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  1. ASTERIX E IL DUELLO DEI CAPI

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    Marsupilamix
    By joe 7 il 23 April 2019
     
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    1964: ASTERIX E IL DUELLO DEI CAPI

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    TRAMA

    IL centurione Langelus e il suo infido aiutante Paraliticus propongono al capo gallo Elpiubelgalix, che è schierato dalla parte dei romani, di sfidare il capo gallo Abraracourcix al duello dei capi: il vincitore prenderà possesso del villaggio del vinto. In questo modo, Langelus è scuro di avere il villaggio gallico degli irriducibili senza colpo ferire; inoltre, Paraliticus suggerisce di eliminare il druido Panoramix, in modo che non dia la bevanda magica ad Abraracourcix, garantendo così la vittoria del loro alleato Elpiubelgalix. Durante la spedizione dei romani per eliminare il druido, Asterix e Obelix intervengono per proteggerlo, ma il druido finisce sotto un menhir, diventando completamente rincitrullito. Si cerca in tutti i modi di far ritornare normale il druido, ma i due capi alla fine arrivano a scontrarsi sul ring: solo allora il druido torna in sè e prepara la bevanda magica, mentre Elpiubelgalix viene sconfitto. Lo scontro finale provoca la disfatta dei romani di Langelus.

    COMMENTO

    Questa è la seconda storia "casalinga" di Asterix, dopo il primo Asterix il gallico. E' la prima volta che succede, dopo i viaggi delle storie passate (i Goti, Lutezia, tutta la Gallia, a Roma, in Egitto): stavolta qui c'è il villaggio gallico sullo sfondo. E per la prima volta viene approfondito il personaggio di Abraracourcix (e compare anche la prima versione della moglie Beniamina). Anche Panoramix è al centro dell'attenzione, ma, essendo qui quasi sempre impazzito, l'approfondimento psicologico riguarda proprio il capo del villaggio, vero coprotagonista di Asterix. Da qui in avanti si alterneranno storie di viaggi con storie ambientate "in casa": i risultati saranno ugualmente eccezionali, col tratto di Uderzo che diventerà sempre più raffinato e curato.

    IL DUELLO DEI CAPI: DE GAULLE VS MITTERRAND

    Sulla rivista Pilote che pubblica Asterix, a Ottobre del 1964 - poco prima della pubblicazione del "Duello dei capi" - appare una tavola a fumetti di Goscinny e Uderzo in cui Abraracourcix, in uno stile simile a quello di De Gaulle - ci torneremo tra poco - presenta l’imminente storia.

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    Pubblicità a se stessi...


    Bisogna sapere che in Francia, nel 1964-65, ai tempi della pubblicazione del "Duello dei capi", stava per scadere il mandato di De Gaulle, che a quei tempi era il presidente della Francia, e stava iniziando la campagna elettorale tra De Gaulle e il suo rivale, François Mitterrand. Al primo turno si ottenne un pareggio e si dovette fare il ballottaggio, con la vittoria finale di De Gaulle. Lo scontro tra i due capi Abraracourcix e Elpiubelgalix risente quindi della situazione politica di allora. Tra l'altro, erano anche le prime elezioni a suffragio universale in Francia dopo quasi addirittura un secolo, cioè dal 1848, in cui fu eletto Napoleone III come presidente (divenne poi Imperatore grazie a un colpo di stato, ma questa è un'altra storia, direbbe Moustache di Irma la dolce ^_^ )

    ELPIUBELGALIX E IL GOVERNO DI VICHY

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    Galli che si vestono da romani, si tagliano i baffi ed esclamano "Per Jupiter (divinità romana) e per Toutatis (divinità gallica)": più collaborazionisti di così si muore.


