50 ANNI DELL'EDITORIALE CORNO: I SUPEREROI IN ITALIA.(precedente articolo: qui. Scusate se il titolo è un pò fuorviante: infatti non sto celebrando i 50 anni della casa editrice Corno, che era nata nel 1960 col nome "Serpente Volante" e che quindi di anni ne dovrebbe avere 60. Qui sto celebrando i 50 anni dei supereroi pubblicati dalla Corno, che iniziarono con l'Uomo Ragno nel 1970, quindi 50 anni fa. )L'INCREDIBILE DEVILUna settimana dopo l'uscita dell'
Uomo Ragno, il
6 Maggio 1970 la Corno fa uscire una testata gemella, con un personaggio abbastanza simile all'Uomo Ragno, perchè anche lui è un acrobata, ma cieco e con un senso radar: l'
Incredibile Devil.
Le differenze tra l'edizione italiana e quella americana del primo numero si notano subito: sin dall'inizio, Luciano Secchi ha colorato Devil di rosso (simile alla versione definitiva) per non generare troppa confusione nei lettori. Inoltre, sottolinea questo fatto anche col titolo
"Il diavolo rosso". Il Devil iniziale infatti era di colore giallo/nero-marrone, un costume da bressler di poco effetto. Il poster in allegato, comunque, mostrava sin da subito il costume definitivo di Devil con uno dei pochi disegni di Jack Kirby su di lui. Se lo volete prendere, basta che scuciate 170-180 euri alla baia ed è vostro. Il collezionismo, costa, boys.
Il poster in regalo col numero 1, col Devil definitivo.
Tornando alla copertina, l'originale è troppo affollata di personaggi e strilloni, mentre quella italiana è più semplice e immediata. Anche il titolo è notevole: invece di uno strano "Daredevil" (diavolo coraggioso, scavezzacollo, spericolato), la Corno ha scelto subito di chiamarlo solo "Devil" e basta, con un altro dei titoli efficacissimi "alla Corteggi". Infatti, mentre il titolo originale era un lunghissimo "Here comes...Daredevil, the man without fear!", quello italiano era un s
obrio e immediato "L'incredibile Devil", con la "e" di Devil che formava un forcone. Anche il termine "incredibile" è italiano, non c'è nell'originale, ma è azzeccatissimo per il personaggio, invece di chiamarlo sulla copertina col lungo soprannome "L'uomo senza paura". L'inventiva non mancava, dalle parti della Corno. Inoltre, in un curioso contrasto tra diavolo e angelo, come comprimario di Devil sin dall'inizio c'è stato
Silver Surfer, disegnato da un ottimo John Buscema. Un personaggio sicuramente "angelico", ma terribilmente noioso, retorico, verboso, prolisso, facile alle lamentazioni. A leggere adesso i suoi lunghi monologhi sull'umanità cattiva e su di lui povera vittima, si resta spiazzati dalla noia.
Tuttavia, questo personaggio ebbe molto successo in Italia, tanto che, quando finirono di pubblicare tutta la sua produzione alla Corno, nella posta c'era sempre qualcuno che chiedeva:
"Tornerà mai Silver Surfer?"Devil continuerà a portare il suo orrendo costume da bressler sulla collana Corno fino al numero 6: nel
numero 7, invece, cambierà il suo costume grazie al disegnatore-cosceneggiatore
Wally Wood, che gli darà la sua forma definitiva, con un semplice colore rosso che lo ricopre tutto, con tanto di doppia D gialla sul petto (DareDevil, appunto), invece della singola "D". Ma alla pagina della posta ("Devil Telegraph") ci sarà ora la domanda:
"Ma perchè Devil ha due D sul petto?" ripetuta migliaia di volte.
In questa storia, inoltre, per la prima volta, Devil affronta un personaggio al di fuori della sua portata: il fortissimo
Sub-Mariner, che, tuttavia, da allora in avanti mostrerà un profondo rispetto per il suo coraggio.
Entriamo poi, dopo una (bellissima) parentesi coi disegni di John Romita, nella fase più lunga della storia di Devil: quella realizzata dal disegnatore più caratteristico, quello che sarà capace più di tutti ad esprimere il suo mondo di cieco con gli ipersensi: il decano
Gene Colan. In particolare, nel
numero 18, in cui Devil affronta i suoi avversari più classici, l'androide Tri-Man, Marauder e il Gladiatore, avviene un cambiamento di impostazione: l'immagine in alto a sinistra, invece di presentare solo un numero, mostra il volto di Devil disegnato da Romita. Avverrà lo stesso sull'
Uomo Ragno 18, uscito in contemporanea con questo numero.
Arriviamo così al
numero 50 di Devil: la prima cifra tonda, con tanto di adesivi e manifesto. Non solo: da qui in avanti tutte le pagine saranno a colori (prima erano alternate: due pagine erano a colori e le due successive in bianco e nero, per risparmiare). Ovviamente, anche l'Uomo Ragno Corno ha iniziato ad avere
le pagine a colori col numero 50, anch'esso uscito in contemporanea con Devil. Infine, un annuncio: una storia inedita di Silver Surfer, che aveva cessato le pubblicazioni da un pezzo. Si tratta della storia disegnata da Kirby in cui Surfer, nella sua ingenuità, dà vita al malvagio Quasimodo. Ma da adesso in avanti i comprimari fissi di Devil saranno
Nick Fury, che diventerà un capolavoro
grazie al lavoro di Steranko, e
Iron Man, nei suoi primi sviluppi: prima coi disegni di Jack Kirby, poi di Don Heck, Gene Colan e infine
George Tuska, che considero come l'autore più rappresentativo di Testa di Ferro.
