Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "I SEI DELLA 'BLUE STAR' " (Ivan)

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    Ivan
    Zagor
    By joe 7 il 13 Nov. 2017
     
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    ZAGOR 68-70: I SEI DELLA BLUE STAR (analisi di Ivan)

    Testi: Sergio Bonelli (Guido Nolitta)
    Disegni: Gallieno Ferri

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 119-121 (usciti nel 1971). I numeri reali di Zagor sono: 68-70. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 68-70.

    TRAMA

    In una tranquilla cittadina dell'America, all'improvviso, vengono rapite delle persone anziane che hanno come unica cosa in comune il fatto di essere stati dei marinai della "Blue Star", una nave che scomparve misteriosamente. Zagor e Cico indagano incuriositi e scoprono che, dietro i rapimenti, c'è il loro vecchio conoscente Digging Bill, il cercatore di tesori, che successivamente finisce coinvolto, suo malgrado, in una caccia al tesoro molto pericolosa...

    COMMENTO

    Prove generali di golden age: subito dopo “IL RE DELLE AQUILE” arriva un'altra gran bella storia (curiosamente ancora disegnata da Ferri, un raro caso di due episodi consecutivi a firma del Maestro). C'è un'atipicità nella struttura del soggetto: ad un certo punto, la vicenda iniziale sembra concludersi con l'incarceramento di Digging Bill, per poi ripartire quasi da zero sulle stesse premesse di partenza.

    PREGI

    Episodio fondamentale per la definizione del personaggio di Digging Bill, che, nella sua precedente apparizione (in “Le jene del mare”) era rimasto poco più di una comparsa usa-e-getta. Classico personaggio nolittiano, in bilico tra positivo e negativo: da un lato, è buffo, impacciato, un sognatore, reso simpatico dalla sua ossessione quasi “wilcoyotesca” di inseguire un obiettivo sempre fuori dalla sua portata; dall'altro, è subdolo, infido, amorale, disposto ad allearsi con farabutti della peggior specie pur di perseguire i suoi scopi. Più volte, infatti, Zagor si trova spiazzato dagli imprevedibili cambi di schieramento di Digging Bill, non riuscendo a capire quale sia il criterio con cui prende posizione negli eventi, finchè lui stesso non glielo dice:
    Zagor: "Ma insomma, razza di svitato, si può sapere da che parte stai?"
    Digging Bill: "Uh...io sto dalla parte del tesoro, naturalmente."
    Una frase che dice tutto di lui, e che in “OCEANO” verrà semplicemente rimarcata.

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    Buona anche la caratterizzazione dei complici di Digging Bill nella seconda parte: il pellerossa Xalibu, il suo amico trapper Laroche, i due spietati militari disertori Cabanas e Bradford...Pur essendo solo degli scagnozzi destinati al body-countdown, Nolitta gli conferisce lo stesso degli accenni di personalità individuale: piccole cose che conferiscono pathos anche alle vicende secondarie.
    Geniale lo stratagemma della scure seminascosta dal braccio alzato di Zagor, quando è tenuto sotto tiro dai complici di Digging Bill sulla Blue Star. Idem - nella stessa scena - per l'insolita trovata di dire “Buttati a terra” a Cico parlandogli in lingua Mohawk («...La sola di cui il mio tardo amico è riuscito ad imparare qualche parola»).
    In questo caso, non stona il finale “buonista”, con Digging Bill che, prima, scampa dall'esplosione e poi viene graziato per le sue malefatte. Degna chiusura di una storia che ha alternato a più riprese il tragico e l'ironico.

    DIFETTI

    All'inizio, subito dopo che un anziano gli viene rapito sotto il naso, Zagor rinuncia troppo in fretta all'inseguimento dei sequestratori, adducendo che “ormai devono essere già lontani”. Narrativamente è corretto, ma nel caso specifico Zagor rimane fermo impalato dove si trova, a sentenziare l'inutilità di provare a fare qualcosa; non si affaccia nemmeno in strada per verificare l'esattezza dei suoi timori (che sarebbe stato il comportamento più naturale e coerente per il personaggio).
    A pag. 5 di “FIAMME NELLA NOTTE”, i Malecite si ritirano all'improvviso senza nessuna ragione, proprio quando stavano sferrando in forze l'attacco finale. Il loro è un comportamento inspiegabile, se consideriamo che ormai avevano già dimezzato il numero degli avversari. E' vero che i Malecite ci riproveranno più avanti, ma in quel punto, l'effetto ritirata-per-organizzare-un-secondo-attacco non è stato reso al meglio.

    DISEGNI

    Un Ferri davvero in gran forma; nonostante la doppia fatica consecutiva, non mostra segni di affrettamento nella realizzazione delle tavole. E, a proposito, magnifiche le sequenze in cui appare la Blue Star semisommersa nella palude, dove traspare molto bene il senso di marciume e decadimento della nave. In più, l'atmosfera notturna e gli scheletri sparsi ovunque le conferiscono un aspetto davvero spettrale. Da notare che qui Digging Bill viene rappresentato con una lunga chioma corvina, a differenza di “La traccia” in cui, sotto il cappello, era calvo.

    Storia: 8,5
    Disegni: 9,5


    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 21:38
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    Hai commesso un piccolo errore: nella storia LA TRACCIA (N. 25-26) non é Diggin Bill ad esordire, bensì il Professor Verybad.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 19/5/2020, 10:03) 
    Hai commesso un piccolo errore: nella storia LA TRACCIA (N. 25-26) non é Digging Bill ad esordire, bensì il Professor Verybad.

