Il blog di Joe7

  1. ZAGOR 200: "IL TESORO MALEDETTO" (Ivan)

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    Ivan
    Zagor
    By joe 7 il 15 June 2018
     
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    ZAGOR 200: IL TESORO MALEDETTO (analisi di Ivan)

    Testi: Tiziano Sclavi
    Disegni: Gallieno Ferri

    jpg


    Zagor edizione originale Zenith: n. 251 (uscito nel 1982). Il numero reale di questa storia di Zagor è 200. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 200.

    TRAMA

    Digging Bill convince Cico a seguirlo a trovare il tesoro della Discovery, un galeone del Settecento scomparso con un tesoro a bordo. a quei tempi, il comandante della Discovery trucidò l'equipaggio per impadronirsi dell'oro, ma il passaggio di una cometa, la Cometa di Mortensen, vanificò il suo piano e la nave sparì misteriosamente. Ora la cometa ritorna, come dicono i manoscritti trovati da Digging Bill, e quando questo accadrà la Discovery riemergerà dal lago di Susquehanna dove è immersa e ci sarà un "orrore indicibile". Digging Bill non si fa impressionare da questa previsione, e nemmeno il professor Flecker, anche lui alla ricerca del tesoro. Zagor raggiunge i due cercatori di tesori con Cico e viene coinvolto nella emersione della Discovery, in cui i marinai sono diventati degli zombi e attaccano Zagor e Flecker. Il professore viene ucciso, ma Zagor sopravvive e la Discovery scompare di nuovo.

    COMMENTO

    A mio parere, questo è l'episodio migliore tra i 6 centenari. L'autore di questo gioiellino è Tiziano Scavi, anche se i credits dell'epoca attribuivano la storia a Nolitta. E, in effetti, se non fosse stato per lo stile (tipicamente sclaviano) di dialoghi e didascalie, la storia sembrerebbe proprio scritta dal Sergione. Impianto narrativo semplice e solido, e, nonostante la brevità dell'episodio, tutti gli elementi sono snocciolati nella giusta dose, tanto che non si avverte la sensazione di aver compattato troppo la narrazione o di aver lasciato dei punti in sospeso.

    Blue Star 2 - La vendetta? Nella storia "I sei della Blue Star" avevo già accennato alle similitudini tra quella storia e questa: una nave perduta in una palude, la tolda piena di cadaveri, un tesoro nella stiva, Digging Bill che vuole metterci le mani sopra, un gruppo di tipacci che vuole fregare l'idea a Digging Bill... Insomma, le due storie hanno un po' troppi elementi in comune per pensare a semplici coincidenze. Tuttavia, questo non deve essere letto come un demerito di Sclavi. Anzi, il Tiziano è stato abilissimo a camuffare i riferimenti, cambiandone la veste esteriore. E' un esempio riuscitissimo di “minestra riscaldata bene”, con l'aggiunta di ingredienti che ne danno un sapore nuovo. Se le idee riciclate fossero tutte di questo livello, ci sarebbe da farci la firma. ^_^

    Le tre facce di Flecker Ben caratterizzato l'antagonista di turno, il professor Flecker. Doppiogiochista, avido, megalomane, ma tutto sommato mite e controllato. La sua indole non violenta è sottolineata anche dal fatto che avrebbe potuto benissimo uccidere Zagor, Cico e Digging Bill mentre sono narcotizzati. Soltanto quando assiste al passaggio della cometa e alla ricomparsa della Discovery scivola in un delirio di onnipotenza scientifica (quasi “hellingeniano”), accompagnato da follia omicida.

    Lacus verborum (dal latino: "lago di parole") La prima parte è forse un po' troppo verbosa. Non intendo solo per il fatto che manca totalmente l'azione; parlo proprio di pesantezza dei dialoghi in sé. Molte frasi potevano essere tranquillamente sforbiciate...specialmente nelle didascalie che descrivono i fatti già evidenti dalle immagini. Didascalie inutili, di cui Sclavi abusa in modo spropositato e fastidioso. Per fortuna, col tempo, correggerà questa sua pessima tendenza. Anche i duetti comici tra Cico e Digging Bill non rispecchiano molto le caratteristiche dei personaggi. Ma, del resto, l'umorismo di Sclavi è questo: battute secche alla Groucho (“Mammaaa!”, “Non sono la tua mamma, Cico”), invece che situazioni buffe alla Nolitta.

