Il blog di Joe7

  1. ASTERIX E GLI ELVEZI

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    Asterix
    By joe 7 il 31 Oct. 2020
     
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    1970 (Luglio): ASTERIX E GLI ELVEZI

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    TRAMA

    Gracchus Garovirus, il governatore romano di Condate (Rennes) raccoglie i soldi delle tasse per poi spenderli tutti in orge, mandando solo il minimo a Roma. Nel bel mezzo di una delle tante orge, arriva all'improvviso il questore Claudius Malosinus, per controllare i conti di Garovirus. Per cautelarsi, il governatore lo avvelena e Malosinus, avendo saputo in passato da Cesare del villaggio gallico, manda un suo uomo fidato a prendere con sé il druido Panoramix. Questi arriva con Asterix e Obelix, che si fanno largo tra i soldati di Garovirus. Panoramix capisce che Malosinus è stato avvelenato e lo porta al villaggio gallico per curarlo, mandando poi Asterix e Obelix in Elvezia (Svizzera) per prendere la stella alpina, un componente essenziale per preparare la bevanda per guarire Malosinus. Garovirus contatta il suo compagno Diplodocus, il governatore di Genava (Ginevra), perchè catturi e uccida i Galli. Per sfuggire all'accerchiamento, Asterix e Obelix si rifugiano prima in una locanda gestita da Formagginix, che li vuole aiutare. Li porta quindi dal suo amico Zurix, il banchiere, che nasconde Asterix e Obelix in una cassetta di sicurezza. Successivamente raggiungono un gruppo di alpinisti e con loro trovano la stella alpina. Malosinus viene guarito e Garovirus e Diplodocus vengono mandati al circo; per la prima volta, inoltre, un romano, Malosinus, viene invitato al banchetto finale del villaggio.

    COMMENTO

    Questa storia nasce da un suggerimento di Georges Pompidou, allora Primo Ministro della Francia e successivamente Presidente della Repubblica, al quale Goscinny e Uderzo avevano mandato in omaggio alcuni fumetti di Asterix: "Perchè non ambientate una storia in Svizzera?". Quel paese finora non era stato ancora toccato nelle storie di Asterix: infatti, essendo di norma un paese tranquillo e defilato, non attirava l'attenzione. Ma gli spunti erano tantissimi: le banche con la loro gelosa segretezza, il formaggio, gli yodel, Guglielmo Tell, la mania della precisione con l'orologio a cucù (memorabili le scene in cui il proprietario dell'hotel, Formagginix, dice "Cucù" ad ogni ora, anche di notte, ricordando a tutti i clienti di girare le clessidre per riprendere la misura del tempo. E lo si deve fare 24 volte al giorno per tutti i giorni: roba da impazzire...), la mania dell'ordine e della pulizia, la croce rossa (l'elvezio che pesta il romano e subito dopo lo cura...). Manca solo il famoso cioccolato, che però gli autori non potevano mettere, visto che sarebbe comparso solo dopo la scoperta dell'America.

