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  1. FANFICTION LA GRANDE OMBRA - 26

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    Grande Ombra fanfic
    By joe 7 il 14 Jan. 2016
     
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    FANFICTION GOLDRAKE: LA GRANDE OMBRA 26 -
    GETTER ROBOT CONTRO BARON SAMEDI

    Se volete seguire la storia sul blog, la prima puntata è qui
    Invece, se la volete seguire sul forum, la prima puntata è qui.

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    RIASSUNTO: Dopo la guerra contro Vega, Actarus e Venusia si sono sposati e sono andati a vivere su Fleed come re e regina. Però il loro figlio appena nato, Rex, è stato rapito da un essere misterioso, l’Oscuro, che comanda un esercito sterminato. Vuole sacrificare Rex quando, tra diversi giorni, sette stelle saranno allineate. Venusia, dopo uno scontro con Jezabel, il braccio destro dell’Oscuro, è finita nella colonia terrestre di Betelgeuse, all’insaputa di tutti. Venusia decide di andare sul pianeta Bespin ad arruolarsi sotto falso nome tra le amazzoni di Jezabel. Intanto, Actarus ed altri amici organizzano il salvataggio di Rex dando la caccia ai cristalli che possono sconfiggere l’Oscuro. Il Boss Robot riesce a trovare il primo cristallo, sconfiggendo fortunosamente Feral, uno dei Generali dell’Oscuro.

    Michiru Saotome osserva i suoi appunti, mentre beve il caffé. I calcoli sono corretti, le tre navicelle Getter e la sua navicella personale sono in perfetto stato. Ora sta analizzando le capacità di propulsione della Cosmo Special. Quel poco di tecnologia aliena che aveva visto quando erano su Fleed l’aveva lasciata a bocca aperta. Le possibilità di combinare una scienza così avanzata come quella fleediana con l’Energia Getter dà delle possibilità incredibili per il futuro.
    La scienza l’aveva affascinata sin da piccola. Sua madre era morta quando era piccola e suo padre, il professor Saotome, le aveva insegnato i segreti dell’atomo e della Tecnologia Getter. La sua conoscenza scientifica non ha niente da invidiare a quella di suo padre, anche se preferisce non farlo notare ed essere in seconda linea. Sente infatti una forte vocazione per i combattimento e ha voluto appoggiare la squadra Getter sin dall’inizio, anche se, stranamente, non ha mai voluto guidare il robot Getter. Da quando suo fratello Tetsuro è morto guidando il prototipo Getter, ha sempre provato paura nel guidare dei robot.
    Essere in seconda linea è sempre stata la mia vocazione, pensa Michiru, guardando lo spazio fuori dalla finestra. Non riuscirei mai a fare come Jun e Sayaka, anche se le voglio bene.
    All’improvviso, avverte qualcosa che brilla e una linea rossa che le compare davanti. Stupita, si accorge che il cristallo che Ryo le aveva affidato sta brillando. La prossima battaglia questa volta tocca alla squadra Getter! Subito si alza, prende il cristallo e corre verso la camera di Ryo.

    Il capitano della squadra Getter, vestito da karateka, sta seduto sul pavimento nella posizione del loto, raccogliendo le energie. La furia che lo assale in battaglia è sempre più forte: le sue tecniche yoga di raccoglimento sono necessarie perché possa imbrigliare questa forza e saperla incanalare. Se no, mette a rischio la sua vita e quella dei suoi compagni. All’improvviso, la porta si apre ed entra Michiru:
    “Ryo! Il cristallo brilla! Tocca a noi!”
    Ryoma Nagare si alza con calma e dice alla ragazza:
    “Bene, vado a cambiarmi. Chiama gli altri membri della squadra!”
    “OK”

    Hayato Ijuin suona l’armonica. E’ il suo modo di rilassarsi prima di una battaglia, perché ha la sensazione che ci sarà tra poco. E di rado queste sue previsioni vengono smentite. E’ una cosa che ha capito dopo innumerevoli scontri. Michiru che arriva trafelata conferma le sensazioni del pilota del Getter 2.

