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  1. GESU' DI ZEFFIRELLI - 2

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    Gesù di Zeffirelli
    By joe 7 il 29 Mar. 2022
     
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    "GESU' DI NAZARETH", IL CAPOLAVORO DI ZEFFIRELLI - SECONDA PARTE
    La prima parte si può leggere qui.

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    Il regista Franco Zeffirelli


    I FILM ITALIANI RELIGIOSI PRIMA DEL "GESU'" DI ZEFFIRELLI

    A quei tempi, erano già usciti dei film e soprattutto sceneggiati televisivi di carattere religioso prima di Gesù di Nazareth. Ecco un elenco.

    - Il cardinale Lambertini (1954) con Gino Cervi: parla del Cardinale di Bologna Prospero Lambertini vissuto nel'700, che poi diventerà Papa. Nel 1963 esce anche uno sceneggiato con lo stesso soggetto per la Rai, interpretato nuovamente da Gino Cervi.
    - Processo a Gesù di Diego Fabbri (1952-54). Opera teatrale di dubbio gusto, denunciata come offesa alla religione cattolica e istigatrice all'odio sociale.
    - E venne un uomo, film di Ermanno Olmi su Giovanni XXIII.
    - Francesco d’Assisi (1966) di Liliana Cavani. Miniserie televisiva, fu il primo film fatto per la televisione della RAI.
    - Atti degli Apostoli (1969) di Roberto Rossellini. Sceneggiato televisivo che parla della predicazione degli Apostoli dopo la Pentecoste e la loro persecuzione da parte degli Ebrei a Gerusalemme.
    - I Racconti di Padre Brown (1970), sceneggiato di 6 episodi con Renato Rascel.
    - Il caso don Minzoni (1973), sceneggiato su Don Minzoni, un sacerdote ucciso dai fascisti.
    - Mosè (1974) sceneggiato televisivo in 7 episodi su Mosè e sull'Esodo, contenente diverse discordanze col testo biblico.
    - Ambrogio da Milano (1976), film televisivo praticamente scomparso da internet: non si trova nessun dato al riguardo, se non sul regista e gli attori. Ambrogio fu un importante vescovo di Milano nei primi secoli del Cristianesimo e fu fautore della conversione di Sant'Agostino.

    LE POLEMICHE

    Lo sceneggiato "Gesù di Nazareth" di cinque episodi, trasmesso nel Marzo 1977, fu visto da ben 700 milioni di persone. Il mondo laico protestò perchè il film avrebbe fatto una propaganda smaccata ai cattolici. Anzi, sembra che gli uomini di sinistra avessero chiesto ufficialmente che il film terminasse senza la Risurrezione, che invece è l'evento base del Cristianesimo. Infatti, senza la Risurrezione di Cristo, tutto il cristianesimo non ha senso, visto che quello è il messaggio base: un evento, non una filosofia, nè insieme di condotte da fare. Se sei cristiano e non credi alla resurrezione di Gesù - non simbolica, ma reale - non sei cristiano.

    ZEFFIRELLI E IL FILM "L'INCHIESTA"

    "Ogni regista ha come sogno nel cassetto quello di fare un film su Gesù", disse una volta Zeffirelli in un'intervista. Per lui, però, era una cosa troppo impegnativa e non ne voleva sapere. Tuttavia, fece il soggetto de "L'inchiesta", insieme a Ennio Flaiano e alla Suso Cecchi D'Amico. Era un film in cui un inviato speciale di Tiberio, giovane, cinico e smaliziato, avrebbe dovuto svolgere un'inchiesta per stabilire la verità su questo Gesù che è stato crocifisso ma che sembra sia ancora vivo. E più andava avanti più il fatto lo coinvolgeva. Del film non se ne fece nulla. Però, forse a causa del successo di Gesù di Nazareth, fu poi realizzato nel 1986, riscuotendo molti riconoscimenti cinematigrafici. Quattro anni prima che si facesse questo film, però, nel 1982, curiosamente, il settimanale cattolico Il Giornalino fece il fumetto di "Dubius", che ricalcava quasi la storia dell'"Inchiesta": solo che lì il protagonista, Dubius Menneio Agrippa, fa sì delle indagini, ma durante la predicazione di Gesù, non dopo la sua morte e risurrezione.

