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  1. PAPA' GAMBALUNGA EPISODIO 23: "LE VACANZE DI NATALE"

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    Natale
    Papà Gambalunga
    By joe 7 il 15 Dec. 2023
     
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    23 – LE VACANZE DI NATALE
    I nostri diversi Natali (titolo originale giapponese)
    (L'inizio si trova qui; l'episodio precedente si trova qui)

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    RIASSUNTO: Siamo in America, nei primi anni del '900. L'orfana Judy Abbott, dell'orfanotrofio John Grier, viene adottata da una misteriosa persona, chiamata da lei Papà Gambalunga a causa della lunghezza delle gambe della sua ombra: l'unica cosa di lui che è riuscita a vedere. Grazie a lui, frequenta il prestigioso Istituto Femminile Abramo Lincoln di New York, dove fa la conoscenza delle sue compagne di stanza: l'altezzosa Julia Pendleton e la modesta Sallie McBride, con cui fa amicizia. Judy fa anche la conoscenza di Jervis Pendleton, lo zio di Julia, e ne resta affascinata. Inoltre, conosce Jimmie McBride, il fratello di Sallie: Julia si innamora di Jimmie, ma sembra che lui abbia occhi solo per Judy. Un giorno, arriva in collegio Leonora Fenton, una nuova compagna di classe, con la quale Judy all'inizio è in conflitto, per le sue osservazioni sulle poesie che lei le ha fatto: ma poi si rappacificano. Però Judy viene a sapere che Leonora è malata di cuore da tempo: inoltre, vorrebbe recitare la sua poesia davanti a suo padre nel festival della poesia al Collegio. Ma Leonora ha un tracollo e Judy e le altre cercano di contattare il padre di Leonora, che arriva in tempo per rincuorare la ragazza. Leonora si riprende e saluta Judy e le altre: deve andare a sottoporsi ad un'operazione che le permetterà di guarire definitivamente.

    TRAMA

    E' quasi Natale e al Collegio è nevicato parecchio. Judy, Sallie e Julia camminano insieme ad altre amiche, chiacchierando del più e del meno. Poi l'argomento si sposta, com'è ovvio, alle vacanze di Natale che ormai sono vicine.
    "Dopo gli esami finalmente avremo le vacanze!" dice una di loro.
    "L'oceano blu della Florida mi aspetta!" dice un'altra.
    "Io vado in campagna dai miei" aggiunge un0altra ragazza.
    "Julia, ci andrai anche tu?" le chiede Sallie.
    "Io? Detesto la campagna. Passerò l'inverno a New York: i miei genitori vogliono introdurmi all'alta società!" risponde lei altezzosamente.
    "Wow, che bello! E tu, Judy?" chiede Sallie.
    Judy temeva questa domanda. Dove cavolo può andare, visto che il suo benefattore è un tizio ricco che lei non conosce e lei è un'orfana senza casa nè niente? Come al solito, la aspetta un'arrampicata sugli specchi.
    "Ehm...credo che passerò le vacanze al dormitorio, stavolta."
    Le ragazze sono sorprese (Julia un pò meno: aveva già intuito la verità su Judy) e le chiedono il perchè.
    "Ecco...avrei intenzione di scrivere delle storie" si arrampica sugli specchi Judy "e avrei bisogno appunto di un pò di tranquillità, e qui ce ne sarà molta. Potrò scrivere come vorrei."
    Come balla è abbastanza buona ed è vero che vorrei scrivere. Ma vorrei andare da qualche parte anch'io, pensa Judy tra sè.