    Musashi Tomoe beve allegramente il sakè insieme a Boss Borot e a Lisa Vold. Ridono raccontandosi storie e barzellette: è il modo di rilassarsi di Musashi, il pilota del Getter che ha visto la morte in faccia molto più degli altri. Michiru lo chiama e lo rimprovera come sempre per il suo comportamento. Ma lei sa bene che Musashi diventa completamente sobrio prima di ogni combattimento.

    La squadra Getter è davanti ad Actarus, mentre tutti stanno a sentire.
    “Siete stati davvero veloci a prepararvi. Non vi avevo ancora chiamati che siete già qui!” dice Actarus, ammirato.
    “Lascia stare i complimenti, Duke” replica Ryo, poco abituato a queste cose “Ti ringrazio, ma dimmi i fatti. Dove deve andare la squadra Getter?”
    “Laggiù” replica, indicando un pianeta oltre la finestra del Cosmo Special. Un mondo completamente coperto da nebbie e brume indistinte, dove è impossibile distinguere alcunché di terra, mare o montagna. Dire che è cupo è un eufemismo. Per un attimo, Ryo reprime un brivido, senza sapere perché. E’ una sensazione che prova di rado, e non gli piace.
    “Che razza di pianeta è? Sembra una bolgia infernale!” esclama Ryo.
    “In un certo senso…” commenta Actarus “Questo pianeta si chiama Ade, ed è la sede di uno dei generali dell’Oscuro, Baron Samedi. E’ chiamato anche il Signore dei Cimiteri. Comanda gli spiriti dei morti”
    “Come il Generale Hardias di Mikene” commenta Tetsuya.
    “Cosa? In un posto del genere non ci metterei mai piede!” esclama Lisa Vold, impaurita. Contro cose simili, l’abilità di lupo serve a ben poco.
    “Hai ragione, Lisa, è un posto terribile. Questa volta Goldrake vi accompagnerà, Ryo. Non voglio lasciare su di voi soltanto questo peso.”
    “Storie” esclama Ryo “Ne abbiamo già parlato, Actarus. Bisogna arrivare subito a Darkhold, se vieni con noi rischiamo di non fare in tempo. Sta tranquillo, la squadra Getter ce la farà. Giusto, Hayato?”
    “Certamente.”
    “Musashi?”
    “Sai la risposta.”
    “Michiru?”
    “Ne abbiamo affrontate di tutti i colori. Questa non me la voglio perdere!”
    “OK, ragazzi. Tra cinque minuti al massimo vi voglio pronti nelle vostre navicelle. Andiamo!”
    “Subito!”
    La squadra Getter esce dalla sala di corsa, davanti agli occhi di tutti.
    Sulla sua astronave Getter Aquila, Ryo inizia l’appello.
    “Squadra Getter, a rapporto!”
    “Getter Jaguar, pronto!” dice Hayato.
    “Getter Bear, pronto!” esclama Musashi.
    “Astronave Comando, pronta!” conclude Michiru.
    “Partenza!” grida Ryo.
    Le tre astronavi Getter e l’astronave bianca di Michiru escono dalla Cosmo Special e si dirigono verso il pianeta Ade.

