Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "VUDU" (Ivan)

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    Ivan
    Zagor
    By joe 7 il 15 Sep. 2022
     
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    ZAGOR 92-95: VUDU (analisi di Ivan)
    (Qui l'analisi di Joe7)

    Testi: Guido Nolitta (Sergio Bonelli)
    Disegni: Franco Bignotti
    Pagine: 253
    Anno: 1972

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 143-146 (usciti nel 1973). I numeri reali di Zagor sono 92-95. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale: in questo caso, gli albi hanno i numeri 92-95.

    TRAMA

    Zagor si trova ad Haiti con Cico e Bosambo, dopo la drammatica conclusione di "Libertà o morte!". Laggiù conosce un ricco coltivatore di canna da zucchero, Alan O'Keefe, al quale alcuni stregoni vudu avevano rapito il figlio e lui, insieme ad una banda di mercenari, per riaverlo commette delle stragi, ammazzando sacerdoti vudu come Tullius e Lorgina, insieme ai loro fedeli. Zagor è perplesso davanti alla crudeltà di O'Keefe, e lo è ancora di più, quando un haitiano mezzo sacerdote, "Guedè" Danseur, gli dice che O'Keefe non ha mai perso il figlio, ma lo tiene nascosto, in modo da avere così una scusa ufficiale per sterminare tutti i seguaci del vudu, che lui odia in un modo feroce e sanguinario. Zagor cerca di fermare O'Keefe, ma viene imprigionato insieme a Cico e Bosambo. Quando tutto sembra perduto, quella notte arriva all'improvviso un gruppo di zombi dotati di machete, che sono i seguaci vudu uccisi da O'Keefe e dai suoi: tra di loro ci sono anche i morti Tullius e Lorgina. Alan O'Keefe e i suoi uomini vengono sterminati dai non-morti e gli unici sopravvissuti sono Zagor, Cico e Bosambo, che, il mattino dopo, vengono liberati da "Guedè" Danseur.

    COMMENTO

    Sinceramente questo non rientra fra i miei episodi preferiti della Golden Age, pur contenendo molti aspetti pregevoli. Più che una vera e propria storia di Zagor, "Vudu" sembra un'esposizione didattica sulla mitologia del Vudu haitiano, con una vicenda che si sviluppa in modo autonomo, indipendente dalle azioni del protagonista. In primis, va rilevato che questo è uno dei rari episodi in cui Zagor rimane passivo agli eventi. E' vero che si agita molto, scazzotta, rischia la pelle più volte e smaschera le menzogne di O'Keefe...ma, a differenza di altri episodi simili (tipo "Sandy River" o "Tigre"), qui le azioni di Zagor non influiranno di una virgola sull'esito finale della vicenda. Supponiamo infatti di rimuovere la presenza di Zagor dalla storia: O'Keefe ucciderà comunque i sacerdoti Vudu e verrà poi giustiziato dagli zombi. Il tutto come se Zagor non fosse mai approdato ad Haiti. Insomma, qui Zagor fa solo da spettatore agli eventi principali, pur partecipando a molti eventi secondari. Questa inattività del protagonista è un "difetto"? Secondo me no. O meglio, non necessariamente. Una tantum ci può stare anche che l'eroe venga messo in disparte e la storia si sviluppi per conto proprio. In altre parole, in questo tipo di storie Zagor rappresenta l'occhio del lettore: attraverso di lui viviamo la vicenda, pur senza che ne modifichi l'andamento. E se la vicenda è buona, il fatto che il protagonista rimanga passivo diventa un dettaglio secondario. ^_^ "Vudu" rappresenta anche uno dei pochi episodi consequenziali di Nolitta, dato che prosegue direttamente dal finale di "Libertà o morte", con il trio Zagor-Cico-Bosambo in fuga da Britannia verso l'isola di Haiti. Intensa la sequenza dell'approdo dei naufraghi sulla spiaggia. Qui fanno la conoscenza di Tullius, un sacerdote Vudu, che li istruisce sulle usanze religiose dell'isola.

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    La svolta è rappresentata da un assalto di Alan O'Keefe, un ricco commerciante di Haiti, che provoca la morte di Tullius. O'Keefe si giustifica, dicendo che i suoi assalti sono motivati dal voler ritrovare suo figlio, rapito dai seguaci del Vudu.

