Il blog di Joe7

  1. LE MIE LETTURE: CONAN

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    Conan
    Red Sonja
    By joe 7 il 26 Nov. 2018
     
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    Domani riprendo l'analisi del Gaiking: qui inauguro una sezione sulle letture che mi capita di fare, commentando un pò a caso quello che mi ha fatto venire in mente. Questo libro su Conan e sul suo autore Robert Howard l'ho preso a Lucca 2018.

    CONAN IL BARBARO: TUTTO SULL'AUTORE

    "ROBERT E. HOWARD E GLI EROI DELLA VALLE OSCURA"

    Michele Tetro, Edizioni Odoya, 428 pagine, 22 €

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    Non potevano mancare le versioni definitive di John Buscema di Conan e Red Sonja (senza bikini di ferro però, peccato! :( ) dietro l'immagine di Howard.



    PRESENTAZIONE

    Il libro è un pò costoso, ma ne vale la pena per gli appassionati: più di 400 pagine di analisi su Howard e il suo mondo fantasy di cui Conan è il più noto. L'autore, Michele Tetro, all'Università di Vercelli, aveva realizzato una tesi di laurea in Lettere Moderne su Robert Howard, che è appunto il libro in questione: la sua ricerca è stata molto accurata: infatti, ha esaminato anche il materiale di Howard inedito in Italia. Questo libro analizza in modo molto curato sia la vita, che il pensiero e le opere di Howard, mostrandone un ritratto a tutto tondo che permette di capire meglio il significato delle sue opere. Il libro si divide in varie sezioni, che si possono riassumere così:
    - La vita e il pensiero di Howard
    - Il Medioevo visto dagli americani
    - La nascita del Fantasy
    - La poesia di Howard
    - I personaggi "storici" di Howard: Solomon Kane, la saga dei Pitti (con Bran Mak Morn), personaggi crociati (Cormac Fitzgeoffrey), celtici (Cormac Mac Art, Turlough O' Brien) e medievali (Dark Agnes)
    - I personaggi "fantasy": Kull e Conan
    - I lavori di Howard rappresentati nel fumetto e nel cinema, comprese le raffigurazioni di Frazetta e dei suoi epigoni.
    - Bibliografia

    LA VALLE OSCURA DEL TITOLO: IL CUORE DEL PENSIERO DI HOWARD

    La visione di Howard è pessimista, nonostante la presenza del poderoso barbaro Conan il cimmeriano, la sua creatura più famosa, che sistema mostri e maghi a colpi di spadate salvando bellissime e avvenenti fanciulle (quasi una specie di ghostbuster truculento). L';universo di Howard descrive l'uomo solitario, in un mondo cangiante e pieno di orrori nascosti, dove lui può avanzare soltanto con la sua spada. "Il mondo è nebbia e polvere"*, non c'è la vera libertà umana, ma solo "un cieco destino che tutto regge"*. L'uomo non ha futuro: infatti, tutte le storie di Howard sono rivolte sempre ad un passato che richiama altri passati: stregoni che sono sopravvissuti ai millenni, città dimenticate che erano vecchie quando il mondo era giovane, insomma, un pozzo infinito di tempi primordiali...ma nessun vero futuro.

    "il futuro della razza non m'interessa molto. Il presente poco di più. Il passato, invece, enormemente. Io vivo nelle polveri del passato e raramente i miei sogni riguardano il presente o il futuro."
    Robert Howard

    C'è solo un ciclo continuo e disperante che si ripete meccanicamente: prima c'è la barbarie, poi la civiltà, che poi degrada in barbarie, che poi diventa civiltà, e così via. Per quanto riguarda l'aldilà, per Howard non esiste: "vana sarà la sua gioia, il sentiero degli spettri sarà la sua strada e le lande desolate della terra brada" *. Davanti ad una simile visione così negativa del mondo, alla quale Howard credeva davvero, non si meraviglia che abbia finito purtroppo i suoi giorni suicidandosi. Infatti, Howard morì suicida nel 1936 a soli trent'anni, lasciando molti lavori incompiuti.

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    * dalla ballata di Howard "L'ora di Zukala". Tra l'altro, Zukala è anche uno stregone tra i più citati nel Conan a fumetti della Marvel.

