Il blog di Joe7

  1. CANTIAMO INSIEME 22: "VOGLIO VIVERE DA SOLA"

    22 – VOGLIO VIVERE DA SOLA
    Puoi vivere da sola? (titolo originale giapponese)
    (Il primo articolo si trova qui; la precedente puntata si trova qui)

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    RIASSUNTO

    Siamo a Salisburgo, in Austria, alla prima metà del '900. Maria Kutschera è una ragazza vivace che vuole farsi suora e al convento di Nonnberg la mettono alla prova, mandandola come insegnante della famiglia Trapp: dovrà occuparsi di Maria Von Trapp, la giovanissima figlia malata del Barone. Tuttavia, tutti figli del Barone (si chiamano, dal più grande al più piccolo: Hedwig - o Edvige - , Rupert, Werner, Maria, Joanna, Martina e Agatha) la accolgono con freddezza. Inoltre, la tutrice dei bambini, la baronessa Matilda, non la vede di buon occhio. Anzi, Matilda vorrebbe che il Barone sposasse Yvonne, la cugina della moglie defunta. La Kutschera, però, si acquista sempre più la fiducia dei figli del Barone, soprattutto con Maria, che pian piano raggiunge la guarigione, e con sua sorella Joanna. Un giorno, arriva Yvonne e la Kutschera cerca di parlarle perchè accolga meglio i figli del Barone: ma per errore le due cadono per le scale. Yvonne si è storta un piede, mentre la Kutschera ha avuto un trauma cranico. Una volta che le due donne sono state dimesse dall'ospedale, sia Yvonne che Matilda chiedono alla Kutschera di stare lontana dai figli del Barone, se no non accetteranno mai che lui si sposi con Yvonne. Maria ci prova, ma il legame tra lei e i figli del Barone è troppo forte. Tuttavia, il barone alla fine dichiara ai figli che lui sposerà Yvonne: tutti loro sono contrariati, soprattutto Hedwig...
    NOTA: I dialoghi sono tutti sintetizzati, per semplificare.

    STORIA

    Il barone si prepara a partire per Vienna e incontrare Lady Yvonne.
    Matilda: Georg.
    Barone: Sì?
    Matilda: Una volta che vi sarete fidanzati, vedrai che i bambini si abitueranno.
    Barone: Ne sono sicuro. Avremo molte occasioni in futuro di conoscerci meglio: sia io con Yvonne, che lei coi bambini.
    Matilda: E' giusto: è questo lo scopo del fidanzamento. Ah, aspetta un momento.
    Matilda entra in casa: Maria Kutschera e il barone Von Trapp in quel momento sono da soli.
    Maria: Barone Von Trapp, da oggi cambierò le mie preghiere della sera.
    Barone: Le cambierà?
    Maria: Smetterò di chiedere che i bambini possano avere una buona madre. Pregherò adesso perchè si affezionino il più presto possibile a Yvonne.
    Barone: Sarebbe di grande aiuto se lei questo lo rendesse possibile mentre è tra noi.
    Franz: (giardiniere e autista) Capitano, rischiamo di fare tardi a prendere il treno.
    Barone: Oh, certo. Frau Maria, si prenda cura dei bambini come sempre.
    Maria: Sì, lei abbia cura di se stesso.
    Il maggiordomo chiude la portiera.
    Maggiordomo: Faccia buon viaggio.
    Mentre la macchina parte, esce Matilda con un foglio in mano.
    Matilda: Oh, Georg, aspetta un secondo!
    La macchina si ferma.
    Barone: Cosa c'è, Frau Matilda?
    Matilda: Dovresti andare in questo negozio: ecco l'indirizzo.
    Barone: (legge l'indirizzo) Una gioielleria?
    Matilda: Per un anello di fidanzamento. E' la miglior gioielleria di Vienna. Sono sicura che piacerà a Lady Yvonne.
    Barone: Ho capito. E' ora di andare, Franz.
    Franz: Sì, capitano.
    La macchina si allontana.
    Matilda: (gli grida dietro) E' il negozio davanti all'Opera!

