Il blog di Joe7

  1. ZAGOR E MISTER NO - 2

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    Mister No
    Zagor
    By joe 7 il 14 June 2016
     
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    ZAGOR E MISTER NO A CONFRONTO (seconda parte)
    Articolo precedente: qui.

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    DONNE

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    Zagor non ha una donna fissa, anche se c’è stato un certo rapporto con Frida Lang, ma non è un “amore travolgente” tipo quello tra l’Uomo Mascherato e Diana. Tra l'altro, io sono tra quelli che pensa che tra Zagor e Frida non c'è stato nessun rapporto sessuale in quella notte: non è nella sua natura fare delle "esperienze" che mancano di rispetto alla donna e discredito al suo carisma di "eroe". Zagor incontra diverse donne (Gambit, Marie Leveau, Blondie, Ylenia Varga), ma non si lega a nessuna in particolare: non tanto per misoginia, quanto per il fatto che è votato ad una missione, quasi come un monaco, e questa non può contemplare una relazione con una donna, che implicherebbe un cambio sostanziale nel suo essere “Spirito con la scure”: Cico, infatti, gli può stare vicino, perchè non ostacola la sua azione di “protettore di Darkwood”. Se l'Uomo Mascherato ha una relazione stabile con Diana, è semplicemente perchè lei non ostacola la sua missione, ma la favorisce, potendo dare all'Uomo Mascherato un erede che continuerà la stirpe e la realizzazione della sua missione. Ma Zagor non ha intenzione di fare una discendenza: la sua missione finirà quando morirà.
    Mister No ha avuto rapporti con diverse donne, e in particolare Patricia Rowlands, l’archeologa, ma anche lui non si lega a nessuna. Ma non lo fa per una “missione”, ma per un suo egoismo personale: vuole vivere semplicemente la sua vita da “scapolo” senza legami. Se Zagor non si lega per motivi altruistici, Mister No lo fa per motivi egoistici.

    CASA, O CENTRO

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    Mister-No-bar


    Passiamo ad un’altra caratteristica: la casa, o il centro. Zagor ha un centro, o una casa, in cui tornare: la sua capanna a Darkwood. Può fare diverse odissee, viaggi infiniti in ogni angolo del globo, ma alla fine ritorna sempre a casa: è il suo rifugio, il suo punto di base, dove può riposare, riprendere le forze, i contatti con gli ambienti ai quali è più vicino: i trapper, gli indiani, il bosco dove va a caccia. La casa di Zagor è un centro che sostiene tutto, e attorno al quale gira il personaggio: è anche una solida roccia di appoggio, che dà sicurezza. Tant’è vero che, nelle poche volte in cui è stata distrutta, Zagor e Cico hanno subito sentito come bisogno primario quello di ricostruirla. Mister No, invece, non ha una casa. Certo, la sua “base” potrebbe essere Manaus: ma, ad uno sguardo più attento, non è così. Manaus è un paese, o meglio, una città: Mister No è sempre visto, quando è a riposo, in luoghi esterni, mai interni. E’ sempre al bar di Paulo Adolfo, o in mezzo alla strada a fare un incarico o a tornare a casa. E questo è il punto: la casa di Mister No non viene mostrata quasi mai, perché il pilota ci sta di rado. Mister No, in sostanza, non ha un centro dove andare, ma un labirinto senza centro: vaga in continuazione e sta spesso con gli altri, ma di rado sta in casa. Essendo un “uomo senza casa”, sin da ragazzo ha abbandonato casa sua, ha sempre viaggiato e fatto delle avventure, sia da civile che da militare. L’unico luogo che per noi possa essere più vicino possibile ad una casa per Mister No, e che noi vediamo spesso, è il suo Piper: un mezzo volante che è fatto per spostarsi in continuazione, e non credo sia un caso. Concludendo questo aspetto, Zagor ha la sicurezza e l’appoggio di un “centro”, di un a”casa” alla quale tornare: Mister No non ce l’ha, e questo lo rende costituzionalmente insicuro. Tant’è vero che, alla fine della sua serie, quando la “civiltà” raggiunge Manaus, Mister No semplicemente se ne va in un altro posto sperduto (Rurrenabaque), rifiutando quindi anche Manaus, dove ha vissuto diversi anni, come una sua casa. E non è improbabile che in un futuro se ne vada via anche da lì.

