Il blog di Joe7

  1. GLI ANNIVERSARI DEL 2019 (2)

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    Alan Ford
    By joe 7 il 8 Jan. 2020
     
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    GLI ANNIVERSARI DEL 2019 - SECONDA PARTE
    (Qui l'articolo precedente)

    TEX RAGGIUNGE IL NUMERO 700

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    L'avevo già analizzato qui. Oltre ad essere il 700° numero di Tex, che ha appena superato i 70 anni di vita editoriale nel 2018, contiene pure la tavola numero 10.000 della serie, a partire dalla tavola 1 del primo numero. 10.000 tavole, mica male. Anche se è un record, non è stata comunque una gran storia (ma in genere tutti i centenari bonelliani sono storie scarse). "L'oro dei Pawnee" (questo il titolo) per la prima metà della storia parla del giovane Tex: una pubblicità indiretta alla nuova serie Bonelli "Tex Willer" che parla appunto della gioventù di Tex. Una trovata che sa di crossover, continuity e retcon: tutta roba che con la Bonelli c'entra poco, ma con i supereroi Marvel c'entra molto. Infatti, ora che la Bonelli fa parte della Panini, che si occupa delle pubblicazioni Marvel in Italia, questa non è una cosa tanto strana.
    Nella prima parte della storia, il giovane Tex cavalca vagabondando coi suoi amici "Diamond" Dick, Rod e Hutch: un giorno incontrano Tesah 1, una ragazzina squaw Pawnee, e la aiutano contro alcuni indiani Sioux che volevano mettere le mani su di lei e sul tesoro dei Pawnee. Nella seconda parte della storia, siamo ai tempi del Tex attuale: Tesah (che dovrebbe avere almeno quarant'anni, ma qui ne dimostra venti-venticinque) chiede ancora aiuto a Tex perchè stavolta sono i Comancheros ad essere interessati al tesoro. Lui interviene con Kit Carson, Kit e Tiger e risolve la faccenda. Tesah non è un gran personaggio: era comparsa poco, e solo nelle primissime storie di Tex. In sostanza, era un'indianina un pò sexy e bisognosa di aiuto contro dei cattivi. Adesso, in tempi di femminismo imperante, Tesah è diventata abilissima, decisa, autonoma e indipendente che fa tutto lei o quasi (non si capisce infatti perchè abbia chiesto aiuto a Tex, visto che è così brava).
    Jimmy, l'amico-traditore di Tesah, è il solito, banale personaggio nè buono nè cattivo ma boh, che non si capisce per nulla quello che pensa. Agli sceneggiatori di oggi piacciono da matti questi tipi. Comunque, inaspettatamente e di punto in bianco, Jimmy finisce torturato in modo orrendo dai cattivi: sembra una scena messa lì solo per il gusto di inserire un pò di viulenza da spaghetti western.
    Una storia piuttosto sconclusionata: anzi, praticamente, due storie in una, con troppe scene e troppi personaggi in giro per un numero solo. I personaggi di contorno, come gli amici di Tex, erano stati solo accennati in qualche storia passata. Anzi, uno di loro, Rod, è un capolavoro: era comparso solo in un flashback raccontato da Tex dove Rod in sostanza muore e basta, sai che personaggio indimenticabile. Era stato un momento toccante, OK, ma al posto del tal Rod avrebbe potuto esserci chiunque. L'unica cosa che si salva sono gli splendidi disegni di Civitelli: ma la storia è davvero mediocre, da dimenticare.

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    L'anonimo giovane Tex e l'anonima guerriera Tesah


    Ci sarebbe anche il 400 di Dylan Dog: ne avevo fatto un cenno qui, ma preferisco parlarne quando arriviamo all'argomento "il meglio e il peggio della Bonelli".

    ALAN FORD COMPIE 50 ANNI E RAGGIUNGE IL NUMERO 600. MA HA UN FUTURO?

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    Copertina parziale e copertina completa.


    Il numero 600, "Eclissi" (storia di Max Bunker e disegni di Dario Perucca, degno successore del Magnus alanfordiano) è un notevole traguardo, senza dubbio. Ma la storia è davvero deludente. Si tratta del solito racconto di realtà alternativa, una caratteristica ormai comune in "Alan Ford". Come per dire che non c'è più un vero sviluppo della storia, che si sta accartocciando tutta.