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    La mia impressione è che qui Zagor prenda troppo in fretta per vera la versione di O'Keefe...ma del resto, questo è coerente con la sua tipica ingenuità di considerare gli sconosciuti "buoni finché non dimostrano il contrario". =_= Se Zagor non influenza gli eventi di questo episodio, Cico lo fa ancora meno. Qui, infatti, l'apporto del messicano si limita a qualche gag (spicca quella in cui si finge posseduto dagli spiriti per scroccare il cibo offerto alle divinità), restando anche lui spettatore passivo. Risalta, tuttavia, il bel discorso che Cico fa a Zagor per esorcizzare il tragico ricordo della loro recente avventura a Britannia:

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    Pure Bosambo non ha nessun ruolo attivo, e la mia sensazione è che il suo contributo come personaggio si fosse esaurito nell'episodio precedente, risultando – qui – un peso morto. Un'altra cosa che mi ha convinto poco è la sequenza in cui Zagor incontra Guedè Danseur. In breve: prima questo mezzo pagliaccio recita la parte della povera vittima indifesa, poi accoppa a tradimento i due uomini di O'Keefe, poi cerca di uccidere anche Zagor, poi gli rivela che il rapimento del figlio di O'Keefe è solo una messinscena, poi si mette a scherzare con Zagor e Cico come se fossero tre vecchi amiconi, e infine si mette a fare un allegro balletto...con ancora i due cadaveri stesi bellamente a terra (che in quel momento, per quanto ne sa Zagor, erano ancora suoi alleati!) :huh:

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    Insomma, pur mostrandosi dubbioso sul resoconto di Guedé, Zagor gli concede troppa libertà d'azione senza nemmeno aver prima verificato le sue affermazioni (il che è inverosimile, dato che – al di là dei suoi buffi atteggiamenti da giullare – Guedè ha appena dimostrato di essere un imbroglione e un assassino a sangue freddo!) :huh: A riprova di quanto sopra: mentre Zagor fa la sua incursione nella casa dove, presumibilmente, dovrebbe essere nascosto il figlio di O'Keefe, Guedè viene lasciato tranquillamente libero in compagnia del solo Cico. Zagor non si preoccupa nemmeno di legarlo o di farlo tenere sotto tiro; se Guedé gli avesse raccontato solo un mucchio di frottole, nulla gli impedirebbe di accoppare Cico e di attendere Zagor all'uscita della casa per fare secco anche lui. Qui la credibilità comportamentale dei personaggi va a farsi benedire. :|

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    In sintesi, mi pare che qui Nolitta abbia fatto passare l'ambiguo Guedè Danseur dalla parte dei "buoni" usando modalità un po' troppo sbarazzine. :unsure: Inquietante la scena del rituale Vudu al cimitero. In questa circostanza, Nolitta lascia l'incantesimo dei bokor all'immaginazione del lettore, creando così un effetto molto più suggestivo rispetto al mostrarlo smaccatamente.
    I timori di Guedè Danseur (che si affretta ad allontanarsi, visibilmente impaurito) rafforzano la sensazione che "a breve accadrà qualcosa di terribile".

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    Scoperta la verità, Zagor affronta O'Keefe, rinfacciandogli di averlo ingannato, e che in realtà lui è un fanatico religioso che usa la scusa del (finto) rapimento del figlio come pretesto per spazzare via da Haiti il culto del Vudu.

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    Purtroppo, Zagor non riesce a controllare la situazione e viene catturato assieme a Cico e Bosambo. L'astuto O'Keefe si prepara ad ucciderli, per poi incolpare i seguaci del Vudu.

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    LA PERLA

    Tutta la scena finale con gli zombi. Una sequenza magistrale: dal preannunciarsi del loro arrivo da parte dello sconvolto Frankie, al loro lentissimo avvicinarsi alla capanna, all'incredulità di O'Keefe e dei suoi uomini, all'inefficacia delle armi da fuoco, al sistematico sterminio dei loro bersagli. Il tutto è rafforzato dalle suggestive didascalie di Nolitta e dal tratto di Bignotti, efficacissimo nel rappresentare visivamente la scena.

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    Che noia le didascalie, vero? Eliminare, eliminare! :(


    Si ha proprio l'impressione di vivere in prima persona lo stato d'animo degli assediati, che passa gradualmente da sicurezza ad incredulità e infine a disperazione.

