Il blog di Joe7

  1. "ZAGOR STORY" (Joe7)

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    Zagor
    By joe 7 il 17 Oct. 2020
     
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    79-81: ZAGOR STORY (ATTENZIONE SPOILER!) - Analisi di Joe7

    Testi: Guido Nolitta/Sergio Bonelli
    Disegni: Franco Bignotti

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 130-132 (usciti nel 1972). I numeri reali sono 79-81. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, cioè coi numeri 79-81.

    TRAMA

    Eddy Rufus, uno scrittore di demi-novels (storie da un soldo) ha scritto diversi racconti di Zagor, di cui aveva sentito parlare, e vorrebbe conoscerlo di persona. Una volta convinto Zagor, Rufus vive per un pò con lui e Cico nella capanna, per avere del buon materiale per le sue avventure. Le sue attese non vengono deluse: all'improvviso, due tribù indiane sono in guerra a causa di un idolo rubato e dei trappers sono in guerra coi soldati. Ma Zagor scopre che c'è sotto qualcosa di strano: qualcuno aveva corrotto lo stregone indiano con dei soldi perchè rubasse il totem e aveva anche appiccato il fuoco alle case dei trapper dando la colpa ai soldati perchè facessero guerra contro di loro. Sembra che il colpevole sia l'indiano-mercante Volpe Errante, ma alla fine Zagor scopre che lui era al soldo di Rufus, che voleva provocare tutte queste sommosse solo per trovare del nuovo materiale per i suoi romanzi. Zagor riesce a catturarlo e a portarlo in cella.

    COMMENTO

    Una storia non brutta, ma neanche una delle migliori di Nolitta. In sostanza, è una specie di giallo dove Zagor deve trovare il colpevole, e i disegni di Bignotti non vivacizzano molto l'episodio. L'ambiguo Eddy Rufus sembra un normale scrittore per quasi tutta la storia, interessato solo a seguire Zagor e a documentarsi (ed è un peccato che non lo si sia usato per fare delle domande personali ai personaggi, tra l'altro). Il colpo di scena finale, in cui lui è il vero colpevole di tutto quello che è successo, è efficace, ma è anche un pò forzato: uno scrittore che provoca delle guerre per scriverci su è un malato di mente, più che un malvagio, mentre Rufus, per tutta la storia, appare normalissimo. Magari anonimo, ma normale, in ogni caso. Forse sarebbe stato più convincente se avesse mostrato prima qualche cenno di squilibrio.

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    Diffidare sempre di chi porta i baffetti all'insù e il pizzetto.


    Non è la prima volta che Nolitta mostra degli scrittori interessati al personaggio e che stanno con lui, nell'unico periodo di inattività che il protagonista avrà mai in tutta la serie. L'uomo sbagliato al momento sbagliato. Anche con Mister No accadrà qualcosa di simile, con lo scrittore di fumetti James Newman nello Speciale Mister No n. 7 (1992). In questa storia vengono approfonditi i vari personaggi dell'universo zagoriano: abbiamo così i trapper, in particolare Doc e Rochas, dopo la loro prima apparizione in La preda umana, che diventeranno da ora in poi una presenza costante nelle storie di Zagor; poi gli indiani Wyandot col capo Absaroka; gli Oneida; i soldati; le abitazioni dei trapper, il mondo della foresta di Darkwood. Questa storia è quasi un documentario e un pò si sente: infatti, anche se siamo in mezzo a guerre indiane e conflitti tra trapper e soldati, di dramma ce n'è poco. Il personaggio di Volpe Errante è anch'egli ingannevole: un semplice mercante indiano che cerca di spacciare delle cianfrusaglie si rivela essere invece un assassino, sobillatore, mentitore ed attaccato ai soldi. Ed è strana la sua ostinazione a non tradire Rufus anche quando l'indiano è stato catturato, Forse confidava nel fatto che Rufus l'avrebbe aiutato a scappare, cosa che in effetti accade. Come si vede, è una volpe, come dice il nome, anche se il suo comportamento è più da faina (e un pò ne ha l'aspetto).

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    Asta tosta: oggetti tosti per tutti i gosti.


