1973: ASTERIX IN CORSICATRAMANel villaggio gallico si festeggia l'anniversario della vittoria di Gergovia
1 e vengono invitati anche tutti gli amici che Asterix e Obelix hanno incontrato durante tutte le loro precedenti avventure. Oltre al banchetto, per completare la festa attaccano il vicino accampamento romano di Babaorum, dove tengono prigioniero un combattente corso,
Ocatarinetabelasciscix, trasportato laggiù dopo il suo arresto in Corsica. Dopo averlo liberato, Asterix e Obelix lo accompagnano in Corsica, dove scoprono le caratteristiche particolari degli abitanti: la pigrizia, la permalosità, la divisione nei vari clan. Il pretore romano della Corsica,
Suelburnus, è preoccupato per il ritorno di Ocatarinetabelasciscix: infatti, l'ex-prigioniero organizza un assalto dei Corsi ad Aleria, la capitale. Il pretore Suelburnus alla fine viene catturato e Ocatarinetabelasciscix lo rimanda a Roma, perchè dica a Cesare che la Corsica non si piegherà a Roma. Asterix fa anche rappacificare Ocatarinetabelasciscix con Figatellix, un capoclan: erano in conflitto tra loro da generazioni. Alla fine tornano al villaggio e festeggiano col classico banchetto.
COMMENTOAi tempi della pubblicazione di questa storia, all'inizio del 1973, gli indipendentisti corsi avevano compiuto diverse azioni di lotta armata, tipo attentati dinamitardi. E ormai Asterix non era più solo un fumetto, ma anche un evento mediatico e sociale: anche se Goscinny e Uderzo hanno sempre dichiarato la loro neutralità, è però impossibile non rivedere nel tormentone dell’urna elettorale gettata in mare una visione umoristica di un’accusa che era stata fatta al popolo corso
2; così come il formaggio in grado di
far esplodere una nave, che è una divertente e leggera riscrittura degli attentati terroristici (e anche una critica alla qualità del formaggio corso, tra l'altro...
)
Inoltre, all’epoca in cui è ambientata la vicenda, l’isola non appartiene ai territori gallici, ma gli autori tengono conto della situazione geopolitica attuale utilizzando
anche per i nomi dei personaggi Corsi il suffisso “ix”. Questo anche per parare le accuse di considerare la Corsica come un "paese straniero", visto che nei viaggi di Asterix lui va sempre in un altro Paese! Inoltre, all'apertura dell’albo è presente un’introduzione degli autori che sembra voler chiedere scusa alla popolazione Corsa per l’estremizzazione con cui sono state messe in scena alcune loro caratteristiche. Una curiosità: Asterix, di norma, tra le altre lingue, è pubblicato anche in corso (sì, esiste una lingua corsa): ma "Asterix in Corsica" fu pubblicato in quella lingua solo vent'anni dopo, nel 1993.
Tutto questo fa capire quanto questa storia sia stata particolare rispetto alle altre. Infatti, "Asterix in Corsica"
è l’ultima avventura ad essere stata pubblicata a puntate su "Pilote", prima di essere raccolta in volume. E' la fine di un'epoca. Uderzo, infatti, non riusciva più a reggere la periodicità della rivista e aveva chiesto a Goscinny di rallentare la produzione, proponendo di realizzare da ora in poi il fumetto direttamente per le librerie. Per congedarsi da Pilote, in questa storia, che si divide in due momenti (il primo nel villaggio e il secondo in Corsica, una cosa insolita), viene organizzata
una rimpatriata di molti personaggi incontrati nelle precedenti storie . Questi infatti si ritrovano al villaggio degli irriducibili Galli in occasione dell’anniversario della battaglia di Gergovia
1. È l’occasione per rivedere volti amici incontrati da Asterix e Obelix durante i loro viaggi, qui riuniti tra un banchetto e una scazzottata coi romani, mentre le donne chiacchierano lontano dai mariti. Così si fece il bilancio di un'avventura durata 14 anni, dal 1959 al 1973. Nella rimpatriata gli autori si divertono a caricaturare le riunioni di vecchi commilitoni, con le loro tipiche spacconate tra maschi, insieme alle tipiche riunioni tra donne (le mogli dei commilitoni) che parlano di stoffa, moda e bambini.
