50 ANNI DELL'EDITORIALE CORNO: I SUPEREROI IN ITALIA.(precedente articolo: qui. Scusate se il titolo è un pò fuorviante: infatti, non sto celebrando i 50 anni della casa editrice Corno, che era nata nel 1960 col nome "Serpente Volante" e che quindi di anni ne dovrebbe avere 60. Qui sto celebrando i 50 anni dei supereroi pubblicati dalla Corno, che iniziarono con l'Uomo Ragno nel 1970, quindi 50 anni fa. )I FANTASTICI QUATTROCome abbiamo detto prima con la serie di
Thor, anche i
Fantastici Quattro furono pubblicati in contemporanea con Thor, grazie al successo dell'Uomo Ragno. Il primo numero dei Fantastici Quattro uscì - ufficialmente - il
6 Aprile 1971; per la scelta della copertina, non si usò quella classica di Jack Kirby, coi Fantastici Quattro che affrontano un mostro dell'Uomo Talpa. Infatti qui i protagonisti quasi scompaiono davanti al mostro, che occupa tutta la copertina. Invece, hanno scelto saggiamente un'immagine pubblicitaria del quartetto: un'ottima scelta, che permette al lettore, che non li conosce, di farsi una prima impressione su di loro.
La versione originale del primo numero dei Fantastici Quattro e la versione italiana
Il
numero 15 dei Fantastici Quattro (con una copertina di John Romita, invece di una di Kirby, cosa insolita in quel periodo in cui tutte le copertine erano di Kirby) contiene la prima storia di
Capitan Marvel, il comprimario più importante della testata, insieme a Sub-Mariner. E' ancora il Capitan Marvel degli esordi, l'alieno Kree simile ai terrestri con l'orrendo costumino bianco-verde. Più avanti cambierà look e costume, diventando il nemico numero uno di
Thanos in una saga cosmica di
Jim Starlin che diventerà un classico della Marvel.
Capitan Marvel prima e dopo
Ma è nel
numero 20 che si arriva ad una svolta importante (con tanto di
Medalcalcio in allegato, ricercatissimo dai collezionisti: se avete
1.200€ da spendere, lo potete prendere su ebay
). E' il primo gigantesco crossover della Marvel, dove i Vendicatori combattono insieme ai Fantastici Quattro per affrontare Hulk, impazzito per le vie di New York. In quel periodo il personaggio di Hulk non era ancora ben definito: era intelligente e malvagio (non parlava in terza persona stile "Hulk spacca!"), ed era arrivato a New York per affrontare i Vendicatori e soprattutto Capitan America, che era stato appena recuperato dalla sua tomba di ghiaccio e aveva preso il posto di Hulk nei Vendicatori, una cosa che lui - chissà perchè - non aveva accettato. Infatti, Hulk era stato nei Vendicatori solo nel primo numero e se n'era andato nel secondo numero, quindi vallo a sapere cos'aveva in testa. In ogni caso, è un Hulk con una forza enorme, ma ancora da definire: soprattutto qui c'è un salto di qualità. Ed è la svolta di cui vi dicevo.
Copertina senza Medalcalcio, con Medalcalcio e Medalcalcio in primo piano. Una visione rara, credetemi.
Infatti qui
c'è il primo scontro tra Hulk e la Cosa (si erano già incontrati in passato una volta, ma senza scontrarsi veramente): una battaglia campale per le vie della città che dura ben due numeri. E qui avviene per la prima volta la sconfitta della Cosa. In questo numero, infatti, si stabilisce chiaramente che Hulk è molto più forte della Cosa, una caratteristica che sarà una costante nel mondo della Marvel: ma che fino ad allora non era mai stata chiarita, e la Cosa fino a quel momento sembrava forte quanto Hulk, o forse di più. Da adesso in avanti, sarà sempre il secondo in ordine di forza: ma questo non gli impedirà di misurarsi con Hulk più volte. "Come direbbe mia zia Petunia: se non hai più forza, mettici più fegato!" direbbe lui.