    Lo stregone degli Oneida, il traditore che ha accettato i soldi per trafugare il totem degli stessi indiani Oneida, ha spiegato perchè ha accettato i soldi: con quelli può comperare il whisky da bere (si vede che gli indiani bevono solo acqua), abbondanti e saporite provviste (si vede che gli indiani mangiano poco e male), una calda capanna di legno in cui trascorrere l'inverno (si vede che nei tepee c'è un freddo cane e c'è il rischio di crepare di assideramento nei mesi freddi). Ora, capisco che il tradire sia brutto, ma capisco anche che questa "romantica vita selvaggia degli indiani puri e innocenti al contatto con la natura, in tutt'uno con essa" sia una grandissima sola. Come direbbe Fantozzi, il concetto di "buon selvaggio in armonia con la natura" è una vera e propria roba da "Corazzata Potemkin".

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    La VERITA' della mitica "vita selvaggia": è davvero una schifezza, altrochè "pacifica armonia con la natura, UGH".


    La scena qui sotto avviene ben DUE VOLTE nella storia: prima col disgraziato stregone, poi con Volpe Errante. Quando il cattivo sta per dire il nome del suo capo/complice, allora, e solo allora, non un momento prima nè un momento dopo, il cattivo viene ammazzato dal capo o dal complice. Come se lui aspettasse esattamente il momento giusto per farlo. E poi, mai che spari a Zagor: no, sempre e solo al traditore che sta per dire il suo nome. Mentre, se invece avesse sparato a Zagor, il problema si sarebbe risolto alla radice. Ma questa è una costante nei fumetti, anche in quelli d'autore: è accaduto a Blueberry o Comanche, per esempio.

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    Non dire mai il nome del complice, cretino, se no lo sceneggiatore ti fa morire!



    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 21:43
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    Ricordo che ci fu una puntata della serie classica (1987) delle Tartarughe Ninja con lo stesso incipit narrativo: un autore di fumetti intenzionato a scrivere su di loro si travestì da supercriminale e attaccò NY con uno sciame d'insetti.
    La copertina di "Zagor Story" é una delle poche in cui compare Cico; non accadeva dai tempi di Corvo Giallo.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 17/10/2020, 16:47) 
    Ricordo che ci fu una puntata della serie classica (1987) delle Tartarughe Ninja con lo stesso incipit narrativo: un autore di fumetti intenzionato a scrivere su di loro si travestì da supercriminale e attaccò NY con uno sciame d'insetti.
    La copertina di "Zagor Story" é una delle poche in cui compare Cico; non accadeva dai tempi di Corvo Giallo.

    Non conosco le storie delle Tartarughe ninja, anche se conosco i personaggi. Grazie della dritta. Comunque, si vede che questo espediente narrativo dello scrittore che diventa criminale per scrivere qualcosa è piuttosto popolare...

    E' vero che in "Zagor Story" c'è Cico in uno dei suoi rari momenti in cui appare nella copertina: ma è la copertina stessa che - per me - è una delle più strane che mi siano mai capitate in mano. Quando la vidi per la prima volta, non capivo che senso avesse. Una storia di Zagor con su scritto "Una storia di Zagor" in inglese? Con Cico che legge Zagor? Sembrava un gioco degli specchi. :huh:
     
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    Ho cominciato a leggere la storia e devo die che la sequenza in cui Zagor da una lezione di umiltà al giovane indiano (punto a cui sono arrivato) é veramente simpatica.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 13/12/2020, 14:28) 
    Ho cominciato a leggere la storia e devo dire che la sequenza in cui Zagor da una lezione di umiltà al giovane indiano (punto a cui sono arrivato) é veramente simpatica.

    Non è una delle migliori storie, questa, per me, ma si può leggere.

    Ha anche i suoi bei momenti, tipo la lezione di umiltà di cui parli e le gag di Cico; per non parlare dell'approfondimento del mondo dei trapper e degli indiani di Darkwood.
     