    Hic haeret aqua (dal latino: "qui sono in difficoltà") Un po' cervellotica la fase in cui Digging Bill spiega la faccenda delle due sorgenti. Tra l'altro, c'è un'incongruenza: se il rigagnolo che defluisce dalla falsa sorgente NON è navigabile...allora perchè sia Holbuck che i successivi ricercatori si sono incaponiti a cercare la Discovery in quel lago, dato che la nave NON poteva esserci arrivata?

    Ad fontes redeunt longo post tempore lymphae (dal latino: "dopo un lungo periodo, le acque tornano alla fonte". E' come dire che la storia si ripete.) Qui Sclavi presenta uno Zagor nolittiano con tutti i crismi. Non stona neanche il fatto che Zagor si faccia mettere KO in un corpo a corpo da un mite professore, sottovalutandone l'aggressività data dal suo delirio. Epico il modo in cui Zagor, esasperato e ancora sconvolto per gli eventi, si rivolge a Digging Bill: "Al diavolo il tesoro! Non parlarmi più di tesori, Digging Bill, o te ne pentirai amaramente!". Qui c'è tutto lo Zagor avverso all'avidità tipico di Nolitta.

    Emersione o deflusso? Osserviamo la vignettona di pag.73:

    zgr200b


    E' sicuramente una vignetta di grande impatto, in assoluto una delle migliori di Ferri...ma dal punto di vista meramente logistico, è una inquadratura impossibile. Infatti, la nave non è “emersa”: sono le acque del lago che si sono defluite. Quindi Flecker - che in teoria si trovava in piedi sul bordo del lago - non può trovarsi al di sotto della nave. Eppure, qui lo vediamo una trentina di metri più in basso, come se fosse già sceso sul fondale del bacino. A rigor di logica, in quella vignetta Flecker dovrebbe vedere la nave dall'alto. Ok, questa fa parte di quelle incongruenze che si notano e poi si tira dritto; quando una storia ha pathos, non ha molta importanza il soffermarsi sugli strafalcioni grafici.

    “Un orrore indicibile” Nel finale, la trama, fin lì “scientifica”, ha una svolta horror, con la rianimazione dei marinai della Discovery. Qui Sclavi è abile nel rendere coerente l'evento, lasciando appena accennate le ragioni di quella incredibile resurrezione, imputandola semplicemente a “qualche misterioso influsso della cometa combinato alla presenza degli strani microrganismi del lago”. Una spiegazione sommaria che nessuno sente il bisogno di approfondire più di così. ^_^

    DISEGNI

    Superfluo commentare il Ferri dei primi anni '80: comunque, qui abbiamo la particolarità di vederlo a colori. Per la 3° volta, poi (la prima era "Indian Circus" e la seconda lo "Zagor 100"). Secondo me, la colorazione non valorizza più di tanto il segno del Maestro, che possiede tridimensionalità già di suo. Se c'è il colore, ben venga, però aggiunge poco alla magia dello stile di Ferri. Altri disegnatori beneficiano della colorazione molto di più. Sui disegni in sé, in questa storia spiccano le vignettone: oltre a quella già citata in cui ricompare la Discovery, memorabile anche quella di pag. 95 e la tavola in cui Zagor assiste alla resurrezione dell'equipaggio. Un Ferri stratosferico.

    zgr200c


    Bellissima anche questa vignetta, che esprime magnificamente il senso di terrore e disperazione di Zagor.

    zgr200e



    Storia: 8,5
    Disegni: 10
    Colori: 8

    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 22:36
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    Ciao Joe, perchè non fai una recensione sulla storia di Lupo Solitario? Secondo me tra quelle scritte da Sclavi (a parte Incubi) è la più riuscita, anche se è palesemente ispirata ad "Addio Fratello Rosso" di Nolitta...
     