La prima sconfitta della Cosa
Col
numero 26 abbiamo tutto il fumetto a colori. Fino ad allora i colori erano alternati: due pagine a colori e due in bianco e nero, per risparmiare. Ma con l'aumento delle vendite hanno potuto fare questo salto di qualità, festeggiando con tanto di adesivi e manifesto. Devo aggiungere che sono ricercatissimi dai collezionisti?
La storia parla di un avversario anomalo,
l'Uomo Invincibile, e del padre di Sue e Johnny, rispettivamente la Donna Invisibile e la Torcia Umana, che compare solo in questo episodio.
Col
numero 39 avviene un evento che cambierà la storia dei Fantastici Quattro per sempre:
il matrimonio tra Sue e Reed, l'unico che rimarrà stabile per sempre nel mondo Marvel, pur coi suoi alti e bassi.
La copertina del numero originale, Fantastic Four Annual 3, è a dir poco un caos di bailamme con un mar di personaggi disposti male e un avviso in mezzo alla copertina che rovina tutto. Insomma, è una vera schifezza, come direbbe Totò, e la redazione della Corno ha preferito mettere al suo posto un disegno di Jack Kirby che raffigurava i Fantastici Quattro, prendendo solo la parte che riguardava Reed e Sue. Il risultato è molto migliore della copertina originaria. Quando non si era vincolati a fare esattamente quello che volevano gli americani, si potevano fare delle trovate veramente buone, come la copertina del numero 1 dei F4. Adesso si è obbligati a scrivere addirittura i nomi dei personaggi in una lingua che non è la nostra e quindi a dire dei gargarismi come Avengers, Captain America e Spiderman, invece dei nostrani Vendicatori, Capitan America e Uomo Ragno. Questa non è globalizzazione, è appiattimento alla lingua unica.
La splendida copertina della Corno e la corrispondente schifezza originale americana.
I numeri 44, 45 e 46 presentano l'importantissima
trilogia di Galactus, in cui compaiono per la prima volta il divoratore di mondi e il suo araldo Silver Surfer (che per la verità in Italia erano già comparsi circa due anni prima sul primo numero di
Devil della Corno). Si tratta di una trilogia fondamentale non solo per i Fantastici Quattro, ma anche per il mondo della Marvel, che per la prima volta affronta un pericolo di proporzioni cosmiche, quasi divine. In particolare, Silver Surfer viene confinato sulla Terra per essersi ribellato a Galactus per salvare i terrestri: da qui seguirà la saga del Dottor Destino che ruberà il potere cosmico di Silver Surfer, in una saga che rivaleggia con quella di Galactus. Con questi episodi, i Fantastici Quattro entrano nella leggenda. E' da notare come, oltre a Capitan Marvel, tra i comprimari dei Fantastici Quattro c'è anche il
Dottor Destino, in storie brevi in cui spesso affronta dei criminali che gli attraversano la strada per la sua conquista del mondo, tra cui sono da citare il Teschio Rosso e gli Esuli. In futuro saranno pubblicate anche le storie di
"Supervillain Team-up" in cui il Dottor Destino formerà un'alleanza problematica e piena di colpi di scena con Sub-Mariner.
Ma, subito dopo la saga di Galactus, c'è il particolare racconto
"Questo uomo o questo mostro?" su
Fantastici Quattro 47, totalmente incentrato sulla Cosa: uno dei racconti più belli del quartetto e uno dei preferiti da Stan Lee. Un uomo, di cui non si saprà mai il nome, ruba alla Cosa la sua forza e il suo aspetto, per poter inserirsi nel quartetto e uccidere Reed Richards, da lui sempre invidiato. Solo che le cose non andranno come lui pensava, con uno sviluppo inaspettato per tutti.
A partire dal
numero 49 la serie di Sub-Mariner, uno dei comprimari più importanti del mondo dei Fantastici Quattro, diventa comprimaria della testata, abbandonando le pagine di
Devil. Nel numero precedente, il 48, entra in scena per la prima volta la
Pantera Nera, il capo del fittizio regno africano di Wakanda, e in questo numero racconta la sua storia. Si tratta del primo supereroe di colore, che poi diventerà uno dei Vendicatori più rappresentativi, anche se non comparirà in modo costante nelle loro storie. Il suo legame di amicizia coi fantastici Quattro, tuttavia, resterà sempre molto forte.