    Inchiesta
    Il film e il fumetto PRIMA del film.



    ALL'INIZIO ZEFFIRELLI NON VOLEVA FARLO

    Due giornalisti televisivi cattolici, Pier Emilio Gennarini e Fabiano Fabiani, che avevano lavorato su Mosè e gli Atti degli Apostoli, dissero a Zeffirelli che era il momento di affrontare Gesù, prima che lo facessero altre persone, e lo facessero male. L'idea di un film di Gesù era partita proprio dai due giornalisti e raggiunse anche l'Inghilterra: Sir Lew Grade, baronetto, si impossessò dell'idea e dichiarò la disponibilità dell'Inghilterra nella realizzazione del telefilm.

    Non solo: lo stesso produttore di Mosè e Venne un uomo, Vincenzo Labella, contattò Zeffirelli: aveva una lunga lista di registi, e il cattolico Zeffirelli era in testa (un altro era Bergman). Per la cronaca, Gesù di Nazareth ebbe due produttori: oltre a Labella, ci fu anche Bernard Kingham, che si occupò però solo del primo episodio della serie. Comunque, Zeffirelli all'inizio rifiutò. Non se la sentiva, la responsabilità era troppo grossa. Ma Labella e i due giornalisti continuarono ad insistere: a livello professionale, oltre ad essere cattolico, Zeffirelli dava forti garanzie, perché era amato, rispettato e conosciuto anche all'estero. E la produzione del film fu per una parte importante anglosassone. Inoltre, l'arco narrativo temporale era ben più vasto di quello che poteva offrire un solo film: ben sei ore e mezza di recitazione.

    Zeffirelli aveva fatto prima un film su San Francesco: Fratello Sole, Sorella Luna, e pensava così di aver già detto tutto quello che aveva da dire come cattolico. E non solo: dopo quel film, Zeffirelli fu inondato di proposte su film religiosi, tra i quali anche Gesù di Nazareth. Ma lui li rifiutò tutti, e stava anche preparando un film sulla Divina Commedia, che poi non fu mai realizzato, anche se in quel momento era il suo chiodo fisso, al posto di Gesù di Nazareth. Zeffirelli successivamente ammise che il suo rifiuto era dovuto alla paura di dover reggere lo sforzo spirituale e la responsabilità che un film simile gli avrebbe dato. Ma non c'era niente da fare: "Qualcuno" lo stava portando lo stesso alla realizzazione del film. Per prima cosa, il progetto sulla Divina Commedia fu annullato, perchè la produzione non aveva strutture capaci di reggere un'impresa simile. Zeffirelli allora lavorò ad un altro film, la Signora delle Camelie, con Liza Minnelli: ma anche quel progetto alla fine naufragò, anche per via degli impegni della Minnelli.

    Fratello-Sole-Sorella-Luna
    Il San Francesco di Zeffirelli in Fratello Sole, Sorella Luna.


    Vincenzo Labella allora tornò alla carica e insistette: "Zeffirelli", diceva, "lei non può rinunciare a questo progetto. Almeno se ne potrebbe parlare senza impegno. Questo film potrebbe essere anche una riscoperta dei Vangeli alla luce degli studi storici più recenti. E anche un atto d'amore verso Cristo. E per questo è necessario un regista italiano, cattolico e affermato anche nel mondo anglosassone come lei". Insomma, c'era solo Zeffirelli e nessun altro.

    Zeffirelli aveva visto tutti i film su Gesù e il più bello per lui era Golgota, un film di Duvivier del 1935 (e Duvivier divenne famoso soprattutto per Don Camillo e Il ritorno di Don Camillo, due film cattolici). Ma era troppo breve (solo un'ora e mezza circa). Non sarebbero bastate neanche tre ore per raccontare adeguatamente un racconto così grande come quello dei Vangeli. Sarebbe venuta su una storia oleografica, retorica, simile ai film apologetici fascisti e nazisti, o ai film sulle glorie comuniste. Mentre invece una trasmissione a puntate di sei ore e mezza sarebbe stata più adatta, sia ai credenti che agli increduli. Zeffirelli aveva capito che, se avesse rifiutato questa occasione, se ne sarebbe pentito per sempre. Quindi accettò, e fu solo l'inizio del lungo lavoro dietro le quinte. Era il Natale del 1973.