    COMPRIMARI

    Cico-Esse-Esse


    Passiamo ora ai comprimari: se Zagor ha il piccolo messicano Cico, panciuto e coi baffetti, vera spalla comica e suo esatto opposto anche nel carattere, Mister No ha Esse-Esse, che già nel nome mostra un lato sinistro. Se Cico infatti rappresenta il lato “allegro” di Zagor, Esse-Esse rappresenta il lato “cupo” di Mister No. Infatti, il tedesco uccide facilmente (in genere con un coltello, al quale è affezionato) ed è spietato, per quanto dica di non essere mai stato uno degli Esse-Esse. Wolfgang Kruger, questo è il suo vero nome, fa quello che Mister No non farebbe mai, ma, in fondo, avrebbe voglia di fare. Per questo indica il lato oscuro del personaggio, tant’è vero che, anche con consueti litigi e risse, loro agiscono volentieri insieme: questa coppia non ci sarà in tutti i numeri di Mister No, come invece lo sarà sempre la coppia Zagor-Cico: ma è un dato di fatto che Mister No in diverse avventure agirà insieme con Esse Esse. Quasi come Rasputin per Corto Maltese, Esse Esse mostrerà il lato nascosto di Mister No: idealista, sì, ma anche pieno di rabbia, che Esse Esse può liberamente sfogare, non essendo il protagonista e fungendo quasi da catarsi per il pilota. Anche nella scelta dei comprimari si nota la differenza di impostazione dei personaggi.

    ESCLAMAZIONI

    Passiamo alle esclamazioni, elemento caratteristico di molti personaggi dei fumetti e che possono dire molto su di loro. Pur essendo uno "spirito con la scure", le esclamazioni di Zagor sono poco spirituali e molto concrete, legate al mondo indiano, mostrando l'attaccamento particolare di Zagor per quel mondo: "Per tutti i tamburi di Darwood", "Per mille tamburi", "Per mille scalpi". Infatti, Zagor, pur facendo da ponte tra i due mondi (quello dei bianchi e quello degli indiani), è particolarmente legato al mondo indiano, tanto da personificare addirittura un aspetto della loro religione. Ci ritorneremo. Mister No, al contrario, ha esclamazioni piuttosto "trascendentali", anche se pittoresche: "Per l'animaccia mia", "Sangue di Giuda". Un segnale forse del suo retroterra cristiano, per quanto confuso sia? Approfondiremo poi questo aspetto: intanto è da notare la curiosa differenza di stile tra questi due tipi di esclamazioni. Una postilla posso dirla per i personaggi di spalla: Cico ha molte esclamazioni umoristiche (adesso purtroppo poco usate) tipo "Caramba y carambita", "Per tutti i baffi della mia famiglia", "Per tutte le pomate di mio nonno farmacista", esprimendo il lato allegro di Zagor, nel senso non tanto del personaggio, quanto della filosofia della storia. Esse-Esse invece ha solo il sintetico "Teufel!", un'altra esclamazione "trascendentale", ma in negativo, visto che in tedesco significa "diavolo". Mister No, sia come personaggio che come serie, ha un rapporto problematico col trascendente: poi ne parleremo.

    (2 - Continua qui)


    LINK A TUTTI GLI ARTICOLI SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 24/8/2023, 13:26
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    Si, Mister No è più emotivo mentre Esse-esse, seppur ironico e simpatico, mostra una freddezza maggiore nell' agire.
    Riguardo le espressioni, a volte il nostro Jerry dice anche "Sangue del demonio", soprattutto nelle storie di Castelli. XD Chissà perché? Boh!
     
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    CITAZIONE (Francesco Romani @ 6/10/2016, 18:33) 
    Si, Mister No è più emotivo mentre Esse-esse, seppur ironico e simpatico, mostra una freddezza maggiore nell' agire.
    Riguardo le espressioni, a volte il nostro Jerry dice anche "Sangue del demonio", soprattutto nelle storie di Castelli. XD Chissà perché? Boh!



    Pure Martin Mystere di Castelli dice la stessa esclamazione, anche se di rado (la sua tipica è "Diavoli dell'inferno!": il buon vecchio zio Marty è fissato col diavolo, evidentemente). Mister No ed Esse Esse sono quasi l'antitesi l'uno dell'altro. Se il primo è combattivo ma comprensivo, il secondo è semplicemente spietato: il tipo che non vorresti come nemico.
     
