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  1. ZAGOR: "ZOMBI!" (Joe7)

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    Zagor
    By joe 7 il 6 Dec. 2019
     
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    ZAGOR 92-95: ZOMBI! (analisi di Joe7)
    (Qui l'analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta (Sergio Bonelli)
    Disegni: Franco Bignotti

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 143-146 (usciti nel 1973). I numeri reali di Zagor sono 92-95. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale: in questo caso, gli albi hanno i numeri 92-95.

    TRAMA

    Zagor si trova ad Haiti con Cico e Bosambo, dopo la drammatica conclusione di "Libertà o morte!". Laggiù conosce un ricco coltivatore di canna da zucchero, Alan O'Keefe, al quale alcuni stregoni vudu avevano rapito il figlio e lui, insieme ad una banda di mercenari, per riaverlo commette delle stragi, ammazzando sacerdoti vudu come Tullius e Lorgina, insieme ai loro fedeli. Zagor è perplesso davanti alla crudeltà di O'Keefe, e lo è ancora di più, quando un haitiano mezzo sacerdote, "Guedè" Danseur, gli dice che O'Keefe non ha mai perso il figlio, ma lo tiene nascosto, in modo da avere così una scusa ufficiale per sterminare tutti i seguaci del vudu, che lui odia in un modo feroce e sanguinario. Zagor cerca di fermare O'Keefe, ma viene imprigionato insieme a Cico e Bosambo. Quando tutto sembra perduto, quella notte arriva all'improvviso un gruppo di zombi dotati di machete, che sono i seguaci vudu uccisi da O'Keefe e dai suoi: tra di loro ci sono anche i morti Tullius e Lorgina. Alan O'Keefe e i suoi uomini vengono sterminati dai non-morti e gli unici sopravvissuti sono Zagor, Cico e Bosambo, che, il mattino dopo, vengono liberati da "Guedè" Danseur.

    COMMENTO: UNA STORIA CUPA

    Forse "Zombi" è la storia più cupa dello Zagor nolittiano, ottimamente realizzata dai disegni di Bignotti, adatto per queste atmosfere. E' anche una storia che non ho mai amato molto: non si capisce da che parte stare, un pò come Zagor, che qui, soprattutto in certi momenti, è confuso come non mai (ne parlo meglio dopo): è una specie di Mister No ante litteram. Infatti, il pilota di Manaus sarà creato da Nolitta solo due anni dopo: ma già in questa storia si vede uno Zagor che si comporta come Mister No. Questa storia sarà quasi replicata nello speciale Mister No 1, "Magia Nera", dove il personaggio di Polanski farà le veci di Alan O'Keefe, con gli zombi di mezzo. E Mister No sarà anche coinvolto diverse volte nelle stregonerie di Haiti.

    IL VUDU': UNA REALTA' DIABOLICA

    Eppure, ripeto, non è una storia che mi appassiona, perchè, se non posso stare dalla parte del violento O'Keefe, non posso nemmeno stare dalla parte dei praticanti del vudù. Anche nelle sue forme più "innocue" (per modo di dire), questo vudù resta inquietante: si vedono degli sgozzamenti notturni di animali, degli uomini che si ubriacano fino a farsi "possedere", e altro. Figurarsi in quelle più tremende, come le bambole vudù, i sortilegi e infine, in un crescendo di orrore, gli zombi. Da qui si ha la sensazione che il vudu sia ben pericoloso, nonostante i patetici tentativi di Nolitta di ingentilirlo con personaggi macchietta come "Guedè" Danseur. Tutti gli haitiani della storia vivono in modo subumano, tra una osteria e l'altra, in mezzo alla sporcizia e alla paura. Sì, perchè questo vudu non è per nulla tranquillizzante: si vede bene che anche un allegrone come "Guedè" ne è terrorizzato in certi momenti. Anzi, la scena dove compaiono gli zombi Tullius e Lorgina, che prima erano stati visti da vivi, è forse la più terrorizzante di tutta la serie di Zagor. Tra l'altro, tutta questa storia di Zagor - caso raro - si svolge solo di notte, tranne i rari e brevi momenti diurni nel campo di O'Keefe. "Zombi" è una storia notturna, dove il sole compare definitivamente solo nelle ultime vignette, sotto il rullo dei tamburi, che però avevano già tambureggiato tutta la notte.