    LA VISIONE PAGANA DI HOWARD/CONAN E LA VISIONE CRISTIANA

    Quella di Howard è la visione primitiva, pagana, dei tempi primordiali prima del cristianesimo, che erano tempi di terrore e paura. Se il cristiano sa che lui è libero nelle sue azioni, un pagano o un barbaro come Conan si considera prigioniero di un destino cieco che condiziona le sue azioni. Se gli dei di Conan, come Crom, Macha e Nemain, sono indifferenti e anzi ostili agli uomini, e il rapporto di Conan verso di loro è solo quello di non irritarli, il Dio cristiano è Padre e si prende cura dei suoi figli fino al suo stesso sangue. Come si vede, sono visioni antitetiche. Howard era cresciuto in un ambente protestante, quindi era solo davanti a Dio, senza intermediari come i sacerdoti cattolici. Quindi, nel suo modo di vedere le cose, era veramente solo davanti al mondo intero, come Conan. Però lo stesso coraggio che mostra Conan davanti ai mostri e ai maghi, anche se forse Howard non se ne rende conto, è il coraggio cristiano. Il pagano, davanti a queste realtà può solo fuggire: Ulisse sopravvive a stento al Ciclope e sarà tormentato dalla divinità Poseidone. Sarà tormentato dalle sirene senza sconfiggerle. Affronta la maga Circe solo grazie agli interventi divini, che lo aiutano per motivi loro. La fuga e l'inganno sono i soli mezzi che ha l'uomo pagano davanti a questi misteri e pericoli. Gli eroi come Ercole, Perseo o Teseo sono di origine divina, figli di dei, mentre Ulisse era solo un uomo, come lo è Conan, anche se lui ha una forza superiore alla media. Conan, invece di fuggire o di ingannare i maghi e i mostri come Ulisse, li uccide senza tanti complimenti. Conan, col suo coraggio, che è qualcosa di innaturale - prova certo paura, ma sempre la vince - abbatte nemici più potenti di lui, come se Qualcuno agisse dietro di lui rinforzando i suoi colpi. Ma questa è la caratteristica del cavaliere cristiano: è come san Giorgio che abbatte il drago, o Santa Marta e Maria Maddalena che debellano il mostro Tarasque, o San Colombano che mette in fuga il mostro di Loch Ness. Purtroppo, il cristianesimo nascosto nelle azioni di Conan l'ammazzamostri non era bastato per salvare Howard dalla sua fine suicida.

    CONAN, IL BARBARO CHE DIVENTA RE

    All'inizio, Howard creò Re Kull di Valusia, il prototipo di Conan, vissuto ai tempi di Atlantide: anche lui è cupo come il barbaro, ma è più pensieroso del cimmero. Oltre ad affrontare mostri e demoni, si trova spesso invischiato nei complotti di corte. In ogni racconto, Re Kull, a contatto con una umanità complessa e tortuosa come quella della corte e dei cittadini di Valusia, si rende conto di quanto sia pesante una corona. Ma soprattutto sono i suoi avversari, il negromante Thulsa Doom e il popolo degli Uomini Serpente, con le loro capacità di trasformismo, che mettono a dura prova il re, che non riesce più a fidarsi di nessuno, visto che chiunque può essere un nemico nascosto. Ma, grazie all'aiuto di Brule "la lancia", il suo compagno della tribù dei Pitti, viene a conoscere la chiave per vincere l'inganno degli uomini serpente, e cioè le parole "Ka Nama Kaa Lajerama" che gli Uomini Serpente non possono pronunciare, rivelando così il loro travestimento e il loro inganno.

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    Re Kull, il prototipo di Conan, realizzato dall'ottima disegnatrice Marie Severin (Marvel)


    Successivamente, Howard realizzò Conan il Cimmero, che vive nel periodo di secoli dopo Kull, tra la caduta di Atlantide e l'arrivo dell'età moderna coi Fenici, Babilonesi ed Egiziani, in un mondo accuratamente descritto da Howard che corrisponde grossomodo alle nostre regioni e continenti attuali, che erano allora uniti insieme in un unico continente, il Gondwana dell'età preistorica. Le storie di Conan sono raccontate da Howard in diversi libri, racconti e frammenti, senza seguire un ordine cronologico, che, tuttavia, è presente. Infatti, si può riassumere così a grandi linee: in gioventù, Conan abbandona la Cimmeria, una regione del Nord, per l'avventura, e passa attraverso diverse esperienze, diventando mercenario, ladro, avventuriero, pirata, capo di predoni, capitano delle guardie, comandante, infine re di Aquilonia, il reame più potente di allora. Conan agisce con un suo rozzo e semplice codice d'onore: nella sua vita salva le donne dai maghi e dai mostri, o comunque è sempre in conflitto con loro, fino ad affrontare i maghi più potenti dell'epoca, come Thoth-Amon e lo stesso Thulsa Doom, avversario di Kull, sopravvissuto al cataclisma di millenni fa.