    La scena dell'orgia di Garovirus, rappresentato come un pancione viscido e subdolo, è stata presa da "Fellini Satyricon", il film di Federico Fellini uscito nel 1969, l’anno precedente alla pubblicazione di questa storia: Garovirus infatti parla di Fellinus, un rosticciere romano che gli organizza le orge. Si tratta di un film preso dall'omonimo "Satyricon" di Petronio Arbitro, arbiter elegantiarum (letteralmente "maestro di eleganza": come dire, maestro e insegnante delle arti) dell'imperatore romano Nerone. In questa opera, giunta a noi incompleta, Petronio descrisse le orge di un uomo ricco, che culminano con la famosa "cena di Trimalcione" entrata nei modi di dire per descrivere un fasto grandemente esagerato e pacchiano. Il film di Fellini non ebbe un gran successo e fu criticato per la sua licenziosità: furono rivolte delle critiche anche a Goscinny e Uderzo per aver mostrato scene, dopotutto, insolite in un fumetto come Asterix, di norma più solare. Goscinny rispose alle critiche dicendo che "il pubblico dei fumetti è cresciuto, non è più quello di una volta; senza contare che queste scene sono mostrate sempre con un certo umorismo". Questo è vero, ma rimangono comunque delle scene non certo frequenti nelle pagine delle avventure del guerriero gallico. In ogni caso, Garovirus è tutt'altro che un "cattivo imbecille" come quelli che comparivano in questa serie, tipo i Normanni di Asterix: è una specie di orco affamato, trasandato, ripugnante. Grottesco nel suo modo di fare, ha un sorriso infido ed è pronto ad eliminare di nascosto chiunque lo possa intralciare. E fa il paio col suo collega corrotto, il governatore Diplodocus, grasso e avido quanto Garovirus, con un nome che è tutto un programma: il diplodoco infatti era il dinosauro più grosso conosciuto allora. Gli autori seguono la regola aurea di Hitchcock: più riuscito è il cattivo, migliore sarà la storia. E con Garovirus hanno fatto centro. Anche col nome: "Garovirus" sta per "gare au virus", che in francese significa "attenzione al virus": essendo lui un avvelenatore, ha un nome che è tutto un programma.

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    Claudius Malosinus, il questore romano, magro, asciutto, onesto fino alla rigidezza, è invece l'esatto opposto di Garovirus: anzi, probabilmente è il personaggio romano più positivo di tutta la serie, addirittura simpatizzante nei confronti dei Galli. Ovviamente Malosinus, un "incorruttibile" alla Robespierre, o, se vogliamo, un "intoccabile" alla Elliot Ness, non accetta l'invito di Garovirus di partecipare alla sua orgia: le ostilità tra loro due, non dichiarate, iniziano subito. Tra l'altro, in questa storia - caso raro - non compare il tormentone dei pirati con cui Asterix e Obelix fanno a botte in ogni storia. Ma Malosinus fa cenno ad una nave di pirati che lui aveva incontrato nel viaggio per mare verso l'Elvezia: pirati che ad un certo punto avevano litigato tra di loro ed erano andati a fondo da soli. E non è difficile immaginare chi fossero. Riguardo al nome, Malosinus ha un doppio significato: in francese sta per "mal aux sinus" cioè dolore sinusale o sinusite, dove spesso si ha la congestione nasale, e Malosinus ha un lunghissimo naso a punta. E la sua presenza è anche un "dolore" per Garovirus. Ma c'è anche un altro significato: in latino sta per "sine malus", cioè "privo di male", non malvagio. Quindi integerrimo, come in effetti è Malosinus.

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    Inoltre, caso più unico che raro, a Malosinus sarà concesso l'onore di partecipare al banchetto finale del villaggio gallico, dopo essere guarito e dopo aver passato tutto il periodo di malattia nella capanna di Panoramix. Non solo: avrà anche la possibilità di ricevere liberamente dal druido la bevanda magica, con cui salderà i conti con Garovirus con un cazzotto ben piazzato. Da notare la battuta di Obelix, che dice che l'Elvezia è tutta pianura: infatti, Obelix, durante la salita in cordata sui monti, dormiva a causa della pentola di formaggio fuso, o fonduta, che aveva mangiato e del barile di idromele che aveva bevuto tutto d'un fiato in una mini-orgia, per accelerare i tempi così da trovare la stella alpina. Quindi, in tutto il suo viaggio in Elvezia, Obelix non ha visto neanche una montagna...E' da notare che, in questa storia, lo scopo di Asterix e Obelix è più grave di quello delle altre volte (fare il giro di Gallia, trovare un falcetto d'oro, eccetera): qui si tratta di salvare una vita umana. E quella di un nemico, tra l'altro. Ma questo sottolinea il motivo per cui i Galli combattono: non tanto contro i Romani di per sé, ma contro chi ha il potere e lo usa con arroganza, come Garovirus e tanti altri. Per questo i Galli sentono Malosinus - onesto e non portato alla violenza come imposizione della legge del più forte - come affine a loro e quindi degno di partecipare al banchetto finale. Quella di Asterix e compagni non è tanto una battaglia contro i Romani, quanto contro chi esercita la prepotenza, sicuro del suo potere e di conseguenza della sua impunità. In questa storia, Goscinny e Uderzo hanno approfondito il motivo per cui i Galli combattono e vogliono restare indipendenti.