E siamo arrivati al
numero 50, che è un bel traguardo, festeggiato con manifesto e autoadesivi. La storia parla dell'Occhio del Male, il futuro
casus belli della
battaglia tra Vendicatori e Difensori. La copertina è azzeccata, con la Torcia Umana in mezzo e molti comprimari e protagonisti ai lati: un'ottima cover celebrativa, manco fosse fatta apposta per un numero 50. Invece era una copertina tra le tante del periodo (era quella di Fantastic Four 54, nota per i pignoli).
Col
numero 79: "Che ci sia la vita!" avviene un importante punto di svolta dopo quello del matrimonio: la nascita di
Franklyn Richards, il figlio di Reed e Sue, in una lunga storia dove compare per la prima volta
Annihilus, uno degli esseri più pericolosi della Zona Negativa. La storia è così lunga che riempie TUTTE le pagine del numero e si conclude all'ospedale, dove alla fine il bambino nasce, nonostante tutte le difficoltà affrontate. E la storia dei Fantastici Quattro potrebbe anche finire qui. Ma lo spettacolo deve continuare, anche perchè il criminale per eccellenza, il Dottor Destino, non è stato ancora sconfitto definitivamente.
E arriviamo al
numero 100 dei Fantastici Quattro, con l'ultima storia disegnata da Jack Kirby (per la cronaca si tratta di Fantastic Four 102: King Kirby ha disegnato ben 102 numeri di fila, congratulazioni!) L'addio è stato burrascoso, tanto che la copertina è di Romita e non di Kirby. In ogni caso, anche qui si festeggia con gli adesivi in regalo.
Il numero 150: "Ultron rovina la festa", è un numero celebrativo solo dal punto di vista della storia. Infatti qui hanno inserito l'intera storia di Ultron, un classico nemico dei Vendicatori (qui chiamato Ultron-7, l'Ultron formato gigante), che ostacola il matrimonio tra Crystal e Quicksilver con un crossover tra i Fantastici Quattro, i Vendicatori e gli Inumani. Però niente adesivi nè poster, solo la storia, che festeggia il traguardo. E' una buona storia, non dico di no, ma la mancanza di gadget fa pensare che la testata non se la passasse bene...
Il numero
172, "Due cose sono più mortali di una" (una storia che si sviluppa in più numeri, piuttosto complicata, con versioni alternative, mondi diversi, Arkon il conquistatore, e la necessità di farsi uno schemetto su un foglio per riassumere gli eventi), è importante perchè da qui inizia la saga di
Adam Warlock di Jim Starlin (storia e disegni), che, dopo il suo successo su Capitan Marvel, farà una storia indimenticabile e paradossale in cui saranno coinvolti il doppio malvagio di Warlock, il Magus, Thanos il titano delle storie di Capitan Marvel, e nuovi personaggi come Gamora, Pip, Colui che sta nel mezzo e altri. Più che un'avventura, è quasi uno sprofondare di Warlock nel profondo del proprio io con l'aiuto di uno "psichiatra" come Thanos. Di certo l'impatto che fu sui lettori di allora fu impressionante, equivalente alla Pantera Nera di Mac Gregor.
Col
numero 179, con tanto di copertina di Kirby, appena ritornato alla Marvel, il logo dei Fantastici Quattro cambia, diventando prospettico. Non mi è mai sembrato un gran cambiamento, anzi mi è sempre sembrato più efficace il logo di prima. Se l'ha fatto
Corteggi, qui mi sa che non ci ha azzeccato.
E arriviamo al
numero 200, con una storia di Ben Grimm, la Cosa, tratta da un suo Annual. Infatti il personaggio della Cosa era diventato così famoso in America da avere avuto una sua testata propria, "Marvel Two-in-one", in cui la Cosa combatte insieme ad altri supereroi. Qui è insieme alla Legione della Libertà, un gruppo di sconosciuti che hanno combattuto durante la Seconda Guerra Mondiale. Infatti, Ben è tornato indietro nel tempo per pestare un pò di nazisti. Ma anche qui sembra che la testata non se la passi bene: nessun poster nè adesivi, solo la scritta in basso a sinistra: "Questo è proprio il 200" sulla copertina. Grazie eh, l'avevamo già capito. Comunque le copertine di Kirby non mi sono mai piaciute molto...