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    La potenza del Conan di John Buscema, considerato da molti la versione definitiva di Conan



    L'ORIGINE DI RED SONJA

    Inoltre, da questo libro si possono trovare diverse curiosità per gli appassionati: la descrizione dei personaggi secondari e meno conosciuti di Howard, come Bran Mak Morn e altri, insieme all'impostazione del pensiero howardiano nelle loro storie. Tra i mille esempi da citare, scelgo la creazione dell'originale Red Sonja, la guerriera dai capelli rossi, che è stata presa come spunto dallo sceneggiatore Roy Thomas per creare il personaggio dell spadaccina dai capelli rossi alleata occasionale di Conan nei fumetti Marvel. L'originale Red Sonja era comparsa come personaggio secondario in un racconto di Howard, L'ombra dell'avvoltoio, ambientato durante l'assedio a Vienna da parte dei Turchi di Solimano nel 1529. Il suo nome originale era Sonya (con la "y") di Rogatino, una spadaccina polacca-ucraina dai capelli rossi. Non ha il soprannome"Red" che avrà poi la sua controparte fumettistica. Nella storia, Sonya è alleata di un avventuriero, Gottfried Von Kalmbach, che è il protagonista del racconto: entrambi hanno a che fare con l'assassino Mikhail Oglu, "l'Avvoltoio", mandato da loro da Solimano. La storia sarà riproposta nel fumetto di Conan, col cimmero nelle parti di Gottfried e Red Sonja nelle parti della quasi omonima Sonya.

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    In questo disegno di Frank Thorne qui sopra, a sinistra c'è la prima versione di Red Sonja: la Sonya di Rogatino del racconto di Howard. In mezzo, c'è la prima versione di Red Sonja a fumetti, realizzata da Barry Smith (però qui Thorne ha fatto un errore: Barry Smith ha fatto sempre Red Sonja coi capelli lunghi, e senza un mantello). Infine, a destra c'è la versione definitiva di Red Sonja (che però dovrebbe essere senza mantello) realizzata per la prima volta in una storia di Conan, grazie ai disegnatori John Buscema e Pablo Marcos. Da allora, anche in mano ad altri autori o case editrici, Red Sonja ebbe sempre il suo caratteristico bikini metallizzato. Una volta provarono a cambiarle vestito, dandole quello blu che vedete sulla copertina del libro, ma fu un fiasco e si tornò subito al classico bikini. Frank Thorne fu l'autore delle avventure di Red Sonja in solitaria. E per concludere in bellezza, ecco un'immagine di Red Sonja versione anime. Non hanno mai fatto un anime su di lei, e non so se funzionerebbe: più che personaggio, Red Sonja è una "presenza" (i suoi fumetti, infatti, non sono un granchè). Comunque, qui sotto è realizzata benissimo. Peccato che non sappia il nome dell'artista: complimenti per il lavoro, comunque.

    RedSonja



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    LINK A TUTTI GLI AUTORI DI FUMETTI E MANGA

    Edited by joe 7 - 7/12/2021, 22:26
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  1. Cromrideebrinda
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    Ah ah... AH!!! Io RIDO di voi seguaci del dio Yahweh, che vi disprezza e non vi considera in quanto GOY NON - GIUDEI, dall'alto della mia montagna piena di eroi e di valorosi RIGOROSAMENTE NON-CRISTIANI!

    "Quella di Howard è la visione primitiva, pagana, dei tempi primordiali prima del cristianesimo, che erano tempi di terrore e paura."
    Certo, perchè l'intolleranza religiosa degli abramitici (cristiani ed islamici) furono poi tempi di gioa e giubilo, ma tanto chissene... venivano macelati dei "miscredenti, barbari pagani" che pregavano il sole, la luna, le forze naturali e gli antenati; essi meritavano quella fine, eh?! Tutt'oggi l'intolleranza e la prepotenza continua, con metodi diversi e sempre infami, ma sempre viva!

    "il cristiano sa che lui è libero nelle sue azioni, un pagano o un barbaro come Conan si considera prigioniero di un destino cieco che condiziona le sue azioni."
    Si si si si si, certo, il cristiano è proprio un uomo libero nelle sue azioni, fintanto che segue i millemila ridicoli dogmi che un pazzo con la toga gli impone! Anche se sui si deve solo limitare a respirare è sempre più libero del pagano che sa di poter far all'amore quando vuole con la propria donna (senza essere costretto a dover avere un figlio ogno botta), di poter mangiare cibi prelibati, deliziarsi il palato con bevande squisite, poter fare scherzi goliardici, battute un pò zozze tanto non muore nessuno, rompere il naso a chi ti manca di rispetto e ne ha tutto il diritto, starsene nudo in casa se sente troppo caldo, che una piccola bugia da bambini non distrugge il mondo, che le marachelle non condannano alla dannazione eterna ecc.