    Intanto, Sallie riceve una telefonata da suo fratello Jimmie, di cui Julia si era innamorata segretamente. Ma a Jimmie interessa Judy. Lui sta per invitare sua sorella alla festa di fine anno nella casa di campagna (lo stile di vacanza che Julia detesta), e vorrebbe che ci fosse anche Judy.
    "E' una buona idea, Jimmie. Ah, Judy è appena arrivata, aspetta che te la passo."
    Sallie chiama Judy e le dice di suo fratello. Ma anche Julia la sente e interviene: c'è di mezzo Jimmie e non vuole lasciarselo scappare.
    "Oh, tuo fratello Jimmie? Passamelo, dai!"
    Sallie esita un pò: "Ma..."
    "Su, solo un attimo." Le prende la cornetta e gli parla. "Ciao, sono Julia. Avevi detto qualcosa a Sallie riguardo all'invito a un party?"
    Jimmie è sorpreso, perchè si aspettava di sentire Judy.
    "Oh, Julia. Bè, non è proprio un party, e la festa è nella nostra casa di campagna del Massachusetts, forse ti potresti annoiare."
    "Annoiare? Ma figurati, amo andare in campagna" risponde lei con faccia tosta. Le altre la osservano divertite e Julia ricambia loro lo sguardo con uno tipo "Bè, che volete?" Poi osserva Judy e le dice, sempre col telefono in mano: "Tu non puoi venire perchè stai scrivendo un romanzo, giusto?"
    "Io? No, no, no, figurati, anzi amo andare in campagna!" risponde Judy: anche lei non vuole farsi scappare l'occasione di andare da qualche parte.
    "Splendido", dice Sallie, "andremo tutti in montagna e taglieremo l'albero di Natale!"
    "Sentito, Jimmie? Judy ha detto che viene"

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    Poi toglie il contatto e chiede alla direttrice del dormitorio, Miss Sloan ("Miss Throne" nella versione italiana) se può fare una telefonata a lunga distanza. Vuole far sapere ai suoi genitori a New York che ha deciso di andare da Jimmie stavolta. Lei accetta con noncuranza. Julia attende che rispondano al telefono.
    "Connettetemi a New York, 1050 Park Street, chiamata diretta"
    Quando arriva la connessione, inizia a parlare:
    "Ciao mamma: volevi dirti per le vacanze. Sallie mi ha invitata al suo cottage, vorrei andarci, facciamo un'altra volta per...Cosa? Ma cosa dici, mamma? Non posso andarci dopo che mi sarò laureata l'anno prossimo? No, ti prego, è inaccettabile! Ci voglio andare e ci andrò!"
    Chiude bruscamente il telefono e le altre la guardano perplesse. Sallie balbetta:
    "Ehm...tutto bene?"
    "Certo che sì! Non preoccuparti. Vado a fare shopping."
    Judy non è tanto sicura che tutto vada bene.

    Comunque, lei e Sallie accompagnano Julia, che osserva le vetrine: quel paio di scarpe, per esempio, andrebbe molto bene, pensa lei.
    "A tuo fratello potrebbero piacere?" chiede a Sallie.
    "Mah, non saprei. E' il pensiero che conta, lui non è un tipo schizzinoso"
    "Così mi metti in difficoltà. Va a finire che gli faccio un regalo qualunque. Io voglio fargli un regalo vero!" Julia osserva Judy, incuriosita. "E tu cosa gli regali?"
    "Mah, pensavo di cucire qualcosa per lui. Non so, dei calzini, dei guanti, una sciarpa..."
    "Eh? Vuoi risparmiare, allora."
    "Ma no, i miei regali li facevo tutti a mano" (all'orfanotrofio, ma questo lei non lo dice...)
    Sallie è entusiasta: "E' bello un regalo fatto da qualcuno! Perchè non provi anche tu, Julia?"
    "Un lavoro fatto A MANO? E' troppo imbarazzante! No, lasciate perdere, tornate pure al collegio, troverò da sola un buon regalo"

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    Julia si allontana, esaminando ogni negozio interessante che trova, fino a fare notte.
    "Non so, non è quello che cerco."
    "No, no, lo vorrei più..."
    "Forse questo?"
    Le si avvicina un commesso. "Vuole davvero quel cappotto, signorina? Guardi che è un modello costoso."
    Julia sobbalza.
    Come si permette, questo pidocchio? Crede forse che io sia una pezzente? Gli faccio vedere io!
    "Prendo questo. E anche questo. E anche quel paio di scarpe. E questo. E..."
    Alla sera, quindi, Julia torna al dormitorio con una sporta piena di roba inutile.

