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  1. DOSSIER GRANDE AVVENTURA DI VALIANT - 2

    By joe 7 il 2 Feb. 2021
     
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    LA GRANDE AVVENTURA DEL PICCOLO PRINCIPE VALIANT/LA SPADA DEL SOLE - DOSSIER (SECONDA PARTE)
    (la prima parte si trova qui)

    HILDA: IL PERSONAGGIO PIU' EMBLEMATICO DEL FILM

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    Il proposito degli autori di Valiant, soprattutto quello di Isao Takahata, il regista, era quello di sviluppare ulteriormente il racconto animato di quel tempo, inserendo scene drammatiche e personaggi psicologicamente sfaccettati, mentre finora c'erano sempre stati solo dei personaggi accattivanti e divertenti, ma semplici. Però Valiant e gli altri protagonisti non potevano avere la complessità psicologica tipica di personaggi di romanzi: dovevano sostenere una storia di avventura, che richiede soprattutto azione, non moti interiori alla Fratelli Karamazov. Quindi, una caratterizzazione eccessiva sarebbe stata pesante dal punto di vista narrativo. Per questo, Takahata si concentrò sul personaggio chiave, che era adattissimo per la caratterizzazione ambigua e complessa che voleva realizzare. Stiamo parlando ovviamente di Hilda, che divenne in breve tempo il personaggio più difficile da realizzare per tutto lo staff. Takahata aveva bene in mente quello che voleva, ma gli altri autori facevano fatica a seguirlo. La realizzazione di Hilda fu problematica anche a livello di disegno: fino all'ultimo momento non sapevano come disegnarla!

    VH
    Tutti i prototipi di Hilda, scartati da Takahata.


    Solo alla fine, Yasuji Mori, uno dei character designer dello staff, riuscì a darle un tratto definitivo, comprendendo in pieno le intenzioni di Takahata. Notate gli occhi: con la pupilla fissa dentro l'iride, le danno un'espressione misteriosa e vagamente pericolosa. Inoltre, Takahata diede a quegli occhi un colore rosso che accentuavano l'ambiguità di Hilda. Anche se lei tranquillizza lo spettatore con le sue linee curve e semplici, quegli occhi rossi, nello stesso tempo, inquietano. Inoltre, le linee dell'occhio sotto il sopracciglio le danno un'aria di perenne tristezza. Un'altra caratteristica importante è il viola del suo vestito: quello è il colore del mistero, ma anche della frustrazione. Credo che sarebbe stato impossibile fare di meglio.

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    La Hilda definitiva di Yasuji Mori.

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    L'aspetto tranquillo, e nello stesso tempo inquietante, di Hilda.


    Hilda viene resa magnificamente nella sua duplicità, grazie ai suoi due animaletti di compagnia: Chiro, lo scoiattolo buono, e Toto, il gufo cattivo: sono di fatto un’estensione del personaggio, rappresentando la sua buona e la cattiva coscienza, l’angelo custode e il diavolo tentatore. E' una perfetta rappresentazione dell'uomo, dal punto di vista spirituale..


    Valiant, invece, è un guerriero nato: sin dal primo momento in cui lo si vede, sin dal primo secondo del film, lo vediamo combattere, ascia in mano, contro una caterva di lupi grigi e famelici. Si entra subito nell'azione, manco fossimo in un fumetto di Jack Kirby. Diversamente dal Conan di Miyazaki, Valiant non ha una superforza nè è un ragazzo ingenuo e semplice: è consapevole della durezza della vita e si comporta da giovane adulto, già da subito. Ma si accorge della diversità, e nello stesso tempo, dell'affinità, che c'è tra lui e Hilda. Ne rimane attratto e nello stesso tempo si sente perplesso. La semplificazione di Valiant qui è apparente.

    Valiant-schizzi-1a


    Prima di tornare a Hilda, faccio un altro cenno a Valiant: come si vede dal model sheet qui sotto, lei è più alta di Valiant: una cosa insolita, a quei tempi, dove in genere è la ragazza ad essere più bassa del ragazzo. Inoltre, Hilda appare più matura di Valiant, quindi sembra che abbia più anni di lui (il fatto che porti un gioiello che la rende immortale accentua questa caratteristica). Anche questo è insolito. Anche se il protagonista è Valiant, è Hilda il personaggio che rimane più impresso (per dire: le copertine dei libri giapponesi dedicati al film di Valiant spesso raffigurano solo lei)

    Valiant-schizzi-5a



    HILDA: TAKAHATA, MIYAZAKI E OTSUKA A CONFRONTO

    Col personaggio di Hilda, è ben chiara la differenza tra Isao Takahata, (il regista di allora), e Hayao Miyazaki, che, in quel film, si occupò solo degli sfondi (creando per la prima volta l'attività del realizzatore di fondali, praticamente inesistente prima) e del character designer di qualche personaggio secondario come Moog, il gigante di roccia. In futuro Miyazaki diventerà l'autore dei capolavori che sappiamo. Le differenze tra loro due sono soprattutto di concetto: Takahata era un intellettuale colto e sensibile, che aveva letto la letteratura francese e aveva seguito le opere di animazione francesi e russe: con Valiant voleva dirigere un capolavoro. Miyazaki, invece, è un otaku ante-litteram, interessato più che altro agli aspetti tecnici, alle animazioni e ai simulacri come la simbologia del volo. Anche Yasuo Otsuka (che avrebbe dovuto essere il regista, ma affidò l'incarico a Takahata, riservandosi la realizzazione dei personaggi), era rimasto perplesso dall'impegno, per lui eccessivo, di Takahata su Hilda. Per dire, la scena d'azione in cui i lupi attaccano il villaggio viene realizzata con una rapida successione di immagini fisse, perché la produzione aveva tagliato i fondi e Takahata non voleva perdere il minutaggio effettuato per mettere in scena i tormenti della sua tenebrosa ragazzina, anche a spese di una scena di così forte impatto (in ogni caso, le immagini fisse diedero comunque una impressione notevole alla storia).

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU VALIANT (TOEI)

    Edited by joe 7 - 3/2/2021, 16:20
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