    Con la venuta della streghetta Minuette e col suo matrimonio con Alan Ford, la serie è stata completamente stravolta, tanto da diventare un "prima" e un "dopo" Minuette: tutti gli elementi del gruppo TNT ora vivono vite separate. Non c'è più un gruppo e non c'è più nemmeno lo storico negozio di fiori. Nel numero 600, invece, si ritorna - per eclissi, magia o chissà cosa - ai tempi classici del Gruppo alle prese con Superciuk: una storia, tra l'altro, incompleta (si concluderà nel numero successivo, il 601) e che si conclude col ritorno allo status attuale del "dopo Minuette". Insomma, un'ennesima storia dove non succede niente. E' solo un triste omaggio ai "bei tempi che furono".

    Tanto più che, nel numero 607, lo stesso Max Bunker ha paventato la possibilità di prenotare Alan Ford presso l'editore a prezzo maggiorato: in sostanza, i numeri successivi di Alan Ford potrebbero essere venduti solo per posta e sotto richiesta dei lettori: non più in edicola quindi, ma privatamente, manco fosse "Il Giornalino" di un tempo, che vendeva appunto solo a mezzo posta. Un cambiamento non da poco, per un fumetto popolare.

    Alan Ford è stato anche un fenomeno di costume, non solo un fumetto: uscì 50 anni fa nel Maggio 1969, all'inizio degli Anni di Piombo, dopo una gestazione molto lunga da parte di Luciano Secchi (Max Bunker) e Roberto Raviola (Magnus). Crearono un genere di fumetto che non c'era mai stato prima: grottesco, caricaturale, satirico, con una indimenticabile galleria di umanità dolente e decadente, sgangherata e patetica. Ufficialmente era la parodia di James Bond, ma aveva significati ben più profondi di una semplice presa in giro.

    ALAN-FORD-LIBRO


    Nel libro celebrativo dei 50 anni di Alan Ford, uscito nel 2019 col titolo "Max Bunker - una vita da Numero Uno" (Cut-Up Publishing, circa 390 pagine, 17,90 €) Moreno Burattini, sceneggiatore di Zagor e appassionato lettore di Alan Ford, racconta la biografia professionale di Luciano Secchi, chiarendo molti retroscena, non solo su Alan Ford, ma anche sulla storia del fumetto italiano. Il fatto che ci sia il Numero Uno in copertina è dovuto al fatto che il vecchiaccio è sicuramente il personaggio più riuscito di Max Bunker, tanto da essere - secondo alcuni - un suo alter ego. Nel libro Burattini spiega bene una delle caratteristiche che rendono unico Alan Ford: il fatto cioè di rappresentare il primo, vero, riuscitissimo "fumetto di gruppo". Infatti la vicenda non si incentra quasi mai solo sulla figura del titolare della testata, cioè Alan: al contrario, lui è messo sullo stesso piano degli altri agenti della combriccola, e spesso viene addirittura surclassato da altri personaggi, quali il Numero Uno, Bob Rock, il Conte Oliver, eccetera. Carlo della Corte aggiunge che i fumetti classici come Mandrake o l'Uomo Mascherato sono dei solitari, con la fidanzata o il fido amico. Max Bunker, invece, ha allestito un teatrino stracolmo di pupi, tutti sempre in azione, riuscendo miracolosamente a fare delle storie sempre compatte a livello di trama.

    Per questo, il cambiamento con Minuette ha stravolto la storia, cambiando "i pupi": lo stile narrativo della storia rimane lo stesso, ma non è più veramente un racconto "di gruppo", ma di "coppia" (con una netta prevalenza di Minuette, che praticamente è diventata la vera protagonista). Forse Max Bunker ha fatto questo cambiamento narrativo per necessità, ma, visti i risultati con le vendite, che sembra che siano crollate tanto da paventare il livello della spedizione postale a privati, è chiaro che il trattamento non ha avuto successo. In ogni caso, il libro di Burattini è davvero interessante e piacevole da leggere, anche se personalmente non sono d'accordo con molte delle sue osservazioni: ma questa è un'altra storia.

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    1 Tra l'altro, la stessa Tesah era già comparsa, poche settimane prima del Tex 700, sulla collana "Tex Willer": crossover a valanga, insomma.

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 10/1/2020, 14:56
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