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    Quindi, se non sto dalla parte di O'Keefe con la sua violenza, non sto nemmeno dalla parte di questa degradazione umana che si vede nel mondo del vudù. Se nella realtà non ci sono gli zombi, nella religione vudù i sacrifici umani però ci sono davvero, per quanto Nolitta cerchi di nasconderlo, inserendo solo dei sacrifici di animali. Se O'Keefe usa come scusa un possibile sacrificio umano, vuol dire che è una scusa credibile, che è una cosa che può benissimo avvenire in quel mondo (dopotutto, basta guardare la copertina della "Notte dei maghi", con uno Zagor da sacrificare). Inoltre, Nolitta cerca di mettere in buona luce il Vudù attaccando il cristianesimo, dietro la solita scusa del "cristianesimo che è peggio del vudù perchè è stato imposto", come Nolitta fa dire a Bosambo o a Tullius. E' chiaro che è sbagliato imporre qualcosa: ma il cristianesimo - e Nolitta, astutamente, evita di dirlo - non fa sacrifici umani, nè di animali. E non crede in malocchi o sortilegi, cosa che invece i praticanti vudù temono con gran paura.

    L'AMBIGUO "GUEDE'" DANSEUR

    "Guedè" Danseur (da "guedè", spirito burlone della religione vudu, e "danseur", "ballerino" in francese) è un mezzo imbroglione che fa il sacerdote vudù o mago di seconda categoria. Il suo vero nome è Bill Robinson ed era vissuto a New Orleans facendo spettacolo col nome di "Froggy" Bill, chiamato così per la sua capacità di saltare cantando e suonando. Tornato ad Haiti, fu soprannominato "Guedè", termine che significa spiritello burlone e imprevedibile, vestito proprio come lui. A prima vista è un simpaticone, ma - seppur per legittima difesa - poco prima di presentarsi a Zagor aveva ucciso a sangue freddo due uomini di O' Keefe, per poi fare uno spettacolo canterino davanti a Zagor e Cico, e quindi davanti ai due cadaveri. :huh: "Guedè" è un personaggio che uccide con leggerezza e imbroglia la gente facendo il finto mago: quindi, dietro il suo aspetto da simpaticone, è piuttosto inquietante, come lo sono tutti i personaggi vudù di questa storia oscura.

    4a 4b
    Ho capito male o il "simpaticone" Guedè vuole dare i cadaveri in pasto agli avvoltoi, dopo averli ammazzati? Capisco la legittima difesa, ma qui si esagera...E Zagor e Cico non dicono neanche bà. :huh:



    LO STRANO COMPORTAMENTO DI ZAGOR

    Dunque: all'inizio della storia, Zagor e i suoi compagni sono accolti dal sacerdote vudù Tullius e dai suoi seguaci, che poi, successivamente, vengono ammazzati a pistolettate da O'Keefe e dai suoi scagnozzi. Mi è sempre sembrata strana l'indifferenza di Zagor davanti ai neri ammazzati, mentre discute con O'Keefe, manco si fossero incontrati per strada mentre facevano quattro passi. Oppure con il gruppo di Lorgina, dove praticamente accade lo stesso. Qui Zagor appare piuttosto inerte, meno difensore dei deboli come è di solito. C'è anche un momento, che considero il cuore della storia, in cui Cico e Zagor fanno accenno a quello che è successo con Manetola, pur senza nominarlo, e Cico capisce che Zagor è ancora scosso da quello che è successo e cerca di tirarlo su di morale, dicendogli che può comunque aiutare altre persone. Ma il punto base, che si nota dai discorsi tra i due, è che quel posto, Haiti, mette a disagio entrambi, che si trovano in mezzo all'oscurità dei sortilegi vudù (di cui poi vedranno il lato più oscuro, quello degli zombi) e alla crudeltà di O'Keefe (che deve ancora manifestarsi apertamente senza più nascondersi dietro varie giustificazioni). Due estremi, entrambi errati, dove Zagor si sente disorientato. Haiti, in sostanza, nonostante la storia si sviluppi a favore dei praticanti vudù, è un'isola tutta immersa nella tenebra.