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    CITAZIONE (Francesco Di Filippo @ 9/1/2022, 18:20) 
    Ciao Joe, perchè non fai una recensione sulla storia di Lupo Solitario? Secondo me tra quelle scritte da Sclavi (a parte Incubi) è la più riuscita, anche se è palesemente ispirata ad "Addio Fratello Rosso" di Nolitta...

    La mia intenzione originaria era stata quella di fare le recensioni solo dello Zagor del periodo di Nolitta: cosa che ho finito di realizzare circa un anno fa. Ho postato anche qualche recensione di storie post- nolittiane dopo quel periodo, come questa e diverse altre, anche se sono state realizzate per la maggior parte da Ivan. Attualmente non sono molto interessato allo Zagor post-nolittiano e sto anche lavorando a molti progetti diversi: quindi mi manca sia il tempo che la voglia. Però una breve recensione di "Lupo solitario" te la posso fare qui.

    E' una storia anomala, dove, più che un racconto, si fa una dissertazione filosofica sul destino, il cerchio della vita e altre cose del genere. Quindi è piuttosto pesante e poco coinvolgente (parlo per me, ovvio). Lupo Solitario è quasi il protagonista e va in giro facendo riflessioni esistenziali a non finire manco fosse Silver Surfer, con Zagor che è praticamente un comprimario. Sclavi ha sempre questa tendenza ad approfondire nelle sue storie la sua visione nichilista (nulla ha senso eccetera), che in un personaggio come Zagor ci sta come i cavoli a merenda.

    "Addio fratello rosso" parla di altre questioni: la falsa giustizia, la fatica di ottenere la giustizia vera e la possibilità del fallimento. E' una storia poco piacevole, ma raccontata in modo drammatico e coinvolgente: mentre in "Lupo Solitario" si parla solo di questioni filosofiche e la storia si incartoccia su se stessa, sviluppandosi in modo monotono, dando una sensazione di stanchezza di vivere che è micidiale (e che temo sia proprio la visione che Sclavi ha sulla vita).

    Sclavi non mi ha mai convinto come narratore di Zagor, un personaggio che, nonostante le sue dichiarazioni, non è mai stato nelle sue corde (non lo ha mai capito): è più adatto a fare storie alla Dylan Dog.
     
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    Si in parte sono d'accordo con la tua analisi, anche se a tratti si rivela essere anche struggente come storia...

    Un particolare però che ho notato in questa storia ( e che esula se vogliamo un pò dal contesto) è:
    possibile che Zagor vaghi a piedi in mezzo a bufere di neve, con indosso solo la sua casacca rossa senza maniche, e non muoia assiderato nel giro di pochi minuti?

    Va bene che Donatelli era un minimalista, però qui ha esagerato! :D :D
     
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    CITAZIONE (Francesco Di Filippo @ 9/1/2022, 21:02) 
    Si in parte sono d'accordo con la tua analisi, anche se a tratti si rivela essere anche struggente come storia...

    Un particolare però che ho notato in questa storia ( e che esula se vogliamo un pò dal contesto) è:
    possibile che Zagor vaghi a piedi in mezzo a bufere di neve, con indosso solo la sua casacca rossa senza maniche, e non muoia assiderato nel giro di pochi minuti?

    Va bene che Donatelli era un minimalista, però qui ha esagerato! :D :D

    Questi sono dettagli che non hanno importanza, fanno parte della sospensione dell'incredulità. Si deve stare al gioco.

    Rufy di One Piece va in giro in qualunque condizione atmosferica con una camicetta, un paio di pantaloni corti, un cappello di paglia e un paio di sandali di corda intrecciata. ^_^

     
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    Sullo Zagor 200 non ho molto da commentare.
    Quando lo lessi mi era anche piaciuto, poi ho letto “I sei della Blue Star” e mi è sceso parecchio il gradimento, essendo il centenario un chiaro rifacimento.


    Lascio anche il mio commento alla storia precedente (198-199).
    IL CERCHIO DELLA VITA ovvero
    IL CIRCOLO DELLA PSICHIATRIA

    Abbiamo infatti tre casi interessanti.

