Il blog di Joe7

  1. ASTERIX E LO SCUDO DEGLI ARVERNI

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    Asterix
    By joe 7 il 2 Oct. 2019
     
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    1967: ASTERIX E LO SCUDO DEGLI ARVERNI

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    La copertina originale di Uderzo e la copertina dell'edizione Oscar Mondadori in bianco e nero


    TRAMA

    Abraracourcix, il capo del villaggio, deve andare nel paese degli Arverni per curarsi di un mal di stomaco piuttosto forte dovuto ai numerosi banchetti che aveva fatto: accompagnato da Asterix e Obelix, deve rimanere nelle terme dove sarà curato. I due ne approfittano per visitare il paese degli Arverni e la città di Gergovia, dove i Galli ebbero la prima vitoria contro i Romani. Ma subirono alla fine la disfatta ad Alesia, in cui Vercingetorige, il capo dei Galli, si arrese a Cesare: un posto dove nessun Gallo vuole andare. Giulio Cesare, per fiaccare il morale degli Arverni, ordina al suo inviato Tullius Fronzolus di recuperare lo scudo di Vercingetorige, su cui lui farà una marcia trionfale per sottolineare il dominio di Roma su di loro. Venuta a sapere la cosa, Asterix e Obelix, con la complicità dell'arverno Alambix, un oste con cui avevano fatto amicizia, si mettono alla ricerca dello scudo per averlo in mano prima di Tullius Fronzolus. La ricerca dello scudo è difficoltosa, perchè passò di mano in mano: alla fine, Alambix confessa di avere avuto lui in mano lo scudo e che lo aveva ceduto ad uno sconosciuto. In quel momento, arriva Abraracourcix, ormai guarito, anche se dimagrito, e Alambix lo riconosce subito: è proprio lui lo sconosciuto al quale aveva dato lo scudo. Abraracourcix dice che, da allora, ha sempre avuto in mano quello scudo, e se l'era portato appresso: lui viaggia sempre con lo scudo o sopra lo scudo, quando è al villaggio. La sfilata degli Arverni con Abraracourcix sullo scudo davanti a Cesare sottolinea la disfatta di Fronzolus.

    COMMENTO

    Questa storia è un'indagine poliziesca, in cui Asterix, Obelix e i romani devono trovare lo scudo degli Arverni: la ricerca, affannosa e inconcludente, ricorda un pò Il Falcone Maltese. L'investigatore Asterix/Humprey Bogart cerca lo scudo che era passato di mano in mano, risalendo da proprietario a proprietario, indagando, simulando false identità, interrogando e schiaffeggiando, se necessario. Gli Arverni erano una tribù di galli celtici particolarmente bellicosa che Cesare sottomise a fatica, come racconta nel De Bello Gallico: alla fine il loro capo, Vercingetorige, si arrese a lui. Il paese degli Arverni corrisponde grossomodo ad una regione del sud della Francia, l'Alvernia: montuosa e boscosa, con pascoli, è una zona abbastanza isolata della Francia. Grazie al pascolo, è uno dei più importanti produttori di formaggi. Inoltre, grazie alle sue fonti di sali minerali, è sede di importanti stazioni termali, come quelle dove si reca Abraracourcix per farsi curare.

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    In rosso, il paese degli Arverni, o Alvernia.


    Il suo capoluogo è Clermont-Ferrand, che è anche sede della Michelin, la famosa industria multinazionale di pneumatici. La versione asterixiana della Michelin è la sede del fabbricante di ruote Pertussis a Namassos (nome antico di Clermont-Ferrand), dove tutti lavorano senza sosta e il direttore, Pertussis, dorme tranquillamente nel suo studio.

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    La sede della Michelin dei tempi di Asterix (notare la ruota sul tavolo). Sembrano due uomini d'affari che discutono, vero? ^_^


    La trovata delle comunicazioni interaziendali - tipiche delle grandi aziende - "intercettate" da Obelix e realizzate con alcuni negretti che corrono da un tavolo all'altro, è semplicemente geniale.

