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  1. GESU' DI ZEFFIRELLI - 3

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    Gesù di Zeffirelli
    By joe 7 il 5 April 2022
     
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    "GESU' DI NAZARETH", IL CAPOLAVORO DI ZEFFIRELLI - TERZA PARTE
    Il primo articolo si può leggere qui; l'articolo precedente si può leggere qui.

    TROVARE I LUOGHI DEL FILM

    Ges-Zeffirelli
    Il Tempio di Gerusalemme nel film.


    Prima di realizzare il film, Zeffirelli andò in Israele, nella Terra Santa, per vedere coi suoi occhi come erano i posti dove camminò Gesù. Ma fu una delusione per lui, perchè tutto era cambiato: solo Betlemme aveva una chiesa bizantina molto bella, la Basilica della Natività, costruita sul luogo dove nacque Gesù: nei sotterranei si può raggiungere il punto preciso dove accadde l'Evento. Quella basilica era realizzata, secondo le parole di Zeffirelli, "quando si costruivano ancora capolavori secondo una regola di civiltà che era automatica e istintiva". Senza dubbio faceva riferimento all'orrore delle chiese-pattumiere di oggi, costruite da famosissimi e illustri architetti che di Dio non sapevano nulla e imponevano la loro orrenda visuale ai fedeli, sconcertati da tanto obbrobrio. Tutte chiesacce degne di essere fatte saltare con la dinamite, tanto fanno schifo e ribrezzo anche al non credente che le guarda.

    Betlemme
    Basilica della Natività di Betlemme: esterno e interno, con in basso il luogo della nascita di Gesù.


    Zeffirelli parla anche dell'orribile, artisticamente parlando, Basilica dell'Annunciazione costruita a Nazareth, "un monumento dei più ingombranti e brutti che si possano immaginare, espressione di uno dei periodi più infami per l'architettura religiosa". In effetti, io in quella chiesa ci sono stato, e ne ho provato repulsione: non aveva nulla di sacro. Era un orrendo ammasso di marmo bianco con una quantità spropositata di finestre che davano l'impressione di essere in un anonimo palazzo, non in una chiesa. Il paese ha conservato, del suo carattere antico, solo il pozzo dove le donne vanno ancora ad attingere acqua, e la casa dove viveva la Santa Famiglia, all'interno della Basilica: è solo una caverna, non molto grande, tipica delle costruzioni di allora, mentre le mura esterne sono state portate dagli angeli a Loreto, dove si trovano tuttora. E in effetti, che ci si creda o no, quel trasporto è stato qualcosa di miracoloso: umanamente, in nessun modo una costruzione così fragile sarebbe riuscita a raggiungere, intatta e senza il minimo danno, un paese così lontano come l'Italia, attraversando il mare, tra l'altro. E sul fatto che quelle mura siano nazaretane non c'è il minimo dubbio, cosa confermata da molti specialisti. Non sono nemmeno mura molto grandi, e lo spazio che contengono è abbastanza circoscritto: l'avevo attraversato a Loreto, e mi bastavano tre- quattro passi per attraversarla del tutto. Forse anche meno. I mattoni sono visibili, messi l'uno accanto all'altro in modo semplice.

    Basilica-dell-Annunciazione
    La Basilica dell'Annunciazione, con la Casa della Madonna su cui hanno fatto l'altare.


    Oltre a questo, Zeffirelli, a Gerusalemme, visitò il Santo Sepolcro, cioè la chiesa sul luogo dove Gesù è stato crocifisso, sepolto ed è risorto: il luogo più sacro del mondo. E' diviso in tre parti, ciascuna per una diversa confessioni cristiane: infatti i Cristiani Ortodossi hanno la sezione del Sepolcro vero e proprio; i Cristiani Cattolici - rappresentati dai Francescani - hanno un loro settore; i Cristiani Copti custodiscono il vero luogo della Crocifissione. Le tre confessioni custodiscono gelosamente le loro sezioni, spesso ostacolandosi a vicenda, cosa inevitabile in una specie di chiesa-condominio. I Protestanti non ci sono, perchè, oltre ad essere arrivati tardi (il protestantesimo era stata l'ultima confessione cristiana in ordine di tempo, nata nel 1400-1500, quando il Santo Sepolcro era già in mano alle tre confessioni cristiane), il loro credo ritiene superflua l'esistenza fisica di Cristo, considerando importante solo il suo insegnamento. L'ambiente del Santo Sepolcro, per forza di cose, è confusionario e disorganizzato, cosa che ha sconcertato Zeffirelli, quando l'ha visto. Anch'io lo avevo visto così, quando ci andai: in ogni caso, anche se cattolico, potei andare a vedere lo stesso il Golgota e il Sepolcro, perchè l'accesso era consentito a tutti.