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    La risata folle e isterica di O'Keefe un attimo prima di essere trucidato dagli zombi è la ciliegina sulla torta.

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    In definitiva: un episodio secondo me non riuscitissimo, con tanti spunti interessanti, ma anche con molte sequenze poco convincenti, comunque riscattato dall'intenso finale.

    DISEGNI

    Gran bel lavoro di Bignotti, il cui segno si presta perfettamente alle atmosfere cupe della storia (assieme a "Molok", lo definirei il suo episodio più riuscito su Zagor). Spiccano in particolar modo le tavole finali, con l'arrivo degli zombi che emergono dalla nebbia.

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    Storia: 7,5
    Disegni: 9

    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR
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    Che bello: anche Ivan ha commentato questa storia, anche se molte sue osservazioni coincidono con quelle di Joe7.
    In questa storia praticamente Zagor diventa il prototipo di Mister No, visto che gli vengono attribuite le caratteristiche del pilota di Manaus (farsi raggirare, essere ininfluente sull'andamento della vicenda).
    Questa storia a me sembra un opuscolo intitolato "Perché il Vudù é la vera religione" in quanto Nolitta dipinge la religione haitiana come qualcosa da preservare a tutti i costi e il cristianesimo come una forma di dittatura imposta dai più forti
    Posso capire che l'argomento lo appassionasse, ma qui sembra voler spinger ei lettori a convertirsi..
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 15/9/2022, 19:48) 
    Che bello: anche Ivan ha commentato questa storia, anche se molte sue osservazioni coincidono con quelle di Joe7.
    In questa storia praticamente Zagor diventa il prototipo di Mister No, visto che gli vengono attribuite le caratteristiche del pilota di Manaus (farsi raggirare, essere ininfluente sull'andamento della vicenda).
    Questa storia a me sembra un opuscolo intitolato "Perché il Vudù é la vera religione" in quanto Nolitta dipinge la religione haitiana come qualcosa da preservare a tutti i costi e il cristianesimo come una forma di dittatura imposta dai più forti
    Posso capire che l'argomento lo appassionasse, ma qui sembra voler spinger ei lettori a convertirsi..

    Zagor infatti qui è molto "Mister No": un personaggio spesso ininfluente nel corso degli eventi, spettatore più che protagonista.

    Riguardo all'elogio del Vudu, è la stessa impressione che aveva fatto anche a me.

    Inoltre, Guedè, nella scena finale, che si mette ad elogiare una religione notturna (con zombi, danze sfrenate, credenze magiche, omicidi) nell'unica scena che avviene di giorno in tutta la storia, ha del ridicolo. Mi sembrava fuori luogo la prima volta che la lessi. Cosa c'era da essere tanto felici della sopravvivenza di un potere oscuro che era capace di evocare degli zombi assassini a comando? Va bene che O'Keefe aveva avuto la fine che meritava, ma a quei tempi della prima lettura, alla fine della storia, non capivo perchè fossero tutti contenti della sopravvivenza di qualcosa di così maligno come il Vudu.
     
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    Anche Dylan Dog affronterà il vudù nell'albo Maledizione Nera del 1993.
    Praticamente, le 3 colonne portanti della Bonelli (Tex, Zagor, Dylan Dog) hanno tutte avuto a che fare col vudù, ma (giustamente) solo lo Spirito con la Scure lo ha presentato come qualcosa di positivo.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 10/7/2023, 20:53) 
    Anche Dylan Dog affronterà il vudù nell'albo Maledizione Nera del 1993.
    Praticamente, le 3 colonne portanti della Bonelli (Tex, Zagor, Dylan Dog) hanno tutte avuto a che fare col vudù, ma (giustamente) solo lo Spirito con la Scure lo ha presentato come qualcosa di positivo.

    Non capisco perchè dici "giustamente"...il Vudu non è certo qualcosa di positivo. Non so cosa abbia fatto Dylan Dog, ma ricordo bene che Tex quelli del Vudu li combatteva e gli sparava.
     
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    Già, ho usato quell'aggettivo a sproposito.
    Volevo dire che 2 dei grandi protagonisti Bonelli hanno affrontato il vudù, mostrandone la natura diabolica, mentre il terzo lo ha invece difeso, accusando addirittura il cristianesimo pur di farlo piacere ai lettori.

