1 – LUNEDI' DI FUOCO
Il Lunedì che ha cambiato il mio destino (titolo giapponese)
(L'analisi dell'anime si trova qui)

Siamo all'Istituto John Grier, un orfanotrofio americano gestito da Miss Lippett, la direttrice. E' la festa dei genitori e le famiglie, insieme coi figli, vanno a fare visita all'orfanotrofio, per fare della carità, o per mostrare una finta carità, dipende.

Judy Abbott, un' orfana di 14 anni, si occupa dei bambini più piccoli dell'Istituto. Lei e gli altri vedono, attraverso le finestre, le famiglie in visita che arrivano, rimpiangendo il fatto di non avere dei veri genitori. Miss Lippett li fa cantare perchè facciano un buon spettacolo per la beneficenza. Ma, mentre lo fanno, pensano ai bambini che hanno una mamma e un papà: una degli orfani più piccoli, Emily, si succhia il dito per consolarsi.

Judy continua ad osservare le famiglie dalla finestra e pensa anche lei ad una casa con una famiglia. Ma, nella sua fantasia, il cancello dell'orfanotrofio si chiude davanti a loro. Uno dei bambini delle famiglie venute a fare la visita fa spuntare fuori dal vetro della finestra una rana e Judy strilla: sta per aprire la finestra e raggiungere i colpevoli per dare loro una lezione. Ma Miss Lippett le ordina di fermarsi: per quello che stava per fare, dovrà scrivere per punizione una lettera di scuse.

Emily prova a prendere una bambola caduta in mano a una delle bambine dei visitatori, ma finisce per litigare con un bambino, che se ne va coi genitori in macchina facendole la linguaccia, a cui Emily risponde allo stesso modo. Judy cerca di calmarla, mentre il fumo del tubo di scappamento della macchina la soffoca e la fa tossire. Emily chiede a Judy dove sono la sua mamma e il suo papà, e Judy, imbarazzata, cerca di cambiare discorso, dicendole che ci sono delle caramelle in regalo da parte dei visitatori.

Per la verità, Judy detesta il giorno delle visite, dove tutti fanno a gara per fare i finti buoni, ma si vede lontano un miglio che non sono davvero interessati a loro. Almeno i marmocchi delle famiglie, col loro comportamento strafottente, sono più sinceri. "Tutti ci vedono in modo diverso" pensa lei. Una delle donne anziane della beneficenza dà un fazzoletto a Judy per falsa compassione e lei, col regalo, ci pulisce il viso sporco di fuliggine di Emily, poi lo restituisce alla donna, che ne è schifata.

Alla sera, Judy inizia a scrivere la lettera di scuse, quando Sadie, una delle ragazze dell'orfanotrofio della stessa età di Judy, le dice che Miss Lippett vuole parlare a tutte loro. La direttrice dice a Judy e alle ragazze adolescenti dell'orfanotrofio che domani, Lunedì, ci sarà una visita particolare. Judy non è interessata e, per cambiare discorso e tagliare la discussione, fa notare a Miss Lippett che si sente Emily che sta piangendo, dovrebbe andare da lei. Ma la direttrice, seccata, le dice:
"Tu stai qui. E ascoltami bene, e anche voi, che siete i più grandi dell'orfanotrofio, insieme a Judy!"
Gli altri non aprono bocca e lei prosegue:
"Domani si decide il futuro per uno di voi, che sarà scelto domani per andare a studiare e trovare un lavoro"

"Un lavoro? Studiare...fuori di qui?" chiede Judy, sorpresa
"Si capisce!"
"Potrò andarmene via da qui!" dice lei, danzando.
"Piantala di fantasticare, Judy, e ascoltami bene: lo dico soprattutto a te. Non voglio problemi domani, quindi non fare pasticci, è chiaro? Ricorda che..."
Judy la interrompe dicendo che Emily sta proprio poco bene, deve andare da lei e scappa via troncando il discorso della direttrice, che rimane lì seccata. "Forse mi adotteranno" pensa Judy.