    "Se gli dei di Conan sono indifferenti e anzi ostili agli uomini, e il rapporto di Conan verso di loro è solo quello di non irritarli, il Dio cristiano è Padre e si prende cura dei suoi figli fino al suo stesso sangue."
    Essi non hanno dato vita ai LORO POPOLI (perchè essi sono solo pinco panci nati dal cappello del mago Silvan, ma rappresentano il retaggio e la stirpe, sangue e suolo) per tirarli su come mollacchioni! Ma per farne uomini sani, forti e senza paura! Al contrario del cristiano che è tutto pianti, martiri e vigliaccheria pura; e deve pregare ogni due per tre quello che considera il "suo" dio per ottenere conforto... un conforto che non arriva in quanto egli risponde solo alla SUA stirpe, quella di ISRAELE, e rimanendo sordo alle richieste di quattro goy inutili ed insignificanti, buoni solo per essere turlupinati dai SUI figli, i giudei.
    Conan il sostegno e l'approvazione di Crom deve dimostrare di meritarseli, eee... mi sembra che alla fine di ogni avventura egli guadagni punti con le sue azioni eroiche e coraggiose, difatti se è vero che egli impreca Crom quando sente che l'ha abbandonato, non esita neppure a ringraziarlo quando è in vantaggio o capita un evento fortuito a bilanciare la situazione.
    Gli dei pagani ancestrali della razza bianca sono pur sempre dei genitori, severi ed intransigenti (a volte pure troppo) ma sempre genitori che chiedono allla loro linea di sangue diretta di continuare ad esistere, stare in piedi e rompere il cranio ai nemici; specie se si tratta di razzacce allogene incompatibili con noi come negri e meticci sud-americani e/o nord-africani e medio-orientali! E comunque insieme agli dei severi e duri vi sono anche uelli più confortevoli ed amichevoli oltre a quelli compagnoni ed allegri. Meglio di così!

    "Conan davanti ai mostri e ai maghi, anche se forse Howard non se ne rende conto, è il coraggio cristiano. Il pagano, davanti a queste realtà può solo fuggire"
    Gli unici pagani che fuggono di fronte a tali fenomeni sono quelli di razza subumana come negroidi, australodi, veddoidi o dravidi... questi rifiuti genetici SI che corrono con la coda frale gambe come un branco di cani castrati. Ma dei fieri uomini bianchi devoti agli antichi culti... non ce ne per nessuno, ti dice nulla un certo Beowulf (un UOMO MORTALE) che strappò il braccio ad un certo mostro melmoso e nero noto come Grendel?! Non fu certo grazie all'empio Yahweh con cui voi cristiani amate identificare l'uranico Dio padre indoeuropeo dei popoli di razza bianca, ma proprio grazie ad Odino, Thor, Tyr, Freya ed altre divinità che sono la trasfigurazione proprio dei due principi indo-ari che forgiano la NOSTRA civiltà, Dio Padre e Dea Madre che i cristiani hanno impunemente scippato e riadattato in una versione più banale ed universalista per darlo in pasto ai più (allogeni compresi)

    "Ulisse sopravvive a stento al Ciclope e sarà tormentato dalla divinità Poseidone."
    Alla faccia... voglio vedere TE contro un ciclope alto 30 metri DA SOLO PERO' (Ulisse comunque era in buona compagnia e sapeva organizzarsi), per quanto riguarda Poseidone beh... aveva pure le sue buone ragioni, ma comunque non l'ha accoppato. Mi sembra più che plausibile il fatto che il confronto con Polifemo fosse stato agguerrito e senza esclusione di perdite.

    "Affronta la maga Circe solo grazie agli interventi divini, che lo aiutano per motivi loro."
    Quando però lo stesso lo fa dio nella bibbia con i suoi patriarchi ebrei va più che bene eh... li è "l'intervento santo di dio", quando invece è un uomo bianco ad essere aiutato dalle SUE divinità allora è tutto sbagliato e tutto è scorretto!

    "La fuga e l'inganno sono i soli mezzi che ha l'uomo pagano davanti a questi misteri e pericoli"
    Tu li chiami "fuga ed inganno" io li definisco "buon senso ed astuzia"! Voglio vedere te se ti trovi di fronte ad un animale selvatico affamato che fai... Allora cosa fai, come il fungaiolo idiota che è stato sbranato dall'orso perchè LUI è andato nel territorio dove SAPEVA che vi erano gli orsi, ed invece di seguire i cosi di sopravvivenza si è improvvisato "eroe" di sta ceppa andandogli incontro agitando contro un bastoncino?! Poi i dementi come te piangono la sua morte da idiota, incolpano la natura maligna, cattivo l'orso ed altre scempiaggini! E tutto perchè quell'idiota a pensato di fare tipo san Francesco o come San Giorgio, dimenticandosi che le leggende vanno interpretate, non prese alla lettera.
     
