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  1. PAPA' GAMBALUNGA EPISODIO 11: "VACANZE A LOCK WILLOW"

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    Papà Gambalunga
    By joe 7 il 9 June 2021
     
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    11 – VACANZE A LOCK WILLOW
    Non posso credere che il suo nome sia qui! (titolo giapponese)
    (L'inizio dell'analisi si trova qui; l'articolo precedente si trova qui)

    RIASSUNTO: Siamo in America, nei primi anni del '900. Judy Abbott, un'orfana dell'orfanotrofio John Grier, viene adottata da una persona misteriosa chiamata da lei Papà Gambalunga. Arrivata a New York al prestigioso Istituto Femminile Abramo Lincoln, Judy fa la conoscenza con le sue nuove compagne di stanza: l'altezzosa Julia Pendleton e la modesta Sallie McBride, con la quale fa amicizia. Seguendo le lezioni, Judy scopre di essere piuttosto brava a scrivere. Cerca con difficoltà di nascondere le sue origini e diverse volte ha dei problemi di comunicazione col suo Papà Gambalunga. Un giorno Julia chiede a Judy di accogliere suo zio Jervis Pendleton al suo posto in collegio, visto che in quel giorno lei è occupata. Judy lo fa di malavoglia, ma alla fine resta affascinata da Jervis. Inaspettatamente, Judy viene a sapere che il suo Papà Gambalunga l'ha invitata a Lock Willow, una fattoria, per passare lì le vacanze estive.

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    Judy scende dal treno, con una valigia in mano: è arrivata alla stazione del paese, da dove dovrebbe andare alla fattoria di Lock Willow, che gli ha indicato il suo Papà Gambalunga. Ma non trova nessuno ad aspettarla. Anzi, in stazione non c'è neanche un'anima, sotto il cielo assolato.
    "C'è qualcuno?" chiede Judy, entrando nella sala d'aspetto. E' completamente vuota. Si guarda intorno sconcertata, poi vede una persona che dorme sulla panchina: è il capostazione.
    "Scusate..."
    Lui continua a dormire.
    "Scusate!"
    "Eh? Hmm...alla mia età è facile prender sonno. Chi siete?"
    "Mi chiamo Judy Abbott. Dovrei andare alla fattoria di Lock Willow."
    "Ah, sei l'ospite dei Sempleton! Ma qui non ci sono delle persone che...aspetta!"
    Si alza e va da una persona che sta caricando del materiale sul suo carro: è un fattore barbuto, grosso e robusto.
    "Charlie, vorresti dare un passaggio a questa signorina?"
    "Hm...dove deve andare?"
    "A Lock Willow."
    L'altro è spaventato:
    "Da quelli lì? Ma..."
    "Dai, mica ti mangiano. Non devi andarci, devi solo portarla lì e basta."
    "Hmm...va bene. Sali."
    L'uomo è visibilmente a disagio, e Judy si chiede preoccupata: "Ma che razza di posto è per spaventare così questo tizio?"
    Il viaggio sul carro, però, è tranquillo e Judy ammira la bellezza della campagna. Quando arrivano, davanti a loro si vede una villa, più che una fattoria, con il pollaio, il fienile, un mulino.
    "Fantastico!" esclama Judy.

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    Ma, all'improvviso, si vedono dei cespugli muoversi: Charlie sobbalza, porta giù in fretta Judy e la valigia, poi frusta il cavallo e si allontana col carro. Judy non capisce, ma vede che dai cespugli spunta fuori solo un cagnolino.
    "Ma è solo un cane, di cosa aveva paura?"
    Judy segue il cane ed entra nello spiazzo attorno alla casa: vede un uomo anziano con baffi bianchi e pochi capelli, un pò magro, con una falce da contadino in mano, che si volta e le chiede in modo sgarbato:
    "Chi è lì?"
    "Ah...buongiorno, mi manda il signor Griggs" (è il segretario di Papà Gambalunga)
    "Ho capito. Ehi, cara, è arrivata l'ospite, porta degli strani vestiti." Poi si allontana senza più badare a lei. Judy si guarda la veste.
    "Strani vestiti? A me sembrano normali. Che razza di vestiti pensava quello lì?"
    Dalla porta esce una signora anziana e grassottella con un paio di occhiali che va incontro a Judy.
    "Ah, sei Judy, vero? Mi chiamo Elsa. Che bei vestiti che hai! Ho sentito parlare di te da Griggs. Vieni, sarai stanca per il viaggio, ti offro una tazza di tè."
    "Grazie." Bè, almeno la signora mi sembra normale, pensa Judy.
    Entrano in casa e la cameriera, Shirley, va loro incontro.
    "Porta su il bagaglio della signorina."
    "Ma non c'è bisogno.." replica Judy.