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    Le perplessità di Zagor e Cico.



    UN'ALTRA STORIA DOVE ZAGOR NON FA NIENTE

    Dopo "Libertà o morte" - che è stato il primo caso - abbiamo subito dopo il bis: "Vudu" è un'altra storia dove la presenza di Zagor è superficiale: se lo si togliesse dalla storia, questa andrebbe avanti da sola senza di lui, con O'Keefe e gli zombi giustizieri. La scena di Zagor legato, mentre tutto si risolve attorno a lui, senza che non faccia un tubo, avviene anche nel Tex di Nolitta, nella storia "I ribelli del Canada". Questa sembra essere una costante nolittiana.

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    L'eroe che risolve le situazioni? Ah, volete sapere dov'è? E' quello lì, il tizio legato a destra.


    Si vede che a Nolitta piaceva questo espediente dell'eroe che non fa nulla e della storia che si risolve senza di lui: ma è uno sviluppo che non ha senso, perchè rende il personaggio superfluo. Il trend del personaggio che non fa un tubo nella serie di Zagor si ripeterà in seguito con "Arrestate Billy Boy", "Spedizione punitiva", "Tigre!". E' un metodo narrativo che, per me, è errato, perchè danneggia il personaggio. Ai lettori normali non piacciono i falliti. Il personaggio deve sempre essere qualcuno che risolve la situazione, e se lo fa è sicuro che viene letto più volentieri. Credo infatti che questo sia stato il motivo del fallimento di tanti personaggi "perdenti" della Bonelli come Mister No, Ken Parker, Dylan Dog (che ha un crollo delle vendite), e decine di altri.


    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 12/4/2023, 17:29
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    Questa storia mi ha sempre incuriosito, perché vidi la pubblicità dei primi due numeri sui vecchi Tex di mio padre.

    Dopo averla letta, penso non sia male e credo che la celata difesa del vudù a favore del cristianesimo oggi sarebbe oggetto di pesanti critiche. Comunque, un personaggio come O'Keefe, simbolo del fanatismo religioso, nelle storie attuali ci starebbe bene.

    Piccola curiosità: quando parli del fallimento dei personaggi perdenti, citi anche Mister No; io credevo che la sua testata andasse bene.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 13/8/2020, 09:39) 
    Questa storia mi ha sempre incuriosito, perché vidi la pubblicità dei primi due numeri sui vecchi Tex di mio padre.

    Dopo averla letta, penso non sia male e credo che la celata difesa del vudù a favore del cristianesimo oggi sarebbe oggetto di pesanti critiche. Comunque, un personaggio come O'Keefe, simbolo del fanatismo religioso, nelle storie attuali ci starebbe bene.

    Piccola curiosità: quando parli del fallimento dei personaggi perdenti, citi anche Mister No; io credevo che la sua testata andasse bene.

    Mister No vendeva bene per un certo periodo; poi ebbe dei problemi di vendita, che cercarono di rialzare con storie un pò più "scioccanti", "adulte", nella saga in cui Mister No deve fuggire da Manaus per via di una organizzazione segreta giapponese; oppure con la trasferta in Africa. Ma non ebbe il successo sperato, e Sergio Bonelli lo volle concludere con una storia-fiume, qualcosa come 10-12 numeri. D'altra parte, se una serie chiude, è perchè vende poco: se no, Mister No ci sarebbe ancor oggi con la sua testata personale e non in rare occasioni di revival come stanno tentando di fare oggi.

