Il blog di Joe7

  1. ZAGOR E IL RITORNO DI HELLINGEN - 1 (Joe7)

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    Zagor
    By joe 7 il 19 Dec. 2015
     
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    ZAGOR: IL RITORNO DI HELLINGEN - 1

    LE STORIE PRECEDENTI

    Hellingen
    Disegno di Alessandro Piccinelli, preso qui


    In questi giorni si è concluso un lungo e complesso ciclo di storie che fanno riferimento al ritorno di Hellingen, lo scienziato pazzo nemico di Zagor. E' necessario, prima di tutto, partire dall'inizio, spiegando ciò che è successo a Hellingen negli episodi precedenti. E qui bisogna partire da lontano.

    Diversi secoli fa, Rakum, lo stregone dei Mohawk, aveva pregato Manito-testa-di bisonte per liberare gli indiani dall'invasione degli Akkroniani, alieni invulnerabili che avevano rapito molti indiani per cibarsi del loro sangue e così ringiovanire le loro cellule semivegetali, quasi come se fossero dei vampiri spaziali. Manito un giorno apparve a Rakum e gli diede le armi per sconfiggere gli alieni: uno scudo, un'arco e delle frecce, con le quali poteva sia difendersi che uccidere gli alieni.

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    Gli Akkroniani, che non riuscivano a sconfiggere Rakum e venivano decimati, fuggirono. Rakum, che da allora venne chiamato l'Eroe rosso, rimase sul monte Naatani dove era accaduta la battaglia, rimanendo a vegliare per l'eventuale ritorno degli alieni, e questo impegno fu tramandato da stregone a stregone, generazione dopo generazione. Da qui, la storia delle generazioni dell' "Eroe rosso" si collega alla storia di "Magia senza tempo", l'ultima storia di Nolitta, in cui Keokuk, l'ultimo Eroe Rosso, ormai vecchio, consegna le armi, attraverso Manito-testa-di-bisonte e lo stesso primo Eroe Rosso, Rakum, in una scena allucinante, a Zagor.

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    Questa storia dell'impegno da tramandarsi di generazione in generazione è anche un richiamo nascosto all'Uomo Mascherato, un personaggio che ha molte affinità con Zagor. Si noti, tra l'altro, lo stemma del teschio sullo scudo di Zagor sulla copertina: probabilmente un omaggio nascosto al mitico Phantom.

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    Da allora c'è stato un profondo cambiamento di Zagor come personaggio: se prima, anche se a fin di bene, ingannava gli indiani dicendo di essere lo Spirito con la scure e l'inviato di Manito, da questa storia in poi lo diventa ufficialmente. Nolitta, quindi, lascia agli altri sceneggiatori uno Zagor ormai "unto" come effettivo inviato divino. Tra parentesi, anche Phantom, l'Uomo Mascherato, se all'inizio agiva come Zagor, usando dei trucchi per ingannare gli indigeni, successivamente ha acquistato anche lui delle caratteristiche particolari che lo rendono dotato di un certo carisma che viene dall'Alto: per esempio, la radura delle voci, dove il vento tra gli alberi sussurra sempre "Phantom"; oppure la montagna che misteriosamente raffigura il suo volto, e altri fatti simili.
    Tornando a noi, nella storia di "Magia senza tempo", anche Zagor, come il precedente Eroe Rosso, sconfisse gli Akkroniani e, insieme a loro, il loro alleato terrestre, appunto Hellingen, che si rifugiò in una cabina trasparente di vetro, dove venne misteriosamente fulminato e ridotto in polvere. Da allora, per anni tra i lettori si sono fatte mille congetture: quella era una cabina di teletrasporto? Hellingen voleva suicidarsi? Voleva fuggire ma non ci era riuscito? Si era teletrasportato da qualche altra parte (senza vestito, tra l'altro, visto che nella cabina era rimasta la sua tunica nera)? Nolitta non chiarì mai la cosa, anche se, in "FantaCico" fece capire che comunque quella era davvero una cabina di teletrasporto.