Nel
numero 236 si arriva ad un punto epocale:
la sconfitta definitiva del Dottor Destino, in un finale che ho sempre trovato splendido e adatto al personaggio. Certo, poi il Doc tornerà (non nei fumetti della Corno, comunque), non si può fare a meno di lui, ma non avrà più nulla da aggiungere. Qui ha detto tutto quello che doveva dire, per me, e ha finito il suo ciclo narrativo alla grande.
Sui
Fantastici Quattro 246 è pubblicata per l'ultima volta una storia dei Fantastici Quattro presa dalla testata originale (Fantastic Four 206), ed è un finale emblematico per la testata: infatti, oltre al vederli tutti e tre (la Torcia Umana è assente, ma il significato della scena rimane) morti sulla copertina con tanto di titolo "La sentenza è morte", nelle vignette finali i Fantastici Quattro vengono colpiti in pieno nella loro astronave (da un fuoco amico, addirittura!) e sembrano morti definitivamente. Poi la storia sarà ripresa sul "Settimanale dell'Uomo Ragno", ma il fatto che l'ultima storia dei Fantastici Quattro pubblicata sull'albo omonimo finisca proprio con la loro "morte" è significativo...da adesso fino alla fine della testata, tutte le storie pubblicate saranno prese da Marvel Two-in-one.
Col
numero 250 arriviamo al nuovo traguardo, anche stavolta però senza poster nè adesivi, ma solo con un'orrenda striscia gialla in alto che rimpicciolisce la copertina e propone un concorso a premi (lo stesso che ci sarà sulle altre testate), in cui si dovrà ritagliare un'immagine sulla copertina e spedirla, rovinando così il numero. Ma allora non c'era ancora l'idea di conservare bene un fumetto. La copertina comunque è stata ridotta ad una schifezza, non solo col poco spazio concesso, ma anche per l'orrendo bollino e relativa freccia per i decerebrati che non l'hanno visto, che coprono in parte la faccia del protagonista, che, tra l'altro, è stata messa in un angolo. Una copertina tra le più brutte della Marvel.-Corno, che fa capire cosa significasse l'assenza di
Corteggi, che a quel tempo se n'era già andato. La storia è una normale avventura di Marvel Two-in-one con la Cosa e Capitan America contro un tizio che si chiama Victorius e in cui ci va di mezzo l'Uomo Cosa, un essere delle paludi. La storia si fa notare soprattutto per essere stato uno dei primi lavori del disegnatore
John Byrne, che tra un pò sarebbe diventato una stella della Marvel.
E arriviamo alla fine, con
l'ultimo numero della serie, il 259: un'altra storia di Marvel Two-in-one con la Cosa e Moon Knight, in Italia Lunar, contro tal Crossfire, chiamato qui Croce di Fuoco, perchè a quei tempi traducevano tutto, o quasi tutto, mentre adesso non traducono mai. E meno male, se no oggi chiameremmo sempre "Thing" la Cosa, per esempio. Quest'ultima storia è di ordinaria amministrazione, una tra le tante, ma forse è meglio così. Finisce in questo modo una testata di base dell'universo Marvel, con un gruppo-famiglia unico, con tanto di matrimonio e bambini; con la Cosa, l'uomo mostro più sensibile che ci sia mai stato e che ha fatto un grido di battaglia indimenticabile: "E' TEMPO DI DISTRUZIONE!". E, infine, col Dottor Destino, un cattivo tra i più carismatici in assoluto che ci siano mai stati nella storia del fumetto e che ha gettato le basi per Darth Vader. Ma con questo numero è finita: certo, la Star Comics riprenderà le pubblicazioni anni dopo, ma non sarà più la stessa cosa. Mettiamoci su una croce. Di fuoco.
(Continua qui)QUI TUTTI I LINK SUI 50 ANNI DELLA CORNO E SULLA MARVELEdited by joe 7 - 7/12/2021, 22:06
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