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  1. ZAGOR: "LA MANO DI ALLAH" (Ivan)

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    Ivan
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    By joe 7 il 1 June 2018
     
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    ZAGOR 75-76: LA MANO DI ALLAH (analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta (Sergio Bonelli)
    Disegni: Gallieno Ferri

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 126-127 (usciti nel 1971). I numeri reali di Zagor sono: 75-76. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 75-76.

    TRAMA

    L'arrivo in America del ricco sceicco di Bagdad Mohamed el Kabir, detto Lo Sceicco Nero, attira l'ingordigia dei ladri, che desiderano il suo preziosissimo gioiello, la mano di Allah, da lui considerato sacro. Zagor viene invitato a fort Glory dal capitano Bendix perchè possa fare la guardia allo sceicco e al suo gioiello, perchè, nel suo viaggio americano, dopo aver incontrato alcuni politici di Washington, desidera visitare alcuni forti per avere un'idea della loro organizzazione militare, e quindi passerà anche per Fort Glory. Zagor accetta, ma un improvviso incontro con un suo vecchio nemico, "Dirty" Mulligan, gli provoca una ferita che rende necessario per lui stare a riposo. Dopo aver messo in gabbia Mulligan, arriva El Kabir, che però viene derubato dal bandito canterino Guitar Jim. Zagor si riprende e gli dà subito la caccia, ma El Kabir non ha nessuna intenzione di aspettare e cerca Guitar Jim per conto suo insieme ai suoi uomini, usando mezzi spietati per far parlare gli eventuali sospetti, incendiando persino un villaggio. Nel frattempo, il bandito canterino cerca di vendere la mano di Allah al trafficante cinese Piovra Gialla, che cerca di imbrogliarlo e ucciderlo: ma Guitar Jim, anche se ferito, uccide Piovra Gialla. Zagor raggiunge Guitar Jim e lo cura: ma l'arrivo dello Sceicco Nero sorprende tutti. Zagor e Guitar Jim vengono catturati e El Kabir propone a Zagor un duello tra loro due per avere salva la vita. Anche se con fatica, Zagor sconfigge El Kabir, mentre arrivano Cico e un gruppo di persone che erano sopravvissute alle stragi perpetrate da El Kabir e, fucili in mano, effettuano la loro vendetta. Solo El Kabir è risparmiato. Lo Sceicco Nero comprende il suo errore e consegna la Mano di Allah ai sopravvissuti perchè possano ricostruire il loro villaggio coi soldi che otterranno dalla sua vendita. Guitar Jim viene mandato in cella ed El Kabir ritorna a Bagdad.

    COMMENTO

    Episodio che fa parte del ciclo di “storie brevi” (un albo e mezzo/due) che per un paio d'anni ha preceduto l'ingresso nella Golden Age zagoriana. Malgrado la sua brevità, lo stile di Nolitta gli conferisce un ritmo narrativo incalzante e una piacevolezza di lettura che lo rende comunque indimenticabile. Lo si rilegge sempre con piacere.

    PREGI

    Episodio fondamentale per la (ri)definizione del personaggio di Guitar Jim, che, nelle due apparizioni precedenti, era stato più che altro una macchietta, un ladro-gentiluomo buffo e inafferrabile, sul quale era difficile imbastire una trama “seria”. Qui, invece, Guitar Jim rivela una spietatezza inusuale, accompagnata da un senso di “rimorso” per le impreviste (e violente) conseguenze della sua rapina. E, nonostante tutti i guai (passati e presenti) che il bandito gli ha fatto passare, Zagor non riesce comunque a detestarlo. Ciò pone le basi per il suo futuro recupero come “alleato-ma-non-troppo”. Anche se va detto che Nolitta lo riprenderà solo un'altra volta, nel primo centenario a colori; abbastanza deludenti, purtroppo, i Guitar Jim riproposti dagli autori successivi.

    zgr75b


    Insolita, per Nolitta, l'idea di mettere subito Zagor fuori gioco a causa di una ferita riportata in uno scontro slegato dalla trama principale. Lo scontro, del tutto casuale, col suo vecchio nemico "Dirty" Mulligan appare, infatti, assai pretestuoso, buttato lì giusto per provocare una condizione di passività da parte di Zagor quando Guitar Jim rapina lo Sceicco Nero. Funzionale, comunque. Divertente l'intermezzo in cui il capitano Bendix cerca di impedire che Zagor si metta sulle tracce di El Kabir, costringendolo in pratica agli “arresti domiciliari” all'interno del forte. Situazione sbloccata da una gag di Cico che si finge sonnambulo. In questa circostanza, i militari coinvolti fanno un po' la figura dei tontoloni; difficile credere che oggi questo genere di gag sarebbero disinvoltamente accettate.

