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  1. IL COMMISSARIO SPADA DOSSIER - quarta parte

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    Commissario Spada
    By joe 7 il 5 Oct. 2022
     
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    IL COMMISSARIO SPADA - QUARTA PARTE
    (La prima parte si trova qui; la puntata precedente si trova qui.)

    Spada-Bilbolbul
    Libro su Spada e De Luca realizzato in occasione della mostra espositiva della BilBolBul a Bologna (2008).



    ELENCO DELLE STORIE - 1

    1970: LADRO D'URANIO
    "Il Giornalino" 16-19, anno 1970
    E' la prima storia di Spada, in cui la copertina del Giornalino ce lo presenta con una scena tutta azione. Il protagonista ha una pistola in mano e si aggrappa al tetto di un'auto, che sfreccia per via Melchiorre Gioia a Milano. Il guidatore ha una faccia coperta dalla maschera di un teschio alla Kriminal (già popolare allora). Il ladro aveva rubato dell'uranio radioattivo, col quale ricattare le polizie di mezza Europa. Quindi era un terrorista: come si vede, si comincia subito con una linea narrativa incentrata sull'attualità sociale e sulla politica, invece delle tipiche storie di "nera" su sesso e droga, definite "banali e crude" dallo sceneggiatore Gonano. Fu una scelta fondamentale per il successo del personaggio. Gonano non infieriva sui cattivi sconfitti: gli avversari delle prime storie erano mossi da motivi venali ed erano, in qualche modo, perdonabili: anzi, qui il ladro di uranio si pente in punto di morte. Tutta un'altra cosa rispetto alla spietatezza ideologica dei terroristi di sinistra della Aut-Aut e della follia intelligente di Geronimo, che compariranno più avanti.

    Il-giornalino-n16-1970
    Il Giornalino 16/1970: la prima storia di Spada.



    1970: L'UOMO SENZA RICORDI
    "Il Giornalino" 20-25, anno 1970
    Spada aiuta una persona che ha perso la memoria ed è coinvolta in un piano criminale a sua insaputa. Anche se diventa un assassino involontario, viene alla fine lasciato libero: Spada aveva riconosciuto la sua estraneità al fatto. Si comprendevano le circostanze che in certi casi rendevano comprensibili certe azioni.

    1970: UN MEZZO SUCCESSO
    "Il Giornalino" 26, anno 1970
    Si tratta di una storia di una sola tavola col commissario e suo figlio. Era stata una storia sperimentale per rendere più frequente la presenza di Spada sul Giornalino. Ma era chiaro che il protagonista era adatto solo per storie più lunghe: quindi l'idea delle storie a una sola pagina ogni tanto fu abbandonata.

    1970: IL SEGRETO DELL'ISOLA
    "Il Giornalino" 27-33, anno 1970
    Mario, il figlio di Spada, è in Corsica per una vacanza e viene coinvolto nei piani degli indipendentisti corsi; interverrà poi Spada.

    1970: L'INCIDENTE (prima parte)
    "Il Giornalino" 48-52, anno 1970
    La prima parte di una storia in tre parti, in cui Mario, il figlio di Spada, è preso di mira da trafficanti di droga. Inoltre, Spada, nelle indagini, subisce un terribile incidente in macchina che ne sfigura la faccia. In questa storia, la serie cambiò completamente impostazione, pur rimanendo fedele alle premesse: non solo il protagonista rimane sfigurato nell'incidente d'auto, ma da questo momento Spada incontra dei malvagi ancora peggiori - quasi una discesa agli inferi - spinti non solo dal profitto, ma soprattutto da motivazioni ideologiche profonde e quasi impossibili da sradicare. Presi da ideali distorti, fanatismo, follia, uccidono senza problemi e per loro non c'è speranza di redenzione: o finisce con l'arresto o con la morte violenta.

    1971: LA CACCIA (seconda parte)
    "Il Giornalino" 4-10, anno 1971
    Mario, insieme al ladruncolo Sgrinfia e una sua giovane insegnante, cerca di risalire al traffico di droga per conto suo, ma viene catturato. Spada, ripresosi dall'incidente, è sulle tracce del figlio.

    1971: MARIO, MARIO (terza parte)
    "Il Giornalino" 12-21, anno 1971
    Le ricerche di Spada lo portano fino in Marocco, dove alla fine trova il figlio e la giovane insegnante e li salva da un capo beduino.

    Giornalino-1971-12a



    1971: UN UOMO DI FEGATO
    "Il Giornalino" 25-29, anno 1971
    Durante il viaggio di ritorno dal Marocco, Spada e Mario si trovano alle prese con un dirottamento aereo: grazie ad un aiuto inaspettato, la faccenda si conclude senza morti.

    1972: IL CASO DELLA FRECCIA
    "Il Giornalino" 4-21, anno 1972
    Un ragazzo hippy viene ucciso da una freccia e il suo corpo viene trovato dalla polizia. Spada indaga e scopre cosa c'è dietro la comunità in cui viveva la vittima. E' una storia incredibilmente reale, sia nel descrivere il mondo hippy di quei tempi e la mentalità di allora. Il lettore segue con angoscia i passaggi della vita del personaggio ucciso con una freccia, comprendendo il ginepraio in cui è finito per sua libera scelta. Si può dire che è con questa storia che la saga di Spada prende davvero il volo.

