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  1. FANFICTION GRANDE OMBRA - 24

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    Grande Ombra fanfic
    By joe 7 il 11 Jan. 2016
     
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    FANFICTION GOLDRAKE: LA GRANDE OMBRA 24 -
    BOSS CONTRO FERAL: SCONTRO FINALE!

    Se volete seguire la storia sul blog, la prima puntata è qui
    Invece, se la volete seguire sul forum, la prima puntata è qui.

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    RIASSUNTO: Actarus e Venusia si sono sposati e vivono su Fleed come re e regina. Il loro figlio appena nato, Rex, viene rapito dall' Oscuro, un essere misterioso che vive sul pianeta Acheronte, perchè venga sacrificato tra sette giorni. Venusia scompare nel nulla e Actarus la crede morta: però Venusia è viva e decide di andare ad arruolarsi di nascosto tra le Amazzoni dell'Oscuro per trovare suo figlio. Seguendo le indicazioni dell'Antico, un sapiente di Fleed, Actarus sa che Venusia è viva e prepara l'attacco all'Oscuro chiedendo aiuto ai suoi compagni, ai quali è stato dato un cristallo che permetterà loro di trovare i cristalli corrispondenti che permetteranno di sconfiggere l'Oscuro. Il problema è che questi cristalli da trovare sono difesi dai potentissimi Generali dell'Oscuro...e il tempo stringe. E il primo è proprio il più debole, Boss Robot, contro il ferocissimo Generale Feral: il loro scontro nell'arena si conclude col robot ridotto a ferraglia. Nel frattempo, Nuke e Mucha, i compagni di Boss, cercano il cristallo, tallonati da Lisa Vold, una ragazza lupo...

    “Non riesco a capire” esclama Feral, rivolto verso la testa del Borot, abbandonata in mezzo ad un mucchio di rottami sparpagliati per la sabbia dell’Arena.
    “La tua forza è a dir poco insignificante. E’ un miracolo che tu sia arrivato fin qui. Sei un pazzo? O uno stupido? Sul serio sei uno di quelli che vogliono sfidare l’Oscuro?”
    Feral osserva per un momento in silenzio quello che resta del suo assurdo nemico.
    “Comunque sia” conclude alzando una mano artigliata “facciamola finita”
    In quel momento, una figura veloce come un lampo scatta lungo la sabbia dell’Arena, sollevando una scia di polvere. Si ferma un attimo davanti alla testa del Borot.
    “Prendi!” grida Lisa, gettando il cristallo rosso in mano a Boss, ancora dentro l’abitacolo, che lo afferra senza capire cosa sta succedendo. Lisa si allontana con la stessa rapidità, raggiungendo in un balzo suo fratello Kizaia Vold sugli spalti.
    “Lisa, cos’hai fatto?” chiede lui, stupefatto.
    “Una cosa necessaria, fratello. Non ho tempo di spiegarti, ne parliamo quando finirà il duello”
    Feral ha riconosciuto Lisa Vold e ha interrotto l’attacco: ma non capisce il perché di questo comportamento.
    Cos’ha fatto? Ha dato qualcosa al pilota, qualcosa che brillava…il cristallo? E perché? Che vantaggio può avere poi in queste condizioni?
    Ma tutti all’improvviso guardano con stupore cosa sta succedendo all’Arena: una grande luce rossa splende dalla testa del Borot, che levita a mezz’aria, mentre i suoi componenti, a pezzi e frammentati, si ricompongono come prima, formando il corpo del Borot, che si riconnette con la testa. Boss è sorpreso non meno degli altri.
    “Impossibile…” esclama Feral, colpito “il cristallo non si è mai comportato così!”
    Feral scatta con rapidità spaventosa, ma viene bloccato da una mano sola di Boss Robot, che l’aveva alzata d’istinto per difendersi. I licantropi non credono ai loro occhi. Il Borot guarda la sua mano, sorpreso.
    “L’ho fermato? Ma cosa mi è successo?”
    Feral lancia un altro colpo, che Boss evita in un attimo: unisce i due pugni e li fa cozzare contro Feral con un impatto così violento che viene sbattuto contro l’Arena, frantumandola e passandoci attraverso, demolendo tutte le mura e finendo lontano a quasi un chilometro dalla costruzione. I licantropi finiti in mezzo sono volati da ogni parte.
    “Caspita” esclama Boss “meglio del ricostituente!”
    Feral si rialza a fatica, pensando: la forza di quel robot è diventata immensa, e, come se non bastasse, sembra aumentare ad ogni attimo che passa. Devo finirlo subito. Quel cristallo gli sta dando un’energia senza limiti.
    La figura di Feral si fa più massiccia e i suoi artigli si allungano. Emette un terribile ruggito e, digrignando le zanne, si dirige veloce verso il Borot, che gli sta venendo addosso correndo allo stesso modo. L’impatto riempie di luce rossa tutta la città, mentre i vetri si rompono per il rumore assordante. Boss e Feral si guardano in faccia, ciascuno tenendo ferme le braccia dell’altro: nessuno prevale.
    Non posso mollare, si dice Boss, questo cristallo mi sta aiutando…se cedo adesso, è finita! Forza, Borot, metticela tutta!
    Sono uno dei sei Generali, pensa Feral,…non posso essere battuto da questo idiota!
    Le mani di Feral aumentano la stretta in modo inimmaginabile: le mani del Borot cominciano a riempirsi di crepe.
    “No!” esclama Boss, e d’istinto fa scattare ancora le molle sotto le suole: Boss e Feral balzano insieme ad un’altezza tale da raggiungere le nubi.
    “Santo cielo, il cristallo fa aumentare la forza del Borot a livelli spaventosi!” esclama Boss.
    Il Borot afferra Feral a mezz’aria e cadono entrambi verso terra, ad una velocità che aumenta ad ogni secondo. L’impatto è come quello di un meteorite.
    Tutti quanti i licantropi, compresi Kizaia Vold e Lisa, si riuniscono attorno al cratere che si è forato, chiedendosi chi ne uscirà vincitore. In mezzo al fumo, una figura avanza: il Borot è ancora intero. Feral giace in fondo al cratere, completamente vinto. Boss è frastornato: ce l’ha fatta? O no? E’ talmente rincretinito dall’impatto che non capisce più niente.
    Una navicella atterra vicino: anche Nuke e Mucha hanno visto la scena, e non riescono ancora a crederci. Boss ha battuto quel mostro. Una vittoria totale. I licantropi non fanno neanche caso a loro: guardano il Borot con una sorpresa mista ad ammirazione. Lisa Vold è la prima a parlare: alza il braccio e grida:
    ”Boss Robot!”
    E tutti rispondono:
    “Boss Robot! Boss Robot!”
    In quel momento, Boss si rende conto che ha vinto. E, tra tutti quanti, è il primo a non crederci.

