Il blog di Joe7

  1. KAZUHIRO FUJITA E LE SUE OPERE (2)

    By joe 7 il 28 Mar. 2019
     
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    KAZUHIRO FUJITA: L'EROE E I MOSTRI (seconda parte)
    La prima parte è qui.


    2007: THE BLACK MUSEUM SPRINGALD
    Volume unico

    Siamo alla Londra dell'800 (e qui si nota l'interesse dell'autore per le opere della Mori), dove si aggira un maniaco assassino che uccide le donne coi suoi artigli per poi scappare via ridendo e facendo salti incredibili: lo chiamano "Jack dai tacchi a molla", Spring-Heeled Jack nell'originale (realmente esistito). Sembrava che fosse morto, ma invece è tornato: di chi si tratta? L'ispettore Rockenfield ha qualche sospetto, soprattutto sul giovane nobile Walter De La Poer Straid, ma non ha prove. Successivamente, Spring-Heeled Jack scompare di nuovo, misteriosamente, lasciando solo un frammento del suo rivestimento: una molla, che è stata messa in una teca del Black Museum Springald (realmente esistente). Si tratta del museo della polizia di Scotland Yard, che contiene gli elementi dei casi insoluti o particolari; ovviamente, il museo è accessibile solo agli autorizzati. Un giorno, la giovane custode del Black Museum riceve una visita da un uomo misterioso che ha qualcosa da raccontarle su Spring-Heeled Jack...

    Springald-Big
    Spring-heeled Jack - Jack dai tacchi a molla


    Inoltre, nel volume c'è anche una seconda storia, che è quasi il seguito di Spring-Heeled Jack: Mother Goose ("Mamma Oca": è il nome di una famosa filastrocca inglese), in cui saranno coinvolti due ragazzini, un maschio e una femmina: Arthur e Juliet. "Black Museum Springald" è stato pubblicato in Italia nel 2009 dalla GP Publishing, poi dalla Star Comics. Una curiosità: lo "springald" è uno strumento di artiglieria che lancia grossi bulloni, pietre o fuoco greco (una miscela incendiaria). E' anche il nome inglese di spingarda, il grosso fucile del Rinascimento: il suo nome viene dal francone "saltare, balzare" per va della sua capacità di lanciare lontano delle grosse pietre. Una curiosa assonanza con il malefico saltatore Spring-Heeled Jack.

    GP GP
    Versione GP Publishing e versione Star Comics.


    E' da notare che la GP Publishing fece una prima edizione di Black Museum fallata, con una pagina che ha le vignette ingrandite oltremisura. Successivamente, fece una seconda edizione corretta (da Comicsblog). Quindi, se prendete un'edizione GP, controllate che questa pagina sia corretta (se ce la fate):

    GP-errata


    Fujita realizzò "Springald" dopo aver letto ed essersi appassionato a "Le leggende dei misteri di Londra", un saggio di Katsuo Jinka, che collaborerà anche alla realizzazione del manga. Il target del manga tavolta non è di giovanissimi, ma è rivolto ad un pubblico adulto. Infatti, Springald fu pubblicato su Mourning ("Lutto": allegro come nome...), una rivista col target più adulto rispetto a Shonen Sunday, la rivista manga su cui Fujita aveva pubblicato le altre sue opere. "Springald" è un manga realizzato in modo magistrale, con una cura maniacale sia dei particolari che del movimento dei personaggi, in particolare nelle scene di combattimento. La Londra vittoriana prende quasi vita in queste pagine. Alla conclusione di ogni capitolo, ci sono dei bollettini realizzati dallo scrittore Jinka, utili a dare al lettore molte informazioni interessanti sulla società dell'epoca, che aiutano a comprendere meglio l'opera. L'edizione del manga è di pregevole fattura, con una sovraccoperta che lo fa sembrare un vero e proprio libro dell'epoca, con tanto di decorazioni dorate.

    2008-2014: MOONLIGHT ACT
    29 volumi

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    In questo manga, quando la luna diventa blu, un personaggio delle fiabe (in genere occidentali tipo Biancaneve, ma anche orientali) si tramuta in un mostro ed entra nel mondo reale, provocando disastri. Per rimediare a questo problema, nel mondo delle fiabe il Consiglio emana una legge, il Moonlight Act (letteralmente: "Il decreto della luce della luna"), che dovrà bloccare queste invasioni. Perchè il Moonlight Act possa essere messo in pratica, il Consiglio manda la principessa Hachikazuki, nel mondo degli umani. La principessa, che ha un copricapo grande come una pentola che non permette mai di vederle il volto, chiede aiuto ad un ragazzo teppista, Gekko Iwasaki, che viene coinvolto suo malgrado in questa faccenda: nelle sue mani, la principessa diventa una mazza con tanto di pentola (lo so che è assurdo, ma qui tutto è assurdo). Con quest'arma, Gekko può respingere nel modo delle fiabe i personaggi impazziti. Viene aiutato dalla ragazza Teatro. La storia, coi consueti tratti dark di Fujita, analizza anche le fiabe, con considerazioni però di natura spicciola (perchè Cenerentola non si ribella? Perchè Biancaneve non si dà da fare per conto suo? e altre domande un pò sceme di questo tipo). Per quanto efficace visivamente, è una delle storie più deboli di Fujita. In Italia è stato pubblicato, a cadenza aperiodica, della JPop, in volumi piuttosto costosi.