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    Per complicare ulteriormente le cose, Tiziano Sclavi, nella storia "Incubi", fece tornare Hellingen come morto e trasformato da Kiki Manito in una specie di fantasma ultrapotente in una dimensione alternativa, dove vi trasferisce Zagor a sua insaputa. Tra l'altro, in questa storia, Manito, invece di essere la divinità benevola Manito-testa-di-bisonte, è Kiki, una divinità capricciosa, crudele e e incomprensibile, tipica del nichilismo sclaviano. Per complicare le cose e non far pensare che "questa storia è solo un sogno o qualcosa accaduto in una storia alternativa", Sclavi fa uccidere Akoto, il nuovo Eroe rosso presente nella realtà vera di Zagor, obbligando così gli sceneggiatori successivi a tenere da conto di questa storia e di non poterla mettere semplicemente tra parentesi. "Incubi" è una storia molto confusa e incomprensibile, svisceratamente amata da alcuni (che dicono con soddisfazione "E' accaduto, vi piaccia o no, talebani zagoriani, tenetevela") e visceralmente detestata da altri ("Per me non esiste, quello non è Zagor"). Io sono tra i secondi, ma questa è un'altra storia: ne ho parlato in modo dettagliato qui, chi vuole può leggerlo. Posso dire intanto che di rado nel mondo del fumetto c'è mai stata una storia che abbia diviso gli animi più di questa.

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    In ogni caso, tornando a Hellingen, per complicare ancora di più le cose, Mauro Boselli fece tornare lo scienziato pazzo nel mondo dei vivi, perchè era morto, o forse sì, o forse no, o tutti e due, boh. La storia di "Incubi" così venne messa forzatamente tra parentesi, perchè non c'era altro modo di uscire dall'impasse (compromettendo così per sempre la struttura narrativa zagoriana). In ogni caso, Hellingen, dalla cabina di teletrasporto - o quello che era - ha avuto le sue ceneri sparse nello spazio, che furono poi raccolte dal demone Wendigo, prima sotto forma di cyborg, poi sotto sembianze umane (credo che mai come in questo caso si possa dire che in un fumetto non muore nessuno veramente). Così, Hellingen diventa lo schiavo del demone Wendigo in una storia talmente pazzesca dove si trova di tutto e di più: da mutazioni genetiche alla Paperino, a Goldrake, a Edgar Allan Poe col pozzo e il pendolo allegato. Una storia, in sostanza, che somiglia a un viaggio a Gardaland e termina con un Hellingen torturato dai demoni di Wendigo. Molti, nel sentirla citare, rispondono "NONTISENTOLALALA". Altri la considerano un apprezzabile tentativo di uscire fuori dagli angusti schemi zagoriani. La discussione è ancora aperta, anche se entrambi gli schieramenti preferiscono in genere non parlarne.

    379_duello_nello_spazio


    Di conseguenza, fare una storia sul ritorno di Hellingen richiedeva una lavorazione sulle storie precedenti da far tremare i polsi a Stan Lee. Burattini (insieme a Rauch) ci è riuscito? Ne parleremo alla fine, senza pretendere di trovare la risposta, ma almeno cercare di farsi un'opinione. Qui ho dovuto divagare un pò, ma il background su Zagor e la fine di Hellingen è complicatissimo e bisognava almeno farne cenno.

    (Continua qui)

    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 22:52
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  1. Zagrosky
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    Complimenti, Joe, hai fatto un riassuntino veramente esaustivo, toccando i punti salienti.
    Tutto il marasma generato da Incubi è stato colpa di Sclavi, che ha volutamente cambiato la sostanza delle cose : la cabina di cristallo era uu semplice teletrasporto, Hellingen sarebbe tornato vispo e umano ed avrebbe proseguito nella sua idea di conquista del mondo SOLO E SOLTANTO CON MEZZI TECNOLOGICI E INVENZIONI STRAORDINARIE.....purtroppo il pastrocchio è fatto, e nemmeno Moreno ci si è raccapezzato, a mio avviso, ma di questo parleremo a suo tempo !
     