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    "Non si preoccupi, non è un problema." dice la cameriera portando con sè la valigia.
    "Te la porta in camera, dopo te la farò vedere. Vieni in sala, ti faccio il tè." dice Elsa.
    "Ah...grazie."
    Mentre Judy sorseggia il tè, entra subito il vecchio di prima, sbattendo la porta: Judy sobbalza e il tè le va di traverso.
    "George, che modi sono?" protesta la donna.
    "Maledizione, mi hanno rovinato i cavoli!"
    "E ti sembra il caso di gridarlo qui?"
    "Io ci tengo a fare un buon lavoro per il signorino Jervy! Andiamo, Amasai!" replica lui, rivolgendosi ad un giovano fattore smilzo.
    A Judy quel tipo sembra un mezzo matto. "E chi sarebbe Jervy?" si chiede. La signora le spiega:
    "Scusalo, è un pò diffidente. E non gli piacciono molto le ragazze di città, dice che le trova troppo arroganti. E' un pò fissato."
    "Ah capisco, ma io non...cioè, a me piacerebbe anche aiutare un pò, ecco."
    "Non hai i vestiti adatti, dovresti cambiarli. Ho qualche abito, credo, ma te la senti davvero di farlo?"
    "Certo."
    Judy, nella sua stanza, è pensierosa. "E' davvero un bel posto, non ho certo voglia di stare chiusa qui, anche se questa è una bella camera."
    George, appena vede Judy col vestiti da contadina, è sorpreso.
    "Ho portato un pò d'acqua" dice lei, e dopo prova un pò a zappare, anche se a fatica. Cerca anche di raccogliere le uova delle galline, ma il gallo la attacca. Dopo una giornata faticosa, Judy cena insieme a George ed Elsa.
    "Oggi Judy è stata brava, no?" chiede la donna.
    "Hmm" fa lui, assaggiando il pollo.
    "Non sei mai contento!"
    Judy osserva sorpresa un quadro che non aveva notato prima: è la foto di loro due più giovani, con un ragazzino dai capelli biondi.
    "E' vostro figlio?" chiede lei, indicando il quadro.
    "Ah, è Jervie" risponde Elsa "No, non è nostro figlio, lui è..."
    George la interrompe: "E' una vecchia storia." E il tono di George fa capire a Judy che non è il caso di insistere.

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    Il giorno dopo, Judy continua a fare qualche lavoro della fattoria: riesce anche a mungere una mucca. Ad un certo punto, sente una discussione:
    "No, non posso fare del pesce stasera, non ce l'abbiamo. Perchè non vai a pescarlo?" risponde la donna a George.
    "Figurati se posso farlo adesso, con tutto quello che ho da fare! Va bè, sarà per un'altra volta!"
    "Sempre a brontolare, quello."

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    A Judy è venuta un'idea: pescare? Perchè no? Si mette a cercare qualche verme adatto da mettere all'amo, e, dopo che ha trovato una canna da pesca, si siede su un tronco e getta l'esca nel fiume lì vicino. Passa il tempo e non succede niente. Sotto il sole, a poco a poco, Judy si addormenta. Poi sente uno strappo e si sveglia di soprassalto.
    "O cavolo, l'ho preso! Ne ho preso uno! Accidenti però quanto tira!"
    Judy cerca di riavvolgere la lenza, ma non si accorge che il tronco su cui è seduta è pendente sul fiume ed è mezzo tarlato: sta per cedere allo sforzo. Alla fine si spezza e cade in acqua, portando Judy con sè. Nel frattempo, Elsa va in giro preoccupata:
    "Shirley, hai visto Judy?"
    La cameriera, che stava stendendo i panni, risponde:
    "No, era a mungere circa un'ora fa, non l'ho più vista..."
    Ad un certo punto Judy compare: è tutta bagnata e sporca, ma porta con soddisfazione un secchio pesante. Lo appoggia per terra e tira fuori il pesce gatto che ha pescato.
    "Sono finita in acqua, ma alla fine sono riuscita a prenderlo!"


    George è sorpreso e si mette a ridere, mentre Elsa va da lei agitata:
    "Ma cos'hai fatto? Sei tutta sporca! Ti sei fatta male? Devi farti un bagno! Shirley, vieni con me, devi darmi un mano! E tu, smettila di ridere e prepara dei secchi d'acqua calda, muoviti!"
    "Va bene, vado."
    Judy viene messa in una vasca, dopo che le hanno tolto i vestiti, ed Elsa le versa sopra dell'acqua calda col sapone.
    "Ti darà un pò di fastidio, ma sopporta."
    Per Judy è uno spasso farsi lavare con dell'acqua così calda.
    "Comunque, sembra che io a suo marito non vada a genio."
    "A lui non va a genio nessuno."
    "Non è mica vero" protesta George, mentre porta degli altri secchi d'acqua. "Pensavo solo che lei fosse una ragazza snob come quelle che avevo incontrato in passato, adesso ho capito che non è così!"
    "Va bene, ma vai fuori dai piedi, ora, Judy deve lavarsi!"
    "Sì, si!"

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    Dopo essersi lavata e rivestita, Judy fa per tornare alla sua camera, quando vede delle scale che portano in soffitta. Va laggiù e trova un mucchio di giocattoli dispersi.
    "Devono essere di quel bambino della foto, Jervie o come si chiama. Chissà chi era?"
    Osserva un polveroso libro di avventure per ragazzi e lo apre: in calce, c'è scritto "da restituire a Jervis Pendleton"
    "Jervis Pendleton? Jervie è lui?" si chiede Judy sorpresa.

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    NOTA

    Nell'opera originale, la famiglia si chiama Semple e non Sempleton. Il conflitto tra George e Judy è farina del sacco dell'anime, non del romanzo, come pure la cattura del pesce. Probabilmente, questo episodio è un omaggio al primo episodio di Anna dai capelli rossi, dove Anna veniva portata da Cuthbert sul carro fino alla casa dal Tetto Verde: a Judy accade quasi la stessa cosa. D'altra parte, sia Anna che Papà Gambalunga sono stati prodotti dallo stesso studio di animazione, la Nippon Animation, con dieci anni di differenza (Anna è del 1979, Papà Gambalunga del 1990).

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU PAPA' GAMBALUNGA

    Edited by joe 7 - 4/12/2021, 14:24
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    Il finale dell'episodio potrebbe essere un indizio sulla vera identità di Papà Gambalunga.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 9/6/2021, 18:54) 
    Il finale dell'episodio potrebbe essere un indizio sulla vera identità di Papà Gambalunga.

    Infatti è il primo indizio. Senza saperlo, Judy è andata nei luoghi dove Jervis aveva vissuto da piccolo. ^_^
     
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