Il blog di Joe7

  1. ROMANO MALASPINA, LA VOCE DI ACTARUS! (4)

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    Goldrake in Italia
    Malaspina
    By joe 7 il 12 April 2016
     
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    ROMANO MALASPINA, IL DOPPIATORE DI ACTARUS

    Quarta parte: Goldrake

    La prima parte si trova qui. La seconda qui. La terza qui.

    Immagine_Malaspina_3


    Nicoletta Artom fu la funzionaria della Rai che introdusse in Italia Goldrake*. Disse in una telefonata a Sergio Trinchero, il funzionario RAI per programmi per ragazzi:

    “Sergio, ho visto dei cartoni animati giapponesi… incredibili… una cosa nuovissima… mai vista… non si può dire nemmeno che siano di fantascienza! E’ un mondo di robot, pilotati da esseri umani. Che si trasformano. Volano. Uomini che diventano macchine… si dividono in due…”

    Trinchero racconta che la Artom gli mostrò un episodio di questo "Atlas Ufo Robot" e lui rimase impressionato dalla suspense che i giapponesi riuscivano a suscitare con mezzi tutto sommato modesti: truka (nel mondo cinematografico, la "truka" indica i trucchi di effetti ottici come la prospettiva esagerata, i rallentamenti, le accelerazioni, ecc.), montaggio e animazione parziale. Alla fine diede la sua approvazione a inserirli nel nuovo ciclo di “Buonasera con”. I funzionari RAI, invece, erano scettici. Non sapevano che fatturato li aspettava. Atlas Ufo Robot, reduce dal doppiaggio francese col nome di Goldorak, andò in onda in Italia il 4 aprile 1978 in "Buonasera con… Superman e Atlas Ufo Robot", con la fatina Maria Giovanna Elmi nel ruolo di presentatrice. Nell’aprile di quell’anno nacque il fenomeno dei cartoni animati giapponesi in Italia.
    I dialoghi risentivano della precedente edizione francese e si andò in cerca di voci adatte, in un periodo in cui i doppiatori indipendenti praticamente non c'erano. Malaspina, complice forse una sua certa qual somiglianza col personaggio di Actarus (chiuso, ma generoso; nobile; ama i cavalli; si sposta per Roma con una moto di grossa cilindrata, con casco e stivaloni; porta i capelli lunghi) fu chiamato dal direttore del cast di doppiaggio a prestare la voce al protagonista di Actarus. Il protagonista principale di Atlas Ufo Robot, sensibile e poetico ma con l’animo del guerriero, aveva un tono posato, nobile, giusto, romantico, ma anche di temperamento caldo e passionale, fino a lanciarsi in urla roboanti quando esclamava, con voce calda e roca: «Goldrake!!!». Malaspina racconta al proposito:

    "In quegli anni '70, in cui dovevi essere rosso o nero (nel caso di un artista, meglio rosso), un manipolo di funzionari RAI si trovò a Parigi per decidere cosa portare in Italia. Tra le tante cose c'era anche un pacchetto di cartoni animati a basso, bassissimo costo e tra questi c'erano anche quelli giapponesi: erano considerati dalla RAI come degli stupidi robot che combattevano nello spazio, ma avevano il vantaggio di costare poco."