    Kizaia Vold stringe la mano a Boss, in mezzo a tutti che festeggiano, con Nuke e Mucha che gli stanno vicini, ancora un po’ incerti. In fondo sono in mezzo a lupi mannari, anche se adesso hanno l’aspetto umano. Lisa li osserva a braccia conserte, sorridendo e nello stesso tempo mostrando i canini.
    “Ehm…vi ringrazio tutti” risponde Boss, imbarazzato “ ma non vi dispiace che abbia sconfitto il vostro capo?”
    “Chi perde un duello, perde tutto. Anche il comando. Adesso il capo dei lupi sei tu, Boss” risponde Kizaia.
    “Ah ah ah, Boss, sei diventato il capo dei licantropi!” dice Nuke, ridendo tra il divertito e lo spaventato. Mucha non ha tanta voglia di ridere, con tutti quei tipi intorno..
    “Io capo dei...ma non sono un lupo mannaro, signor Kalzaia”
    “Kizaia. Sì, non sei un lupo mannaro, ma hai sconfitto il capo.”
    “Guarda, tu mi sembri un tipo in gamba, perché non fai tu il capo? Io devo andare da un’altra parte a portare questo cristallo a degli amici”
    “E sono forti come il Boss Robot?” chiede Lisa Vold, interessata.
    “Bè, sì, anche di più, forse…” risponde Boss “perché?”
    “Bene. Allora vengo con voi. Voglio vedere questi tipi più forti”
    “Sei sicura, sorella?” chiede Kizaia.
    “Certo, Pensavo che Feral fosse il più forte, ma vedo ora che non è così. Posso scoprire molte cose da questo viaggio. Andrò con loro.”
    “Cosa facciamo, Boss?” chiedono gli assistenti.
    “Bè, non possiamo perdere tempo, ci staranno aspettando. Se vuoi venire, d’accordo, ma dobbiamo partire subito!”
    “OK” risponde Lisa, e con due balzi è già alla porta d’ingresso della navicella, con gran stupore di Boss. Diamine – pensa – è più veloce di un gatto…neanche l’ho vista.
    “Lei vi proteggerà. Prenditi cura di mia sorella, Boss” dice Kizaia.
    “Va bene, Chistaia”
    “Kizaia.”
    “Scusa…comunque, cercate di fare i bravi e di non ammazzare la gente, d’accordo? Mi raccomando, se no torno qui col Borot e vi meno tutti!”
    “Va bene, general Boss.”
    Però, suona bene! pensa Boss, mentre tutti salgono sull’astronave, che ascende rapidamente verso il cielo col robot e tutti gli occupanti, compresa Lisa.
    Ad un certo punto, l’astronave ha un sussulto. Boss e gli altri guardano dall’oblò e restano inorriditi: Feral con un balzo si è aggrappato ad una delle estremità della nave.
    “Non vi lascerò…non vi lascerò scappare!” grida Feral, ancora debole per i colpi ricevuti “Non porterai via il cristallo, maledetto!”
    “Pazzo!” esclama Lisa “E’ sacrilegio rifiutare la sconfitta di un duello!”
    “Lascia perdere questi discorsi!” urla Boss “Cosa facciamo adesso? Il Borot non può mica uscire!”
    “Si è condannato da solo” risponde Lisa “Guarda” e indica un punto nel cielo che si ingrandisce sempre di più: un’enorme aquila.
    “Vai, Ayala” dice solenne Lisa.
    L’aquila aggredisce Feral coi suoi artigli, e lui è costretto a mollare la presa per il dolore e, cadendo dall’alto, finisce trafitto da un cuneo roccioso appuntito, morendo all’istante.
    Boss e gli altri guardano allibiti.
    “Violare le leggi del clan significa essere condannati a morte” conclude Lisa.
    L’astronave si allontana dal pianeta Creed. Mancano sei giorni all’allineamento delle sette stelle.

    Continua qui



    Edited by joe 7 - 12/1/2016, 15:56
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