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    Prima di aprire la porta, però, sente delle voci: sono Sallie e Judy che discutono su come cucire un indumento per Jimmie. Seccata, esclama:
    "Sono tornata."
    Le due si voltano e vedono le borse e scatole che ha portato a casa Julia.
    "Hai preso tutta quella roba?" chiede Sallie, stupita.
    "Non c'era niente di interessante"
    "Ma allora perchè li hai presi?"
    Per cambiare discorso, Julia chiede:
    "Cosa state facendo?"
    "Sciarpe e guanti. I guanti li fa Judy, la sciarpa la faccio io, ma sono in difficoltà. Per fortuna, Judy mi sta aiutando: è brava, sai? Perchè non provi a farlo anche tu?"
    Julia replica, seccata:
    "Non capisco perchè dovrei fare qualcosa che posso benissimo comprare in qualche negozio! Comunque, state usando della lana a basso costo" fa notare, stile "stilettata finale". Poi va nella sua camera, portando con sè a fatica tutti i pacchi.
    "E' di cattivo umore" commentano le due.

    Pochi giorni dopo, si arriva all'esame finale, prima delle vacanze di Natale. Le ragazze discutono sugli esercizi proposti: qualcuna ha sbagliato, l'atra forse ha fatto giusto, l'atra così così. Come Julia. Nel tornare al dormitorio, vede Judy e Sallie che stanno continuando a cucire in sala, davanti a tutti, perchè c'è più spazio: le ragazze le osservano incuriosite. Julia, con una smorfia di disgusto, fa per andarsene: vuole provare a fare ancora un giro per i negozi, forse troverà il regalo giusto. Però sente ad un tratto i commenti delle ragazze:
    "E' carino! Lo fai come regalo per il tuo ragazzo?"
    "Ma no, è per il fratello di Sallie!" dice Judy, imbarazzata.
    "Ah, il quarterback dell'università di Princeton! E' un bel ragazzo, dillo, dai, che è un regalo per lui!"
    "Ma vi sbagliate!"
    "Se fai un lavoro a mano, ci metti l'amore per lui nel tuo cucito!"
    "Siete fuori strada, vi dico!"
    Arriva la direttrice del dormitorio, Miss Throne.
    "Bè, che succede qui? Cosa fate qui tutte assieme?"
    "Judy sta facendo un regalo di natale per il suo ragazzo!"
    "EEEH? E' vietato! Voi siete ancora al collegio! E' inappropriato fare cose simili! Questo è un collegio, un posto sacro dove dovete solo studiare!" Osserva il lavoro di Judy "Comunque, Judy, quello che usi è un bel colore, cosa stai facendo?"
    "Un paio di guanti."
    "Sei brava. Devi poi annullare qui, per fare spazio per il pollice."
    "Esatto, a momenti lo faccio."
    "Non vuole farlo anche lei, direttrice Sloan? Judy è brava!"
    "Io? Ma che dite? Per caso, sai come si fa a fare un maglione?"
    "Certo."
    "Allora anche lei fa un regalo di Natale!" dicono le ragazze "E' per il suo ragazzo?"
    "No, è per mio padre."

    Julia esce da lì, perplessa. Forse l'idea di fare un lavoro a cucito non è poi così malvagia. Entra in un negozio di vestiti e lana e chiede:
    "Qual'è la lana più costosa che avete? E avete anche un libro per il cucito?"
    "La lana più costosa? Cioè, sta iniziando a cucire, signorina?" chiede incuriosita la commessa.
    "No, cioè...bè, li voglio!"

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    Al dormitorio, Judy e Sallie sono un pò in pensiero: Julia non è ancora tornata. Ad un certo punto arriva, e le cade un rotolo di lana da una borsa.
    "Cos'è?"
    "Non guardate!" esclama Julia.
    "Caspita, è una bella lana questa!" dice Judy.
    "Non è niente di che...insomma, è costosa, però ha un bel colore."
    "Cosa farai?"
    "Una sciarpa. Con dei colori diversi, e ci metto anche le iniziali di Jimmie. Sarà una bella sciarpa che non puoi certo prendere in un negozio!"
    "Bellissima idea, a mio fratello piacerà sicuramente!"
    "Facciamolo insieme" propone Judy "possiamo cucire tutte assieme qui in sala!"
    "Sì, non è cosi facile quando usi colori diversi" fa notare Sallie.
    Ma Julia non vuole sentirsi in imbarazzo: non ha mai cucito in vita sua. "Non preoccupatevi, preferisco farlo da sola" ed entra nella sua camera, chiudendo la porta.