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    Per dirigersi in Svizzera, Asterix e Obelix percorrono sulla biga un'immensa "carrostrada", l'equivalente delle attuali autostrade, che in quel periodo erano diventate attive e funzionanti, favorendo ulteriormente il traffico e le vie di comunicazione. Per non parlare dei carrogrill dove si fermano, l'equivalente degli attuali autogrill dell'autostrada. Goscinny e Uderzo mostrano così i cambiamenti delle vie di comunicazione di allora, col conseguente impatto non solo economico, ma anche culturale che hanno provocato. Un'altra caratteristica della Svizzera è la sua neutralità, anche se gli Elvezi dell'antichità erano un popolo guerriero: la neutralità svizzera iniziò ai tempi della seconda guerra mondiale, anzi, prima ancora, al tempo della fondazione dell'edificio della Società delle Nazioni a Ginevra, nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, per opera dall'allora presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson. Ebbene, Asterix, Obelix e Formagginix, per rifugiarsi dai romani, in una scena entrano in un edificio dove si parla ininterrottamente della pace tra le nazioni in mezzo ad un pubblico dormiente. Una pungente e divertente critica alla neutralità svizzera e all'edificio della Società delle Nazioni (oggi sostituita, in pratica, dal'ONU: ma i risultati non cambiano di molto...).

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    Qui c'è un particolare inquietante: Garovirus dice che Malosinus, un malato in mezzo a più medici, è praticamente un malato morto, e questa è una cosa vera, anche nella realtà. I medici attorno a Malosinus infatti sono tanto incompetenti quanto arroganti, ansiosi solo di affermare il loro prestigio, piuttosto che preoccuparsi della salute del loro paziente (tutto il contrario di Panoramix, che, anzi, capisce subito che Malosinus è stato avvelenato). Senza contare che così Goscinny mostrava la sua scarsa fiducia nei medici. Ma Goscinny non poteva sapere che in futuro lui sarebbe morto proprio per opera di un medico, un cardiologo, che l'avrebbe sottoposto a degli sforzi eccessivi per vedere lo stato del suo cuore.

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    Il passaggio di Asterix e Obelix porta scompiglio e disordine nell'ordinatissima e tranquilla Elvezia, come due elefanti in un negozio di cristalli: Formagginix è stato costretto ad INSUDICIARE il suo prezioso albergo con le sporchissime scarpe piene di fango dei Galli per far vedere ai Romani che loro non sono nell'albergo e che quelle scarpe sono le sue. Orrore ed obbrobrio. Ma c'è di peggio.

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    Infatti, abbiamo UNA CASSETTA DI SICUREZZA SCASSINATA. L'abominazione suprema per un banchiere come Zurix, che resta senza fiato nel vedere la spaventosa scena. Asterix e Obelix infatti erano usciti da lì perchè avevano fame e avevano preso un formaggio coi buchi, il gruviera svizzero elvetico. Ma, siccome erano nascosti dentro la cassetta di sicurezza, hanno dovuto scardinarla dall'interno. Una scena da film horror per il povero Zurix. E per ogni banchiere svizzero. Senza contare che Zurix, per nascondere la presenza dei Galli, è stato costretto a dire ai Romani che dei ladri avevano derubato la sua cassetta di sicurezza. Mostrando così che la sua banca NON E' SICURA. Un banchiere svizzero avrebbe preferito tagliarsi la lingua, piuttosto che dire una cosa simile. Tanto che Zurix alla fine è talmente sollevato nel vedersi togliere dai piedi i due Galli, che ci beve sopra.