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    CITAZIONE (Zagrosky @ 21/12/2015, 14:42) 
    Complimenti, Joe, hai fatto un riassuntino veramente esaustivo, toccando i punti salienti.
    Tutto il marasma generato da Incubi è stato colpa di Sclavi, che ha volutamente cambiato la sostanza delle cose : la cabina di cristallo era un semplice teletrasporto, Hellingen sarebbe tornato vispo e umano ed avrebbe proseguito nella sua idea di conquista del mondo SOLO E SOLTANTO CON MEZZI TECNOLOGICI E INVENZIONI STRAORDINARIE.....purtroppo il pastrocchio è fatto, e nemmeno Moreno ci si è raccapezzato, a mio avviso, ma di questo parleremo a suo tempo !

    Grazie, Zagrosky: volevo fare il punto della situazione prima di affrontare la storia di Burattini.
    Il complicato background che c'è dietro le storie di Hellingen ha creato un vero e proprio nodo gordiano (cioè impossibile da sciogliere) che non permette alcun vero sviluppo della storia. Infatti, prendiamo come esempio la famosa "cabina maledetta" che hai citato, che tormenta i lettori di Zagor da anni:
    - in "Fantacico" (Nolitta) la cabina è un mezzo di teletrasporto;
    - in "Incubi" (Sclavi) è un mezzo di autodistruzione, in sostanza un posto per suicidarsi;
    - in "Ombre su Darkwood" (Boselli) è un mezzo di teletrasporto difettoso che trasporta solo le particelle sparse del corpo;
    - in "Il ritorno di Hellingen" (Burattini) è un'altra cosa ancora (cosa, lo diremo più avanti).
    Come vedi, continuare su questi presupposti (e altri ancora) è peggio che fare la quadratura del cerchio. L'unica cosa che si potrebbe fare è la soluzione di Alessandro Magno quando fu davanti al nodo gordiano: un semplice, brutale e netto taglio di spada (in sostanza, ignorare le storie passate).
    Ma approfondiremo poi la questione: adesso, tra un pò, posterò la storia di Rauch, necessaria come apertura al ritorno di Hellingen vero e proprio. Dopo dovrò fare una pausa per il periodo natalizio, ma conto di continuare Lunedì 28: ci sono diversi post di analisi da mettere. Sarà lunga.
     
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  3. Zagrosky
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    E' vero che ogni autore ha dato la sua personale visione della fantomatica cabina, ma è altrettanto vero che bisognava unicamente seguire il solco tracciato da Nolitta.
    Purtroppo Sclavi ha deviato e gli altri han fatto ognuno a modo suo, rinnegando l'incipit.
    Si, ci voleva un taglio, che probabilmente Burattini non ha avuto il coraggio di tentare fino in fondo : occasione perduta!
     
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    CITAZIONE (Zagrosky @ 21/12/2015, 23:13) 
    E' vero che ogni autore ha dato la sua personale visione della fantomatica cabina, ma è altrettanto vero che bisognava unicamente seguire il solco tracciato da Nolitta.
    Purtroppo Sclavi ha deviato e gli altri han fatto ognuno a modo suo, rinnegando l'incipit.
    Si, ci voleva un taglio, che probabilmente Burattini non ha avuto il coraggio di tentare fino in fondo : occasione perduta!



    La risposta a quest'obiezione su Sclavi è nota: "Sclavi ha fatto la storia ed è stato approvato da Nolitta. Quindi è come se avesse seguito Nolitta, di conseguenza la tua obiezione non ha senso". A questo si può replicare con due argomenti:

    - primo: Nolitta a quel tempo aveva ormai abbandonato Zagor come personaggio, ritenendo che non avesse più nulla da dire, e ne ha decretato la morte facendo ammazzare in modo definitivo Hellingen da Sclavi. Uccidere l'avversario principale significa uccidere anche il personaggio principale, perchè non ha più uno scopo. Guerre Stellari finisce con la morte di Darth Vader; Dago finisce quando non ha più una vendetta da compiere; Goldrake finisce con la morte di Re Vega. E l'elenco potrebbe continuare. Quindi, è vero che Sclavi ha avuto l'avallo di Nolitta, ma non del Nolitta che sceneggiava Zagor, bensì del Nolitta che ha abbandonato Zagor. C'è una bella differenza.