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    L'inizio della storia è un esercizio di stile in cui si segue il passaggio di mano dello scudo di Vercingetorige, con la voce narrante e le vignette che iniziano a rimpicciolirsi. Tutta la storia è una ricerca di Asterix e Obelix dello scudo del condottiero arverno, col sorprendente colpo di scena finale, degno dei fumetti di Carl Barks - che era un maestro di sceneggiatura delle storie dei paperi - dove ciò che è stato trascurato diventa di importanza fondamentale. Provate a leggere una sua storia classica tipo Zio Paperone e il torneo monetario per rendervene conto.

    In questa storia, Goscinny prende in giro lo stile salutista-alimentare che si era sviluppato negli anni '60, per poi ingigantirsi e diventare una vera e propria moda e forma di costume che oggi raggiunge l'ossessione, come per esempio l'alimentazione vegana o il cibo dei supermercati senza glutine, lattosio, eccetera. "Goscinny ce l'aveva con la moda delle cure termali" ricorda Uderzo. Le terme, grandiose costruzioni in marmo luccicante, si mostrano qui come delle prigioni dorate con prigionieri consenzienti, sottoposti a una rigida dieta in cui devono mangiare solo ravanelli, legumi e pietanze ultraleggere, stando sempre sull'orlo di una crisi di nervi e di fame...sempre però consenzienti!

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    La moda igienista è criticata in modo palese in questa storia, con druidi-medici che curano (per modo di dire) i loro pazienti affamandoli e bagnandoli con acqua ghiacciata. Il povero Abraracourcix ne uscirà magro, smunto e irriconoscibile, cosa che non dà certo una buona immagine a queste terapie. Per fortuna poi ritorna ad essere il buon ciccione di sempre, come per dire che le diete rigidissime non danno nessun risultato, visto che poi si ritorna come prima.

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    Abraracourcix dopo la cura: sembra uno scampato dai campi di concentramento.


    Tra l'altro, Asterix e Obelix in questa storia mostrano un certo sadismo nel mangiare pasti luculliani a base di cinghiali e cervogia davanti agli occhi sgranati dei magri pazienti, che crollano disperati in un pianto a dirotto o cercano di fregare almeno un osso a Idefix: "Se ci provi ti dò una ditata nel fegato!" dice Obelix a chi ci prova, richiamando la gag ricorrente di Asterix e gli altri che tastano il fegato di Abraracourcix facendolo strillare.

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    Questo è anche un richiamo ad una scena simile in Tre uomini in fuga con De Funè, un grandissimo successo in quegli anni.

    In ogni caso, in questa storia saranno anche Asterix e Obelix a subire la dolcezza dei trattamenti termali, tanto che il povero Obelix, ad un certo punto, va in tilt e si arrabbia con Asterix quando capisce che di questo tipo di esperienza se ne sarebbe potuto fare benissimo a meno...

    Gli autori qui forzano le caratteristiche dei Galli, presentandoli come gozzovigliatori e ubriaconi. E questo in particolare con Abraracourcix, il capo del villaggio, che qui ha un ruolo fondamentale, anche se meno evidente come era stato in Asterix e il duello dei capi. Abraracourcix qui è personalmente responsabile del suo mal di stomaco all'inizio della storia, dovuto infatti ai numerosi banchetti ai quali aveva partecipato, mostrando così una certa irresponsabilità, visto che, essendo il capo, è il fulcro del villaggio e quindi dovrebbe stare attento a non fare strapazzi. Ma se facesse così risulterebbe meno simpatico...

    Nel viaggiare lungo l'Arvernia, Asterix e Obelix incontrano gli abitanti della zona, che parlano con una "s" moscia ("scinghiale", "feshta", eccetera) e vendono tutti quanti vino e carbone. Infatti, gli immigrati arverni giunti a Parigi nell'800 erano famosi proprio per il fatto di aprire di solito questo genere di negozi (venivano soprannominati "bougnat" dai parigini). Lo stesso Alambix - che a Gergovia vende vino e carbone - ricorda ad Asterix e Obelix che era andato in passato a Lutezia (Parigi) per vendere vino e carbone...