    zgr75c


    Piacevole la sequenza in cui Guitar Jim si incontra con il suo ricettatore, il cinese Piovra Gialla. Qui traspare una delle caratteristiche peculiari di Nolitta, ovvero quella di conferire grande pathos anche a scene secondarie della trama. Vediamo infatti note di colore nell'ambientazione (una chiatta galleggiante), nella caratterizzazione dei personaggi (compreso il curioso fatto che un cinese abbia un servitore bianco che lo chiama addirittura “padrone”), e nella successione degli eventi (Piovra Gialla cerca di tradire Guitar Jim, che però si rivela meno ingenuo di quanto il cinese credesse). Tutti elementi che conferiscono fascino alla narrazione. La gradevolezza dello stile di Nolitta era fatto anche di queste piccole cose, che purtroppo gli autori moderni trascurano concentrandosi più sugli avvenimenti in sé che sul MODO di rappresentarli.

    zgr75d


    Memorabile il duello tra Zagor e lo Sceicco Nero, soprattutto per il modo in cui è stato preparato. El Kabir ammira Zagor e gli offre la possibilità di morire combattendo. Ciò rivela un contorto “senso dell'onore” nello Sceicco, che fino a poco prima era apparso solo come una belva sanguinaria senza alcun rispetto per la vita umana. Poi si esibisce in un rituale di preparazione al duello, in cui fa sfoggio di grande abilità nell'uso della scimitarra. Segue lo scontro vero e proprio, che rimane in equilibrio sino a quando Zagor viene disarmato...per poi ribaltare l'esito grazie ad una mossa d'astuzia. Nell'occasione, è da notare che un “dilettante” dell'arma bianca come El Kabir è riuscito a mettere in difficoltà Zagor più di un “professionista” come il samurai Minamoto, che, nel duello finale in "La scure e la sciabola", non ha fatto altro che menare sciabolate all'aria...

    zgr75e



    DIFETTI

    Il contesto culturale che contorna la figura dello Sceicco risulta piuttosto approssimativo. Insomma, El Kabir è un nobile arabo in viaggio di piacere negli Stati Uniti...e basta: non viene accennato nulla più di questo. Peraltro, il suo seguito si limita solo a qualche servitore e una portantina, senza un minimo di vettovagliamento; lo sfarzo che dovrebbe presumibilmente accompagnare un personaggio del genere è del tutto assente e l'occhio lo nota. E' probabile che un Nolitta più maturo avrebbe sviluppato maggiormente questi aspetti dedicando più pagine alla storia, che, a mio parere, aveva un potenziale molto maggiore di quello che poi è stato effettivamente sfruttato (es., approfondire l'incontro fra culture diversissime fra loro, o valorizzare in modo più ampio la sotto-trama con Piovra Gialla).

    Il ravvedimento finale di El Kabir appare decisamente troppo improvviso e in contrasto col cieco fanatismo che ha mostrato durante tutto il resto dell'episodio. Intendo: lo Sceicco non si è posto il minimo scrupolo a torturare e uccidere dei semplici sospettati, e neppure nel condannare a morte Zagor solo per la possibilità che anche lui avesse toccato il gioiello sacro...e ora, di colpo, si rende conto della sua follia solo per il fatto di vedere i cadaveri dei suoi servitori. Mah. E' un contrasto comportamentale che salta subito all'occhio.

    PRIMA: image

    +

    DOPO: zgr75f2

    =

    EEEEHH??



    In definitiva, si tratta di un soggetto semplice (quasi “banale” nel suo essere scarno), ma raccontato con grande abilità narratoria, che fa passare in secondo piano certe approssimazioni ed ingenuità legate all'epoca in cui è stato realizzato. Avercene oggi, però, di “soggetti banali” risolti in QUESTO modo!

    DISEGNI

    Qui Ferri è già stratosferico. Forse l'unico aspetto che ancora lo separa dalla piena maturità artistica sono le atmosfere...anche se la sequenza notturna sulla chiatta di Piovra Gialla mostra già un Ferri in versione “Angoscia".

    zgr75g



    Storia: 7,5
    Disegni: 9,5

    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 21:42
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    Ho letto la prima parte della storia, ossia fino a quando Guitar Jim deruba lo sceicco.
    La sequenza del ferimento di Zagor mi ha suggerito le tue stesse riflessioni: sequenza funzionale, necessaria allo sviluppo della trama.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 26/6/2021, 21:18) 
    Ho letto la prima parte della storia, ossia fino a quando Guitar Jim deruba lo sceicco.
    La sequenza del ferimento di Zagor mi ha suggerito le tue stesse riflessioni: sequenza funzionale, necessaria allo sviluppo della trama.

    L'analisi è di Ivan, non mia: comunque sono d'accordo.
     
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    Finita.
    Come avviene per le opere minori di Nolitta, anche questa storia si ricorda bene e regge il confronto con altre storie più riuscite.
    Ho apprezzato molto le cose da te segnalate nella recensione, che sono quelle che ho apprezzato anch'io, anche se ritengo che il ravvedimento dello sceicco ci stia.
    Dal suo dialogo, capisco che é stata la fine dei suoi fedeli servitori a scuoterlo e a fargli comprendere i suoi errori.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 3/7/2021, 13:59) 
    Finita.
    Come avviene per le opere minori di Nolitta, anche questa storia si ricorda bene e regge il confronto con altre storie più riuscite.
    Ho apprezzato molto le cose da te segnalate nella recensione, che sono quelle che ho apprezzato anch'io, anche se ritengo che il ravvedimento dello sceicco ci stia.
    Dal suo dialogo, capisco che é stata la fine dei suoi fedeli servitori a scuoterlo e a fargli comprendere i suoi errori.