    - secondo: possibile che nessuno pensi che anche Nolitta poteva fare delle fesserie? Dire sempre "l'ha approvato Nolitta" e chiudere così la questione significa non avere nessuna capacità critica. Si rifiuta così di pensare con la propria testa e si usa al suo posto quella del Nolitta idealizzato. Con l'approvazione di Incubi, Nolitta non è stato nolittiano, l'avevo già detto. Mitizzare Nolitta significa rifiutare di capirlo.

    Un giorno approfondirò la questione.
     
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    "anche se, in "FantaCico" fece capire che comunque quella era davvero una cabina di teletrasporto."

    Lo stesso Bonelli in realtà lo confermò sulla posta del tutto nell' 87 dicendo che aveva fatto le prove per Hellingen °_O XD!

    "possibile che nessuno pensi che anche Nolitta poteva fare delle fesserie? Dire sempre "l'ha approvato Nolitta" e chiudere così la questione significa non avere nessuna capacità critica. Si rifiuta così di pensare con la propria testa e si usa al suo posto quella del Nolitta idealizzato. Con l'approvazione di Incubi, Nolitta non è stato nolittiano, l'avevo già detto."

    Anche io, e non solo, penso che in quell' occasione la decisione del Sergione non sia stata il top ne in linea con la sua vena autoriale! Indipendentemente che poi la storia mi sia piaciuta (anche se quando la lessi la prima volta a 12 anni rimasi per qualche giorno basito non sapendo che pesci pigliare riguardo il giudizio XD). Ricordiamo che ha fatto uscire, quando ancora scriveva Zagor tra l' altro, storie come "La minaccia verde" XD!
    Tornando ad Hellingen, l' alternativa era che tornasse lui ai testi, ma preferì dare carta bianca a Sclavi.
    Qualcuno sa come è nata l' avventura? Toninelli non si sentiva di farla? S' interpellò direttamente il Tizianone? Mi risulta difficile che quest' ultimo si sia proposto lui. Però chissà! Comunque aveva un po fatto le prove generali su Martin Mystere un paio di anni prima! XD A quanto pare in quel periodo gli piaceva portare i personaggi Bonelli sull' orlo della follia! XD
    Boselli quantomeno ha provato a ridare ad Hellingen la figura di scienziato che usa la tecnologia per farsi sentire XD. La versione fantasma con i poteri centrava poco e serviva come pretesto per riflessioni sulla fine del west, il "tramonto" del popolo rosso ecc...


    Edited by joe 7 - 28/9/2016, 23:15
     
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    CITAZIONE (Francesco Romani @ 28/9/2016, 23:06) 
    "anche se, in "FantaCico" fece capire che comunque quella era davvero una cabina di teletrasporto."

    Lo stesso Bonelli in realtà lo confermò sulla posta del tutto nell' 87 dicendo che aveva fatto le prove per Hellingen °_O XD!

    "possibile che nessuno pensi che anche Nolitta poteva fare delle fesserie? Dire sempre "l'ha approvato Nolitta" e chiudere così la questione significa non avere nessuna capacità critica. Si rifiuta così di pensare con la propria testa e si usa al suo posto quella del Nolitta idealizzato. Con l'approvazione di Incubi, Nolitta non è stato nolittiano, l'avevo già detto."