    Elpiubelgalix è un riferimento abbastanza esplicito ai collaborazionisti francesi di Vichy della Seconda Guerra Mondiale: lo dichiara lo stesso Uderzo in un'intervista. L'autore, tra l'altro, aveva dovuto fuggire dal governo di Vichy con suo fratello e trovare rifugio in Bretagna, la stessa regione in cui sarà ambientata la storia di Asterix. Elpiubelgalix, che costringe gli abitanti del suo villaggio a parlare latino, a vestirsi con delle toghe e seguire le usanze romane, tagliandosi anche i loro famosi baffi, dimenticando le loro tradizioni, rappresenta il Governo di Vichy, che era accondiscendente nei confronti degli invasori nazisti ("Benvenuti i nostri invasori beneamati!" annuncia Elpiubelgalix all'arrivo del centurione Langelus). Nel villaggio di Elpiubelgalix, inoltre, c'è anche l'insegnamento obbligatorio del latino (qui chiamata "lingua moderna", mentre oggi è considerata - erroneamente - una "lingua morta") per opera del professor Berlix (un richiamo ai corsi Berlitz, grazie ai quali negli anni Sessanta i francesi studiano la lingua inglese). Cinque anni più tardi ci sarebbe stato il documentario di Michel Ophuls che avrebbe scosso i francesi, "Il dolore e la pietà", della durata di ben quattro ore, sui collaborazionismi quotidiani di Clermont-Ferrand, una città della repubblica di Vichy. L'argomento "collaborazionismo" era molto spinoso, in Francia: era equivalente al nostro fascismo e la resistenza. Quindi con Elpiubelgalix gli autori avevano sollevato una questione delicata: tuttavia, forse a causa del tono umoristico della storia, l'argomento non sollevò polemiche. Comunque, gli autori non volevano fare un documentario d'accusa alla documentari di Ophuls e simili, ma solo far ridere alle spalle di un collaborazionista brutale, ottuso e vigliacco.

    IL DUCE HA SEMPRE RAGIONE: IL CENTURIONE LANGELUS E L'INFIDO PARALITICUS

    Il centurione Langelus, per il suo aspetto e la sua costante parlata ad alto volume, è un richiamo evidente a Benito Mussolini. Inoltre, il suo nome richiama la preghiera cattolica dell'Angelus Domini, in cui l'Arcangelo Gabriele saluta Maria annunciandole la nascita di Gesù: viene recitata dai devoti tre volte al giorno (mattina, pomeriggio e sera: di solito alle sei, a mezzogiorno e alle diciotto). E' la stessa preghiera che scaccia, alle sei del mattino, il demone del Monte Calvo in Fantasia della Disney. Perchè questa citazione? Perchè all'ora dell'Angelus suonano (o suonavano) le campane delle chiese, soprattutto quelle romane. Ma in francese "suonare le campane" - "sonner les cloches" - significa anche prendersi una sgridata: e la Roma citata è quella dei Cesari, dove appunto Langelus si aspetta una "solenne strigliata" secondo le parole dell'aiutante Paraliticus...

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    Mussolini è in difficoltà...


    Paraliticus, a quanto ne so, non raffigura nessuna persona reale, ma è il modello della persona infida, furba, ingannatrice. Sguardo torvo, corporatura smilza (che contrasta efficacemente col massiccio Langelus), volto dai lineamenti affilati e aquilini, spesso sogghignante e piegato in avanti per sussurrare le sue tattiche: è il classico cattivo della commedia. Come accade spesso nel campo dei nemici, il tradimento è sempre nell'aria: se i due pensano di sbarazzarsi di Elpiubelgalix dopo il duello, Langelus pensa di mandare al circo il fin troppo furbo Paraliticus.

