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  1. FANFICTION LA GRANDE OMBRA - 86

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    Grande Ombra fanfic
    By joe 7 il 21 June 2016
     
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    FANFICTION GOLDRAKE: LA GRANDE OMBRA 86
    JUN, NON SEI DEGNA DI TETSUYA!

    Se volete seguire la storia sul blog, la prima puntata è qui. Invece, se la volete seguire sul forum, la prima puntata è qui. Inoltre, c'è il riassunto a fumetti delle puntate dalla prima alla 79 qui.

    JUN
    Disegno di Nivalis


    RIASSUNTO: Actarus e Venusia si sono sposati e sono andati a vivere su Fleed come re e regina. Rex, il loro figlio appena nato, è stato rapito dall’Oscuro, che lo sacrificherà a Darkhold, il suo pianeta-castello, quando sette stelle saranno allineate. Actarus, insieme coi suoi amici (Mazinga Z e molti altri), parte con Goldrake per affrontare i Generali dell’Oscurità e prendere i cristalli che possono sconfiggere l’Oscuro. Ora, gli amici di Goldrake si sono riuniti a bordo del Drago Spaziale, pronti a dare l’ultimo assalto a Darkhold. Goldrake si trova a faccia a faccia con l’Oscuro in persona, davanti alla Torre della Solitudine a Darkhold. Intanto, anche Venusia è a Darkhold: insieme con le Amazzoni e Kosaka Shigure, potente maestra di spada, ha raggiunto Bedlam, il luogo dove il sacerdote Sukeli sacrificherà Rex tra poco. Laggiù devono scontrarsi coi Lupi Neri e la loro Elite, gli Artigli Neri, comandati da Sanosuke Sagara, antico avversario di Shigure. Una delle Amazzoni, Sonja Tomoe, insieme alle altre, combatte contro i Lupi Neri, permettendo a Venusia e a poche altre di allontanarsi e raggiungere l’altare dei sacrifici…

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    Jun Honoo sta correndo verso l’abitacolo di Venus Alfa, tenendo sottomano il casco: tutti i robot dovranno partire a momenti. Ha evitato di parlare con Tetsuya, persino di vederlo: non le va giù che lui abbia fatto quello che pensa con Lisa Vold, la ragazza lupo. Quella ragazzina ha rovinato in un attimo tutto il rapporto tra lei e Tetsuya. Un rapporto durato anni. Stringe le labbra, innervosita.
    Fà quello che ti pare, idiota!
    Ad un certo punto si ferma stupefatta: c’è qualcuno nel suo abitacolo. E’ Lisa.
    “Cosa…cosa ci fai qui?”
    “Devo parlarti” risponde lei, secca.
    “Non ho tempo da perdere. Dobbiamo partire adesso. Fila, mi parlerai un’altra volta”
    La ragazza lupo si alza e salta su una delle tante gru di sostegno per la riparazione dei robot.
    “Non ci sarà un’altra volta, morosita. E’ difficile che accada. Qui tutti stiamo affrontando la morte. Poi, quello che ti devo dire è breve: tu non sei degna di Tetsuya.”
    “Piantala di dire sciocchezze” replica Jun, indifferente, dirigendosi verso l’abitacolo Queen Star e iniziando a mettersi il suo copricapo. Lisa le compare all’istante davanti, e, con una mossa rapida, le fa volare via il casco, che cade a terra rompendosi e rotolando lontano.
    “Sei impazzita?” grida la ragazza pilota.
    “Ripeto, tu non sei degna di Tetsuya, morosita” ripete Lisa, guardandola dura negli occhi “E’ bastata una mia bugia perché tu dubitassi di lui e lo abbandonassi senza nemmeno ascoltarlo. E tu avresti combattuto per anni al suo fianco? Sarebbe questa la fiducia che hai di lui?”
    Jun resta senza parole e balbetta: “Ma…cosa significa…cioè, che tu…”
    Lisa le passa accanto e si allontana da lei senza voltarsi.
    “Ho finito di parlare. Vai a combattere la tua battaglia, morosita. Fanne mille altre. Poi manda di nuovo al diavolo Tetsuya al minimo dubbio che avrai. No, tu non sei degna di lui”
    Lisa scompare in un attimo dall’hangar di Venus Alfa. Jun si volta e la vede allontanarsi, fino a quando resta sola, in silenzio. Si sente confusa. Poi si scuote e cammina meccanicamente verso la navicella, si siede all’interno e comanda:
    “Queen Star, partenza!”