    Non ho capito bene la "celata difesa del Vudù a favore del cristianesimo": mi pare che la storia sia a favore del Vudù e, nello stesso tempo, critica sul cristianesimo.

    A proposito del fanatismo religioso di cui parli, permettimi una digressione: capisco che oggi si parli molto di "fanatismo religioso", è un argomento di moda. Ma il fanatismo parte dal cuore dell'uomo, non deve essere per forza legato alla religione (che spesso è quella cattolica sul banco degli accusati: le altre religioni, di norma, non sono mai fanatiche, anzi, sono viste come molto più tolleranti e civiche. Una cosa che qualunque ricerca storica seria smentirebbe decisamente). C'è del fanatismo anche nelle cataste di morti ghigliottinati della rivoluzione francese, tutta laica. C'è del fanatismo nel comunismo: i gulag sovietici, gli orrori di Pol Pot e dell'Albania di Enver Hoxha, con stragi da far impallidire chiunque. Ed erano tutti atei, non religiosi. Ed è chiaro che non tutte le religioni sono buone: ci sono delle religioni sanguinarie, come quella azteca dei sacrifici umani o quella pagana dei nazionalsocialisti, che oggi chiamano nazisti.
     
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    Mi sono espresso male: volevo dire che nella storia si vede che Nolitta parteggia per il vudù, criticando il cristianesimo; per caso Nolitta era ateo?

    Riguardo al fanatismo: mi piace molto il tuo discorso e lo approvo in pieno. Una cosa che apprezzo molto di te sono i profondi risvolti che dai alle tue risposte,

    Riguardo a Mister No, penso che in tempi come i nostri, dove il politically correct e il buonismo regnano sovrani, un personaggio come lui (che tra le altre cose, bazzica i bordelli) non avrebbe fatto molta strada.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 13/8/2020, 11:05) 
    Mi sono espresso male: volevo dire che nella storia si vede che Nolitta parteggia per il vudù, criticando il cristianesimo; per caso Nolitta era ateo?

    Non lo so, so solo che qui ha esaltato il vudù e ha criticato il cristianesimo, ma è troppo poco per sapere se una persona è credente o meno.

    CITAZIONE (Andrea Micky @ 13/8/2020, 11:05) 
    Riguardo al fanatismo: mi piace molto il tuo discorso e lo approvo in pieno. Una cosa che apprezzo molto di te sono i profondi risvolti che dai alle tue risposte, Riguardo a Mister No, penso che in tempi come i nostri, dove il politically correct e il buonismo regnano sovrani, un personaggio come lui (che tra le altre cose, bazzica i bordelli) non avrebbe fatto molta strada.

    Il politically correct, cioè un modo di pensare comune che non corrisponde al vero, c'è sempre stato: cambia nel corso dei secoli, ma è sempre quello. Per combatterlo basta essere aderenti alla realtà che si vede e si tocca, e su di essa fare le proprie riflessioni e su di essa confrontare quelle degli altri.

    A dire il vero, ho sempre avuto l'impressione che Mister No non abbia fatto molta strada proprio perchè era sempre politically correct: tipo gli indios sempre buoni, i bianchi sempre cattivi, buttare tutto sul sociale, rispettare le minoranze anche se questo è a svantaggio di tutti (minoranze comprese), eccetera. Ma un fumetto che la butta tutto sul sociale, cioè sul politically correct, non ha vita lunga.
     
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    Nei giorni scorsi mi era venuta voglia di rileggere questa storia e sebbene la trovi ancora ben fatta, mi inquieta come Nolitta abbia attaccato il cristianesimo (i cui insegnamenti sono fondamentali per la società) a favore del vudù.
    Sul serio: in certi momenti mi sembra che il messaggio di fondo fosse "convertitevi al vudù, che é una religione giusta".
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 17/12/2021, 20:52) 
    Nei giorni scorsi mi era venuta voglia di rileggere questa storia e sebbene la trovi ancora ben fatta, mi inquieta come Nolitta abbia attaccato il cristianesimo (i cui insegnamenti sono fondamentali per la società) a favore del vudù.
    Sul serio: in certi momenti mi sembra che il messaggio di fondo fosse "convertitevi al vudù, che é una religione giusta".