    I giorni passano, Julia si sforza di cucire cercando di capire le indicazioni del libro.
    "E questo che cavolo è?" Spesso non riesce a capire i disegni di spiegazione: ma non molla. "Non perderò con Judy!"
    Nel frattempo, le telefonate tra lei e i suoi genitori diventano più roventi: vogliono assolutamente che lei venga con loro a New York, dove ci sono dei ricevimenti da fare e in cui sarà presentata all'alta società. Ma Julia insiste:
    "Ho detto di no, andrò a casa di Sallie!" e sbatte giù la cornetta con violenza, facendo girare la testa alle ragazze intorno.
    Julia torna seccata nella camera, dove ci sono Judy e Sallie.
    "Chi ti ha chiamato?" chiede Sallie.
    "Mio padre."
    "Per cosa?"
    "Niente di importante. Scusa, non ho tempo da perdere" e torna nella sua camera a cucire.
    Judy e Sallie si guardano, sorprese.
    "Ma sta bene?"
    "Non so, certo che si sta impegnando molto."
    "Ho cambiato la mia opinione su di lei" dice Judy.

    Judy ha quasi finito i guanti, mentre Sallie è ancora indietro. Intanto, Julia è arrivata ad un punto morto: non sa più come andare avanti. Quello stupido libro non sa aiutarla per niente, adesso.
    Cosa faccio? si chiede. Devo finirlo al più presto. Ma non posso chiederlo a Judy...
    "Sallie, puoi venire un momento?" chiede Julia. Meglio chiedere a Sallie...
    "Sì, cosa c'è?"
    "Non so come fare qui."
    "Fammi vedere...wow, è una cosa molto complicata! Solo Judy può fare qualcosa."
    "Eeh?"

    Julia e Sallie portano il lavoro a Judy, che lo osserva ammirata.
    "Oh, sei brava, Julia, le iniziali sono carine! Dunque, in questo punto tu devi fare così, vedi? E poi così, passando di qua. Non è difficile, guarda..."
    Judy le fa vedere e Julia capisce i passaggi.
    "Il libro non diceva niente su questo punto."
    "Sei già stata molto brava ad arrivare fin qui."
    Julia accetta di lavorare in sala insieme a Judy e Sallie.
    "Vi preparo del tè?" chiede Judy.
    "Non mi disturbate, devo concentrarmi!" risponde Julia.
    Le due si guardano divertite.
    "E' molto presa!"

    Arrivano le vacanze estive e Judy è riuscita a finire i guanti in tempo.
    "E tu, Julia, hai finito?"
    "Sì" dice lei trionfante, mostrando una scatola chiusa col fiocco. "Sono proprio felice, non mi sono mai sentita così prima!"
    "Hai anche fatto il nastro!" dice Sallie "Io invece non sono riuscita a finire la sciarpa in tempo...la darò a mio fratello appena l'avrò finita."
    All'improvviso, arriva Miss Sloan che dice, un pò imbarazzata:
    "Signorina Julia...sua madre è venuta qui a prenderla."
    "COSA?"

    Julia, rassegnata, sale sulla macchina guidata dall'autista, mentre sua madre è di fianco a lei.
    "Non ti permetto di fare quello che ti pare. In queste feste tu devi esserci, e non transigo."
    Julia si volta verso Judy e Sallie, al di là del finestrino, che la osservano.
    "Mi raccomando" dice loro.
    "Certo, conta su di noi" dice Sallie.
    "Te lo prometto, glielo darò" conferma Judy.
    La macchina parte e Julia piange.
    "Non piangere, ti rovini la faccia" dice la madre, porgendole un fazzoletto: "Un giorno capirai."
    Judy e Sallie osservano in silenzio la macchina che si allontana tra i sentieri coperti di neve del collegio.

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    "Caro Papà Gambalunga,
    e quindi, come ti ho raccontato, per questo Julia non è potuta venire con noi e mi spiace davvero per lei. Siamo poi andate al party di Jimmie: per essere onesti, non pensavo che sarebbe stato così divertente. Jimmie, travestito da Babbo Natale, dava i doni ai bambini. Gli abbiamo dato il regalo di Julia, è rimasto sorpreso quando ha aperto la scatola: credo che l'abbia apprezzato molto. Avrei voluto che Julia l'avesse visto. Mi chiedo cosa starà facendo in questo momento. Dev'essere dura per lei andare a quei party."