    Per quanto riguarda la storia di Dylan Dog sul vudù...
    Alla guida della loro vettura, i facoltosi coniugi Bowser investono un bambino, figlio di Jamais Nonplus, un nero che vive in un quartiere povero di Londra.
    Dato che il processo a carico di Kirk Bowser é una farsa che si conclude con l'assoluzione, Nonplus si vendicherà dei torti subiti usando le tecniche del vudù.
    In tutta questa storia, l'unico intervento utile di Dylan Dog sarà farsi ipnotizzare da Nonplus e consegnargli la Signora Bowser, la vera responsabile dell'incidente, perché guidava ubriaca.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 11/7/2023, 20:24) 
    Già, ho usato quell'aggettivo a sproposito.
    Volevo dire che 2 dei grandi protagonisti Bonelli hanno affrontato il vudù, mostrandone la natura diabolica, mentre il terzo lo ha invece difeso, accusando addirittura il cristianesimo pur di farlo piacere ai lettori.

    E' così, purtroppo.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 11/7/2023, 20:24) 
    Per quanto riguarda la storia di Dylan Dog sul vudù...
    Alla guida della loro vettura, i facoltosi coniugi Bowser investono un bambino, figlio di Jamais Nonplus, un nero che vive in un quartiere povero di Londra.
    Dato che il processo a carico di Kirk Bowser é una farsa che si conclude con l'assoluzione, Nonplus si vendicherà dei torti subiti usando le tecniche del vudù.
    In tutta questa storia, l'unico intervento utile di Dylan Dog sarà farsi ipnotizzare da Nonplus e consegnargli la Signora Bowser, la vera responsabile dell'incidente, perché guidava ubriaca.

    La solita storia comunista e di sinistra: i facoltosi coniugi Bowser sono cattivi perchè ricchi, e anche perchè sono bianchi (e così ci mettiamo anche il razzismo contro i bianchi) quindi vengono giustamente puniti, possibilmente nel modo più atroce, così imparano, tiè!

    Ho letto questo tipo di storie fino alla nausea. Se gli autori di sinistra (quasi tutti in Italia) non ci mettono un pò di politica sociale non sono contenti, perchè devono insegnare al popolo la verità delle cose. Secondo loro, naturalmente.
     
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    Adesso che mi ricordo, ci fu una storia in cui Devil si ritrovò ad affrontare un falso sacerdote vudù, pubblicata nel numero 130 della sua prima serie.
    Nella storia in questione un imbroglione estorceva denaro ad alcuni immigrati haitaini, con la scusa delle maledizioni, arrivando addirittura a fare un sacrificio umano con la figlia di una delle vittime non paganti, che verrà salvata dal super eroe cieco.
    A dimostrazione di quanto l'interpretazione offerta da Nolitta su Zagor di questa religione fosse sbagliata.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 17/7/2023, 17:08) 
    Adesso che mi ricordo, ci fu una storia in cui Devil si ritrovò ad affrontare un falso sacerdote vudù, pubblicata nel numero 130 della sua prima serie.
    Nella storia in questione un imbroglione estorceva denaro ad alcuni immigrati haitaini, con la scusa delle maledizioni, arrivando addirittura a fare un sacrificio umano con la figlia di una delle vittime non paganti, che verrà salvata dal super eroe cieco.
    A dimostrazione di quanto l'interpretazione offerta da Nolitta su Zagor di questa religione fosse sbagliata.

    "Messaggero di morte", me la ricordo bene, con Fratello Zed che ricattava col vudu i neri di Harlem. Coi disegni di Bob Brown, uno dei miei preferiti. ^_^ In quel caso era un imbroglione, ma nell'ambiente vudu queste cose sono una costante, come pure nell'ambiente dei maghi, fattucchieri, indovini, astrologi eccetera. Che è meglio evitare.

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    Nelle sue storie, Nolitta dimostra un certo disprezzo per la religione cattolica.
    Anche ne "il profeta", enfatizza molto il fanatismo dei credenti, presentandoli come dei decerebrati ed inserendo Padre Otavio solo per esigenze di copione.
    Invece, verso la magia e altre pratiche tribali si dimostra molto più tollerante, quasi a voler suggerire che quella é la vera via da seguire.

