ZAGOR 376-379: OMBRE SU DARKWOOD (analisi di Joe7)Testi: Mauro Boselli
Disegni: Gallieno Ferri
Zagor edizione originale Zenith: n. 427-430 (usciti nel 1996-1997). I numeri reali di Zagor sono: 376-379. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 376-379.
COMMENTOTorna Hellingen, e questo è il sesto ritorno, realizzato da Boselli e Ferri, prima del
successivo ritorno, realizzato da Burattini.
Il mio giudizio su questa storia è totalmente negativo. Non mi erano piaciuti l'Hellingen e lo Zagor di Sclavi (soprattutto
"Incubi"), e nemmeno mi erano piaciuti questi Hellingen e Zagor di Boselli. La psicologia dei personaggi è semplicemente
desolante.
Le frasi sono di una
banalità che fa vergognare chi legge:
"Hellingen, maledetto!" "Ti distruggerò, Hellingen! Ayaaaak!" "Annienterò Zagor!"
Frasi simili e ridicole ripetute in diversi modi, e in diverse salse: sono veramente monotone, da videogioco o da anime robotiche senza molte pretese. Manca anche la tensione: Zagor e Cico affrontano delle avventure, più che incredibili,
allucinanti e psichedeliche, da ubriacatura colossale di grappa. Scusate, si mettono insieme:
- dei centauri e altri esseri mezzi uomini e mezzi animali
- il pozzo e il pendolo di Edgar Allan Poe
- le telecamere a circuito chiuso
- un indiano che parla in contrariese (cioè al contrario di quello che vuole dire: se appare comico all'inizio, alla lunga stufa)
- Hellingen all'
;inizio è polvere, poi è cyborg, poi è uomo (?), poi è spirito, poi è demone, poi è tormentato perchè diventi più cattivo
- castelli che spuntano all'improvviso
- mostri fantasy
- pupazzi legnosi cattivi e bambole cattive
- persone che ritornano da morte per poi morire subito (Ben Stevens)
- corvi parlanti
- assassini con pugnale nascosto nel corpo
- Edgar Allan Poe in persona
- Altrove (da allora non ce ne siamo più liberati di questo insopportabile inserimento preso dalle storie di Martin Mystere)
- la maschera della morte rossa
Potrei continuare, ma credo di aver dato comunque una vaga idea della follia della storia. Bene, Zagor e Cico affrontano situazioni che dire
assurde è un eufemismo, ma sono tutti imperturbabili come se andassero al bar a farsi un cappuccino con la brioche.
Il pathos qui va a farsi friggere, come pure la credibilità. Va bene la sospensione dell'incredulità, ma qui siamo alla credulità totale. Mi meraviglio che non siano comparsi anche Goldrake o Topolino a questo punto, già che c'eravamo.
Zagor, Cico, Rochas, Doc e Hellingen stesso non c'entrano quasi nulla nella storia.
I veri protagonisti sono tutti gli altri che Boselli ha creato e ha introdotto nella storia: Poe, il Contrario, il corvo parlante, Wendigo, che hanno tutti dei ruoli ben più importanti. Addirittura, ad un certo punto, sembra che lo scontro sia tra Hellingen e Poe, non tra Hellingen e Zagor! Ma allora Zagor che ci sta nella storia a fare?
Quanto mi manca il classico, semplice, onesto Hellingen che voleva usare le sue scoperte scientifiche per la conquista del mondo e per far vedere a quelli che lo deridevano quanto aveva ragione lui. Ma sembra che non interessi a nessuno. Tutti vogliono trasformarlo in un banalissimo rappresentante del male puro, come
nella storia di Burattini.VOTO: Perchè?
QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOREdited by joe 7 - 8/9/2022, 22:49
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