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    Infatti, Julia nel party viene presentata a molte persone importanti, che si complimentano con lei e viene invitata anche a ballare. Ma lei, dietro i suoi sorrisi di circostanza, non è per niente felice di trovarsi lì.

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    Esausta, riesce alla fine a stare un pò da sola al balcone, osservando la neve che cade per le vie di New York. Le si avvicina lo zio, Jervis Pendleton.
    "Ho saputo che non hai potuto andare a casa di Sallie."
    "Sono stata costretta a venire qui. Come te, che detesti i party."
    Osservano la neve in silenzio. All'improvviso, Julia dice:
    "Comincio a capire come ti senti. Anch'io detesto questi party. Mi salutano, mi sorridono, ballano con me, ma non sanno niente di me. A loro interessa solo la posizione sociale che possono raggiungere grazie a me. Sono pieni di sorrisi finti e disinteressati. Tutta ipocrisia."
    "L'alta classe è fatta così, Julia. Non pensare che la bassa classe sia migliore, comunque. I tuoi amici te li devi scegliere tu. Noi, per proteggere e mantenere il nostro status di famiglia ricca, dobbiamo abbandonare la nostra libertà. Questi party sono dei riti obbligatori, Julia. Sia per noi che per gli altri che vengono qui."
    "Riecco ancora i tuoi discorsi" Julia sospira. "Mi chiedo che staranno facendo Judy e Sallie adesso."

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    In quel momento, è mezzanotte e Judy e Sallie, insieme agli altri, iniziano a cantare: è il 25 Dicembre, è Mezzanotte, Gesù è nato e cantano:

    Silent Night
    Holy Night
    All is calm
    All is bright
    Round you
    Virgin, Mother and Child,
    Holy Infant is so tender and mild
    Sleep in Heavenly Peace


    Anche Julia, sul balcone, inizia a cantare sottovoce la stessa canzone. E la neve fiocca, fiocca, lenta, lenta.

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    COMMENTO

    Judy ha un'abilità mostruosa nel cucire: è capace di usare insieme BEN QUATTRO FERRI DA CALZA! :lol:

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    Questo è il libro di istruzioni di Julia su come cucire. Qualcuno lo capisce? :huh:

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    Questo è il compito finale prima delle vacanze invernali del collegio. Mi chiedo se nelle (orride) scuole di adesso sono capaci di fare una cosa simile o escono davvero tutti asini? :|

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    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU PAPA' GAMBALUNGA

    Edited by joe 7 - 16/12/2023, 16:19
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    Un episodio perfettamente adatto al periodo che stiamo vivendo, anche se spero che a noi vada meglio che alla povera Julia.
    Di questo episodio ricordo molto bene la scena finale e ho apprezzato quando Jarvis ha consolato la nipote.
    Da notare il suo discorso anti politically correct, ossia quando Julia dice che l'alta società fa schifo e lui replica che "la classe bassa non é tanto migliore".
    La madre di Julia é la fetentona della serie e in futuro (mini spoiler) farà sputare sangue anche a Judy.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 15/12/2023, 20:41) 
    Un episodio perfettamente adatto al periodo che stiamo vivendo, anche se spero che a noi vada meglio che alla povera Julia.

    L'avevo messo apposta per il periodo natalizio, infatti.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 15/12/2023, 20:41) 
    Di questo episodio ricordo molto bene la scena finale e ho apprezzato quando Jarvis ha consolato la nipote. Da notare il suo discorso anti politically correct, ossia quando Julia dice che l'alta società fa schifo e lui replica che "la classe bassa non é tanto migliore".

    Non esistono classi migliori e classi peggiori: esistono uomini migliori e uomini peggiori. O donne migliori e donne peggiori. La responsabilità è sempre personale, mai di classe.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 15/12/2023, 20:41) 
    La madre di Julia é la fetentona della serie e in futuro (mini spoiler) farà sputare sangue anche a Judy.

    Vedo che conosci bene questo anime, complimenti! Lei segue quello che le sembra giusto fare, poi anche lei capirà che ha sbagliato.
     
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