    IL DEPRESSO CRONICO
    Ama il silenzio e la solitudine, lui stesso si dà un nome adatto ad esprimere il suo stato interiore. È sceso ad un livello di isolamento tale che trova inutile e persino fastidioso ascoltare gli altri. Quando Zagor gli chiede perchè mai gli ha tirato una freccia nel braccio mentre volteggiava allegramente tra gli alberi, ovviamente il depresso non ritiene che ci sia una ragione di rispondere. Cosa ci sarebbe di così strano? Non è forse un bianco e quindi cattivo? Suvvia, fai uno sforzo che ci arrivi a capire perchè sono messo così.

    IL PARANOICO ISTERICO
    Costui dopo aver ucciso il figlio e la moglie del depresso, continua ad inseguirlo in modo ossessivo, manco fosse lo Javert de “I Miserabili”. Scusa, ma non sei tu che gli hai ammazzato i cari? Non dovrebbe essere lui a darti la caccia? Ma no, quello è depresso!
    Ma perchè sei così arrabbiato con lui? Ti ha fatto fuori qualche fratello, cugino, zio?
    Ma no, non c’è un motivo! Però mi dà fastidio che scappa sempre e non mi dice dove ha nascosto l’oro. Al processo però gli hai messo addosso le mani davanti a tutti e ti sei affossato da solo! Quale processo? Noi eravamo in cantina a bere, io e te, e lui ha spalancato la porta facendo entrare un freddo che ha rovinato questo squisito barolo dell’80!

    LO SCHIZOFRENICO AVIDO
    Di professione fa il dottore: è un pò anziano e malandato, ma quando sente la parola “oro” diventa un cavaliere risoluto e avido che non teme polmoniti e se c’è bisogno tira fuori il fucile.
    Quando la temperatura scende molto sotto lo zero ritrova però il suo lato umano e caritatevole.
    Per fortuna è un pessimo tiratore, altrimenti avrebbe qualche problema con la propria coscienza. Ma essendo in fondo un pò imbranato e vecchiotto Zagor lo perdona.

    Che dire? Il tema dei disturbi mentali è molto familiare all’autore e credo che qui si sia divertito a calare Zagor nei panni di un infermiere molto efficiente e coinvolto che aiuta tutti. Credo che Wakopa, dopo questo episodio, abbia chiesto la revisione del processo a Billy Boy per infermità mentale del giudice!
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 27/2/2023, 17:48) 
    Sullo Zagor 200 non ho molto da commentare.
    Quando lo lessi mi era anche piaciuto, poi ho letto “I sei della Blue Star” e mi è sceso parecchio il gradimento, essendo il centenario un chiaro rifacimento.

    Rifacimento non credo...I sei della Blue Star era tutta un'altra storia. Realizzata molto meglio, tra l'altro.

    CITAZIONE (Kirihito @ 27/2/2023, 17:48) 
    Lascio anche il mio commento alla storia precedente (198-199).
    IL CERCHIO DELLA VITA ovvero
    IL CIRCOLO DELLA PSICHIATRIA

    Infatti non l'ho mai recensita quella storia, dovrei farlo prima o poi...solo che è una delle storie più soporifere di Zagor che abbia mai letto. =_=

    CITAZIONE (Kirihito @ 27/2/2023, 17:48) 
    Abbiamo infatti tre casi interessanti.

    IL DEPRESSO CRONICO
    Ama il silenzio e la solitudine, lui stesso si dà un nome adatto ad esprimere il suo stato interiore. È sceso ad un livello di isolamento tale che trova inutile e persino fastidioso ascoltare gli altri. Quando Zagor gli chiede perchè mai gli ha tirato una freccia nel braccio mentre volteggiava allegramente tra gli alberi, ovviamente il depresso non ritiene che ci sia una ragione di rispondere. Cosa ci sarebbe di così strano? Non è forse un bianco e quindi cattivo? Suvvia, fai uno sforzo che ci arrivi a capire perchè sono messo così.

    Lupo Solitario, l'indiano depresso cronico, stava anche per diventare un pazzo assassino cronico. Quella freccia avrebbe anche potuto ammazzare qualcuno. Una freccia non è un giocattolo, se la tiri a qualcuno solo perchè ti viene lo sfizio, vuol dire che sei da internare. O forse era già un assassino: potrebbe aver preso a frecciate qualche altro tizio sconosciuto prima di Zagor. Magari ha anche ammazzato qualcuno, così per sfizio. Che personaggio assurdo. :?

