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  1. FANFICTION LA GRANDE OMBRA - 68

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    Grande Ombra fanfic
    By joe 7 il 30 May 2016
     
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    FANFICTION GOLDRAKE: LA GRANDE OMBRA 68 -
    IL SEGRETO DI VENUSIA E' STATO RIVELATO

    Se volete seguire la storia sul blog, la prima puntata è qui
    Invece, se la volete seguire sul forum, la prima puntata è qui

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    RIASSUNTO: Actarus e Venusia si sono sposati e sono andati a vivere su Fleed come re e regina. Rex, il loro figlio appena nato, è stato rapito dall’Oscuro, che lo sacrificherà quando sette stelle saranno allineate tra due giorni circa. Actarus, insieme coi suoi amici, parte con Goldrake sull’astronave Cosmo Special, affrontando i Generali dell’Oscurità, per prendere i cristalli che possono sconfiggere l’Oscuro. Actarus, a bordo di Goldrake, sconfigge Zananza, suo fratello, che però viene poi ucciso da Shiva, un nuovo nemico. Intanto Venusia, a Darkhold, il pianeta dell’Oscuro, è stata arrestata dalle Amazzoni e inaspettatamente è portata da Jezabel, il braccio destro dell’Oscuro e comandante delle Amazzoni, che lei aveva sfregiato in faccia in passato…

