Il blog di Joe7

  1. MODESTY BLAISE: I DISEGNATORI, IL FILM

    By joe 7 il 16 Aug. 2019
     
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    MODESTY BLAISE, LA PRINCIPESSA: IL FUMETTO E IL FILM
    (il precedente post è qui)

    LE STRISCE DI MODESTY BLAISE DOPO HOLDAWAY

    Dopo otto anni di storie di Modesty Blaise, nel 1970, nel bel mezzo della diciottesima storia ("I signori della guerra" o "Guerrieri d'Elite", nell'originale "The Warlord of Phoenix"), dopo aver realizzato la striscia 2099, Jim Holdaway morì all'improvviso, colpito da un attacco cardiaco del tutto inatteso, all'età di 43 anni. Quindici anni dopo la sua morte, O'Donnell scrisse: "Jim Holdaway era una persona di bassa statura, dai modi gentili, un talento immenso e un delizioso senso dell'umorismo. Mi manca ancora oggi."

    png Jim-Holdaway
    L'indimenticabile Modesty di Holdaway, insieme all'autore


    La serie continuò coi disegni dello spagnolo Enrique Badia Romero, in cui si nota distintamente la differenza di stile tra una vignetta e l'altra. Romero continuò a disegnare Modesty fino al 1978, anno in cui si ritirò per disegnare un suo personaggio, Axa.

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    La Modesty di Romero: meno intensa, ma comunque carismatica, elegante e piena di fascino.



    In seguito, la striscia fu disegnata da John Burns nel 1979; poi da Patrick Wright dal 1979 al 1980; successivamente da Neville Colvin dal 1980 al 1986. Nel 1986, la serie fu nuovamente affidata a Romero, che la disegnò fino alla conclusione, nel 2001. Infatti, l'11 aprile 2001, il giorno dell'ottantunesimo compleanno di O' Donnell, sul London Evening Standard si concluse l'ultimo episodio, dal titolo "The zombie", che pose fine alla serie. Furono realizzate così in tutto 10.183 strisce giornaliere e 96 episodi. O'Donnell si ritirò e, fino alla sua morte (nove anni dopo, nel 2010), si limitò a firmare le introduzioni per le raccolte in volume di Modesty Blaise.

    MODESTY BLAISE DI JOHN BURNS (1979)

    Prima di questo lavoro, Burns disegnò la striscia "I segugi" ("The Seekers"), che durò dal 1966 al 1971: si trattava di un fumetto di investigatori, ben realizzato, coi personaggi con le fattezze di Modesty Blaise e Willie Garvin, anche se di temperamento diverso (Modesty aveva iniziato la sua storia a fumetti tre anni prima, nel 1963)

    Segugi
    I Seekers, "Segugi" in Italia. Si tratta di un'agenzia che cerca le persone scomparse.


    John Burns disegnò Modesty Blaise a partire dall'episodio 41 ("Yellowstone booty"). Ha realizzato solo tre storie.

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    Modesty Blaise di John Burns, dal tono elegante e vicino al classico Holdaway.



    MODESTY BLAISE DI PAT WRIGHT ('79-'80)

    Realizzò solo due storie, anzi, una e mezzo: l'episodio 43, in parte, e il 44 ("Brethren of Blaise"). Infatti completò la storia 43 "Eva e Adamo", realizzata da John Burns solo nella prima parte. Il suo stile, comunque, non era adatto per quel tipo di storie, quindi durò poco.

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    Modesty Blaise di Pat Wright, dal disegno un pò troppo realista.



    MODESTY BLAISE DI NEVILLE COLVIN ('80-'86)

    Colvin iniziò a disegnare Modesty Blaise dall'ep 45 ("Dossier su Plutone") e realizzò le storie fin all'ep 60 compreso ("The double agent"). Successivamente, tornò Romero che disegnò la serie fino alla fine. Il disegno di Colvin era elegante e curato e si avvicinava allo stile di Holdaway.

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    Modesty Blaise di Neville Colvin, anche lui vicino alle atmosfere di Holdaway.



    LA CONCLUSIONE DELLA SERIE (ROMERO)

    Lo metto sotto spoiler per chi non lo vuole sapere.

    ULTIMA-STRISCIA-OK
    L'ultima striscia di Modesty Blaise, di Romero


    Alla fine dell'ultima avventura a strisce, Modesty dice che è stanca di criminali e servizi segreti e dice che vuole fare "qualcosa di pazzo, solo per divertimento. Faremo una piccola pausa, Willie amore, solo io e te." "La cosa migliore, principessa." E salpano su uno yacht per prelevare un tesoro che avevano nascosto anni fa in un luogo difficile da raggiungere per poi darlo in beneficenza.