    CITAZIONE (Kirihito @ 27/2/2023, 17:48) 
    IL PARANOICO ISTERICO
    Costui dopo aver ucciso il figlio e la moglie del depresso, continua ad inseguirlo in modo ossessivo, manco fosse lo Javert de “I Miserabili”. Scusa, ma non sei tu che gli hai ammazzato i cari? Non dovrebbe essere lui a darti la caccia? Ma no, quello è depresso!
    Ma perchè sei così arrabbiato con lui? Ti ha fatto fuori qualche fratello, cugino, zio?
    Ma no, non c’è un motivo! Però mi dà fastidio che scappa sempre e non mi dice dove ha nascosto l’oro. Al processo però gli hai messo addosso le mani davanti a tutti e ti sei affossato da solo! Quale processo? Noi eravamo in cantina a bere, io e te, e lui ha spalancato la porta facendo entrare un freddo che ha rovinato questo squisito barolo dell’80!

    Anche Warren è ridicolo. Ammazza i parenti di Lupo Solitario, poi vuole ammazzare anche Lupo Solitario, mentre Lupo Solitario va per i fatti suoi dicendo ma quanto è cattivo il mondo. OK, Warren lo fa per l'oro, ma è una situazione assurda, come hai detto: l'indiano fa il lamentino e il bianco fa il cattivone esagerato. Non c'è logica nelle loro azioni. Non convincono. Sembrano scemo e più scemo. =_=

    CITAZIONE (Kirihito @ 27/2/2023, 17:48) 
    LO SCHIZOFRENICO AVIDO
    Di professione fa il dottore: è un pò anziano e malandato, ma quando sente la parola “oro” diventa un cavaliere risoluto e avido che non teme polmoniti e se c’è bisogno tira fuori il fucile.
    Quando la temperatura scende molto sotto lo zero ritrova però il suo lato umano e caritatevole.
    Per fortuna è un pessimo tiratore, altrimenti avrebbe qualche problema con la propria coscienza. Ma essendo in fondo un pò imbranato e vecchiotto Zagor lo perdona.

    Che dire? Il tema dei disturbi mentali è molto familiare all’autore e credo che qui si sia divertito a calare Zagor nei panni di un infermiere molto efficiente e coinvolto che aiuta tutti. Credo che Wakopa, dopo questo episodio, abbia chiesto la revisione del processo a Billy Boy per infermità mentale del giudice!

    Wakopa è morto, e almeno lui è stato un personaggio in una storia che aveva senso, anche se è amara.

    Ma questa è una storia con dei personaggi che non hanno senso: più che "cerchio della vita", è il "girotondo a chi le spara più grosse".

    Sclavi non ha mai fatto dei personaggi normali, comunque. Forse sul Corriere dei Piccoli qualche storia normale l'ha fatta (non so se conosci "John John va nel west"), ma la sua vocazione è comunque quella della follia e dei personaggi anormali. Incubi ne era la quintessenza.

    Zagor-198-199
    E' una storia...uhm...boh...mah....er...senza senso, ecco. :huh: :huh: :huh: :huh:

     
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    Com'é disegnato male Zagor in quelle copertine: sembra un altro personaggio.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 28/2/2023, 18:45) 
    Com'é disegnato male Zagor in quelle copertine: sembra un altro personaggio.

    Evidentemente Ferri non era molto ispirato, in quella storia... =_= Comunque, anche se disegnato male, preferisco le copertine di Ferri rispetto alle copertine dello Zagor di adesso.
     
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    Parlo delle copertine di Lupo Solitario e il cerchio della vita.
    Lì non credo sia stato lui a disegnare Zagor in quel modo.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 28/2/2023, 19:48) 
    Parlo delle copertine di Lupo Solitario e il cerchio della vita.
    Lì non credo sia stato lui a disegnare Zagor in quel modo.

    Ufficialmente è Ferri l'autore, e poi non mi sembra l'opera di un'altra persona.
     
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