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    Anche qui, come in Asterix legionario, si prendono in giro i difetti dell'esercito, in questo caso ovviamente quello romano: la pigrizia dei soldati come Gaiogibus, l'alcolismo dei centurioni, l'incompetenza del comando. Anzi, il legionario sfaticato Caio Gaiogibus probabilmente (ma non ne sono sicuro) è stato fatto prendendo per modello Gaston Lagaffe, un personaggio ideato da Franquin e Delporte, che era pubblicato su Spirou: si tratta di un combinaguai.

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    Gaiogibus con la scopa e il suo - presunto - alter ego: Gaston Lagaffe.


    In particolare, in questa storia, viene messa in primo piano, per la prima volta, la moglie di Abraracourcix, Beniamina (nell'originale: "Bonne-mine", "star bene"). Prima era stata solo comparsa in Asterix e il duello dei capi, con un aspetto un pò diverso e senza avere un nome: da adesso in avanti sarà una comprimaria fissa del cast. E' la tipica moglie aggressiva, petulante e pesante: però, nonostante il suo carattere, resta comunque molto legata al marito. Infatti, lo dice il suo stesso nome, "Beniamina/stare bene", visto che è presentata in una storia in cui bisogna appunto curare, far star bene, Abraracourcix.

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    Beniamina, "la moglie del capo", come lei si autodefinisce spesso.



    QUI TUTTI GLI ARTICOLI SU ASTERIX

    Edited by joe 7 - 30/1/2022, 23:19
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    Una storia fra le migliori di Asterix.
    Immagino che molti lettori abbiano simpatizzato con il povero Abraracourcix.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 16/10/2021, 15:21) 
    Una storia fra le migliori di Asterix.
    Immagino che molti lettori abbiano simpatizzato con il povero Abraracourcix.

    Pure io...poveraccio, qui l'hanno proprio maltrattato! E il colpo di scena finale è stato ottimo. ^_^
     
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    C'é una scena secondaria che mi é rimasta in mente: quando Asterix, Obelix e Abraracourcix se ne vanno dal villaggio senza avvertire nessuno, Automatix li vede e va subito a dirlo ad Assurancetourix e ciò mi fa pensare che nonostante lo maltratti sempre, il fabbro si sente legato allo stonato bardo.
    Del resto, la cosa viene suggerita anche nella scena finale de "Le mille e un'ora di Asterix".
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 22/9/2023, 18:38) 
    C'é una scena secondaria che mi é rimasta in mente: quando Asterix, Obelix e Abraracourcix se ne vanno dal villaggio senza avvertire nessuno, Automatix li vede e va subito a dirlo ad Assurancetourix e ciò mi fa pensare che nonostante lo maltratti sempre, il fabbro si sente legato allo stonato bardo.
    Del resto, la cosa viene suggerita anche nella scena finale de "Le mille e un'ora di Asterix".

    Ma guarda che Automatix va da Assurancetourix per PESTARLO.
    Prima lo sveglia e gli dice che il capo sta partendo. Allora Assurancetourix dice che va a cantare qualcosa per Abraracourcix, e questo era quello che voleva Automatix. Infatti, lo pesta dicendo: "No, tu non canterai!". Così la tradizione viene rispettata. Il loro non è proprio un "legame"...diciamo che è come quello tra Mosè e Lupo Alberto.
     
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    Allora, Automatix é stato uno CENSURA a comportarsi così.
    Comunque, il fabbro del villaggio é un personaggio "simbiotico", in quanto creato unicamente per essere la "nemesi" del bardo.
    Volendo, ci sarebbero anche i suoi continuo litigi col pescivendolo Ordinalfabetix, ma lì non c'é la stessa "profondità".
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 22/9/2023, 20:25) 
    Allora, Automatix é stato uno CENSURA a comportarsi così.
    Comunque, il fabbro del villaggio é un personaggio "simbiotico", in quanto creato unicamente per essere la "nemesi" del bardo.
    Volendo, ci sarebbero anche i suoi continuo litigi col pescivendolo Ordinalfabetix, ma lì non c'é la stessa "profondità".

    Automatix pesta per tradizione sia Assurancetourix che Ordinalfabetix: solo che il pescivendolo gli risponde per le rime. Si tratta di gag normalissime in un fumetto comico. ^_^
     
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