    Le quattro astronavi penetrano in un banco di nebbia che sembra non finire mai. I piloti si vedono a malapena tra loro: solo la radio e il radar permettono un minimo di comunicazione. Per diverse ore il viaggio continua in questo modo, e non si vede la fine: niente terra, niente confini, nessun segno di vita.
    Mai visto nulla di più desolante. Solo il Gran Diavolo Uller o l’Imperatore Brai si troverebbero a loro agio qui, pensa Ryo, ricordando i vecchi nemici della squadra Getter.
    Il radar comincia a dare dei problemi.
    “Michiru” dice Ryo, aprendo il contatto con la Nave Comando “Siamo sulla strada giusta?”
    “Certo, Ryo” risponde la donna, guardando il cristallo davanti a lei e la linea rossa che continua in mezzo alla nebbia “Il problema è che avremmo dovuto atterrare da tempo e invece siamo ancora in volo. Non capisco”
    “Continua a farci da guida. Il radar mi sembra diventato instabile, ora per restare insieme faremo la formazione automatica” Ryo comunica ai due piloti: “Hayato, Musashi, formazione Getter 1!”
    “OK” rispondono entrambi.
    “Chaaaaaange…GETTA!”
    Anche nella nebbia, aiutati dal sistema automatico, le tre astronavi si riuniscono perfettamente: il robot Getter 1 fa uscire il mantello e plana veloce accanto all’Astronave Comando di Michiru, restando al suo fianco. Dai suoi occhi esagonali fuoriesce una luce che cerca di spazzar via la foschia indistinta, senza grandi risultati. Ad un certo punto, il robot rosso avvista qualcosa di solido e atterra laggiù insieme all’astronave di Michiru.
    “Solo rocce, mi pare, non avverto segni di vita” commenta Hayato.
    “Cavolo, ho visto cimiteri più allegri” aggiunge Musashi ”Questo Baron Samedi dev’essere proprio un tipo deprimente”
    “Chissà se comanda davvero gli spiriti dei morti?” si chiede Ryo.
    “Non parlare di queste cose, Ryo, siamo già abbastanza depressi così” ribatte Michiru, un po’ spaventata.
    All’improvviso, un urlo allucinante fa trasalire i piloti.
    “Cosa diamine è stato?” chiede Musashi.
    “E’ come se avessero sgozzato qualcuno” risponde Hayato.
    Poi si sentono rumori vari, rimbombi, fischi e altre urla. Anche guardandosi intorno in continuazione, il Getter non vede nulla. La nebbia si alza leggermente, mostrando un panorama squallido e desolato. La squadra Getter ha i nervi tesi fino allo spasimo.
    Dove diavolo siamo finiti? si chiede Ryo. Ed esclama: “Getter Tomahawk!” , facendo uscire all’unisono due tomahawk affilati, che sono afferrati saldamente dal Getter, mettendosi in posizione di difesa.
    “Perché ti sei armato, Ryo? Non vedo niente” chiede Musashi.
    “E’ per essere sicuri…aspetta! Guardate là!”
    Una luce pallida rischiara una figura che cammina a mezz’aria, con assoluta tranquillità, verso di loro. Ha dimensioni umane. Sembra una donna coperta da vestiti strappati e stracci. Ha i capelli ricci, neri e lunghi; attorno a sé ha un enorme pitone che la avvolge. Sorride sicura e inquietante. La squadra Getter non sa cosa dire.
    “Che sia quel Baron Samedi?” si chiede Ryo.
    “Non pensavo che fosse una donna” dice Hayato.
    La figura sospesa fa un leggero inchino e parla con voce di tomba:
    “Vi ringrazio, è davvero un onore
    essere scambiata per il mio signore;
    ma in verità il suo luogotenente io sono.
    Non lo sentite voi questo suono?”

    E, dicendo così, alza un braccio lentamente, di lato, col palmo aperto. Subito dopo si sente un rimbombo che sembra venire da sottoterra. Il terreno si muove e il Getter fa fatica a stare in piedi. Michiru fa innalzare a mezz’aria la sua astronave. Poi guardano tutti con occhi sbarrati: una miriade di robot e mostri giganti fuoriesce da sottoterra, urlando. Sono tutti pieni di crepe, ferite e cicatrici; si muovono goffamente come degli zombi. La donna misteriosa a mezz’aria spalanca le braccia e la voce di tomba parla quasi come un canto:
    “Alzatevi, o dormienti, dal sonno di roccia;
    in questa notte di luna piena
    vi dono di vita un’unica goccia.
    Ricevete le tenebre e il suo emblema.
    Io lo comando, io lo voglio,
    terrore e disastro albergano in me,
    risorgete ora dall’umido scoglio
    e combattete famelici per il vostro re.
    Io sono colei che dei morti comanda l’ira,
    io rispondo al nome di Pomba Gira!”