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    Ho quasi finito di leggere la storia e devo dire che anche nell'ordinaria amministrazione, Nolitta ci sapeva fare.
    La seconda parte della storia, quella della rivolta dei trappers, é piuttosto coinvolgente.
    Vere perle dell'episodio sono le gag di Cico, quando lui e Rufus vengono portati legati ai trasportini e le scena sul recupero della polena sacra (dove viene citata la gag all'inizio de il Re delle Aquile).
    Bello anche l'intervento del trapper Doc Rocas, che risolve la situazione in cui Zagor e Cico sembravano spacciati.
    Sulla follia di Rufus non sono d'accordo con te: é vero che non c'era stato alcun segno rivelatore ma la sua battuta pronunciata al momento di sparare (Non ve la prendete, Zagor. Anche dopo , voi continuerete a vivere...nei miei romanzi) la rende perfettamente credibile.
    Piccola precisazione: per sopperire la mancanza di avventure, Rufus avrebbe potuto farsi raccontare qualcuna delle vecchie, in modo di avere qualcosa da scrivere.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 20/12/2020, 11:33) 
    Sulla follia di Rufus non sono d'accordo con te: é vero che non c'era stato alcun segno rivelatore ma la sua battuta pronunciata al momento di sparare (Non ve la prendete, Zagor. Anche dopo , voi continuerete a vivere...nei miei romanzi) la rende perfettamente credibile.
    Piccola precisazione: per sopperire la mancanza di avventure, Rufus avrebbe potuto farsi raccontare qualcuna delle vecchie, in modo di avere qualcosa da scrivere.

    E' vero, Rufus ha detto quella battuta mentre stava per sparare a Zagor, una cosa che potrebbe mostrare la sua insanità di mente: ma è stata fatta nel momento della rivelazione, non prima. Di conseguenza, capiamo che Rufus è pazzo solo alla fine. Però un'altra tua osservazione mi ha fatto notare una traccia nascosta della follia di Rufus all'inizio della storia. Infatti, ci avevo pensato anch'io al fatto che Rufus avrebbe potuto farsi raccontare un pò delle storie che Zagor aveva vissuto, ma si vede che preferiva delle storie "fresche". E, forse, già questo era un segno della sua follia: il suo desiderio di "vivere" le storie, non di "raccontarle". Un narratore normale, al posto di Rufus, avrebbe approfittato del tempo di pausa vissuto nella capanna con Zagor e Cico per trascrivere un pò di storie raccontate da loro. Ma Rufus, invece, niente: passa i giorni lì e si annoia. Assurdo: un narratore normale avrebbe già cominciato a fare domande! Già questo, forse, era un segno del suo essere uno squilibrato.

    Oltre a questo, è una storia comunque ben narrata e piacevole. Anche se non è una delle migliori di Nolitta, bagna lo stesso il naso a tutte le storie attuali. ^_^
     
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    Anche da parte mia se posso dire in quanto a questa storia non sarà quelle di prima fascia ,resta sempre nell' ordine di quei racconti di ottimo livello che se paragonata a quelle attuali ,l'ottimo si trasforma in eccellente. Non aggiungo altro se non che su Rufus cerco di dare come spiegazione al suo modo di comportarsi restando inoperoso nel suo specifico scopo quale scrittore , perché evidentemente egli era interessato vedere sul "campo" direttamente all azione Zagor per trasmetterlo meglio nei suoi romanzi. Che poi non si è fatto raccontare le gesta di Zagor nei momenti liberi è una domanda logica ma trattandosi di un fumetto , la trama è quella che ci interessa ed eventuali incongruenze logiche per l'appunto le lasciamo e andiamo avanti .....Detto questo , a me come ormai forse già da qualche commento qua e là che ho fatto anche in altre circostanze ha messo in luce come il mio parere collima sempre positivamente nei primi 200 numeri in Zagor e anche qui si presenta un immediato mio punto di vista dove ogni storia dentro questo contesto cronologico sbriciola tutto quello venuto dopo e pertanto per me qui siamo in un voto da 8....0ttimo in ogni cosa, anche nei disegni di quel bravo artista che era ed è stato il grande Franco Bignotti , un jolly ,ma di quelli buoni .
     
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    CITAZIONE (Ernesto62 @ 16/4/2022, 14:24) 
    Anche da parte mia se posso dire in quanto a questa storia non sarà quelle di prima fascia ,resta sempre nell' ordine di quei racconti di ottimo livello che se paragonata a quelle attuali ,l'ottimo si trasforma in eccellente. Non aggiungo altro se non che su Rufus cerco di dare come spiegazione al suo modo di comportarsi restando inoperoso nel suo specifico scopo quale scrittore , perché evidentemente egli era interessato vedere sul "campo" direttamente all azione Zagor per trasmetterlo meglio nei suoi romanzi. Che poi non si è fatto raccontare le gesta di Zagor nei momenti liberi è una domanda logica ma trattandosi di un fumetto , la trama è quella che ci interessa ed eventuali incongruenze logiche per l'appunto le lasciamo e andiamo avanti .....