    L'ORRENDO FILM DI MODESTY BLAISE

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    La locandina italiana del film


    Il successo di Modesty Blaise fu tale che fu realizzato un film di Joseph Losey nel 1966: pochi lo ricordano volentieri. Il risultato fu "Modesty Blaise – La bellissima che uccide": l'originale era semplicemente "Modesty Blaise", l'aggiunta è dei distributori italiani. Il film fu sceneggiato da Evan Jones e interpretato da Monica Vitti (una bionda) nella parte di Modesty (che ha i capelli neri) :huh: e Terence Stamp (che ha i capelli neri) nella parte di Willie Garvin (che è biondo) :huh: . Losey era un regista americano da film intellettuali e impegnati, poco adatto quindi a fare film d'azione. Il soggetto del film, ufficialmente, era di O’Donnell: lui aveva semplicemente adattato per il film la sceneggiatura del suo primo romanzo, "Modesty Blaise" (1965), che aveva scritto proprio per il film. Ma la sceneggiatura finale fu riscritta diverse volte, lasciando in pratica solo una riga dalla sceneggiatura di O'Donnell. Inoltre, Monica Vitti era appena uscita dalle esperienze artistiche con Michelangelo Antonioni, un altro regista impegnato e intellettuale come Losey: quindi non era adatta ad interpretare un personaggio carismatico e attivo come Modesty. Insomma, fu fatta una Modesty "come pare a me" e il film si rivelò un fiasco, tanto che i critici pensavano seriamente che fosse una parodia dei film di spionaggio. Il punto è che si voleva fare un film serio... :lol: :lol: :lol:

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    Gli inguardabili Modesty Blaise (Monica Vitti) e Willie Garvin (Terence Stamp) :(


    ALTRI TENTATIVI (FALLITI) DI FARE FILM SU MODESTY

    In seguito, nel 1982 fu girato un lungometraggio: "Modesty Blaise" che avrebbe dovuto essere il pilot di una serie televisiva: i due protagonisti furono interpretati da Ann Kathryn Turkel (Modesty) e Lewis Van Bergen (Willie). Ma non ebbe successo e non se ne fece nulla: da allora di Modesty Blaise al cinema non se ne parla più. Fino al 2004, quando decise di provarci Quentin Tarantino, vecchio fan dell'eroina (in Pulp fiction il personaggio di John Travolta è mostrato mentre legge Modesty Blaise). Tarantino affida la regia al suo amico Scott Spiegel. Il titolo è "Il mio nome è Modesty" ("My name is Modesty"), la sceneggiatura è di Lee Batchler e Janet Scott Batchler.

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    La sconosciuta Modesty di Tarantino


    L'idea che si rivela vincente è quella di non basarsi su uno dei tanti episodi facendo un action movie simile a tanti altri (oggi di donne con la pistola ce ne sono a un tanto la tonnellata) ma di ambientarlo nel periodo di Tangeri, quando una giovane Modesty gestiva la roulette per la gang di Larouche (la storia del passato di Modesty è raccontata qui). La protagonista è Alexandra Staden, la troupe è rumena e in Romania avvengono le riprese nel tempo record di 18 giorni. Ma il film non arriva mai al cinema ed è reperibile solo in Dvd per la Miramax. Ed è un peccato perché questa volta il risultato è notevole (almeno così dicono, io non l'ho guardata). Per mostrare l'inizio di Modesty, gli sceneggiatori mettono insieme quello del fumetto e quello vero raccontato da Peter O'Donnell nei suoi libri (ne riparleremo). Infatti, il film si apre sui soldati britannici in una zona montagnosa dei Balcani che incontrano la bambina armata di chiodo e bastone. Il lettore più assiduo capisce che quello che le offre la sua razione di cibo è il futuro autore. C'è anche il vecchio professor Loeb che spiega: “Ognuno ha il proprio limite.” La giovanissima allieva chiede “Come posso sapere qual è il mio?” e la risposta è: “Impiegherai tutta la vita per scoprirlo.” Willie ancora non c'è, non ci resta che sperare nel prossimo film. Se lo faranno, e se verrà bene: due combinazioni assai difficili.

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU MODESTY BLAISE

    Edited by joe 7 - 6/7/2021, 15:00
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