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    Le tue osservazioni, oltre ad essere villane e offensive, sono ridicole e mostrano una totale ignoranza della fede cristiana, oltre a mostrare un forte razzismo ("negroidi e rifiuti genetici"? Questo si chiama nazismo, che era infatti il ritorno agli antichi dei pagani, sanguinari e crudeli). E il razzismo - insieme allo schiavismo - è sempre stato una conseguenza inevitabile delle religioni non cristiane, basate sempre su un popolo, sulla razza e sul sangue e che non considera gli altri popoli come fratelli. La religione ebraica, che era anch'essa legata ad un popolo, era però aperta alla venuta del Messia, che avrebbe aperto la strada agli altri popoli: appunto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Da qui nasce il cristianesimo cattolico, e "cattolico" significa "universale". Quindi aperto a tutti. Mentre le tue divinità pagane sono contro tutti.

    L'eroismo e il coraggio sono cristiani, e solo cristiani. Certo, gli eroismi ci sono sempre stati in ogni epoca, ma solo nel mondo cristiano sono stati sviluppati al massimo livello e nel modo migliore possibile. Gli eroi dell'Iliade e dell'Odissea violentavano le donne, massacravano senza ritegno vecchi, donne e bambini: la scena di Neottolemo che ammazza il figlioletto di Ettore gettandolo dalle mura di Troia e violenta la madre è emblematica. Ulisse faceva anche il predone e depredava. I musulmani sono famosi per la loro crudeltà e spietatezza. Più che coraggiosi, erano barbari, non mantenendo mai le promesse: nel '500 a Famagosta è famoso l'orrendo supplizio che fecero a Marcantonio Bragadin - CRISTANO - che, dopo MESI di assedio, dovette arrendersi ai musulmani con la promessa che sarebbe stato risparmiato insieme ai suoi. Invece fu orrendamente torturato e scuoiato vivo da musulmani mangiaparola, crudeli e bugiardi. Degli indiani d'america non ne parliamo, pronti a torturarsi e violentarsi a vicenda.

    Solo col cristianesimo è nato il concetto di cavalleria e galanteria, cioè rispetto per le donne. Solo col cristianesimo sono nate quelle leggi che regolano il conflitto, rendendolo più umano: rispetto per le donne, rispetto per il nemico vinto, tregua, regole di combattimento. Solo col cristiano nasce la figura del cavaliere. E del cavaliere senza macchia e senza paura, di cui Baiardo ne era l'emblema. L'idea del cristiano lamentoso e vigliacco è una caricatura del cristiano che tu ti sei fatto nella tua testa. Potrei citarti tanti esempi di incredibile coraggio cristiano, come i samurai cristiani a Shimabara o i Cavalieri di Malta nell'assedio dei saraceni a Malta. Gli stessi Cavalieri di Malta sono stati famosi per i loro atti di eroismo. Oppure la battaglia di Vienna, Lepanto, Poitiers contro le orde musulmane. O l'incredibile coraggio di Riccardo Cuor di Leone, famoso anche per la sua impressionante forza. E per il rispetto che mostrava anche verso il nemico.

    Gesù stesso, vero uomo e vero Dio, è anche un uomo coraggioso, il più coraggioso di tutti. Non solo ha accettato e voluto farsi flagellare e crocifiggere per salvarci (e questo è il massimo del coraggio): ha anche parlato davanti ai potenti del tempo, potenti e crudeli e come i farisei o i romani, senza il minimo rispetto umano. Ha preso a flagellate i mercanti dal tempio, scacciandoli tutti via, insieme ai loro animali: prova tu a fare questo nel tuo mercato di paese. Non si trattava di due o tre bancarelline, ma di un INTERO MERCATO con un mucchio di persone. E li ha scacciati via TUTTI e DA SOLO. Senza che nessuno avesse avuto nemmeno il coraggio di dirgli qualcosa. In quel momento doveva essere stato terribile solo a vedersi, visto che praticamente tutti tremavano, scappando via spaventati. Altrochè cristiano piagnucoloso. E che dire di Giovanni Battista, che accusa il re in persona, davanti a tutti, per il suo adulterio? O di Sant'Ambrogio, che aveva vietato nientemeno che all'Imperatore Teodosio di entrare in chiesa fino a che non si sarebbe pentito del massacro che aveva fatto? E potrei continuare. Non parlarmi quindi di cristiani piagnucolosi, vili e vigliacchi: non esistono. Quelli che si sono comportati così non si erano comportati da cristiani.