    E' proprio questo che non mi andava giù. Nei riti notturni vudù (infatti si svolgono sempre di notte, per dire) si evocano dei demoni (che chiamano spiriti, ma è la stessa cosa), avvengono delle possessioni (lo stesso Nolitta le fa vedere nella storia), si ubriacano, si accoppiano, sventrano polli e a volte anche uomini: è una religione che si avvicina al satanismo e lui ci va a dire "guardate che il vudù è meglio del cristianesimo". Non mi sembra un caso che molti abbiano preferito passare dal vudù al cristianesimo.
     
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    Senza addentrarmi sui commenti sopra ma prendendo in esame la storia in oggetto vado controcorrente perché a me è particolarmente piaciuta assai. Come ho già avuto modo di dire prendo in esame la storia per ciò che è ,una lettura di un fumetto. Facendo seguito pertanto a questo preambolo , a me è piaciuta proprio al contrario a te Joe per le cose che non ti ha entusiasmato. Vedere ogni tanto Zagor nell' affrontare situazioni anche fuori il suo controllo per esempio mi dà la sensazione di una veridicità del personaggio più che vederlo sempre vincente quantunque e comunque. Certo , è un eroe e come tale ci si aspetta un finale vittorioso , ma ogni tanto se non è così , per conto mio il personaggio risulta più umano e vicino alla realtà. La storia proprio per la sua cupezza , tra narrazione e disegni vanno di pari passo a braccetto e conferiscono un alone di terrore nell'aria , una sorta di inquietudine , rotta da qualche intervallo sapientemente inserito dalla leggerezza del ballerino e artista Guade' . Adoro Bignotti , e in questo caso così come quando illustrava Mister No anche in Zagor relativamente in questa storia analogamente come in Molok la simbiosi è pressoché perfetta. Questa storia è una parentesi del filone Horror forse la più inquietante e per questo considerandone il genere la più riuscita sotto il suo aspetto , magari non da vetta assoluta come contro il vampiro ma dico senza mezzi termini da risultarmi affascinante per via che sembra trasportare il lettore in un mondo lontano e sconosciuto.....Storia da 9 disegni da 10 se analizzati nel contesto sviluppato
     
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    Anche se "Zombi" è una storia ben raccontata e con le giuste atmosfere inquietanti, è una storia dove Zagor è praticamente assente. Se togli Zagor dalla narrazione, ti accorgi che va benissimo avanti senza di lui: O'Keefe avrebbe continuato a fare le sue stragi fino a che non sarebbe stato massacrato dagli zombi. E' quel genere di storie che, anche se fatte bene e in modo coinvolgente, non mi piacciono proprio perchè il personaggio è praticamente inesistente: non ha nessuna influenza vera sulla storia, è una specie di fantasma, un osservatore e nulla di più. Si può dire lo stesso di "Tigre", o "Sandy River". Il protagonista deve essere presente, non essere assente. Un protagonista che si fa travolgere dagli avvenimenti non è più un protagonista: il "protagonista" qui è la storia in sè. Zagor diventa testimone di un documentario, di un filmato, di una storia a lui essenzialmente estranea. Almeno questa è la mia impressione. Non voglio dire che Vudu è brutta come storia: è fatta bene, ma non è una storia "di Zagor": è una storia praticamente senza Zagor. Poi può piacere, ma non è una storia "zagoriana": diciamo che è una "storia" soltanto.
     