    1973: GERONIMO (prima parte)
    "Il Giornalino" 15-25, anno 1973
    Storia in due parti. Un criminale, che si fa chiamare Geronimo, si fa beffe della polizia, puntando poi via via sempre più in alto e coinvolgendo il figlio di Spada, Mario. Il Commissario è costretto a fare un accordo con Geronimo per recuperare suo figlio. Entra in scena qui forse il rivale in eccellenza di Spada, quasi un "Joker" di Batman col volto che richiama Rasputin di Corto Maltese. Non si sa il suo vero nome: "Geronimo" è il suo nome di battaglia. Molto furbo e intelligente, agisce in modo prima beffardo, poi via via sempre più spietato. E' un richiamo alle azioni degli Indiani Metropolitani (da qui il nome indiano "Geronimo"), un gruppo di estrema sinistra degli Anni '70. Erano un'ala di protesta letteraria e artistica: gli affiliati si riunivano spesso al Parco Lambro, a Milano, in un "Festival del proletariato giovanile" organizzato da "Re Nudo", un periodico di controcultura: la si può definire una versione italiana di Woodstock. Si opponevano alla famiglia e alla patria e proponevano la libertà sessuale, la famiglia allargata, la liberalizzazione della droga. Erano famosi anche per i loro blitz o sfondamenti con le forze dell'ordine. Col personaggio di Geronimo, la serie raggiunge una qualità elevata sia di narrazione che di disegno. Geronimo si mostra un antagonista davvero temibile e la sua personale battaglia con Spada, giocata con astuzia e strategia, conquista il lettore.

    1973-74: PATTO COL DIAVOLO (seconda parte)
    "Il Giornalino" 43-52, anno 1973; 1, anno 1974
    Il Commissario cerca di salvare la vita di Mario e di catturare Geronimo, nonostante il patto tra i due: lo scontro diventa sempre più teso fino al finale.

    Commissario-Spada
    Geronimo, uno dei peggiori nemici di Spada.



    1974: I FIGLI DEL SERPENTE
    "Il Giornalino" 23-33, anno 1974

    spada
    Una scena emblematica e rappresentativa della storia. De Luca nei suoi disegni sapeva dare una grande forza evocativa.


    Spada racconta a Mario come è morta sua moglie, la madre di Mario. Poco prima della nascita di Mario, lei e Spada furono coinvolti negli intrighi di una setta satanica. E la moglie di Spada, Lucia, che era una parapsicologa, aveva sentito il pericolo che rappresentavano e si sacrificò per fermare i loro piani. In questa storia, gli avversari rappresentano un'ulteriore discesa nel baratro del male, ancora più profondo di quello dei terroristi: la setta satanica dei Figli del Serpente infatti fa il male per adorazione verso il Male stesso. Si scopre qui il passato tormentato e tragico del commissario. La morte della moglie Lucia (un nome che richiama la luce) è una morte redentiva, un sacrificio necessario per un bene maggiore. Tuttavia è una storia crudele, che fa capire la pericolosità del mondo in cui vive Spada, in cui si trova a lottare contro il Male in persona. In questa vicenda, il rapporto tra Spada e il figlio Mario si approfondisce.

    Come mai gli autori vollero uccidere la moglie di Spada? All'inizio il problema non si poneva, perchè si gestivano le storie tenendo fuori dal contesto il personaggio della madre di Mario, che non compariva mai, come la signora Colombo. Quindi non si sapeva se lei era viva, o morta, o divorziata, o chissà cos'altro. Ma, alla fine, anche a causa delle continue domande dei lettori, era necessario affrontare direttamente il problema. Così Lucia Spada fu presentata come già morta, e le circostanze della sua morte furono raccontate in un flashback. Perchè questa decisione di ucciderla? Forse perchè è difficile gestire la moglie di un commissario. O la trasformi in una signora Maigret o in un'aiutante del marito. In ogni caso, una presenza femminile come una moglie sarebbe stata ingombrante in un racconto drammatico come quello di Spada. La si sarebbe potuta presentare come divorziata: ma non si poteva presentare una moglie divorziata in un giornale cattolico come il Giornalino. Quindi, l'unica alternativa era rendere orfano Mario: e questo avrebbe anche sottolineato la drammaticità delle storie di Spada.

    spada-3
    Lucia, la moglie di Spada. Nel flashback, il commissario portava la barba.



    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 6/10/2022, 17:17
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    Più leggo i tuoi articoli, più mi viene voglia di recuperare il fumetto.
    PS: quando pubblicherai la tua analisi su Devilman?
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 5/10/2022, 23:27) 
    Più leggo i tuoi articoli, più mi viene voglia di recuperare il fumetto.
    PS: quando pubblicherai la tua analisi su Devilman?

    Non hai idea di quanti sarebbero i fumetti "da recuperare", non mi basterebbe una vita per presentarli. L'analisi su Devilman è in corso, ma purtroppo sono solo agli inizi, dovrai aspettare ancora un pò.
     
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