    Anche se è un fumetto, dovrebbe essere rispettato come un'opera realizzata al livello delle altre (libri, film, eccetera), quindi è giusto che sia analizzata come tutte le altre. E, se ha dei difetti, non possono essere scusati dicendo "tanto è un fumetto": sono difetti lo stesso...

    CITAZIONE (Ernesto62 @ 16/4/2022, 14:24) 
    Detto questo , a me come ormai forse già da qualche commento qua e là che ho fatto anche in altre circostanze ha messo in luce come il mio parere collima sempre positivamente nei primi 200 numeri in Zagor e anche qui si presenta un immediato mio punto di vista dove ogni storia dentro questo contesto cronologico sbriciola tutto quello venuto dopo e pertanto per me qui siamo in un voto da 8....0ttimo in ogni cosa, anche nei disegni di quel bravo artista che era ed è stato il grande Franco Bignotti , un jolly ,ma di quelli buoni .

    E' stata una storia non eccezionale, ma ben realizzata e ben disegnata, coi suoi momenti avventurosi e comici, che si legge volentieri e non si dimentica. A differenza delle storie di oggi, già lette, già dimenticate e già pagate (care) in euro. =_=
     
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    Il personaggio di Rufus e la trama di questa storia saranno riciclate da Nolitta per realizzare "Avventura a Manaus", dove i risultati finali saranno molto inferiori.
    Infatti, in quella storia di Mister No, l'aspirante fumettista Newman vuole vivere in prima persona le avventure da cui trarre ispirazione, e visto che le avventure non arrivano s'inguaierà VOLONTARIAMENTE con dei criminali, combinando un disastro.

    Comunque, Rufus anticipa anche il più innocuo Homerus Bannington, il facoltoso aspirante poeta visto in Odissea Americana.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 23/7/2023, 14:09) 
    Il personaggio di Rufus e la trama di questa storia saranno riciclate da Nolitta per realizzare "Avventura a Manaus", dove i risultati finali saranno molto inferiori. Infatti, in quella storia di Mister No, l'aspirante fumettista Newman vuole vivere in prima persona le avventure da cui trarre ispirazione, e visto che le avventure non arrivano s'inguaierà VOLONTARIAMENTE con dei criminali, combinando un disastro.

    E' vero, ma almeno Newman, anche se era un tipo senza testa, non provocava delle rivolte indiane come Rufus...

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 23/7/2023, 14:09) 
    Comunque, Rufus anticipa anche il più innocuo Homerus Bannington, il facoltoso aspirante poeta visto in Odissea Americana.

    Non so, Rufus era un giornalista, Bannington invece un poeta, e voleva solo fare un'esplorazione come fonte di ispirazione per i suoi versi. Mi sembra un contesto diverso.
     
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    Perdonate se non c'entra nulla con la storia in questione, ma non vi sembra che lo Zagor di Piccinelli assomigli sempre di più a Tom Cruise, con quelle sopracciglia e il corpo più tozzo?

    https://shop.sergiobonelli.it/zagor/2023/0...accati-1023253/
     
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    Si, in effetti gli somiglia.
    Povero Zagor! :( :( :(
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 24/7/2023, 19:24) 
    Perdonate se non c'entra nulla con la storia in questione, ma non vi sembra che lo Zagor di Piccinelli assomigli sempre di più a Tom Cruise, con quelle sopracciglia e il corpo più tozzo?

    https://shop.sergiobonelli.it/zagor/2023/0...accati-1023253/

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 24/7/2023, 22:20)
    Si, in effetti gli somiglia.
    Povero Zagor! :( :( :(

    Avete ragione, la figura di Zagor qui è completamente sproporzionata.

    Le leggi dell'anatomia umana richiedono che, per avere un corpo umano armonico, la distanza tra la testa e l'unione delle gambe deve essere uguale alla distanza tra l'unione delle gambe e i piedi. Questo è un concetto basilare per fare un corpo che sia gradevole alla vista. A volte fanno anche le gambe leggermente più lunghe, per dare una forma più slanciata al corpo: ma comunque la base anatomica resta questa.

    Potete verificare l'errore facendo la misurazione, che ho descritto, sulla copertina. La ragazza, invece, ha le proporzioni testa-unione gambe-piedi perfette: potete verificarlo facendo la stessa cosa.

    Si vede che Piccinelli ha accorciato le gambe in modo che restino comprese nella copertina: ma in questo modo Zagor diventa sproporzionato.
     
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