    Santo-Sepolcro
    Il Santo Sepolcro all'esterno, con il Sepolcro vuoto di Gesù all'interno.


    Il deserto di Giuda fu attraversato da Zeffirelli, ovviamente in autobus o in macchina: bellissimo e con un cielo terso (anch'io me lo ricordo così), scende giù fino al Mar Morto, il mare più salato al mondo, che è quello che rimane di Sodoma e Gomorra dopo la distruzione divina, secondo la tradizione. Ho assaggiato le sue acque: un incredibile concentrato di acqua salina che non avevo mai sentito prima. Anche se a vederlo non si direbbe (sembra un'acqua come le altre, solo un pò più scura), l'acqua del Mar Morto è talmente densa che il corpo umano non può neanche entrarci: può solo gialleggiarvici sopra. Si può nuotare sul Mar Morto, ma farlo da soli e senza occhialini da sub è pericoloso: se ti entra l'acqua negli occhi, è talmente salata che non ci vedi più e quindi non riesci più a raggiungere la riva. C'è chi è morto su quelle acque, cercando disperatamente di trovare la via per la riva.

    Mar-Morto
    Il Mar Morto, coi banchi di sale sulla riva.


    Più avanti c'è Gerico, famosa per la caduta delle sue mura per opera delle trombe di Giosuè, anche se della città antica non rimane più nulla, e quella attuale conserva poco del suo passato e assomiglia a una "Montecatini qualsiasi", secondo le parole del regista. Poi il fiume Giordano, dove Giovanni battezzava e dove Gesù è stato battezzato: è un fiume di confine, tra Israele e la palestinese Cisgiordania, quindi non ci sono molte costruzioni nei dintorni, rimanendo così praticamente inalterato nella sua natura. Poi c'è il Lago di Tiberiade o di Genesaret, detto anche Mar di Galilea per la sua estensione: è il lago dove Pietro e gli Apostoli avevano pescato. L'ambiente è incantevole (ve lo assicuro), tanto che Zeffirelli, in un primo momento, avrebbe voluto ambientare lì le scene su Pietro. Ma da quelle parti non c'era neanche un angolino che si adattasse a costruire la città originaria di Cafarnao. Sembra che, negli scavi, lì si sia scoperta anche la casa originaria di Pietro. Cafarnao comunque fu un importante luogo di scambio, dove si trovavano mercanti, esattori, pescatori.

    Lago-di-Tiberiade
    Il Lago di Tiberiade


    Il problema principale per l'ambientazione del film era l'immenso Tempio di Gerusalemme: aveva un enorme cortile centrale, con 350 colonne di granito e le pareti erano ricoperte di legno di Cedro del Libano, oggi molto raro, ed erano ornate d'oro e argento. Era lungo quasi mezzo chilometro e largo circa la metà, e sovrastava tutta Gerusalemme, perchè era costruito su un'altura. Fu distrutto definitivamente dai Romani nell'anno 70, durante la Guerra Giudaica, in cui Israele si ribellò a Roma, e non fu mai più ricostruito. L'unica cosa che rimane di quella smisurata costruzione è il famoso Muro del Pianto, dove gli Ebrei da secoli piangono la distruzione del Tempio ogni giorno. Il Tempio per gli Ebrei non era "una chiesa importante", e nemmeno "la chiesa più importante": era TUTTO. Era l'unico luogo sacro in tutta Israele: non c'erano "altre chiese", c'era solo il Tempio. Laggiù, nel luogo più interno, accessibile solo al Sommo Sacerdote e una sola volta all'anno, si trovava il Santo dei Santi, o Sanctum Sanctorum, cioè la Presenza divina, Dio stesso. La distruzione del Tempio fu un evento spaventoso per gli Ebrei e la sua ricostruzione, attualmente, è impossibile. Non solo perchè, al posto del Tempio, ora ci sono due moschee tra le più sacre ai Musulmani, ma anche perchè Israele non ha dei sacerdoti: furono tutti uccisi, familiari compresi, dai Romani dopo la Guerra Giudaica. E solo i sacerdoti potevano entrare nel Tempio: quindi, se, per assurdo, il Tempio fosse ricostruito, nessun Ebreo potrebbe entrarci, visto che non ci sono più sacerdoti. I rabbini attuali non sono sacerdoti, ma studiosi della Scrittura, e come tali sono rispettati degli Ebrei.