    Intanto, in casa, nello studio del Barone, Hedwig sta telefonando (di nascosto) ai suoi nonni, perchè possano fermare il padre nella sua intenzione di sposarsi con Yvonne. Sua sorella Maria fa il "palo" per essere sicure che nel frattempo non venga nessuno.
    Hedwig: (mentre telefona) Papà ci vuole abbandonare! Ci butta via per Yvonne! Oh, la casa del Barone Whitehead? Sono sua nipote Hedwig. Ci sono mia nonna e mio nonno? Ah, sono lontani da casa? Capisco. Grazie. (riattacca)
    Maria: I nonni non ci sono?
    Hedwig: Dicono che potrebbero tornare domani.
    Maria: Capisco.
    Hedwig: Dobbiamo fare qualcosa, prima che il fidanzamento diventi ufficiale!
    Maria: Possiamo andare, non c'è nessuno.
    Hedwig: Va bene. Hm? (Hedwig si accorge che in un cassetto ci sono delle monete. Richiude e fa finta di niente.) Bè, non ce la faccio più. Andiamo.
    Maria: Sì.

    Dopo un pò, Maria e la maestra omonima Maria Kutschera pregano insieme.
    Maria: Maestra Maria, lei per cosa ha pregato?
    Maria Kutschera: E tu, Maria, per cosa?
    Maria: Ho pregato perchè il papà rompa il fidanzamento e torni a casa. Se il Signore mi farà la grazia, mi farò monaca.
    Maria Kutschera: Maria...hai appena cominciato la tua vita. Devi ancora vedere, capire tante cose della vita, prima di prendere certe decisioni.
    Maria: Ma la vita di cui parli adesso mi fa piangere.
    Maria Kutschera: Un convento non può essere un posto dove fuggire dalla vita. Chi va in convento, affronta la vita, anche se in un altro modo: non la fugge. Io comunque ho pregato perchè tu possa essere felice nella tua vita. E di non farti abbattere dalle difficoltà.

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    La mattina presto del giorno dopo, la cameriera di Matilda bussa alla sua porta.
    Cameriera: Frau Matilda! (entra)
    Matilda: Cosa c'è a quest'ora?
    Cameriera: Hedwig non c'è!
    Matilda: Come non c'è?
    Cameriera: Questa lettera era nella sua camera.
    Matilda: (la legge) Chiama Frau Maria, presto!
    Dopo un pò, sono tutti in salone e Maria legge la lettera.
    Maria Kutschera: "Non resterò più in questa casa se avverrà il fidanzamento". Hedwig...è scappata di casa?!?
    Matilda: Precisamente.

    Alla stazione, Hedwig cerca di prendere un biglietto per il treno per Vienna.
    Bigliettaio: 23 Schilling e 80 Groschen? Mi dispiace, signorina, ma questi soldi non bastano per un biglietto di prima classe per Vienna.
    Hedwig: Ma devo andare ad ogni costo! Ecco...mia nonna è malata...
    Bigliettaio: Capisco. Ma con questa cifra potete solo prendere un biglietto di terza classe.
    Hedwig: Terza classe?
    Bigliettaio: Lo sportello laggiù in fondo. Vi ridò i soldi, ci sono le altre persone in fila.
    Hedwig: Scusate. (raccoglie i soldi)
    La fila per i biglietti di terza classe è piena di persone povere.
    Persona povera: C'è davvero lavoro disponibile a Innsbruck?
    Persona povera: Non possiamo esserne sicuri finchè non siamo lì.
    Persona povera: Mamma, ho fame!
    Persona povera: Uffa, quanto urli. Se non la pianti te ne mollo una!
    Una donna tossisce.
    Persona povera: Stai bene?
    Persona povera: Sì. (tossisce di nuovo)
    Hedwig è sconvolta nel vedere queste scene; un ladro ne approfitta per rubarle la borsetta.
    Persona povera: Non gli dai la caccia?
    Esce dalla stazione, ma non lo trova più.
    Hedwig: Cosa posso fare? Non voglio tornare a casa.
    Inizia a nevicare, e Hedwig viene importunata da un ubriacone nei vicoli.
    Ubriacone: Ho finito la birra, dammi dei soldi!
    Hedwig gli sfugge colpendolo col tacco e scappa via.
    Ubriacone: Ehi, che male, ci vuole un dottore, dammi i soldi!
    Mentre scappa via, va a sbattere contro un carretto che porta delle taniche che contengono il latte; il carretto è trasportato da un ragazzo. Una delle taniche cade a terra, facendo cadere il latte.
    Thomas: Ehi, perchè non guardi dove vai? Guarda cos'hai combinato! Con cosa mi ripaghi, eh? Quel latte io lo dovevo vendere!
    Hedwig: Mi spiace, ti ripagherò, ma adesso non posso: mi hanno derubata quando ero alla stazione!
    Thomas: Uh? Ma da dove vieni? Sembri una ragazza ricca.
    Hedwig: ...
    Thomas: Va bene, non ti chiederò niente. Sali, hai il ginocchio che sta sanguinando, è andato a sbattere contro il mio carretto. A casa ho delle bende e del disinfettante. Non preoccuparti, siediti qui e tieni questa tanica, tanto ora è mezza vuota. OK, andiamo.