    La gioia cristiana è dovuta al fatto che abbiamo un Dio che è Padre e ci vuole bene, ci vuole salvi e ci aiuta nel dolore e nelle difficoltà. I pagani non hanno questa gioia, circondati come sono da divinità crudeli e capricciose da ingraziarsi con riti scaramantici, che sopravvivono ancora oggi (le corna, l'evitare il gatto nero, il numero 13 e altre deficientate).

    Il tuo Conan ideale che se la spassa quando vuole con le donne la tratta da vero porco puzzolente, mentre il cristiano invece le rispetta e NON HA l'obbligo di fare il figlio a ogni botta, come dici tu stupidamente, ma solo di non usare contraccettivi e di non abortire. Informati meglio invece di dire cretinate. E noi cristiani possiamo mangiare il cibo che vogliamo, mentre tutte le altre religioni invece hanno i loro cibi proibiti. Prova a dare una mortadella a un musulmano o a un ebreo. Riguardo alle bugie, i cristiani non devono dirle, è vero, ma togliti dalla testa l'idea che il cristiano ha la fissa della dannazione eterna per aver detto una bugia o una marachella. Queste idee possono averle i cristiani protestanti, non i cattolici. Nessuno ti ha mai spiegato la differenza tra i peccati veniali e quelli mortali? Ma hai mai letto un catechismo?

    La tua idea delle divinità nordiche fonti della nostra civiltà è semplicemente delirante e non merita commenti: significa solo che tu della religione ebraica e cristiana non sai proprio niente, e delle divinità nordiche hai una visione da cioccolatini Perugina. Gli eroi come Beowulf sono come Ercole o altri eroi dell'antichità: vivono in un contesto di orrore e violenza, entità misteriose e terribili, roba tipo i Ctulhu di Lovecraft (che infatti seguiva le idee pagane). Ma gli eroi cristiani vivono in un mondo senza queste entità maligne, con un Dio che è Signore d tutto l'universo e padrone di ogni cosa, davanti al quale gli esseri soprannaturali malvagi, cioè il diavolo e suoi angeli, non hanno nessun potere e sono costretti a sottomettersi. Nella Bibbia non troverai mai fate o folletti capricciosi. In un contesto così, libero da paure sovrannaturali, abbiamo un Davide che abbatte Golia. Gli eroi pagani vivono in un mondo disperato: gli eroi cristiani, come Davide, o i Santi, o i Cavalieri di Malta, vivono in un mondo pieno di speranza: questa è la differenza.

    Per concludere, considerati bannato.

    Edited by joe 7 - 26/12/2018, 21:39
     
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  3. francesco-due
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    Avevo già letto il tuo articolo su Conan.
    L'ho riletto adesso dopo aver visto che c'erano state risposte.
    Personalmente non avrei mai fatto un parallelo antitetico tra Conan e il Cristianesimo.
    Non conosco i culti pagani nordeuropei se non molto superficialmente (di nome) e non sono un esperto di storia cattolica e di altre religioni.
    Vorrei però spezzare una lancia in favore di Conan sulla base delle storie che ho letto (poche).
    Il suo imprecare Crom è molto simile alle imprecazioni che molti usano: parole vuote che servono a scaricare la tensione, ma in cui non c'è una vera fede.
    Al contrario quando lo ringrazia (come segnali anche tu) si avverte una certa fiducia, un credere che quel dio abbia davvero fatto qualcosa per lui. In qualche modo equiparabile ai ringraziamenti che si fanno ai santi.
    Inoltre, se anche è un barbaro, mi sembra che abbia e dimostri un notevole rispetto per la donna (non ricordo di aver letto storie di stupri, e se ama accoppiarsi, non c'è una vera ripulsa dall'occasionale compagna), così come ce l'ha per tutti quelli che lo meritano, che siano stranieri con una pelle di colore diverso o anche invalidi.
    Delle leggende nordeuropee conosco solo l'oro del reno, che non ha portato fortuna a Sigfrido.
    Ecco, proprio in quello mi pare di scorgere un certo parallelismo con Conan: l'eroe forte, coraggioso e intelligente.
    Tuttavia Conan non è attaccato all'oro al punto da non riconoscere più gli uomini.
    E se lui (Conan) è pronto a perdere un tesoro per salvarsi, Sigfrido invece ne resta come accecato (e infatti viene ucciso da un caro amico, se non sbaglio).
    Mentre Conan ringrazia gli dei ma ne diffida (non conoscendoli, direi), Sigfrido vi si affida anche troppo (l'invulnerabilità del corpo tranne che in un punto) dimenticando che il vero aiuto si riceve quando anche l'uomo fa la sua parte (almeno mi sembra che sia questa la morale che se ne ricava).
     