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    In ogni caso, con Asterix e gli Elvezi, gli autori introducono argomenti più complessi di quelli dei normali fumetti per ragazzi, mostrando così una tendenza narrativa costante in cui affrontano temi impegnativi. Infatti, se nelle storie precedenti come Asterix e il paiolo hanno parlato dei problemi del denaro, del guadagno e dell'avidità, e in Asterix e la zizzania hanno parlato dell'invidia e del sospetto che possono esserci in ogni uomo, in Asterix e gli Elvezi parlano di corruzione, assassinio, degradazione morale. Argomenti tutt'altro che facili da inserire in un fumetto umoristico per ragazzi...

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    Edited by joe 7 - 30/1/2022, 23:31
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    Beh, si può parlare di una trilogia di storie di Asterix più mature rispetto al solito.
    Personalmente, ritengo che quelle serie per ragazzi che trattano temi da adulti siano da elogiare perché svezzano le menti dei lettori con argomenti giusti e nel contempo li intrattengono con belle storie; mentre oggi, ci si basa solo sul politically correct, trasformando i fumetti in dei noiosi opuscoli.
    Noi in Italia abbiamo avuto le Edizioni Bianconi che hanno sfornato storie come questa, con una lettura su più livelli.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 31/10/2020, 17:57) 
    Beh, si può parlare di una trilogia di storie di Asterix più mature rispetto al solito.
    Personalmente, ritengo che quelle serie per ragazzi che trattano temi da adulti siano da elogiare perché svezzano le menti dei lettori con argomenti giusti e nel contempo li intrattengono con belle storie; mentre oggi, ci si basa solo sul politically correct, trasformando i fumetti in dei noiosi opuscoli.
    Noi in Italia abbiamo avuto le Edizioni Bianconi che hanno sfornato storie come questa, con una lettura su più livelli.

    E' vero, le Edizioni Bianconi...tante situazioni le mostravano, anche se in chiave umoristica.

    Ma il trattare temi adulti per i bambini c'è sempre stato, e non era politically correct: erano le fiabe. La favola di Cappuccetto Rosso mostrava il pericolo delle scelte sbagliate nella vita e il farsi divorare dal lupo se non si ascoltano buoni consigli; la favola di Cenerentola mostrava l'inimicizia che può esserci in famiglia, il problema della povertà e delle ristrettezze (quando sei povero nessuno ti tratta bene), la necessità di incontrare l'altro e vivere la propria vita; la favola di Biancaneve mostrava l'invidia (quella della matrigna) che può uccidere, la seduzione della mela e quindi l'inganno dietro le belle parole, la morte e la speranza dopo la morte. E non parliamo di storie per bambini come Pinocchio, Sangue romagnolo, il tamburino sardo. Si trattava di argomenti fortissimi spiegati in un linguaggio semplice, che andava bene per i bambini ma anche per gli adulti e quindi per tutti.

    Asterix - almeno quello di Goscinny - spesso trattava argomenti simili, con leggerezza e umorismo, ma senza ignorarli. Ma bisogna essere dei geni per esserne capaci, e secondo me Goscinny lo era. ^_^
     
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    Mi sono appena letto la storia, che ho trovato forse la migliore in assoluto sul piccolo gallo.
    Molti divertenti e più abbondanti del solito le citazioni umoristiche sugli abitanti del paese visitato e ottimamente riuscito il design del villain Graccus Garovirus, che esprime una certa ripugnanza al lettore.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 29/1/2022, 11:02) 
    Mi sono appena letto la storia, che ho trovato forse la migliore in assoluto sul piccolo gallo.
    Molti divertenti e più abbondanti del solito le citazioni umoristiche sugli abitanti del paese visitato e ottimamente riuscito il design del villain Graccus Garovirus, che esprime una certa ripugnanza al lettore.

    E' vero, come storia e come personaggi è particolarmente riuscita. Ma è difficile trovare una storia "migliore tra le altre" tra quelle realizzate da Goscinny e Uderzo: sono tutti capolavori più o meno dello stesso livello... ^_^
     
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    é vero: anche con le storie di Barks succede lo stesso.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 29/1/2022, 12:25) 
    é vero: anche con le storie di Barks succede lo stesso.

    Prima o poi tornerò a commentarle... ^_^
     
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