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    Una frase assai minacciosa... :ph34r:


    La frase di Langelus: "Si ricorderanno della marmitta di pesce!" (poissons in francese) richiama la frase "Ricordati del vaso di Soissons!", del re dei Franchi Clodoveo. Fu pronunciata in un contesto piuttosto cupo, caratteristico dei tempi selvaggi dell'età pagana: alcuni soldati sbandati di Clodoveo avevano saccheggiato una chiesa e il vescovo cattolico della città di Reims, San Remigio, chiese la restituzione di un vaso prezioso, appartenente al bottino. Clodoveo accettò e chiese ai suoi di avere il vaso come suo diritto di capo (a quei tempi, il bottino si divideva a sorte). Ma un guerriero franco lo distrusse davanti a lui, dicendo che nemmeno il capo poteva avere dei diritti sul bottino, che doveva essere diviso in parti uguali (l'autorità allora era una cosa accettata solo in alcuni casi: i popoli barbarici avevano sempre una certa anarchia, che fu una delle cause della loro scomparsa). Al momento Clodoveo non potè agire davanti alla sfida alla sua autorità, visto che, evidentemente, il guerriero era appoggiato da altri capi e dalla mentalità di allora: la cosa sarebbe finita in una strage. Quindi, restituì i frammenti del vaso a San Remigio. Ma, alcuni mesi dopo, in una rassegna dei guerrieri, riconobbe l'autore della sfida, gli gettò le armi a terra dicendo che non erano messe bene e gli disse di raccoglierle: appena il guerriero si chinò, Clodoveo lo uccise a tradimento spaccandogli la testa con un colpo d'ascia dicendogli "Ricordati del vaso di Soissons!". In quel modo, riaffermò brutalmente la sua autorità, che fu accettata universalmente da tutti, o almeno dalla grande maggioranza. In quel contesto semibarbarico, situazioni simili erano la norma.

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    Ammainate la bandiera!


    Un'altra frase, in cui dice ai soldati di "tirare giù la farfalla", facendo riferimento al legionario Previdentissimus, che vola nell'aria "come una farfalla" a causa di una bevanda di Panoramix, è un richiamo alla bandiera, "pavillon" in francese, simile a "papillon", farfalla: la bandiera infatti è un drappo che viene alzato o abbassato con una corda, proprio come fanno con Previdentissimus.

    PANORAMIX E ABRARACOURCIX AL CENTRO DELL'ATTENZIONE

    "Abraracourcix" letteralmente significa in francese (con l'ovvia deformazione della finale in -ix), "a braccia conserte", cioè incrociate: un'azione da capo e da persona sicura di sè. In questa storia, non solo il druido Panoramix ha una grande importanza (è attorno alla sua pazzia che tutto gira), ma anche Abraracourcix, il capo del villaggio, che per la prima volta ha un ruolo importante nel contesto, essendo uno dei due capi del titolo. Se il druido rappresenta la difesa del villaggio, Abraracourcix ne rappresenta il cemento e l'unione: senza il capo, il villaggio cadrebbe facilmente nell'anarchia, come succede con Asterix e il regalo di Cesare o Asterix e la zizzania. Gioviale, buongustaio, perfetto rappresentante del villaggio gallico, ha anche un carattere pepato come tutti i Galli ed è pronto a gettarsi a man bassa contro l'avversario anche in condizioni sfavorevoli, come in questa storia. Ex-combattente di Gergovia e di Alesia contro i Romani, Abraracourcix nel villaggio viaggia su uno scudo sostenuto da due portatori, in genere piuttosto tonti, che gli provocano spesso delle rovinose cadute. Compare qui per la prima volta la moglie del capo, Beniamina (Bonne-Mine nell'originale: "bell'aspetto", cosa che contrasta col suo fisico non proprio da vamp).

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    A casa mia comando io e faccio quello che pare e piace a mia moglie!


    La frase di vittoria di Abraracourcix dopo il duello: "Sono il più bello! Sono il più forte! Sono il vincitore!" corrisponde alla stessa frase di esultanza di Cassius Clay/Muhammad Alì quando diventa campione del mondo di di pugilato nel 1964, ai tempi dell'uscita del Duello dei capi. Inoltre, Alì riesce a vincere contro l'avversario Sonny Liston, da tutti favorito, grazie soprattutto al suo gioco di gambe: cosa che appunto fa Abraracourcix, correndo per tutto il ring! ^_^ E' da notare, tra l'altro, che Abraracourcix riesce a battere Elpiubelgalix senza usare la bevanda magica: Goscinny infatti non vuole che i suoi protagonisti siano tutti bevandamagicadipendenti. Affermerà la stessa cosa in Asterix alle Olimpiadi, dove Asterix riuscirà a vincere grazie alla sua furbizia, e non grazie alla bevanda di Panoramix.