    Per un attimo Ryo resta pietrificato davanti al tremendo spettacolo che si trova davanti, ma poi gli altri due piloti del Getter lo scuotono.
    “Muoviti, Ryo!”
    “Non perdere tempo, ci stanno venendo addosso!”
    Il pilota del Getter 1 reagisce:
    “Lancio Tomahawk Boomerang!”
    Le lame delle armi tranciano senza pietà i mostri che incontra, per poi tornare indietro. Il Getter li riprende per il manico e li lancia ancora. E ancora. E ancora. Molti cadono, ma altrettanti avanzano: inoltre, i caduti pian piano si ricompongono e si rialzano.
    “Maledizione, non arriveremo a niente così!” esclama Ryo.
    “Passa il comando a me” dice Hayato “forse un colpo più forte può finirli”
    “OK, proviamo”
    Il robot si scompone nelle tre astronavi per poi ricomporsi subito nel Getter 2 di Hayato, col terribile trapano al posto della mano destra.
    “Getter Trapano!”
    Il Getter passa attraverso quella marea di zombi-robot, maciullandoli e tracimandoli in continuazione. Ma la loro quantità è innumerevole, e viene catturato e immobilizzato da più mani.
    “Dannazione, ma non finiscono mai?” esclama sconfortato Hayato. Deve aumentare la potenza della trivella al massimo: la velocità rotante dell’arma aumenta a livello impressionante, fino a generare una tromba d’aria.
    “Getter Uragano!”
    Gli zombi giganti sono gettati via da ogni parte e cadono: molti di loro si frantumano nella caduta. Ma tutti alla fine si rialzano e avanzano.
    “Hayato, il Getter 3 ha la forza maggiore di tutti: passa i comandi a me. Intanto che li tengo impegnati, voi pensate a una strategia” esclama Musashi.
    “Ricevuto” risponde Hayato “Cambio in Getter 3!”
    Di nuovo le astronavi si separano e si ricompongono per ottenere la forma tozza del Getter di Musashi.
    “Colpo del Monte Daisetsu!” esclama il pilota, afferrando un robot zombi e facendolo sbattere contro gli altri. Anche se gli avversari lo aggrediscono, non riescono a prevalere, sopraffatti dalle tecniche di combattimento di Musashi.
    Pomba Gira, immobile a mezz’aria, contempla divertita lo scontro.
    “Notevole spettacolo è questo:
    tre combattenti in uno,
    ciascun dell’altro più lesto
    e senza paura ognuno.”

    Accarezzando la testa del serpente che la avvolge, aggiunge:
    “Vedi, Kraken, mio tesoro,
    come inutilmente lottano costoro?
    Per quanto grande sia la loro potenza,
    alla fine si esaurisce.
    Ma dei morti eterna è la pazienza
    e il loro assalto mai finisce.”

    La battaglia diventa sempre più cruenta, ma più tempo passa, più il Getter si sente sommergere da una marea di non-vivi.

    Continua qui

    COMMENTI: Per quanto strano, considero il Getter Robot come il più cupo e tetro dei robot nagaiani: la sua storia classica inizia con la morte di tre piloti di prova, e si conclude con un'altra morte. E le versioni successive sono sempre più eccessive e esagerate, piene di drammaticità fino all'eccesso. Senza contare che non è un protagonista solo, ma un gruppo, cosa che lo rende un pò anonimo rispetto alla classica associazione un robot-un pilota. Quindi mi sembrava più adatto per affrontare dei non-esseri come i non morti di Baron Samedi. Tra l'altro, "Baron Samedi" è stato preso dalla mitologia haitiana, come pure Pomba Gira: si tratta appunto di esseri che si occupano delle anime dei morti. Non è stato facile trovare un modello corrispondente a Pomba Gira tra i vari personaggi del fumetto: probabilmente Asp, una donna nemica di Capitan America, le si avvicina abbastanza, pur non avendo nè i vestiti strappati nè i capelli mossi nè lo sguardo da pazza dell'originale. Una vaga realizzazione di Pomba Gira l'avevo fatta in un mio disegno di prova fatto qui.

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    Asp della Squadra dei Serpenti




    Edited by joe 7 - 16/1/2016, 13:37
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