    Per "La traccia" non intendevo il numero in sè, o l'arco narrativo che inizia lì (alla fine dell'albo, tra l'altro) ma proprio l'arco narrativo che si conclude lì, che è proprio quello di Digging Bill al suo primo esordio. Quello di Verybad inizia dopo col titolo "Il nemico nell'ombra" (che non ho ancora analizzato). Lo so che i titoli non corrispondono, ma il primo arco narrativo di Digging Bill è conosciuto dai più proprio con quella copertina e con quel titolo, in cui la storia copre quasi tutto il numero 26 e conclude l'arco narrativo iniziato prima. Anche "Il nemico nell'ombra" non riguarda direttamente la storia di Verybad, ma la storia ambientata nel circo che avviene dopo quella di Verybad: ma anche quell'arco narrativo è conosciuto soprattutto con quel titolo. Si tratta di "tradizioni zagoriane". ^_^
     
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    Chiedo scusa per la mia ignoranza in materia.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 19/5/2020, 12:01) 
    Chiedo scusa per la mia ignoranza in materia.

    Non c'è bisogno di chiedere scusa, hai fatto un'osservazione e ti ho spiegato, non c'è niente di male in questo. ^_^
     
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    Una storia sempre gradevole, che dimostra le grandi capacità di Nolitta anche nell'ordinaria amministrazione.
    Devo dire che la mia parte preferita é quella dopo l'evasione di Digging Bill e fra i vari coprimari quello che mi é parso meglio definito é stato il tracotante trapper Laroche, la cui fine sembra una punizione per il suo atteggiamento.
    Stupende anche le didascalie descritte nelle sequenze della foresta, che mi parevano tratte da un grande romanzo del passato.
    Mi ha un po' fatto senso l'atteggiamento di Zagor verso Cico nella suddetta fase della storia, che ha ricordato le loro turbolente dinamiche nelle storie di Bonelli padre.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 5/9/2020, 15:46) 
    Una storia sempre gradevole, che dimostra le grandi capacità di Nolitta anche nell'ordinaria amministrazione. Devo dire che la mia parte preferita é quella dopo l'evasione di Digging Bill e fra i vari comprimari quello che mi é parso meglio definito é stato il tracotante trapper Laroche, la cui fine sembra una punizione per il suo atteggiamento. Stupende anche le didascalie descritte nelle sequenze della foresta, che mi parevano tratte da un grande romanzo del passato. Mi ha un po' fatto senso l'atteggiamento di Zagor verso Cico nella suddetta fase della storia, che ha ricordato le loro turbolente dinamiche nelle storie di Bonelli padre.

    Per prima cosa volevo scusarmi con te: il link che avevo messo qui era sbagliato, avevi ragione tu. Anche se ero abituato ad attribuire "La traccia" alla storia della prima comparsa di Digging Bill, per la verità il suo titolo ufficiale era "Le jene del mare". Ho modificato il link, grazie per la tua osservazione. "I sei della Blue Star" è un classico zagoriano: anche a me era rimasta impressa la seconda parte della storia, quella con la nave semiaffondata nelle paludi. Somiglia molto a quella di Bianca e Bernie, se hai visto il film sai di cosa parlo. ^_^
     
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    Ah, ah! é un paragone interessante, data la differenza fra i generi di storia.
    Lieto di esserti stato utile.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 5/9/2020, 18:47) 
    Ah, ah! é un paragone interessante, data la differenza fra i generi di storia.
    Lieto di esserti stato utile.

    Senza quell'osservazione, avrei lasciato lì un link sbagliato. Ma di errori in un blog ne fai davvero tanti...almeno ora ne abbiamo uno in meno. Grazie ancora! ^_^
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 5/9/2020, 14:46) 
    Mi ha un po' fatto senso l'atteggiamento di Zagor verso Cico nella suddetta fase della storia, che ha ricordato le loro turbolente dinamiche nelle storie di Bonelli padre.

    Alludi al momento in cui uno Zagor furibondo "abbandona" Cico sopra un albero nella foresta, intimandogli di restarsene lì in silenzio. Apparentemente sembra una scena di Bonelli padre, ma queste trovate Bonelli G. le utilizzava per togliersi dalla necessità di sceneggiare Cico, personaggio che per lui era solo una macchietta, superflua nelle scene d'azione. Qui invece Cico viene fatto rientrare quasi subito nella trama e la sua momentanea assenza sembra soltanto un (ingegnoso) espediente per variare il modo in cui poi Zagor sconfigge i nemici.
    Probabilmente ti ha colpito il modo sbrigativo con cui lo Spirito con la Scure si toglie dai piedi l'amico, per essere libero di agire. Eppure è tipico dello Zagor nolittiano perdere la calma quando è sotto tensione. Quello che conta è che non abbia abbandonato il suo pancione messicano nel momento del bisogno.
    Qui i disegni di Ferri sono già bellissimi. La vicenda, la ricerca di un "tesoro" trasportato da una nave scomparsa nei canali di una foresta,
    ricorda quella del n°200, anch'essa con la partecipazione del vecchio Digging Bill.
     
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    Sono d'accordo anch'io con la tua osservazione. ^_^
     
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