    gold_logita


    I funzionari RAI presero il pacchetto con il manuale francese delle istruzioni, che era chiamato "Atlas Ufo Robot". "Atlas" è la parola latina che significa "Atlante", e quindi, in senso lato, "Insieme di istruzioni", mentre "UFO Robot", ovviamente, era il nome della serie. Per essere precisi, il nome completo della serie originale era "UFO Robot Grendizer", ma quest'ultimo nome fu misteriosamente trascurato. Malaspina dice che quei funzionari ignoravano cosa significasse "Atlas", credendo che fosse una parola del nome della serie: da qui il famoso - e misterioso - "Atlas UFO Robot". Fu trasmesso in Italia alle ore 19 del 4 aprile 1978 e fu un successo senza precedenti. I bambini si chiedevano sempre chi fosse questo misterioso Atlas, che non compariva mai, e pensavano che fosse il nome dell'astronave di Goldrake. Astronave che invece non ha un nome proprio: nell'originale è chiamato "Spacer", una contrazione di "spacecraft", astronave. Ma il termine "Atlas" non era del tutto sbagliato: Atlas era il nome latino di Atlante, il gigante che sorregge la volta celeste della mitologia greca; quindi, era un buon riferimento al robot gigante Goldrake. Senza contare che Atlante aveva una funzione benefica, cioè quella di reggere la volta del cielo: quindi, di mantenere l'ordine e la pace, che rischiavano di essere minacciati dal crollo del firmamento. E questa, a ben pensarci, è la stessa funzione di Goldrake. Quindi, "Atlas", per quanto aggiunto casualmente, non stona affatto nella serie di Goldrake.
    Giorgio Locuratolo, la voce di Alcor, in un'intervista aveva detto che, nel doppiaggio italiano di Goldrake, loro (i doppiatori) si inventavano i nomi delle armi. In teoria, avrebbero dovuto premere un tasto e dire piano il nome, ma a loro sembrava assurdo, poco convincente e anche un pò ridicolo. Allora, pensarono di mettersi lontano dal microfono e di pronunciare i nomi delle armi urlando. "Sembravamo tutti matti", ha detto. E così sono diventati una moda per i ragazzini di quegli anni. Insomma, hanno dovuto improvvisare, perché "il direttore del doppiaggio" dicono Locuratolo e Malaspina "che era una persona carissima, ma era anche un po’ distratto, portava al lavoro degli assistenti presi dalla strada. La produzione in sala di Goldrake fu un disastro: Annibale Roccasecca (direzione dialoghi), che doveva dare i dialoghi, non li portava. Noi li aspettavamo per ore e spesso me li dovevo inventare io. Il direttore era una bravissima persona, però passava più tempo al bar. L'assistente era un ragazzino totalmente inesperto. Insomma, è un miracolo se siamo riusciti a portarlo a termine!"
    Malaspina continua:

    "L’appaltatore, che era anche il dialoghista, era uno che non aveva voglia di “dialogare”. Quindi i dialoghi non arrivavano e spesso me li inventavo io! Mi dispiace deludervi sotto questo profilo, ma ci sono state delle carenze incredibili. Poi, il cartone era talmente sconvolgente, piaceva talmente tanto che non è che la gente stesse lì a guardare tanto per il sottile. Ma, francamente, più di una mattina mi sono trovato senza i testi, a dover improvvisare così, sui due piedi. Forse questo non bisognerebbe dirlo, perché è come sfatare un mito: però questa è la realtà. I testi venivano tradotti in italiano direttamente dal giapponese, ma questo passaggio non l’ho mai seguito, perché io mi limitavo solo a fare il doppiatore. Nei primi episodi, per esempio, Goldrake non “chiamava” le armi: i combattimenti venivano fatti quasi in silenzio, perché non sapevamo cosa dire!"**

    Mazinga_contro_Goldrake


    Riguardo ai film storici dei robot, quelli proiettati al cinema, Giorgio Locuratolo racconta:

    "Bisogna partire dal 1978, quando la RAI comprò Goldrake ed ebbe un successo immediato. Poi nacquero le prime TV private che comprarono gli altri robot: Jeeg, il Grande Mazinga, che finirono nella società di doppiaggio SEFIT-CDC, diretta da Piero Tiberi, che doppiava Tetsuya del Grande Mazinga. Da lì arrivarono i film "Goldrake contro Mazinga" "il Dragosauro", eccetera... Enrico Bomba li gestiva e, quando si sono trovati a doppiare questi film, si sono imbattuti in un problema di diritti. Infatti, Goldrake era un nome inventato alla RAI per conto della SACIS: quindi dovettero cambiarlo in Goldjack, Actarus in Icarus; misero le voci dei doppiatori della loro cooperativa, quindi non potevano chiamare il ribelle Romano Malaspina. Tutti quei film, quindi, vennero trattati in maniera diversa dalla versione classica. Rimontarono i film in veri e propri scempi: la CDC aveva preso il Grande Mazinga e furono costretti, per via dei diritti, a cambiare i nomi dei doppiatori. L'unico che era anche nei cartoni di prima era Piero Tiberi, in quanto socio della CDC".

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    * da "Vita col fumetto" di Sergio Trinchero
    **Nota personale: in riferimento alle considerazioni di Gerdha, è un vero miracolo, visto che la versione italiana e araba sono in effetti le più fedeli all'originale! Un altro dei misteri irrisolti di Goldrake.


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    Edited by joe 7 - 4/9/2018, 17:45
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