    Intanto, alla villa Von Trapp si pensa sul da farsi.
    Maria von Trapp: Ma Frau Matilda, non bisognerebbe avvertire papà?
    Matilda: E' meglio di no, lo faremmo solo preoccupare.
    Maria von Trapp: Ma...
    Matilda: Se è come tu dici, Hedwig è andata alla casa dei nonni a Vienna, giusto? Sappiamo quindi dove si è diretta e li abbiamo già avvertiti per telefono. Quindi è meglio aspettare che ci telefonino, prima di avvertire il Barone.
    Maria Kutschera: Uhm...non sarebbe meglio se andassi io a chiedere di lei alla stazione? Dobbiamo essere sicuri che lei abbia davvero preso il treno per Vienna.
    Matilda: (scandalizzata) Oltraggioso! Ma non si rende conto di quello che sta dicendo? Se si venisse a sapere che la figlia di un Barone è scappata di casa perchè era contraria al fidanzamento del padre, scoppierebbe uno scandalo!
    Maria Kutschera: Capisco, ma bisognerebbe adesso pensare di più alla sicurezza di Hedwig che allo scandalo.
    Matilda: Basta! Si ricordi che lei è solo un'insegnante. Frau Maria, non le permetto di agire in questo modo!

    Poco dopo, Maria, con l'aiuto della figlia del Barone che porta il suo nome, esce di nascosto dalla villa per andare alla stazione. Rosy, la cuoca, la ferma un attimo.
    Rosy: Fuori sta nevicando, si metta questo pastrano per coprirsi.
    Maria: Grazie, Rosy.
    Maria indossa il pastrano: le sta piuttosto largo, ma non importa. Esce rapidamente dal cancello e corre verso la stazione.

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    Nel frattempo, Hedwig, a casa del ragazzo, si disinfetta la ferita.
    Thomas: Qual'è il tuo nome?
    Hedwig: Hedwig. E il tuo?
    Thomas: Chiamami Thomas.
    Hedwig: Thomas, quanti anni hai?
    Thomas: Io? Circa 10...penso. E tu?
    Hedwig: Io...tredici.
    Thomas mette a tavola la minestra che ha preparato.
    Thomas: Anche tu vuoi mangiare qualcosa?
    Hedwig: Sì.
    Thomas: Ah, pensavo che non volessi mangiare cose come questa.
    Hedwig: No, non ho mangiato niente da stamattina.
    Thomas: Ecco.
    Hedwig: Grazie. E' buono!
    Thomas: Non dire sciocchezze!
    Hedwig: (offesa) E' la verità, è buono!
    Thomas: Sei strana.
    Hedwig: La smetti di prendermi in giro?
    Thomas: Va bene, mangia, Hedwig.
    Hedwig: Thomas, tu a che scuola vai?
    Thomas: Scuola? La scuola elementare di Nonnberg...ma non ci sono andato ultimamente.
    Hedwig: Nonnberg? Quella dell'Abbazia?
    Thomas: Esatto. E' un posto dove i ragazzi possono studiare gratis. Mio nonno dice che sono sciocchezze.
    Hedwig: Perchè?
    Thomas: Perchè dice che, se ho tanto tempo per studiare, dovrei trovarlo anche per lavorare.
    Hanno finito di mangiare e Thomas pulisce i piatti.
    Hedwig: Dov'è tua mamma?
    Thomas: Ci siamo solo io e il nonno. Finisci di mangiare in fretta o verrà mentre sei qui!
    Nonno: (dall'esterno) Thomas!
    Thomas: E' mio nonno! Nasconditi!
    Hedwig si mette sotto il tavolo.
    Nonno: Thomas, non mi hai sentito? Che diavolo è successo al latte che tu dovevi portare al nostro cliente?
    Thomas: Ne ho perso un pò mentre lo portavo, scusami. Una persona ci è andata a sbattere contro.
    Nonno: (gli dà una pacca in testa) Testone! E perchè non ti sei fatto pagare da quell'imbecille che ti è venuto addosso, allora?
    Thomas: Era scappato via.
    Nonno: Buono a niente. Torna a lavorare al fienile!
    Thomas: Ci vado, non mi picchiare.
    Nonno: Sei solo un'inutile bocca da sfamare.
    Thomas si rivolge di nascosto da Hedwig.
    Thomas: E' un pò duro il nonno, ma è bravo. Cosa c'è?
    Hedwig: Il mio stomaco,,,fa male.
    Thomas: Cos'hai? Non può essere stato il cibo, era roba leggera e poi non l'avevi neanche finito. Aspetta (corre fuori raggiungendo il nonno). Nonno, vieni, presto, è grave!
    Nonno: Cosa?
    Entrano in casa, ma Hedwig non c'è.
    Thomas: Era qui. Hedwig, dove sei?
    Compare da un angolo: era andata in bagno.
    Thomas: Hedwig!
    Hedwig: Thomas...per favore, chiama Maria.
    Thomas: Maria chi?
    Hedwig: La tua maestra, quella alla scuola di Nonnberg.
    Thomas: Ah, sì, la maestra Maria! Ma tu la conosci allora?
    Hedwig: E' la governante di casa mia, la villa Von Trapp...per favore, portala qui, presto.
    Thomas: Nonno...
    Nonno: Devi andare a chiamarla, muoviti. Chiedi agli insegnanti della scuola di Nonnberg.
    Thomas: Sì, vado. (si allontana in fretta)
    Nonno: (a Hedwig) Su, si sieda e aspetti, d'accordo? Io intanto riscaldo la stufa.