    Goldrake si rialza, dopo il colpo alla nuca che ha ricevuto. L’Oscuro è sorpreso: non avrebbe dovuto riprendersi così presto.
    “Sei più resistente di quello che sembri”
    “Avevo coperto la nuca di Goldrake con la sua mano un attimo prima che tu mi colpissi” spiega Actarus “Coi sigilli tolti, sono più veloce di un tempo. Sappiamo entrambi che colpire Goldrake significa colpire me. Ma non sarà così facile” conclude, resistendo al dolore che prova alla testa: per quanto attutito, il colpo era stato davvero forte. Ma non bisogna farglielo capire.
    “Dici che non ci riuscirò?” Il volto dell’Oscuro ritorna ad essere tutto nero, con solo gli occhi bianchi. “Abbiamo appena incominciato, Duke Fleed. Tu sei il mio giocattolo da fare a pezzi”
    All’istante, davanti alle mani dell’Oscuro, compaiono due lunghe lame, completamente nere. Le incrocia davanti a sé: Goldrake nello stesso tempo mette in posizione l’alabarda spaziale. L’impatto è velocissimo e devastante: il robot-samurai cade a terra, con gran sorpresa di Actarus. Non se l’aspettava: dopotutto, non è stato colpito per niente…
    Ma, all’improvviso, sente qualcosa scorrergli al fianco: guardando in basso, vede una ferita aperta alla sua destra, netta e profonda: la ferita di una lama. In quel momento, avverte il dolore e grida: anche il robot è stato ferito allo stesso modo. Il gren, anche se è uno dei metalli più duri dell’universo, è stato tagliato come burro dalle lame dell’Oscuro. Il robot-samurai si rialza, barcollante. Stavolta è stato davvero ferito: e la ferita rimarrà, sia in Goldrake che nel pilota.
    “Ti è piaciuto?” commenta l’Oscuro “Queste sono le Spade Infernali: non ne esistono di più taglienti nell’universo, tant’è vero che fanno parte di me. Stai tranquillo, però: non voglio ucciderti subito. Pezzo dopo pezzo, Duke Fleed. Pezzo dopo pezzo.”


    Anche le Amazzoni stanno subendo gravi perdite, a Bedlam: per quanto esperte di combattimento, sono fin troppo inferiori di numero. Mentre Venusia, con la comandante Jocasta e poche altre, avanzano nelle tortuose e labirintiche vie della fortezza, il grosso delle forze nemiche è affrontato dalle Amazzoni rimanenti, che fanno da barriera per impedire ai Lupi Neri di avanzare. Ma gli avversari sono esperti nell’omicidio: diverse amazzoni cadono sotto i colpi delle loro lame. Sonja Tomoe, la donna che le guida, le fa agire con abilità, usando molto bene le tattiche di guerra. Per questo, anche tra i Lupi Neri le perdite sono consistenti.
    “State attente voi, sulla destra! Stanno attaccando dall’alto!” dice la condottiera. All’improvviso, un “tobikunai”, o coltello acuminato, viene lanciato verso di lei, ma la donna lo devia subito con una mossa di spada degna di Lady Oscar. E in parte ci somiglia: scioltasi le trecce, i suoi capelli lunghi, mossi e biondi si muovono accompagnando i suoi rapidi movimenti, mentre il suo sguardo fiero e combattivo fa intimorire gli avversari. La spada donatale da Shigure - “Dragonfang”, o “Zanna di Drago” - colpisce senza mai mancare il bersaglio, mentre la sua armatura sul petto e sulle gambe le permette di proteggersi dagli attacchi improvvisi. La sua Diatryma avanza senza timore tra le file nemiche, che arretrano, messe in difficoltà da una tale esplosione di ferocia combattiva. Ormai il sangue bagna il terreno e macchia le vesti dei contendenti: e, anche se il numero dei Lupi Neri è superiore, nessuno di loro riesce a superare la barriera eretta dalle Amazzoni.
    Dragonfang taglia ogni ostacolo e ogni arma senza problemi. Sonja stessa è sorpresa: la spada che le aveva dato Shigure è veramente la migliore che abbia mai avuto in mano. Persino il nome è perfetto: Dragonfang. Infatti, il drago da sempre è stato il simbolo del suo casato. E’ come se questa spada fosse stata fatta per me, pensa, ricordandosi di quello che le aveva detto Shigure: “Conosco di fama la famiglia Tomoe” Fino a questo punto la conoscevi? si chiede lei. Conoscevi anche la mia vergogna, allora?

    (86 - Continua qui)


    Edited by joe 7 - 22/6/2016, 15:18
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