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  1. TEX: IL SEGNO DI YAMA - SECONDA PARTE

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    Tex
    Yama
    By joe 7 il 19 Dec. 2016
     
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    TEX 674: I QUATTRO CAVALIERI - SECONDA PARTE DEL "SEGNO DI YAMA" (attenzione spoilers!)
    La prima parte si trova qui.

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    La storia continua dalla scena in cui Tex e i suoi pards osservano l'albero in fiamme che forma una "Y": sospettano che Yama sia tornato. E a conferma di questo, avvengono all'improvviso avvenimenti strani a catena: le tracce dei trafugatori di oggetti sacri che scompaiono all'improvviso, l'apparizione di Yama su un cavallo e con fattezze demoniache, Kit Willer che rischia di sprofondare nella sabbia del deserto e così pure Carson. L'unica cosa da fare è rivolgersi ad un esperto come El Morisco, che li aveva già aiutati nella precedente avventura contro Yama.

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    Morisco osserva il medaglione che Tex aveva trovato, l'unica traccia che si può collegare ai misteriosi rapitori: l'immagine sopra raffigura Yama, la divinità indù della morte. All'interno c'è uno scorpione di metallo, che però si anima e sta per pungere Morisco: ma Eusebio, il maggiordomo di Morisco, e Tiger riescono ad uccidere la bestia senza che possa far danni. Yama compare ancora sotto forma di visione, minacciandoli.

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    Attraverso un rito propiziatorio in cui Yama, oltre ad usare gli oggetti sacri rubati, compie un sacrificio umano di uno dei suoi uomini, il figlio di Mefisto entra nel mondo tenebroso dove acquista poteri superiori a quelli che già aveva. Insieme a lui ci sono altri adepti del diavolo, in particolare i "quattro cavalieri" del titolo: gli orientali Kalam e Rinchen e gli occidentali Lefeuvre e Hayden. Tuttavia, in questo numero saranno solo una comparsa: solo Kalam sarà l'uomo accanto a Yama che lo assisterà. Insieme a loro, c'è anche l'india Shakti, la sorella di Kalam: la cosa curiosa è che è Shakti a pensare che i demoni siano Tex e i pards.

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    Yama, ora, non solo può proiettare le sue illusioni, ma anche usare oggetti concreti: trasferendo la sua immagine nella casa di Morisco, con l'uso dei pugnali e coltelli lì presenti quasi uccide Eusebio e ferisce Tiger e Morisco. Ma quest'ultimo capisce che è il medaglione che permette a Yama di usare questi poteri e lo butta nel fuoco: Yama in questo modo scompare.

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    Le indagini di Tex proseguono: Morisco gli ha detto che sono successe diverse trafugazioni di oggetti sacri anche di altre religioni, e l'unica traccia è la presenza di immigrati indiani al porto di San Pedro, a Los Angeles. Tex chiede informazioni a una taverna gestita da indiani, il Ramaraja Restaurant, dove incontrano Shakti che fa la cameriera. Lei contatta i pards in segreto, poi viene minacciata da uno della taverna, che, vistosi poi scoperto da Tex, si suicida col veleno. L'unica cosa che sanno di Yama è che si trova in un posto chiamato Naraka, che è il nome dell'inferno indù. E la storia per ora si interrompe qui.

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    Continua qui.

    COMMENTI

    Ci sono alcuni dettagli che mi hanno colpito. Per prima cosa, Yama capisce che suo padre è vivo. Infatti, il diavolo gli dice che Mefisto "non è più qui", quindi non è più cadavere. Inoltre, Mefisto lo sta osservando: quindi Mefisto è presente, ma in questa storia sarà solo uno spettatore nell'ombra. Sono due osservazioni importanti riguardo alla relazione di questi due personaggi tra di loro. Tra l'altro, Yama vorrebbe anche l'aiuto di Mefisto, e questo significa che non è ancora sicuro di sè.

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    Ma la cosa più interessante nella storia riguarda il concetto di religione e magia, che sono due cose diverse. Infatti, per la prima volta nelle storie di Tex non compaiono solo azioni magiche, ma anche oggetti religiosi. La domanda di Carson ha come risposta quella di Morisco, che però è la risposta di uno stregone, non di un uomo di religione. Come ho detto, la religione è una cosa e la magia un'altra. In che senso?

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    L'uomo religioso adora Dio, lo ama e lo segue, con completa fiducia in Lui. Il mago invece non ama nè adora Dio, ma si serve di Dio per i suoi scopi. Sintetizzando, questa è la differenza di base. Ovviamente Dio non si può manipolare: quindi il mago si serve di altre forze. Visto che non sono quelle divine, allora sono quelle diaboliche. Infatti, non esiste una magia bianca (buona) e una nera (cattiva) come dice Morisco: tutte le magie sono malvagie, perchè si basano sul diavolo. Ora, il diavolo esiste - la Chiesa lo dice chiaramente - ma non può fare nulla senza il permesso di Dio. E la forza del diavolo è meno di niente in confronto alla forza divina. Se il diavolo agisce, è perchè l'uomo, liberamente, gli dà il permesso di agire (non è un caso infatti se i vampiri e i lupi mannari, che sono esseri demoniaci, nelle storie di Zagor non possono entrare in casa di qualcuno se non gli si dà loro il permesso. I vampiri e i lupi mannari non esistono: ma il fatto che chiedano il permesso di entrare richiamano le caratteristiche del diavolo che ho descritto). E perchè Dio dà al diavolo la possibilità di agire? Perchè vuole l'uomo libero di seguire Lui o il diavolo: davanti a Dio l'uomo è libero. Però il diavolo è impotente contro chi crede in Dio. Morisco, che è uno stregone, quindi un mago, vede gli oggetti sacri non come tali, ma come "ricettacolo di forze magiche": non è capace di concepire un rapporto tra Dio e l'uomo, ma solo un rapporto tra l'uomo e forze misteriose, che, in ultima analisi, sono quelle demoniache. Lo stesso si può dire degli stregoni indiani che Tex consulta.
    Non è che il diavolo sia capace veramente di far fare all'uomo le cose che fa Yama: questo è un racconto romanzato, dove l'esagerazione fa parte della narrazione. Ma sul fatto che esista e che c'è chi fa affidamento su di lui è purtroppo vero. E io prego perchè loro cambino strada.
    Un'ultima cosa: gli "oggetti sacri" che Yama ha prelevato non sono tutti uguali. A parte il fatto che quelli prelevati da una chiesa cattolica sono veramente sacri (e quindi si tratta di un peccato gravissimo di sacrilegio, cioè di profanazione delle cose sacre), gli altri oggetti non lo sono. Infatti, oltre ad esserci degli amuleti indiani (quindi portati con superstizione, una forma errata di religione), tra questi "oggetti sacri" si trovano anche quelli aztechi o maya, davanti ai quali si facevano sacrifici umani. Tra questi oggetti si trova addirittura l'immagine del demone pazuzu. Quindi, sono oggetti che di sacro non hanno nulla, mentre di satanico hanno molto. Sono esattamente agli antipodi degli oggetti sacri prelevati dalla chiesa cattolica.

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    Il seguito della storia ha un titolo drammatico: "L'inferno che urla". Prima di dare un giudizio finale, aspetto la conclusione, che dovrebbe essrci nel prossimo numero. E' da notare che anche la presentazione al prossimo numero fa cenno alla "magia nera" come se esistesse quella bianca: ma, come ho detto prima, non è così.

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    Continua qui.



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    Edited by joe 7 - 3/2/2022, 23:51
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