    Nel frattempo, Maria mostra la foto di Hedwig al bigliettaio della stazione.
    Bigliettaio: No, non è venuta qui.
    Maria: Ha cercato di prendere un biglietto di prima classe per Vienna, ma non aveva abbastanza soldi e le avevano detto di prendere un biglietto di terza classe qui.
    Bigliettaio: Capisco, ma lei non è venuta qui, ne sono sicuro.
    Maria: Grazie (si allontana). Dove sei andata, Hedwig?
    Thomas, insieme ad una suora del convento, Suor Rafaela, si avvicina a Maria, appena uscita dalla stazione.
    Suor Rafaela: Maria!
    Maria: Suor Rafaela!
    Suor Rafaela: Ti avevo chiamata a casa Trapp. Mi hanno detto che eri andata alla stazione.
    Thomas: E' passato un pò, maestra Maria!
    Maria: Thomas! Che è successo? Perchè mi cercavate?
    Suor Rafaela: Vieni con noi.
    Maria: Ma io devo...
    Suor Rafaela: Lo so. La persona che stai cercando è qui vicino. Vieni!

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    La portano a casa di Thomas, dove Maria incontra Hedwig.
    Hedwig: Maestra Maria!
    Maria: Che c'è, Hedwig? Mi hanno detto che stavi male.
    Hedwig le parla in un orecchio.
    Maria: Ah, ho capito. Non c'è niente da preoccuparsi, Hedwig: è una cosa normale. Sei diventata adulta.
    Hedwig: L'avevo capito perchè ne avevano parlato tempo fa le mie amiche a scuola. Ma come posso essere diventata adulta così presto?
    Maria: Non è poi tanto presto. Andiamo a casa?
    Hedwig: Non ci voglio tornare.
    Maria: Sei capace di vivere da sola? Il tuo corpo ormai si sta avvicinando all'età adulta, ma hai ancora bisogno di persone che possono aiutarti. Hai un padre e una casa che ti proteggono e ti aiutano. Non tutti hanno questa possibilità.

    Hedwig accetta di tornare a casa con Maria.
    Nonno: Posso portarvi col carro, se volete.
    Maria: Non è necessario: Hedwig non è malata, sta bene. In quattro passi raggiungiamo il centro e poi l'autobus. Vi ringrazio tutti per l'aiuto.
    Hedwig: Grazie, Thomas (Hedwig gli porge la mano, ma il ragazzo è imbarazzato).
    Nonno: (gli dà una pacca in testa) E dai, sbrigati!
    Thomas le stringe la mano e si salutano.
    Suor Rafaela: Sono contenta di averti rivisto, Maria.
    Maria: Anch'io, Suor Rafaela. Salutami tutte. (al ragazzo) Non dimenticarti di andare a scuola, Thomas.
    Maria e Hedwig si allontanano tenendosi abbracciate.

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    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 23/2/2023, 16:42
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