NATALE: L'IMPORTANZA DEL CORPO PER IL CRISTIANOLa nascita di Gesù a Betlemme, quindi la venuta concreta di Dio nel mondo, indica che
il Cristianesimo non è una religione in senso stretto come le altre. Se le altre religioni parlano dell'uomo che cerca di raggiungere Dio, seguendo gli insegnamenti di Budda, Maometto, Confucio, oppure seguendo gli stregoni indiani, i bramini indù, seguendo, in sostanza, le indicazioni di uomini più o meno ispirati, il cristianesimo parla del contrario: di Dio che è venuto Lui dall'uomo. E l'ha fatto in modo concreto, entrando nella nostra storia, nella Giudea dominata dall'imperatore romano Augusto. Parla cioè di un fatto realmente accaduto. Ma il fatto che Dio si è fatto uomo ha delle conseguenze immense non solo sull'uomo, ma anche sul concetto di "uomo": in questo articolo mi riferisco solo ad un aspetto particolare, cioè dell'uomo come corpo, fisico, materia, escludendo il resto (che è parecchio, credeteci).
L'avvenimento della Natività significa che
il corpo umano, da quel momento, ha un'importanza immensa, anzi divina, visto che Dio si è fatto corpo in Gesù Cristo, e quindi ha avuto un corpo come il nostro. Un corpo di cui poi Lui non si è disfatto: anzi, è risorto con lo stesso corpo, e con quel corpo è asceso in Cielo. Il Cristianesimo quindi è l'unica religione - o meglio, l'unico fatto raccontato - che osa mettere il corpo nella realtà divina. Nessun'altra divinità ha il corpo: sono tutte puro spirito. Dio invece per il cristiano è sia corpo che spirito:
Gesù Cristo.
E che significato ha avuto questo per l'uomo? Che da allora ha dovuto avere rispetto per il suo corpo e per quello degli altri. San Paolo chiama il corpo "Tempio santo di Dio", per indicarne l'importanza. Prima, questo aspetto non esisteva. I Greci, per esempio, consideravano il corpo come la tomba (
soma) dell'anima, cioè una prigione per l'unica realtà che contava per l'uomo di allora, quella spirituale. Da qui l'inevitabile
disprezzo per il corpo. Ma anche le religioni orientali, e tutte quelle che accettavano la reincarnazione, consideravano di conseguenza il corpo solo come un vestito da usare e poi da gettare, diventando o uomo, o animale, o pianta, o pietra, nei casi più estremi. Per questo, i manga giapponesi, ambientati in un paese dove si crede nella reincarnazione, spesso sono tra i più violenti che ci s...
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