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    Ovviamente rispetto la tua opinione che comunque resta anche valida a secondo da che prospettiva si guarda . Altrettanto ovviamente , a alcuni come me invece si ritiene comunque oltre essere una bella storia che il protagonista resta sempre tale in quanto è calato pur sempre in un assegnato posto ,un ruolo forse più marginale del solito ma sempre da un suo punto di vista . Averne storie così oggi.... non riferito a te , ma generale se penso lo Zagor del dopo Nolitta e ancora quello attuale
     
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    CITAZIONE (Ernesto62 @ 2/4/2022, 21:53) 
    Ovviamente rispetto la tua opinione che comunque resta anche valida a secondo da che prospettiva si guarda . Altrettanto ovviamente , a alcuni come me invece si ritiene comunque oltre essere una bella storia che il protagonista resta sempre tale in quanto è calato pur sempre in un assegnato posto ,un ruolo forse più marginale del solito ma sempre da un suo punto di vista . Averne storie così oggi.... non riferito a te , ma generale se penso lo Zagor del dopo Nolitta e ancora quello attuale

    A parte la faccenda di Zagor protagonista o meno, è vero che storie simili non si fanno più. Manca la capacità di fare il dramma, di coinvolgere: oggi sembrano tutti sceneggiatori senz'anima.
     
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    La ho proprio finita di (ri)leggerla . Niente da fare......lo so che poi uno di ripete fino alla nausea , ma ancora una volta , l'ennesima, non posso che chinarmi alla bravura di questi ormai scomparsi artisti. Già perché di arte si può parlare anche se stiamo discutendo di fumetti. Ma come sono stati grandiosi sia lo scrittore , e forse anche di più il disegnatore in questo specifico caso a calarsi perfettamente in questa storia . Per il genere horror di Zagor ,"Zombi" è il racconto più cupo e carico di atmosfere oscure e palpabili inquietanti. È così che deve essere . La prerogativa dello Zagor Nolittano , indipendente se disegnato da Ferri o Donatelli ma anche Bignotti è quella che puoi rileggere tante volte le sue storie e ne resti sempre incantato . Applausi !!!!!
     
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    Beh, il fumetto é chiamato ance "la nona arte" e perciò, la definizione di Ernesto62 é azzeccata.
     
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    CITAZIONE (Ernesto62 @ 10/4/2022, 09:22) 
    La ho proprio finita di (ri)leggerla . Niente da fare......lo so che poi uno di ripete fino alla nausea , ma ancora una volta , l'ennesima, non posso che chinarmi alla bravura di questi ormai scomparsi artisti. Già perché di arte si può parlare anche se stiamo discutendo di fumetti. Ma come sono stati grandiosi sia lo scrittore , e forse anche di più il disegnatore in questo specifico caso a calarsi perfettamente in questa storia . Per il genere horror di Zagor ,"Zombi" è il racconto più cupo e carico di atmosfere oscure e palpabili inquietanti. È così che deve essere . La prerogativa dello Zagor Nolittano , indipendente se disegnato da Ferri o Donatelli ma anche Bignotti è quella che puoi rileggere tante volte le sue storie e ne resti sempre incantato . Applausi !!!!!

    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 10/4/2022, 09:39)
    Beh, il fumetto é chiamato ance "la nona arte" e perciò, la definizione di Ernesto62 é azzeccata.

    Nolitta era uno di quei narratori che volevano fare delle belle storie e si sentivano coinvolti loro stessi nei personaggi che raccontavano: soffrivano con loro, gioivano con loro, erano loro. Non facevano un "compito", nè un "lavoro", nè una "propaganda": erano dei veri e propri cantastorie. ^_^ "Zombi" era una storia cupa, con uno Zagor un pò in disparte, ma era una storia comunque coinvolgente.
     
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    Ogni volta che leggo una storia in cui l'eroe affronta il vudù, mi viene sempre in mente questa e mi chiedo "Ma come può Nolitta aver difeso il DIABOLICO vudù arrivando persino ad attaccare il cristianesimo?".
    Auto-risposta: Dato che Nolitta seguiva il politically correct, avrà pensato "Viva il vudù dei sempre buoni neri e abbasso il cristianesimo dei sempre cattivi bianchi".
    E non mi stupirei se, per via del Politically Correct, altri autori d'oggi facessero lo stesso.
     
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