    Anche io, e non solo, penso che in quell' occasione la decisione del Sergione non sia stata il top ne in linea con la sua vena autoriale! Indipendentemente che poi la storia mi sia piaciuta (anche se quando la lessi la prima volta a 12 anni rimasi per qualche giorno basito non sapendo che pesci pigliare riguardo il giudizio XD). Ricordiamo che ha fatto uscire, quando ancora scriveva Zagor tra l' altro, storie come "La minaccia verde" XD!
    Tornando ad Hellingen, l' alternativa era che tornasse lui ai testi, ma preferì dare carta bianca a Sclavi.
    Qualcuno sa come è nata l' avventura? Toninelli non si sentiva di farla? S' interpellò direttamente il Tizianone? Mi risulta difficile che quest' ultimo si sia proposto lui. Però chissà! Comunque aveva un po fatto le prove generali su Martin Mystere un paio di anni prima! XD A quanto pare in quel periodo gli piaceva portare i personaggi Bonelli sull' orlo della follia! XD
    Boselli quantomeno ha provato a ridare ad Hellingen la figura di scienziato che usa la tecnologia per farsi sentire XD. La versione fantasma con i poteri centrava poco e serviva come pretesto per riflessioni sulla fine del west, il "tramonto" del popolo rosso ecc...

    La settimana prossima posterò un articolo (in puntate) di analisi su "Incubi", in cui cerco di spiegare perchè è una storia fondamentalmente sbagliata. Una storia come Incubi è stata fatta in un momento di follia, dove si voleva fare qualcosa di sconcertante per alzare le vendite di Zagor o per chiudere il personaggio, a mio parere. E' una storia talmente folle che è volutamente priva di senso.
    Nel 1982 Sclavi fece delle storie di prova di Mister No ("Ananga" e altre): storie che, comunque, erano buone e avevano una loro logica, anche se qui Mister No è praticamente un clone anticipato di Dylan Dog. E infatti Dylan Dog sarà pubblicato dal 1986, quattro anni dopo. Visto l'eccezionale successo, Nolitta/Bonelli darà carta completamente bianca a Sclavi per fare la storia folle di "Incubi" su Zagor (che in condizioni normali di vendita e successo non sarebbe mai stata pubblicata). Ne riparleremo quando posterò l'articolo, che ne parla in maniera più approfondita.
     
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    CITAZIONE (joe 7 @ 28/9/2016, 23:27) 
    La settimana prossima posterò un articolo (in puntate) di analisi su "Incubi", in cui cerco di spiegare perchè è una storia fondamentalmente sbagliata.

    Ah, però! Son curioso! ^^

    CITAZIONE (joe 7 @ 28/9/2016, 23:27) 

    Nel 1982 Sclavi fece delle storie di prova di Mister No ("Ananga" e altre): storie che, comunque, erano buone e avevano una loro logica, anche se qui Mister No è praticamente un clone anticipato di Dylan Dog. E infatti Dylan Dog sarà pubblicato dal 1986, quattro anni dopo.

    Già! Secondo me ne "La casa di Satana" togli MN e ci metti DD cambia poco e niente! XD
     
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    CITAZIONE (Francesco Romani @ 30/9/2016, 00:01) 
    Già! Secondo me ne "La casa di Satana" togli MN e ci metti DD cambia poco e niente! XD

    Esattamente: il personaggio tipico di Sclavi è quello coinvolto in situazioni assurde e horror in cui non ne viene a capo e in ogni caso ne resta vittima. Il Zagor di Sclavi è spesso preda di incubi e ossessioni: basta leggere Devil Mask. Anche quando lavorava nel Corriere dei Piccoli aveva creato il personaggio di Capitan Cuoredibue, un Groucho che viveva situazioni alla Dylan Dog ma molto più edulcorate perchè era per bambini e quindi con un taglio più umoristico: ma l'inquietudine di base in quelle storie rimane.

    Cuoredibue

     
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    Adesso, la Bonelli sta ristampando gli scontri tra Zagor ed Helligen in una serie di volumi.
    Se chiedessi "devo limitarmi alle storie realizzate ai Nolitta?" la risposta sarebbe "sì"?
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 15/5/2021, 08:01) 
    Adesso, la Bonelli sta ristampando gli scontri tra Zagor ed Helligen in una serie di volumi.
    Se chiedessi "devo limitarmi alle storie realizzate ai Nolitta?" la risposta sarebbe "sì"?

    Io mi limiterei solo alle storie di Nolitta, in effetti, perchè le considero le migliori, mentre le altre per me sono dimenticabili.

    Ma questa è solo una mia opinione: è giusto che sia tu a decidere per conto tuo se una storia può essere apprezzata o meno.
     
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