostro capo questo cristallo” e corre verso l’Arena con una rapidità ferina.
    “Ma quel cristallo rende davvero forti?” chiede Nuke.
    “E’ lei che si è messa in testa questa idea. Non mi hanno mai detto una cosa simile” risponde Mucha.
    “Allora cosa facciamo?”
    “Bè, andiamo a prendere l’astronave e preleviamo via Boss con quella, cosa dici? Sono tutti all’Arena, nessuno baderà a noi!”
    “Giusto! Andiamo!”
    Si allontanano correndo velocissimi.

    La conclusione qui

    COMMENTO: Ayala è un omaggio alla grande aquila omonima di una storia di Zagor.

    RE_elle_aquile




    Edited by joe 7 - 11/1/2016, 15:24
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