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    Ro-ro-ro-Rocky Joe, Ro-ro-ro-Rocky Joe!


    Con Panoramix gli autori si sono divertiti a trasformare il vecchio saggio in un vecchio rimbambito e dispettoso, che ride di tutto e di tutti: una cosa che non sarà più ripetuta, se non in Le mille e un'ora di Asterix, dove Panoramix si ubriaca oppure esplode in incontrollati scoppi d'ira. Essendo quella una delle storie interamente realizzate dal disegnatore Uderzo, si può pensare che l'idea del druido pazzo del Duello dei capi sia partita da lui: Uderzo infatti, come sceneggiatore, ha la tendenza a stravolgere i personaggi (lo si vedrà bene in futuro).

    RIFERIMENTI VARI

    La frase di Elpiubelgalix: "Vincerò Abraracourcix, perchè sono il più forte!" richiama la frase del ministro francese delle finanze, Paul Reynaud, che disse contro i nazisti: "Vinceremo, perchè siamo i più forti!", una frase usata spesso nella propaganda, ma derisa successivamente nei fatti, con le vittorie continue dell'Asse. Inoltre, in questa storia Goscinny mette alla berlina anche la psichiatria, rappresentata dal druido Amnesix e dal suo lettino dove i pazienti mezzi matti devono sdraiarsi. A quei tempi c'era il boom del fenomeno della psicanalisi, un argomento su cui Goscinny ritornerà ancora 11 anni dopo, nel 1975, sulle pagine di Lucky Luke, sempre per ridicolizzare i luoghi comuni della psichiatria: in quella storia, lo psichiatra Otto Von Himbeergeist cerca di psicanalizzare i criminali Dalton per curarli dalle loro azioni criminali, ovviamente senza successo ("La guarigione dei Dalton").

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    "Ecco, io...ho avuto un'infanzia infelice...debbo dire che la severità di mio padre mi influenzò molto nella mia psiche. Fu tutta colpa sua, ecco!" "Benissimo: ora lei è guarito. Fanno 40.000 euro, grazie. Per la modalità di pagamento si rivolga alla mia segretaria. Buongiorno."


    Tra i pazienti di Amnesix, c'è anche il più classico dei matti, cioè quello che crede di essere Napoleone: ovviamente “nessuno sa chi si crede di essere”, come commenta la segretaria del druido. Nel Luna Park allestito in occasione dello scontro, si possono notare le "montagne slave" (il richiamo alle montagne russe è ovvio), i "carroscontri" cioè l'autoscontro, la rivista scolpita su marmo Pilotix (chiaramente Pilote) e l’animale esotico Marsupilamix, il personaggio di André Franquin con una "x" in più (veniva pubblicato su Spirou, però, non su Pilote).

    Marsupilami_1
    Il Marsupilami, un animale strampalato e ironico alla Eta Beta/Flip


    A quei tempi, il sapone Palmolive aveva la pubblicità assillante della "tintarella da ragazzina", la stessa frase detta dal disgraziato soldato romano Previdentissimus, al quale i Galli fanno bere tutti gli intrugli preparati dal druido impazzito. Abraracourcix cita la famosa paura dei Galli, cioè che il cielo cada loro sulla testa: il primo a parlarne fu probabilmente lo storico e geografo Strabone, che sulla sua "Geografia" attribuisce questa idea a una delegazione di Galli Celti ricevuti da Alessandro Magno: infatti risposero in questo modo all'Imperatore, quando chiese quale sia la loro più grande paura. In Asterix, Abraracourcix però aggiunge che "tanto non accadrà domani".

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    Edited by joe 7 - 30/1/2022, 23:15
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