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    CITAZIONE (francesco-due @ 31/12/2018, 21:56) 
    Avevo già letto il tuo articolo su Conan. L'ho riletto adesso dopo aver visto che c'erano state risposte. Personalmente non avrei mai fatto un parallelo antitetico tra Conan e il Cristianesimo.

    Conan, anche se non sembra, è in parte barbaro e in parte cristiano. Barbaro perchè uccide senza problemi e ruba senza problemi; cristiano perchè ha un certo rispetto per le donne (no, non le ha mai violentate),barbaro perchè si accoppia con ogni donna che vede. Cristiano perchè nutre avversione per la magia, e quindi per il male, e lo combatte; barbaro perchè resta di animo superstizioso. E si potrebbe continuare.

    CITAZIONE (francesco-due @ 31/12/2018, 21:56) 
    Non conosco i culti pagani nordeuropei, se non molto superficialmente (di nome) e non sono un esperto di storia cattolica e di altre religioni. Vorrei però spezzare una lancia in favore di Conan sulla base delle storie che ho letto (poche). Il suo imprecare Crom è molto simile alle imprecazioni che molti usano: parole vuote che servono a scaricare la tensione, ma in cui non c'è una vera fede. Al contrario quando lo ringrazia (come segnali anche tu) si avverte una certa fiducia, un credere che quel dio abbia davvero fatto qualcosa per lui. In qualche modo equiparabile ai ringraziamenti che si fanno ai santi.

    Il punto è che Conan non ha né confidenza nè fiducia in Crom: non c'è rapporto tra loro due. Crom lo aiuta se gli gira, se no, no, quindi Conan si sente in diritto d bestemmiarlo. In sostanza, non c'è un rapporto di amore e confidenza come tra padre e figlio, come tra Dio e il cristiano. L'unico rapporto che ha Conan con gli dei è quello di non farli infuriare o offendere: quindi è un rapporto di timore, non di fiducia. Completamente l'opposto del rapporto del cristiano con Dio Padre. Quello di Conan è il rapporto con gli dei tipico del mondo pagano: per questo avevo detto che il mondo pagano era un mondo di paura.

    CITAZIONE (francesco-due @ 31/12/2018, 21:56) 
    Inoltre, se anche è un barbaro, mi sembra che abbia e dimostri un notevole rispetto per la donna (non ricordo di aver letto storie di stupri, e se ama accoppiarsi, non c'è una vera ripulsa dall'occasionale compagna), così come ce l'ha per tutti quelli che lo meritano, che siano stranieri con una pelle di colore diverso o anche invalidi.

    Infatti il rispetto per la donna non è il comportamento di un barbaro, ma di un cristiano. O di un pagano civilizzato, anche se il rispetto cristiano per la donna è tutta un'altra cosa. Conan ha anche rispetto per il coraggio e sente la responsabilità del comando quando deve farlo: già queste sono caratteristiche poco barbariche. Conan - che poi diventerà re - è un misto di barbarie e civiltà, simile, per capirci, ad un Carlo Magno o Costantino, oppure un Sant'Olaf Haraldson: loro erano stati tra i primi convertiti, e le tracce barbariche c'erano ancora in loro.

    CITAZIONE (francesco-due @ 31/12/2018, 21:56) 
    Delle leggende nordeuropee conosco solo l'Oro del Reno, che non ha portato fortuna a Sigfrido. Ecco, proprio in quello mi pare di scorgere un certo parallelismo con Conan: l'eroe forte, coraggioso e intelligente. Tuttavia, Conan non è attaccato all'oro al punto da non riconoscere più gli uomini. E se lui (Conan) è pronto a perdere un tesoro per salvarsi, Sigfrido invece ne resta come accecato (e infatti viene ucciso da un caro amico, se non sbaglio).

    Sigfrido non era attaccato all'oro, ma alle imprese eroiche: l'Oro del Reno era l'oro custodito dal drago Fafnir, che appunto Sigfrido uccide. E con quell'oro finanzia la spedizione per riconquistare il Niederland, la sua terra, usurpata da Dag, che gli aveva ucciso il padre. Comunque hai ragione, ci sono dei parallelismi anche tra Sigfrido e Conan: ma Conan resta comunque un barbaro e un avventuriero, Sigfrido invece è di sangue reale e un eroe naturale, che aveva la missione di riconquistare la sua terra e sposare Crimilde. Ma questa è un'altra storia. In ogni caso, Sigfrido ammazza come Conan, da questo punto di vista non c'è differenza, e anche lui ha dei cedimenti di morale.