    Tempio-di-Gerusalemme2
    Modellino di ricostruzione del Tempio di Gerusalemme, con la Torre Antonia dei Romani cerchiata di rosso, appoggiata al Tempio: lì c'era il Pretorio di Pilato dove Gesù fu processato.


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    Il Muro del Pianto, l'unica costruzione rimasta del Tempio. Il telo bianco divide i fedeli: da una parte gli uomini, dall'altra le donne.


    Zeffirelli andò anche in Giordania, coi suoi paesini sperduti, che potevano essere adatti come ambientazione del film: ma lì le comunicazioni erano impossibili, e le difficoltà numerose. Praticamente la stessa cosa anche in Siria. Dove trovare una costruzione simile al Tempio da avere come sfondo? Al Cairo si trovavano immense costruzioni abbastanza simili al Tempio, ma il rischio di scandalizzare alcuni fedeli musulmani era troppo grande. Alla fine, con l'architetto Giovanni Quaranta, ricostruirono il Tempio, nelle sezioni giuste per essere filmato, a Monastir, in Tunisia, la cui fortezza riproduceva la Torre Antonia, che era la costruzione dei Romani che era attaccata al Tempio, nonostante le proteste ebraiche: lì c'era Pilato e ci fu il processo romano a Gesù.

    Ma per cominciare il film era necessario trovare una Nazareth, il luogo dei primi trent'anni di Gesù, per il film. E anche questo non fu facile. In Marocco, Zeffirelli, dopo numerose e infruttuose ricerche, si era rassegnato: Nazareth sarà fatta con le impalcature di Cinecittà, una cosa che lui detestava. Era arrivato ormai il giorno della partenza in aereo. Per caso, Zeffirelli vide su una mappa l'indicazione delle rovine di Volubilis, una delle più grandi città del periodo romano. Poichè c'erano diverse ore da aspettare per prendere l'aereo, Zeffirelli e gli altri decisero di andare a visitare quelle rovine. Durante il viaggio, Zeffirelli vede sulla destra il paesino bianco di Fertassa: un piccolo villaggio talmente povero che non aveva nemmeno l'elettricità. Zeffirelli rimase colpito da quelle costruzioni e si fermò un momento lì: avrebbe visto Volubilis più tardi. Non ci sarebbe mai andato, invece: restò lì per tutto il tempo. Quel paesino infatti era la Nazareth che Zeffirelli aveva immaginato: strade di polvere bianca, case povere dalle mura calcinate, con tetti di paglia, strette intorno ad una piazza dove avvengono gli incontri, gli scambi, i piccoli commerci e su cui si poteva mettere una sinagoga non meno povera, ma ospitale. Nelle case, nelle piazze, le donne cuociono il pane e gli uomini fanno i canestri. Non ci sono letti, nè mobili, nè armadi: si dorme su giacigli di paglia, i lumi sono sistemati dentro nicchie sulle pareti, i pochi indumenti sono appesi ai pioli. Le donne portano ancora i vasi sul capo, i bambini corrono scalzi, a frotte come i passeri. Senza questo sfondo, il film sarebbe stato del tutto diverso: Nazareth era importante perchè era lì che il seme dell'attesa messianica era giunto a maturare: quindi doveva essere credibile al massimo. Zeffirelli fotografò e fece dei disegni su ogni cosa, parlando con la gente tramite la sua guida. Ormai doveva partire, ma sarebbe ritornato: aveva trovato la sua Nazareth. Il film era a buon punto, almeno per lo sfondo. Ma, e gli attori?

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 21/4/2022, 16:34
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    A proposito dello squallore delle chiese moderne: vedasi la basilica di San Giovanni Rotondo che presenta simboli massonici in ogni angolo.
    Padre Pio stara' maledicendo Renzo Piano per l'orrore progettato!
     
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    CITAZIONE (Coolguy @ 26/4/2022, 01:31) 
    A proposito dello squallore delle chiese moderne: vedasi la basilica di San Giovanni Rotondo che presenta simboli massonici in ogni angolo.
    Padre Pio stara' maledicendo Renzo Piano per l'orrore progettato!

    A dire la verità, i responsabili principali sono i frati, i vescovi e i cardinali che hanno dato il benestare a Renzo Piano nel realizzare un simile obbrobrio immondo. Renzo Piano ha fatto solo il suo (brutto) lavoro. Ma la colpa è sempre di chi lo ha assunto.
     
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