Il giorno dopo, Judy sveglia tutti: bisogna prepararsi per il gran giorno. Judy va anche da Miss Lippett, che si stava truccando, e la direttrice le dice seccata di bussare prima di entrare, mentre Judy ridacchia in silenzio. Consegna la sua lettera di scuse a Miss Lippett, poi va a pulire, combinando disastri su disastri, neanche fosse Pippo. Anche tutti gli altri bambini puliscono le camere dell'orfanotrofio, e Judy lo fa con particolare entusiasmo, pensando alla possibilità di essere adottata e di andare via da lì.

Miss Lippett controlla tutto con attenzione, mentre Judy combina sempre disastri nei quali di solito ci va in mezzo la Lippett. I bimbi scrivono sul muro e Judy li redarguisce, ma loro le chiedono di fare il disegno che lei fa di solito, cioè la caricatura della direttrice, perchè anche loro detestano il Lunedì degli ospiti. Judy allora fa la caricatura della Lippett, ma lei se ne accorge. Judy cerca di rimediare dicendo che stava per cancellare il disegno, ma è poco credibile.

Judy mette a posto i tavolini, combinando i soliti disastri. Arrivano gli ospiti, tra cui il Generale Cyrus, che dice:
"Questo posto è stato fatto per far crescere gli americani"
E' il personaggio che sarà più bistrattato dalle azioni pasticcione di Judy. Miss Lippett manda i quattro bambini più grandi dell'orfanotrofio - tra cui Judy - a distribuire e servire il tè agli ospiti. Judy combina ancora disastri su disastri, neanche lo facesse apposta, e si mette a ridere quando il generale ha la crema sui baffi.
"Torna nella tua stanza a pensare a quello che hai fatto" le dice la Lippett.
"Qui manca l'educazione" dicono gli ospiti delusi, e se ne vanno. Si mette a piovere: Judy vede dalla finestra le macchine che partono e inizia a piangere, pensando ai disastri fatti e alle speranze perse. La piccola Emily le chiede di leggerle qualcosa, ma Judy non ci riesce. Corre via e sbatte contro una persona, poi si allontana senza nemmeno vederlo.

Miss Lippett parla con quella persona nel suo studio, poi Judy viene chiamata dalla direttrice. Miss Lippett le dice che il suo lavoro di scritto - cioè la sua lettera di scuse - è stata apprezzata da un membro della visita, che è arrivato più tardi. Judy è stata quindi scelta da lui perchè possa andare all'università per gli studi. Judy capisce che il suo benefattore era l'uomo che aveva investito poco fa e corre subito giù per raggiungerlo e ringraziarlo: ma è già partito. Judy ne vede solo l'ombra allungata, che gli fa apparire le gambe molto lunghe: il suo Papà Gambalunga.

COMMENTO

Il romanzo originale di Papà Gambalunga è un romanzo epistolare, cioè un insieme di lettere scritte dalla protagonista, Judy, al suo Papà Gambalunga: attraverso di esse si capisce quello che avviene nel corso della sua storia. Di conseguenza, nell'anime si è cercato di trasformarlo in un racconto vero e proprio, modificando diverse cose, come i dettagli sui compagni di orfanotrofio di Judy, i suoi disastri, Miss Lippett. Da questo primo incontro col nascosto Papà Gambalunga inizia l'avventura di Judy.

In questo primo episodio si nota l'ipocrisia di chi va a fare la carità aiutando gli orfani, ma senza avere davvero un interesse verso di loro come persone: lo fanno solo per essere ammirati dagli altri. E' un'osservazione pungente fatta anche dall'originale Judy del romanzo, e che gli autori dell'anime hanno saputo rappresentare qui in pieno. La punizione che Miss Lippett infligge a Judy, cioè lo scrivere una lettera di scuse, è molto frequente nelle scuole giapponesi e si vede anche in altre serie nipponiche: per esempio, in una scena di My Hero Academia Midoriya e Bakugo sono puniti con l'obbligo di scrivere una lettera di scuse.

(Continua qui)

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Edited by joe 7 - 4/12/2021, 13:48