    CITAZIONE (francesco-due @ 31/12/2018, 21:56) 
    Mentre Conan ringrazia gli dei ma ne diffida (non conoscendoli, direi), Sigfrido vi si affida anche troppo (l'invulnerabilità del corpo tranne che in un punto) dimenticando che il vero aiuto si riceve quando anche l'uomo fa la sua parte (almeno mi sembra che sia questa la morale che se ne ricava).

    Sigfrido sapeva che era vulnerabile solo in un punto: fu ucciso da Hagen, che era stato un falso amico, che con l'inganno era riuscito a scoprire il suo punto debole. Successivamente avvenne la furia vendicatrice di Crimilde, moglie di Sigfrido, che sposò Attila per invadere i Burgundi e uccidere Hagen.
     
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    Grazie per i chiarimenti relativi a Sigfrido.
    Si potrebbe continuare approfondendo ulteriormente l'etica di Conan paragonata al cristianesimo.
    Ma nel tuo confronto tra Conan e Dylan Dog hai già indicato chiaramente, mi sembra, un altro grosso punto di riferimento.
    Conan non accetta compromessi con il male e si impegna in prima persona a contrastarlo.
    Che poi, in qualche caso, usi mezzi poco nobili o lo faccia per suo interesse personale e non "comunitario" è certamente un altro discorso. Apparentemente potrebbe essere assimilato all'agire dei cristiani, ma c'è appunto quel "interesse personale" che non è proprio coincidente e che fa parecchia differenza, mi sembra.
    Anche se per molti (forse anche me), non cambia molto: il male è stato sconfitto, non importa da chi e a beneficio di chi.
    In ogni caso: buon anno.
     
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    CITAZIONE (francesco-due @ 1/1/2019, 02:11) 
    Grazie per i chiarimenti relativi a Sigfrido. Si potrebbe continuare approfondendo ulteriormente l'etica di Conan paragonata al cristianesimo. Ma nel tuo confronto tra Conan e Dylan Dog hai già indicato chiaramente, mi sembra, un altro grosso punto di riferimento. Conan non accetta compromessi con il male e si impegna in prima persona a contrastarlo. Che poi, in qualche caso, usi mezzi poco nobili o lo faccia per suo interesse personale e non "comunitario" è certamente un altro discorso. Apparentemente potrebbe essere assimilato all'agire dei cristiani, ma c'è appunto quel "interesse personale" che non è proprio coincidente e che fa parecchia differenza, mi sembra. Anche se per molti (forse anche me), non cambia molto: il male è stato sconfitto, non importa da chi e a beneficio di chi. In ogni caso: buon anno.

    Buon anno anche a te! Non c'è bisogno di indicare Conan come un eroe che "non accetta compromessi col male": è un uomo violento e vendicativo, non certo un cherubino. Non ha la missione di ammazzare i mostri: semplicemente, quando li vede, li ammazza, e al 100% dei casi per salvare la donna di turno o per salvare la pellaccia. Conan non è un idealista. Solo che, quando vede un mostro, capisce subito che è effettivamente un mostro che vuole la tua morte, non un mostro alla Dylan Dog che "è una povera vittima della società mentre invece i veri mostri sono gli uomini, anzi il vero mostro è l'uomo" e altre frescacce simili, applaudite spesso come idee coraggiose e innovative. Ma se sento dire queste banalità da decenni, e non solo su Dylan Dog...

    NOTA: si tratta dell'articolo che ho fatto su Dylan Dog e su Conan qui.
     
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    Gli uomini dovrebbero avere Conan come modello: altro che l'unico maschio buono è il maschio evirato....
     
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    CITAZIONE (berlicche2 @ 20/9/2021, 12:32) 
    Gli uomini dovrebbero avere Conan come modello: altro che l'unico maschio buono è il maschio evirato....

    Conan ha delle qualità e dei difetti, non è certo un modello.

    Il modello di uomo vero è il cavaliere cristiano: colui che crede in Dio, che combatte per le cause giuste (non quelle del mondo, tipo la natura e il rispetto del diverso, che sono solo parole: intendo le cause davvero giuste, anche quando sono impopolari), colui che sta dalla parte del bene e della verità senza mai volerla imporre a nessuno, però testimoniandola col suo comportamento, colui che è rispettoso verso la donna, colui che difende i deboli dagli oppressi, che aiuta chi gli è vicino, che dimentica se stesso per aiutare chi ha bisogno.

    Nel proprio piccolo, chiunque può farlo. Basta iniziare ad essere educati, è già un buon inizio (non mi riferisco a te, naturalmente, non mi fraintendere, parlavo in generale). L'educazione è il primo passo verso la santità. Se poi si comporta da vero cristiano, è ancora meglio.
     
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