    A cavallo delle loro diatrymas, Jocasta e le amazzoni sono appena tornate alla base, insieme a Venusia. La piccola elfa nera Ney scende dall’animale per dirigersi verso le stalle per prendere Kui, la diatryma per Venusia. Ma all’improvviso una lancia le blocca la strada: una delle amazzoni si è messa di mezzo. Prima che Jocasta possa dire qualcosa, tutte le amazzoni del suo gruppo sono circondate da altre amazzoni con archi e frecce puntate contro di loro.
    “Siete impazzite?” esclama Jocasta “Non mi riconoscete? Sono il vostro capitano! Abbassate le armi!”
    “Mi dispiace, capitano” dice una di loro “ma devo obbedire a Lady Jezabel. Lei vi sta aspettando. Scendete dalle diatrymas e seguiteci, per favore.”
    Venusia, a sentire quel nome, si sente agghiacciare il sangue. Jocasta e le altre comprendono che è bene non tentare mosse azzardate: rischiano di diventare dei puntaspilli in un attimo. Scendono tutte dalle diatrymas e alzano le mani, seguite dalle amazzoni che continuano a puntare verso di loro le frecce. Alla fine, arrivano davanti ad una porta che viene aperta subito, dando l’accesso alla stanza di comando della base delle amazzoni. Venusia ha il cuore che batte all’impazzata, vedendo, al centro della stanza, in piedi ed appoggiata al tavolo, la figura alta ed arrogante di Jezabel in persona. I capelli neri, lisci e lunghi, quasi si confondono col nero della sua armatura brillante. Il suo mantello rosso le conferisce l’autorità del comando. I suoi occhi sono sempre quelli: freddi e crudeli, esattamente come allora, quando la vide la prima volta al palazzo reale di Fleed. Venusia nota anche la leggera cicatrice che Jezabel ha sulla guancia, dovuta allo sfregio che lei le aveva fatto. Doveva essere stata una ferita ben profonda, pensa Venusia, sudando freddo. Comunque, sul volto di Jezabel, Venusia nota anche, stranamente, una certa perplessità.
    “Lady Jezabel” inizia Jocasta “cosa significa questo?”
    “Hikaru non è tra voi?” chiede Jezabel, guardandola fissa in volto.
    Jocasta non capisce. Non ha riconosciuto Venusia?
    “Hikaru sono io.” dice Venusia. Inutile nascondersi dietro un dito, pensa.
    Jezabel si avvicina verso di lei, in silenzio, osservandola bene. Le alza la testa mettendole la mano sotto il mento, scrutandola con occhi di fuoco come se volesse fissarla fin nell’anima. Venusia si sente immobilizzata e terrorizzata da uno sguardo simile: comincia a capire perché sia tanto temuta. Ma nello stesso tempo comincia a capire che sta accadendo qualcosa di strano: Jezabel non la riconosce. Ma com’è possibile? riflette. Forse perché mi sono tagliata i capelli dall’ultima volta? No, ridicolo…ma allora…?
    “Tu” dice ad un certo punto Jezabel “sei Hikaru Makiba? Di Deneb 5? Quella che ha combattuto contro Isparana a Bespin?”
    “S..sì.” Per ora, è meglio stare al gioco.
    Jezabel si volta verso Jocasta. “E’ vero?”
    “Certo, comandante. E’ la donna di cui vi avevo parlato.” Anche Jocasta è sorpresa come tutte le altre, anche se non lo dà a vedere. Solo Caledonia sembra pensierosa ed assorta.
    Maledizione, pensa Jezabel, com’è possibile che mi sia sbagliata? Non è Venusia! Non ha la sua faccia! Sukeli ha sbagliato? O ho interpretato male le sue indicazioni?
    Poi, all’improvviso, osserva la spada che ha Venusia, restando sorpresa.
    “Dammi la tua spada. Piano.” dice a Venusia, mentre le amazzoni alzano le loro frecce verso di lei. La donna obbedisce senza parlare. Jezabel osserva la spada luccicante, studiandola con cura.
    “Questa” dice all’improvviso “questa è Brisingamen. Una delle dodici spade Owazamono della scuola Shinmei. E’ un pezzo raro e preziosissimo. Come fai ad avere una spada simile, Hikaru Makiba?”
    “L’ho…l’ho comperata a Maul, sul pianeta Bespin. Me l’ha venduta l’armaiolo Manji.”
    “Una spada come questa non si compra. Né si vende.”
    Jezabel afferra Venusia per il bavero, avvicinando la faccia alla sua.
    “Tu mi nascondi qualcosa, Hikaru Makiba. Non sei chi sembri. Cosa sai di Venusia? Rispondi!”
    “Ho…ho solo comperato la spada che Manji mi aveva venduto. Non sapevo che fosse così preziosa…” balbetta Venusia, cercando disperatamente di inventare qualcosa.
    “Lascia stare la spada. Cosa sai di Venusia?”
    “E’…è la regina di Fleed, mi pare…o no?”
    “Attenta, ragazza. Non prendermi in giro.” dice Jezabel con voce lenta e terribile. Venusia reprime a stento un brivido.
    “Comandante.” dice all’improvviso una delle amazzoni, che è appena entrata nella stanza.
    “Che c’è?” esclama con forza Jezabel, senza togliere lo sguardo da Venusia.
    “Una comunicazione urgente da Pentesilea per lei.”
    Jezabel si volta verso l’amazzone, sorpresa. Pentesilea è la spia che lei aveva mandato sul pianeta Stige per tenere d’occhio Garuda. Dev’essere successo qualcosa di grave.
    “Passamela.”
    In mezzo all’aria, davanti a Jezabel, compare un ologramma grande due spanne, che mostra una donna vestita da dama di corte del castello Tintagel, la sede di comando del Generale dell’Oscurità Garuda. Dopo un breve inchino, la donna spia inizia il rapporto:
    “Lady Jezabel, ci sono novità molto gravi. Il Senza Anima è morto e l’armata del Dakaisho non esiste più: Shizuri l’ha annientata. L’astronave dei nostri nemici, la Cosmo Special, è stata abbattuta ed è caduta sul pianeta del Senza Anima, G’Urantic. Ma la cosa più importante è che Garuda ha acquistato il potere della Fenice.”
    “Cosa?” Jezabel non se l’aspettava: Garuda è riuscito ad ottenere ciò che lei temeva. E’ diventato troppo pericoloso. Devo fermarlo al più presto! riflette. Mentre l’ologramma scompare, Jezabel si rivolge verso le amazzoni prigioniere e dice alle guardie:
    “Portate via da loro tutte le armi.” In poco tempo, le spade e le armi sono state tutte prelevate. “Jocasta” aggiunge lei “Per ora sei sospesa dalla tua carica. Voglio vederci chiaro in questa storia: fino a quando non avrò capito chi è Hikaru e da dove viene, resterete tutte quante qui dentro agli arresti.”
    “Ma…è assurdo, comandante! Non abbiamo fatto nulla!” esclama Jocasta, scandalizzata.
    “Lo vedremo. Per ora la terza divisione sarà sotto il comando del capitano della prima, Calypso. Quando l’inchiesta sarà finita, e la tua innocenza sarà provata, tornerai a comandare la terza divisione. E quello che ho detto a te vale per tutte le altre. Non cercate di fuggire da qui. Non sarebbe saggio.”
    Jezabel si allontana insieme alle altre amazzoni: la porta viene chiusa a chiave e messa sotto sorveglianza. Le donne rimaste dentro sono ancora scioccate per l’accaduto. Ad un certo punto, Caledonia esclama:
    “Possiamo parlare adesso. Ho messo una barriera mistica attorno a noi.”
    “Può fare queste cose?” chiede Venusia.
    “Caledonia ha il ‘terzo occhio’ e con esso alcune capacità magiche.” risponde Jocasta. Rivolta al suo luogotenente, chiede: “Cosa ne pensi di quello che è successo? Perché Jezabel non ha riconosciuto Venusia? Non stava fingendo.”
    “Brutta faccenda, capitano.” afferma Caledonia “Ho percepito un incantesimo su Jezabel che le ha impedito di riconoscere Venusia. Di rado ho visto un incantesimo così potente. Cose simili le può fare una persona sola.”
    “Sukeli?”
    “Esatto. Non so perché, ma ha voluto proteggere Venusia.”
    “Lui è un diavolo. Non mi va per niente che si sia messo di mezzo.” risponde Jocasta, perplessa.
    “Venusia” dice Caledonia “Sukeli sa chi sei. Non so perché ti ha protetta, ma sta giocando con te, per motivi noti solo a lui. Senza contare che, in ogni caso, alla fine Jezabel scoprirà la tua vera identità. Sei davvero nei guai.”

    Continua qui.


    Edited by joe 7 - 31/5/2016, 14:40
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