    L'analisi è di Ivan, non mia, anche se sono d'accordo con lui. Lo sono anche sul ravvedimento dello sceicco, che è convincente e perfetto dal punto di vista narrativo, ma è carente dal punto di vista psicologico. Un fanatico che crede che il gioiello sia sacro e per questo si devono ammazzare tutti i profanatori, non cambia di certo idea perchè ha preso delle botte e ha visto i suoi servitori morti. E non dà certo il gioiello sacro da vendere per farne riparazione. Questa "desacralizzazione" è troppo improvvisa per essere convincente. Ma, se permette di concludere degnamente una storia, ben venga. ^_^
     
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    A parte lo strano ravvedimento dello sceicco, mi pare che anche Zagor sia troppo buono nel perdonarlo!
    Dopotutto ha causato la morte di un uomo torturandolo e meritava di finire sotto processo.
    Processo che le autorità americane avrebbero sicuramente pilotato per non causare problemi diplomatici, però un tentativo andava fatto in nome della giustizia.
    Invece Zagor si limita quasi a consolare lo sceicco, dicendogli:" sono sinceramente addolorato che quello che doveva essere un viaggio di piacere si sia trasformato in un bagno di sangue, ma spero che voi sappiate trovare utili insegnamenti anche da questa esperienza negativa." Punto. Eh?
    Caro sceicco, il tuo pentimento è avvenuto a giochi già fatti e puzza di opportunismo!
    Lo stesso El Kabir definisce "folle" il suo comportamento, però lui che è ricco se la cava risarcendo gli abitanti del villaggio, Guitar Jim che è povero va in prigione.
    Insomma la morale di chiusura sembra che con la ricchezza si può comprare la giustizia.
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 26/1/2023, 13:33) 
    A parte lo strano ravvedimento dello sceicco, mi pare che anche Zagor sia troppo buono nel perdonarlo!
    Dopotutto ha causato la morte di un uomo torturandolo e meritava di finire sotto processo.
    Processo che le autorità americane avrebbero sicuramente pilotato per non causare problemi diplomatici, però un tentativo andava fatto in nome della giustizia.
    Invece Zagor si limita quasi a consolare lo sceicco, dicendogli:" sono sinceramente addolorato che quello che doveva essere un viaggio di piacere si sia trasformato in un bagno di sangue, ma spero che voi sappiate trovare utili insegnamenti anche da questa esperienza negativa." Punto. Eh?
    Caro sceicco, il tuo pentimento è avvenuto a giochi già fatti e puzza di opportunismo!
    Lo stesso El Kabir definisce "folle" il suo comportamento, però lui che è ricco se la cava risarcendo gli abitanti del villaggio, Guitar Jim che è povero va in prigione.
    Insomma la morale di chiusura sembra che con la ricchezza si può comprare la giustizia.

    Infatti lo sceicco ha fatto delle stragi, ha torturato delle persone...troppo comodo dire ah, forse ho sbagliato, tò, vi dò questo per riparare ai danni. Scusa eh, ma non basta riparare a questo genere di danni coi soldi, si devono riparare anche di persona. Con la prigione almeno. Oppure con l'espulsione o un mandato internazionale di cattura o qualcosa del genere. Non può certo comportarsi in uno stato estero facendo stragi e omicidi come se fosse a casa sua (e questo dà un'idea di che bel posto debba essere casa sua...).

    Ma questo avrebbe complicato la storia, quindi Nolitta ha preferito glissare, almeno credo che sia andata così.

    Diverse volte, comunque, Nolitta ha "glissato": l'esempio più clamoroso è quello del colpevole del massacro di Manetola e dei Seminoles, che è tuttora impunito. Oppure Dharma la strega, che, nel periodo nolittiano, era rimasta impunita. Oppure Mohican Jack, colpevole di numerose stragi, ma sulle quali Zagor fa finta di niente. Oppure ancora, Wakopa, che nella sua "rabbia degli Osages" ha sterminato degli innocenti, ma Zagor pensa solo a quello che ha fatto Billy Boy.

    Il senso della giustizia in Zagor a volte è piuttosto vago...

    Il fatto di Guitar Jim che va in prigione non accade perchè è povero, ma perchè è colpevole. Lui è un bravo ragazzo dopotutto, è simpatico, ha ancora una sua coscienza, e questa è una bella cosa. Ma comunque ha effettivamente rubato la mano di Allah, e questo è un reato. Senza contare tutti gli altri reati di rapina e inganno che ha fatto. La povertà qui non conta nulla, questa è semplicemente giustizia. Anche per il suo bene, così che Guitar Jim possa capire che non si ruba, semplicemente, e paghi di persona per quello che ha fatto. Solo così lui può "guarire" dal suo vizio. La funzione di base della prigione, infatti, è questa: la rieducazione del colpevole. Che non succede facilmente, lo so, anche per tanti motivi che non sto qui a dire, se no faccio un trattato. Ma qui parlo del principio di base della prigione in sè.
     
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