    Robert-Le-Vigant-Golgota
    Robert Le Vigant che interpreta Cristo nel Golgota di Duvivier.



    BIBLIOGRAFIA:

    Cammilleri, Bussola Quotidiana
    https://it.clonline.org/storie/incontri/20...di-nazaret-1977

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SUL GESU' DI ZEFFIRELLI

    Edited by joe 7 - 5/4/2022, 16:12
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    "Il mondo laico protestò perchè il film avrebbe fatto una propaganda smaccata ai cattolici. Anzi, sembra che gli uomini di sinistra avessero chiesto ufficialmente che il film terminasse senza la Risurrezione, che invece è l'evento base del Cristianesimo" infatti quella era l'epoca dell'insulso Gesù hippie e ispirato a John Lennon di Jesus Christ Superstar. Se la Bibbia è come tutto il resto, perchè esiste allora? Le mode passano, Iddio resta.
     
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    CITAZIONE (Andrea Cornali @ 6/4/2022, 19:53) 
    "Il mondo laico protestò perchè il film avrebbe fatto una propaganda smaccata ai cattolici. Anzi, sembra che gli uomini di sinistra avessero chiesto ufficialmente che il film terminasse senza la Risurrezione, che invece è l'evento base del Cristianesimo" infatti quella era l'epoca dell'insulso Gesù hippie e ispirato a John Lennon di Jesus Christ Superstar. Se la Bibbia è come tutto il resto, perchè esiste allora? Le mode passano, Iddio resta.

    Jesus Christ Superstar era uscito quattro anni prima del Gesù di Zeffirelli, nel 1973 (quello di Zeffirelli uscì nel '77), in piena età della contestazione e dei Figli dei fiori, che mettevano fiori nei cannoni e vivevano di sesso, droga e musica a tutto volume spacciando tutto questo porcume come dei "problemi adolescenziali" e "fuga da un mondo ipocrita". Quindi, in quel film hanno per forza trasformato tutto il Vangelo in una carnevalata hippie e blasfema, in linea coi tempi di allora.

    Perchè ogni epoca si costruisce il Gesù che gli fa più comodo, che è in linea con le loro idee, allora come adesso: il Gesù socialista, o hippy, o omosessuale, o immigrato, e chi più ne ha più ne metta. Ma senza mai cercare il Gesù vero, che è e resta il Figlio di Dio presentato nei Vangeli e annunciato dalla Chiesa Cattolica. Diffidate delle imitazioni.

    Edited by joe 7 - 6/4/2022, 23:26
     
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    Mia madre andò a vedere JCS al cinema e se lo dormì tutto.
    La nostra prof di religione delle medie pensò di farcelo vedere, ma ne vedemmo solamente un pezzo per fortuna.
    Già da allora Gesù non veniva rispettato e ora viene trattato da tutti come un qualsiasi personaggio da prendere in giro, diventando oggetto di parodie e scene blasfeme.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 6/4/2022, 23:01) 
    Mia madre andò a vedere JCS al cinema e se lo dormì tutto.
    La nostra prof di religione delle medie pensò di farcelo vedere, ma ne vedemmo solamente un pezzo per fortuna.
    Già da allora Gesù non veniva rispettato e ora viene trattato da tutti come un qualsiasi personaggio da prendere in giro, diventando oggetto di parodie e scene blasfeme.

    Parodie blasfeme su Gesù se ne sono sempre fatte, sin dai tempi della Crocifissione e dell'Incoronazione di spine, non è una novità. Semplicemente, adesso è diventata una cosa planetaria, grazie alla diffusione dei mass media: prima la stampa, poi il cinema, poi la televisione, poi il computer e internet, fino all'ultima moda dei telefonini. Ma sempre bestemmie restano, e la cosa grave è che vengono replicate all'infinito, aumentando così la responsabilità degli autori.

    Per non parlare di chi non solo non protesta, ma appoggia persino queste cose, come l'insegnante di religione che citi, che vi portò a vedere quella pagliacciata blasfema, senza nemmeno criticarla.
     
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