    Star
    Un numero dell'edizione JPop.


    Com'è nato "Moonlight Act"? Nell'intervista fatta a Lucca, Fujita risponde che "ci sono dei momenti in cui ritorni alle storie che ti sentivi raccontare da bambino, è una cosa che mi piace molto, al di là della mia scrittura ordinaria, rispetto allo shonen manga. Mi sono ispirato al sentimento infantile." Infatti,quando Fujita era piccolo, i suoi genitori gli leggevano tante fiabe occidentali: Biancaneve, Cappuccetto Rosso, le fiabe di Andersen, eccetera, tutte tradotte per i bambini giapponesi. Da lì ha preso molti spunti interessanti per "Moonlight Act", mostrando il lato oscuro delle fiabe.

    2012: USHIO E TORA EXTRA
    Due episodi

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    Fujita ha partecipato alle raccolte di fondi a favore delle vittime del terremoto e dello tsunami del marzo 2011 in Giappone. Oltre a mettere all'asta alcuni suoi disegni, ha anche realizzato due storie brevi di Ushio e Tora ("Eclipse" e "Special Express") per il volume speciale "Heroes Come Back" in cui hanno partecipato anche altri mangaka nella realizzazione. Ecco il commento di Fujita: "E’ stato un momento tragico della storia del Giappone: la gente cercava di aiutarsi a vicenda, di dare supporto. Anche nel resto del mondo ci sono state delle campagne di raccolta fondi. Nel mio caso, in quel momento avevo pensato quale fosse il mio manga più conosciuto e apprezzato: non avendo a disposizione una grande scelta, avevo scelto di fare delle storie con con Ushio e Tora, perché sapevo che era stato il mio manga più conosciuto e apprezzato." Finora queste storie sono inedite in Italia.

    2014-2015: THE BLACK MUSEUM SPRINGALD - GHOST AND LADY
    Due volumi

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    Una delle coppie più assurde dei manga: Florence Nightingale e il fantasma Gray


    Fujita ritorna alla serie Black Museum Springald, dove un misterioso visitatore racconta alla custode del museo quello che c'è dietro ad un misterioso oggetto trovato in Crimea anni fa: due pallottole che si sono scontrate a vicenda. Dietro a questa storia c'è lo strano rapporto tra Florence Nightingale, celebre infermiera vissuta nella Londra del'Ottocento, che fu il prototipo dell'infermiera moderna, e il Fantasma in Grigio, una leggenda inglese (reale) riguardo a un fantasma che compare durante le rappresentazioni del teatro Royal Drury Lane e che lei chiama Gray. L'edizione italiana della Star Comics riprende il design di quella giapponese, come sempre in stile volume antico.

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    Nella storia ci sono molte citazioni di Shakespeare citate dal fantasma Gray, vero appassionato di teatro e grande spadaccino, sia da vivo che da morto. "Ghost and Lady" è un misto di storia biografica e sovrannaturale; drammatica e teatrale, con un cenno anche al Faust di Goethe, relativo al misterioso rapporto tra i due protagonisti. E' da notare la citazione di Embalming di Nobuhiro Watsuki: si tratta di un manga ambientato anch'esso nella Londra vittoriana, dove i protagonisti vanno proprio nel Black Museum di Fujita e sono ricevuti dalla stessa amministratrice del museo che compare nelle storie di Fujita. E' un crossover che avviene a volte tra diverse serie manga della stessa casa editrice.

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    L'amministratrice senza nome del Black Museum Springald.



    2016- in corso: BISOGNA DISTRUGGERE SOBOUTEI!
    8 volumi finora

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    Kazuhiro Fujita non ha una sua opera preferita: quella che segue di più è quella che fa in quel momento, come attualmente lo è Soboutei, in questo caso. "Soboutei" parla di una casa infestata dagli spettri, una casa che i protagonisti hanno intenzione di distruggere. Fujita ha tratto l’ispirazione da un film horror del 1973, The Legend of Hell House, in Italia Dopo la vita. In quel film, una villa di periferia è infestata dal fantasma di Emmery Belasco, un uomo malvagio dedito a riti satanici, e già due tentativi di disinfestarla sono falliti con esiti disastrosi. Nel film, il dottor Barret, accompagnato dalla moglie Ann e dai medium Benjamin Franklin Fischer e Florence Tanner, decidono di tentare loro l'impresa di liberare la dimora dallo spirito malvagio. Il film è diretto da John Hough e si basa sul romanzo Hell House di Richard Matheson, famoso sceneggiatore (ha scritto gli episodi di Ai confini della realtà e Gli uccelli di Hitchcock, nientemeno). Quando Fujita ha visto il film per la prima volta, ha voluto subito farne un manga a tema, appunto Souboutei Kowasu Beshi ("Bisogna distruggere Soboutei!"), da noi ancora inedito. Il manga è incentrato sul sinistro palazzo Soboutei, un’antica dimora situata nel quartiere immaginario di Tokyo chiamato Numanakarai e risalente al periodo Taisho (1912–26). La magione ha la fama di essere un luogo maledetto, infestato da fantasmi. Proprio tra quelle mura si trasferisce il giovane Rokuro Tachiki: nella casa avviene una tragedia e il giovane giura di vendicarsi distruggendo Soboutei. Ma non sarà l'unico a volerlo...In questo link su Badcomics ci sono altre informazioni.


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