    Piccola domanda: ne "la città del crimine" cosa aveva detto in proposito la vecchia protestante che ospitava Mister No?
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 26/7/2023, 20:41) 
    Nelle sue storie, Nolitta dimostra un certo disprezzo per la religione cattolica.

    Non solo lui: molti altri autori Bonelli mostrano questo disprezzo. Castelli e gli altri autori di Martin Mystere hanno fatto spesso storie blasfeme sulla Madonna, su Gesù, sulla fede cristiana, sulla Chiesa. Mentre hanno sempre presentato con ammirazione la religione protestante e tutte le altre, e soprattutto il credo massonico. Dylan Dog e Tiziano Sclavi hanno presentato la Chiesa nei modi peggiori, mostrando una certa ammirazione per la magia, le evocazioni spiritiche, eccetera. In storie fantasy e di fantascienza (Dragonero, Brendon, Nathan Never) la Chiesa semplicemente non esiste: al massimo è ridicolizzata nelle prediche da strapazzo di Aristotele Skotos, il nemico di Nathan Never, che si è fatto una chiesa per conto suo imitando le omelie cristiane e nello stesso tempo ridicolizzandole. Nei gialli come Nick Raider e Julia la Chiesa è assente o appena accennata: in Julia, in particolare, l'uomo viene visto non dal punto di vista cristiano, cioè come essere dotato di ragione, ma come bestia dominata da impulsi inconfessabili e nascosti dietro una patina di ipocrisia.

    Le uniche eccezioni sono in Tex, coi monasteri di frati, anche se, nello stesso tempo, Tex crede nelle stregonerie indiane. In ogni caso, guarda caso, è Tex il più venduto di tutti alla Bonelli, ed è l'unico salvagente per tutti gli altri non cattolici protagonisti: perchè senza di lui tutti crollerebbero e non venderebbero venti copie neanche se piangessero.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 26/7/2023, 20:41) 
    Anche ne "il profeta", enfatizza molto il fanatismo dei credenti, presentandoli come dei decerebrati ed inserendo Padre Otavio solo per esigenze di copione. Invece, verso la magia e altre pratiche tribali si dimostra molto più tollerante, quasi a voler suggerire che quella é la vera via da seguire.

    E' così. Intendiamoci, storie come quelle del Profeta sono successe davvero: ma quella non era una religione cattolica, ma una sua parodia. Parodia che finisce tante volte in tragedia: per esempio, nel 1978 ci fu un suicidio di massa. 912 seguaci della setta "Tempio del Popolo" si tolsero la vita a Jonestown, in Guyana. E non fu un caso isolato.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 26/7/2023, 20:41) 
    Piccola domanda: ne "la città del crimine" cosa aveva detto in proposito la vecchia protestante che ospitava Mister No?

    Aveva chiesto a Mister No se era cattolico o protestante. E lui aveva risposto che era protestante. E lei replicò: "Molto bene. Vi dico subito che se foste stato cattolico non vi avrei accettato. I cattolici fanno quello che vogliono senza neanche pentirsi, perchè tanto c'è la confessione". Questo è il punto di vista dei protestanti negli Stati Uniti, e la persecuzione dei cattolici è una realtà che c'è ancor oggi. I protestanti odiano i cattolici, e una delle motivazioni è anche (ma non solo) quella che ha detto la donna anziana. Senza rendersi conto che i cattolici sanno che Dio non si prende in giro: quando si fa la confessione, c'è l'impegno di non peccare più. Se poi continui lo stesso a peccare senza impegnarti minimamente a non farlo più, allora non ha senso che tu ti confessi dopo: la confessione non ha nessun valore, anzi è motivo di condanna perchè prendi in giro Dio.

    Inoltre, la donna protestante non sa, evidentemente, che il protestantesimo di Lutero, Calvino e tanti altri considera importante la fede e non le opere: quindi, secondo loro puoi peccare finchè ti pare, l'importante però è che tu abbia fede in Dio. So che sembra ridicolo, ma è davvero così. Ed è proprio quello che la donna protestante accusava ai cattolici.

    Il protestantesimo è un'altra religione, più che un cristianesimo: il cristianesimo vero resta quello cattolico. Non ce ne sono altri.
     
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