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    La contrapposizione Mister No ed Esse Esse si vede benissimo nella storia YANOHAMA, più precisamente nella sequenza in cui uno dei cattivi viene divorato vivo dai caimani: Esse-Esse rimane impassibile, mentre Mister No é profondamente sconvolto.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 27/3/2022, 12:23) 
    La contrapposizione Mister No ed Esse Esse si vede benissimo nella storia YANOHAMA, più precisamente nella sequenza in cui uno dei cattivi viene divorato vivo dai caimani: Esse-Esse rimane impassibile, mentre Mister No é profondamente sconvolto.

    Me la ricordo bene quella scena: mostrava chiaramente la spietatezza di Esse-Esse. Che si faceva una sigaretta con calma mentre i caimani sbranavano il disgraziato =_= .
     
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    SPOILER

    Oggi ho letto una ristampa de "un mondo perduto", dove compare proprio l'archeologa Patricia.
    E sebbene la storia mi si piaciuta, devo dire che l'ho trovata priva di contenuti rispetto ad una di Zagor.
    Mi spiego meglio: nella storia in questione, Mister No si ritrova a guidare una spedizione nel cuore dell'Amazzonia, in cerca di una città collegata ad Atlantide ed il succo del racconto é che la guida scelta era un truffatore, a parte Mister No e Patricia tutti ci lasciano le penne a causa dei suoi raggiri e la famosa città perduta non esiste.
    Invece, in una storia di Zagor, tutto questo sarebbe stato un preambolo: con lui si sarebbe scoperto che la città esiste davvero, che é popolata da una civiltà perduta e chissà cos'altro.

    Edited by Andrea Michielon - 2/7/2023, 16:39
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 1/7/2023, 14:41) 
    SPOILER

    Oggi ho letto una ristampa de "un mondo perduto", dove compare proprio l'archeologa Patricia.
    E sebbene la storia mi si piaciuta, devo dire che l'ho trovata priva di contenuti rispetto ad una di Zagor.
    Mi spiego meglio: nella storia in questione, Mister si ritrova a guidare una spedizione nel cuore dell'Amazzonia, in cerca di una città collegata ad Atlantide ed il succo del racconto é che la guida scelta era un truffatore, a parte Mister No e Patricia tutti ci lasciano le penne a causa dei suoi raggiri e la famosa città perduta non esiste.
    Invece, in una storia di Zagor, tutto questo sarebbe stato un preambolo: con li si sarebbe scoperto che la città esiste davvero, che é popolata da una civiltà perduta e chissà cos'altro.

    Zagor e Mister No sono due personaggi diversi, con una impostazione e una filosofia diverse. Lo si nota anche attraverso le differenze che tu hai indicato
     
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    Qualche altra considerazione su Mister No, dopo aver letto l’episodio “Le Tigri volanti”,
    sceneggiato da Luigi Mignacco, alla sua prima prova con il pilota americano.
    Ho trovato usato ad un ottimo prezzo il volume nella collana “ Le grandi storie Bonelli”
    Non so se l’hai letta Joe, perciò non inserirò dettagli sulla trama.
    Mi limiterò nei commenti finali ad inserire uno spoiler per non rovinare il piacere della lettura.
    È scritto bene, con riferimenti storici precisi, sembra più un romanzo che un fumetto.
    La vicenda è raccontata nella forma di un flashback, nonostante questo l’autore riesce a mantenere alta
    la tensione sugli avvenimenti, anche grazie ai bellissimi disegni di Bignotti,
    ( da cui molti artisti odierni dovrebbero imparare come si ritraggono le mimiche facciali dei personaggi).
    L’inizio è lento, Mister No come al solito metà le dà e metà le prende e trova qualcuno che gli toglie le castagne dal fuoco.
    Però è presente in modo costante: davvero non capisco quelli che in un fumetto
    tolgono di scena il protagonista, annacquandone l’immagine.
    Io non riesco a entrare nel personaggio se sparisce per km di pagine.
    Non so se Mignacco ha beneficiato della supervisione di Nolitta, sembrerebbe di no.
    Secondo Wikipedia soggetto e stesura sono totalmente suoi.
    Quello che è certo è che Nolitta ha dato il consenso a Mignacco a scrivere una storia molto importante
    per il suo personaggio, poichè nell’episodio viene spiegato perchè Jerry Drake si fa chiamare “Mister No.”
    I difetti: forse l’eccessiva verbosità per un fumetto ed il fatto che dal titolo
    uno si aspetterebbe di vedere duelli volanti tra le Tigri e i piloti avversari.
    Al contrario le Tigri si limitano ad esercitazioni.
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    Qualche altra considerazione su Mister No, dopo aver letto l’episodio “Le Tigri volanti”, sceneggiato da Luigi Mignacco, alla sua prima prova con il pilota americano. Ho trovato usato ad un ottimo prezzo il volume nella collana “ Le grandi storie Bonelli” Non so se l’hai letta Joe, perciò non inserirò dettagli sulla trama.