Un altro primato di questa storia è il fatto che, per la prima volta, i due autori compiono una trasferta nel luogo che ospiterà la loro prossima storia per documentarsi, rimanendo conquistati dalla Corsica, al punto di concederle
l’onore di occupare la cartina iniziale dell’albo in sostituzione dell’abituale mappa della Francia, una cosa mai fatta prima nè dopo. Per non parlare della grandissima cura che Uderzo ha dedicato al paesaggio corso: le foglie, gli alberi, i fiumi, sono tutti documentatissimi. Andando avanti coi primati: è la prima volta che negli albi di Asterix compaiono
i bambini del villaggio. A parte
Pepe di
Asterix in Iberia (che però è iberico, appunto) e alcune brevi storie che saranno poi riunite nel 2003 nell'albo "Asterix tra banchi e...banchetti", in cui compaiono alcuni bambini del villaggio, è a partire da qui che i bambini galli compaiono nella serie regolare. I bambini sono anche la versione ridotta dei loro genitori, tant'è vero che si mettono a litigare appena si parla di pesci marci.
L'aspetto di
Ocatarinetabelasciscix è costruito sulle fattezze del giornalista corso
Paul Gianolli della redazione di
Pilote, mentre il nome è un riferimento alla canzone
Tchi-tchi del cantante corso
Tino Rossi.
Paul Gianolli/Ocatarinetabelasciscix e Tino Rossi.
In un passaggio, la canzone omaggia la bella Catarineta (Catalinetta nell'originale), dicendo:
"O Catalinetta bella! Tchi-tchi" che in pratica è il nome del personaggio. Inoltre, Asterix lo chiama per sbaglio "Omarinella": infatti, Tino Rossi aveva composto un'altra canzone d'amore chiamata appunto "Marinella". Per non parlare del momento in cui, parlando allo sconfitto pretore Suelburnus, Ocatarinetabelasciscix assume gli atteggiamenti tipici del corso più famoso del mondo:
Napoleone Bonaparte! Il suo stesso discorso lo conferma:
"Dì a Cesare che lui non sarà mai imperatore. Perchè i Corsi possano accettare un imperatore, bisogna che sia corso lui stesso!"Le caratteristiche principali dei corsi nel fumetto sono tipiche degli ambienti isolani e piuttosto chiusi: la pigrizia (il druido che aspetta che cada il vischio per raccoglierlo!), l’indole permalosa dei suoi abitanti e la facilità con cui estraggono il pugnale a serramanico, gli anziani che guardano scorrere la vita, le silenziose donne sempre vestite di nero e controllate da severi fratelli e mariti. Per dire: alla fine della storia, alcuni corsi si avvicinano a Figatellix perchè vogliono sapere dove si trova suo cugino, e lui non glielo dice. E questi cugini, discendenti compresi, si erano nascosti fino ai giorni nostri! 2000 anni circa di nascondimento, per sfuggire alla vendetta corsa per qualche sconosciuto sgarro! E' un luogo comune che fa parte dell'immaginario collettivo. Forse questo è dovuto anche a causa del successo del racconto
"Colomba"3 (1840) dello scrittore romantico
Prosper Mèrimeè.
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1 vittoria di Gergovia: si tratta della vittoria del Galli sulle armate di Cesare nel 52 a. C. Ma trascurano volutamente la vittoria successiva e finale di Cesare ad Alesia, con cui conquistò tutta la Gallia e catturò il capo dei Galli
Vercingetorige, che divenne, a partire dal '700-'800, un simbolo del nazionalismo francese.
2 si fa riferimento ad un avvenimento che a quei tempi fece scalpore: durante le elezioni locali svolte in Corsica negli anni '60, furono trovate in mare, spinte dalla marea sulla spiaggia, delle urne piene di voti.
3 "Colomba" è la storia di una vendetta corsa, in cui è protagonista appunto la ragazza Colomba, che, nonostante il nome, è una donna gonfia di odio per i responsabili della morte di suo padre e pretende che il fratello, di ritorno dalla Francia, faccia giustizia sommaria. Merimeè è famoso soprattutto per la novella
Carmen, un'altra storia di sangue e vendetta, stavolta ambientata in Spagna.
QUI TUTTI I LINK SU ASTERIXEdited by joe 7 - 30/1/2022, 23:33
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