"Gli ostaggi", il
numero 67, è un caso curioso: si tratta infatti di una storia dei Vendicatori, finita nella serie di Devil solo perchè lui agisce come comprimario. Una cosa piuttosto strana, perchè avrebbe dovuto essere stata pubblicata su "Thor e i Vendicatori". Inoltre, questo episodio era il culmine di un arco narrativo dei Vendicatori contro lo Zodiaco. Si vede che il materiale su Devil cominciava a scarseggiare. Infatti Devil in America era mensile, anzi, per un certo tempo è stato anche bimestrale, a causa delle scarse vendite, mentre in Italia è sempre stato quindicinale. In questo modo era facile avvicinarsi troppo alla produzione americana. Questo è sempre stato un problema per la Corno, e non solo riguardo a Devil, ma anche riguardo a tutte le serie di supereroi Marvel, che in America erano tutte mensili.
Col
numero 80 entra in scena la donna che sarà la compagna fissa di Devil, nonostante gli alti e bassi, le varie Elektra, Typhoid Mary, Echo, Heather Glenn, Karen Page e altre: Natasha Romanoff, la
Vedova Nera. E' stata la compagna perfetta di Devil: non solo perchè aveva le stesse sue capacità, ma anche per via del colore del suo costume. Infatti il blu-nero la abbinava perfettamente col rosso del Cornetto, facendoli diventare una delle coppie più sexy e rappresentative del mondo Marvel.
E si arriva al
numero 100, con tanto di poster e fustellati (adesivi sagomati), in cui Devil e la Vedova sono comprimari (di nuovo) in una storia dei Vendicatori (di nuovo) contro Magneto, stavolta. Con una immagine forse tra le più
disturbanti del mondo Marvel: la Scarlet, una dei Vendicatori, che danza davanti a Magneto, assoggettata dalla sua volontà. Perchè disturbante? Bè, anni dopo Chris Claremont rivelerà che Magneto
è il vero padre della Scarlet. Quindi, retroattivamente (quando gli autori allora non avevano ancora pensato a un colpo di scena come questo), abbiamo la scena di un padre (che allora non sapeva di esserlo) che sbava davanti alla figlia che gli danza davanti, roba che neanche Salomè. Ma questi "infortuni" sono inevitabili in storie di supereroi che si intrecciano da 60 o 70 anni. Tra l'altro, il fatto che si introduca un'altra storia non di Devil nella serie omonima Corno fa capire che ormai il materiale su Devil cominciava a scarseggiare...
Infatti, col
numero 105, insieme a Devil vengono pubblicate anche le storie di
Ghost (Ghost Rider), il tizio che ha fatto un patto col diavolo e cerca di uscirne fuori. Visto l'argomento, sembrava adatto per le pagine del diavolo rosso. Però, originariamente, Ghost avrebbe dovuto essere pubblicato sugli ASE (una rivista-contenitore), ma, con la sua chiusura, Ghost fu spostato sulla serie di Devil, dando fiato all'avvicinamento, sempre più fatale, delle pubblicazioni italiane di Devil con la serie originale. Anche il titolo cambia: da "L'incredibile Devil" diventa
"Devil-Ghost-Iron Man". Infatti, anche Testa di ferro diventa un "sostituto" delle storie di Devil, facendo diventare la serie su di lui quasi una specie di "contenitore" simile agli ASE.
Degno di menzione è il
numero 111, in cui si arriva al culmine della saga di
Kerwin Broderick, con l'intervento di Capitan Marvel e il coinvolgimento di Devil in situazioni "cosmiche", con tanto di copertina di Jim Starlin, il "disegnatore cosmico" della Marvel (anche se la storia è disegnata da Bob Brown).
Il
numero 126 è il canto del cigno di Devil, che chiude i battenti. La copertina di Romita è emblematica: Devil affronta uno dei suoi avversari più classici, il
Gladiatore. Inoltre, in questa storia compare per la prima volta il suo nemico più temibile in assoluto: il
Seminatore di morte (Death Stalker). Da adesso in poi, Devil sarà pubblicato sulla serie dell'Uomo Ragno come comprimario a partire dal numero 162. Curiosamente, il Seminatore di morte comparirà un'ultima volta nella storia che io considero "conclusiva" per il classico Devil, e nello stesso tempo sarà anche la prima disegnata da
Frank Miller. Si, perchè il Devil di Miller, per quanto ben fatto, per me è un altro Devil che non ha nulla a che fare con questo. Comunque è stata una bella avventura. So long, cornetto.
(Continua qui)QUI TUTTI I LINK SUI 50 ANNI DELLA CORNO E SULLA MARVELEdited by joe 7 - 7/12/2021, 22:04
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