99 - PUERTO JUAREZ - Analisi di Joe7Testi: Guido Nolitta /Sergio Bonelli
Disegni: Gallieno Ferri
Zagor edizione originale Zenith: n. 150 (uscito nel 1973). Il numero reale è 99. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor invece seguono la numerazione reale, in questo caso il n. 99.
TRAMADopo l'avventura di "Oceano", Zagor e Cico stanno tornando a Darkwood su una nave che fa sosta a
Puerto Juarez, in Messico, il paese di Cico. Mentre si riposano in una cantina, una donna,
Conchita Linares, entra e chiede di un tal
Pepe Laredo, che è la sua guida per il viaggio e che è scomparso. Visto che è una bella donna, i clienti del locale cominciano a insidiarla e Zagor la salva. Conchita chiede il loro aiuto per trovare Pepe Laredo: Zagor è un pò diffidente, ma Cico, sedotto dalla donna, è felicissimo di aiutarla. Lei dice di essere un'archeologa e che sta andando a trovare suo padre nello Yucatan e per questo aveva bisogno della sua guida, Pepe Laredo. Questi alla fine si fa avanti e ricatta Conchita su qualcosa: Zagor interviene ancora e fa allontanare Laredo e gli altri. Cico si offre volontario per fare da guida a Conchita insieme a Zagor: ma, una volta arrivati, sono circondati dai soldati messicani mandati da Pepe Laredo, che aveva fatto la spia. Infatti, Conchita non è un'archeologa, ma una ribelle che appartiene all'esercito dei guerriglieri, che vogliono l'indipendenza del Messico. Inoltre, all'insaputa di Zagor e Cico, aveva portato di nascosto dei fucili per i ribelli. Come se non bastasse, è anche la donna del capo dei guerriglieri,
Josè. Zagor uccide Pepe Laredo e, con l'aiuto di Josè e dei suoi guerriglieri, sbaraglia i soldati. Poi torna alla nave, insieme ad un Cico deluso per il naufragio amoroso con Conchita.
COMMENTOSiccome la saga di "Oceano" era finita con la prima metà - più o meno - del numero 99, era necessaria una breve storia autoconclusiva per finire il numero 99 e poter
realizzare il centesimo numero, che, secondo tradizione, doveva essere una storia completa a colori (
"Il mio amico Guitar Jim"). Visto che in quel periodo Zagor e Cico erano in trasferta, Nolitta decise di ambientare la storia in Messico. La protagonista,
Conchita, è una seduttrice degna di Fujiko Mine nei riguardi del povero Cico, che ci casca dentro come una pera matura. E' una delle rare volte in cui è il messicano, e non Zagor, a decidere cosa fare, spinto dal suo innamoramento per la donna. In genere, Cico viene sempre concupito da bruttone stile "Fior di zucca" o (raramente) da belle donne che però alla fine lo ingannano (anche in
"Fantasmi" accade più o meno lo stesso).
Un Cico cotto allo spiedo.
E' vero che Conchita, alla fine, si scusa con Zagor e Cico per averli ingannati. Ma la battuta finale, in cui si rivela che lei aveva chiamato Cico
"racchio grassone gonfio di soldi" fa capire che Conchita non solo aveva ingannato Cico, ma l'aveva anche disprezzato e trattato da cretino. Per quanto sia una "combattente per la libertà", dal punto di vista morale Conchita, nonostante il suo aspetto angelico, mostra di essere una donna assai poco nobile. Anzi,
una bella ciofeca di donna, a dirla tutta.
Sogni spezzati.
Zagor, qui, ha un comportamento un pò strano. Si diverte in modo infantile a punzecchiare Cico dopo la sua delusione amorosa con Conchita, ripetendogli le frasi melense che lui le diceva: quindi non ci fa una gran figura, visto che sta tormentando un amico ferito nell'animo. Inoltre,
commette anche un omicidio a sangue freddo. Infatti, quando Pepe Laredo, il traditore, scappa via, Zagor lo fredda sparandogli alla schiena: e qui non è certo valido il discorso della legittima difesa. Tantopiù che l'ha fatto mentre stava combattendo contro dei soldati: quindi, anche in mezzo alla battaglia, ha voluto sparare lo stesso alla schiena del traditore senza la minima esitazione. Diciamo che in questa storia nessuno ne esce bene...forse solo Cico in quanto vittima un pò di tutti.
Scusa, Zagor, ma a casa mia questo si chiama sparare alle spalle a chi non ha armi. In breve, è un assassinio in piena regola.
Concludendo, questa è una storia un pò anomala, con Zagor e Cico che ci fanno la figura dei polli e basta, senza risolvere veramente il problema e uscendone fuori tutti con le ossa rotte. Più che una storia di Zagor, questa sembra una storia tipica di Mister No (che inizierà le pubblicazioni due anni dopo).
QUI TUTTI I LINK AGLI EPISODI DI ZAGOREdited by joe 7 - 8/9/2022, 21:53
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