    Purtroppo non la conosco, quindi mi baserò sulle tue impressioni.

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    Mi limiterò nei commenti finali ad inserire uno spoiler per non rovinare il piacere della lettura. È scritto bene, con riferimenti storici precisi, sembra più un romanzo che un fumetto.

    Già questo mi rende perplesso. Se in una storia la prima cosa che citi, dopo un generico "bello", sono i riferimenti storici precisi, mi sa che non è un granché come racconto. In una storia contano i personaggi e gli sviluppi. I riferimenti storici vanno bene, ma meno ne parli meglio è. Più ne parli e più appesantisci la trama. In certi casi, se sei molto bravo, li puoi inserire di più, come in certe storie di Martin Mystere: ma bisogna fare attenzione nel farlo. Quindi partiamo col piede sbagliato.

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    La vicenda è raccontata nella forma di un flashback,

    Ahi ahi ahi. Una storia flashback è già una storia mezzo rovinata. Non sempre, ci sono storie tipo "Morire a Capri" di Mister No che è tutta un flashback, ma è fatta così bene che non te ne accorgi. Ma ci sono storie tipo "Ombre Rosse" di Mister No, sempre in flashback, che è venuta malissimo.

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    nonostante questo l’autore riesce a mantenere alta la tensione sugli avvenimenti, anche grazie ai bellissimi disegni di Bignotti, (da cui molti artisti odierni dovrebbero imparare come si ritraggono le mimiche facciali dei personaggi).

    Uno sceneggiatore che si appoggia sui disegni del disegnatore non mi convince molto.

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    L’inizio è lento,

    Ahi ahi ahi.

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    Mister No come al solito metà le dà e metà le prende e trova qualcuno che gli toglie le castagne dal fuoco. Però è presente in modo costante:

    Bè, questa è una carenza strutturale del personaggio, purtroppo, e Mignacco l'ha rispettata.

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    davvero non capisco quelli che in un fumetto tolgono di scena il protagonista, annacquandone l’immagine. Io non riesco a entrare nel personaggio se sparisce per km di pagine.

    Ci sono storie famose come "Adah" di Ken Parker, dove lui quasi non compare. Era fatta bene, ma è una storia di Adah, che ha sostituito Ken nel ruolo del protagonista. Dicono che è stato un interessante esperimento narrativo: a me è parsa una furbata per raccontare qualcos'altro usando il nome di Ken come supporto. Tipo i film con attori famosi, anche se fanno poi solo una particina. In quel tipo di storie ho sempre sentito odor di fregatura. Nascosta sotto discorsi raffinati, ma sempre fregatura rimane.

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    Non so se Mignacco ha beneficiato della supervisione di Nolitta, sembrerebbe di no. Secondo Wikipedia soggetto e stesura sono totalmente suoi.

    Non so se sia un merito. Da quello che mi hai raccontato della storia non mi è sembrata un granchè.

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    Quello che è certo è che Nolitta ha dato il consenso a Mignacco a scrivere una storia molto importante per il suo personaggio, poichè nell’episodio viene spiegato perchè Jerry Drake si fa chiamare “Mister No.”

    Importante? Non so, mi sembra solo una curiosità, più che altro. Fino ad allora, si diceva che lo chiamavano Mister No perchè era solo un rompiscatole bastian contrario, sin dal primo numero. Quindi questa aggiunta è solo un "di più", neanche tanto convincente (era stato torturato dai giapponesi e lui diceva sempre no, giusto?).

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    I difetti: forse l’eccessiva verbosità per un fumetto

    Ahi ahi ahi. Anche la verbosità. Andiamo MALISSIMO, io questa storia non la leggerei per niente. =_=

    CITAZIONE (Kirihito @ 1/7/2023, 17:35) 
    ed il fatto che dal titolo
    uno si aspetterebbe di vedere duelli volanti tra le Tigri e i piloti avversari.
    Al contrario le Tigri si limitano ad esercitazioni.

    E questa è la pietra tombale della storia. Emozionante come un documentario sulle foche monache, allora. =_=
     
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