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  1. PAT RAGAZZA DEL BASEBALL - PRIMA PARTE

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    Pat ragazza del baseball
    By joe 7 il 8 Feb. 2022
     
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    PAT RAGAZZA DEL BASEBALL - PRIMA PARTE
    Gran parte dell'articolo è stato preso dall'ottimo lavoro di Hakata sul suo blog, che ringrazio per la concessione.

    PAT-mini
    La protagonista Pat/Yuki Mizuhara con l'uniforme dei Tokyo Mets


    Dopo la notizia della morte del grande mangaka Shinji Mizushima, avvenuta il 10 Gennaio 2022, mi era sembrato giusto commemorarne il ricordo con un'analisi della sua opera più famosa e citata in Italia: Pat ragazza del baseball.

    TUTTE LE OPERE SU PAT

    "Pat ragazza del baseball" ha avuto diverse edizioni in forma di manga, anime e anche film. Riassumendo, abbiamo:

    1972 - Manga (inedito in Italia)
    1977 - Film con attori reali (inedito in Italia)
    1977 - Anime (uscito in Italia)
    1979 - Film Anime (inedito in Italia)
    1997 - Manga, primo sequel (inedito in Italia)
    2000 - Manga, secondo sequel (inedito in Italia)
    2005 - Manga, terzo sequel (inedito in Italia)
    2015 - Manga conclusivo (inedito in Italia)

    L'AUTORE DI PAT: SHINJI MIZUSHIMA

    Mizushima, che si era già ritirato dall'attività nel 2020, era considerato il maestro dei manga sul baseball e ha ispirato altri autori, che sono diventati famosi per le storie incentrate sul baseball: Mitsuru Adachi e il suo Touch (Prendi il mondo e vai); Ikki Kajiwara (trama), Noboru Kawasaki (disegni) e il loro Tommy la stella dei Giants; e tanti altri. Mizushima è stato anche uno degli autori mangaka più prolifici in assoluto: in tutta la sua carriera, ha fatto qualcosa come 500 volumi/tankobon. La sua opera più rappresentativa in Giappone è Dokaben, un manga incentrato su una squadra di baseball del liceo. Grazie a numerosi sequel, Dokaben è durato ben 46 anni, con la bellezza di 205 tankobon in tutto, diventando la serie col più alto numero di volumi in Giappone. L'anime di Dokaben è stato poi trasmesso parzialmente in Italia col titolo "Mr. Baseball"1. Tuttavia, ha avuto meno fortuna in Italia che in patria: gli italiani, infatti, ricordano più facilmente il personaggio di Pat.

    Mashima
    Shinji Mizushima e il suo manga Dokaben.


    Se qualcuno si chiede perchè un manga di baseball abbia un titolo così strano, rispondo che "dokaben" è un'abbreviazione di "dokata no bento", cioè "il bento dei manovali". Il bento è un vassoio-contenitore con coperchio, che contiene un pasto. E il dokaben è un bento fatto di alluminio, nel quale al protagonista, Taro Yamada (il giocatore con gli occhi chiusi e vestito di verde nella copertina in alto), piace mangiare. E' strano comunque che un manga sul baseball abbia come titolo quello di un contenitore di cibi... :huh: ma a Yamada, che è un tipo tarchiatello, evidentemente piace mangiare prima di giocare. Mizushima era diventato così famoso in Giappone che, nel celebrare il suo 50° anniversario come mangaka, nel 2007 la rivista Shōnen Champion, su cui ha lavorato, ha inserito dei messaggi e illustrazioni di molti altri mangaka famosi: Takao Saito , Mitsuru Adachi , Takehiko Inoue, Rumiko Takahashi , Fujiko Fujio e altri.

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    Gli omaggi della Takahashi, con Lamù, e di Adachi (che non si è sforzato molto...)



    IL MANGA DI PAT (1972)

    pat-baseball-shinji-mizushima-manga-1



    Il manga di "Pat ragazza del baseball" è chiamato "Yakyukyo no Uta" ("Il poema di un appassionato del baseball") ed è stato pubblicato sulla rivista Shukan Shonen Magazine2 nell'arco di quattro anni (dal 1972 al 1976). Questo manga, all'inizio, aveva delle uscite irregolari, con storie scollegate tra loro, spesso brevi e autoconclusive, che avevano come unico comune denominatore l'immaginaria squadra professionistica dei Tokyo Mets e il prestigioso torneo della Central League. Inizialmente, le storie erano incentrate sulla figura del vecchio pitcher Tetsugoro Iwata, ma ben presto l'originalità della vicenda di Pat trasformò la lanciatrice nell'indiscussa protagonista della serie.

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    Il successo decretato dal pubblico (non va dimenticato che si era negli anni d'oro del manga spokon - cioè "sportivo" - incentrato sul baseball) fece sì che la serie ottenesse la promozione a pubblicazione regolare settimanale. Infine, ciliegina sulla torta, nel 1975 all'opera venne riconosciuto il legittimo valore dalla casa editrice Kodansha, che la raccolse e la serializzò in 13 volumi. La storia può essere suddivisa in due parti:

    PRIMA PARTE: LA SAGA DI PAT. E' incentrata ovviamente sulla vicenda agonistica della giovane lanciatrice Pat. Pat è una ragazza che frequenta il liceo Musashino ed è una grande appassionata di biologia: ha intenzione di iscriversi all’università per studiare le tigri e il loro ambiente naturale. E' anche un’ottima lanciatrice e questa qualità viene casualmente notata dal vecchio pitcher (lanciatore) dei Tokyo Mets, Tetsugoro Iwata. L'anziano giocatore, convinto di aver scovato un autentico "tesoro", cerca di convincerla a darsi al baseball professionistico. Superati i dubbi e le incertezze, al draft (sistema di scelta degli atleti di baseball) del 1975 Pat diventa la prima scelta dei malconci Tokyo Mets, che in quel periodo non se la passavano molto bene. Ma la Federazione Giapponese mette i bastoni tra le ruote, visto che la regola del baseball non consente alle donne di giocare coi professionisti maschi. Dopo numerose traversie, Pat, che all'inizio si fa passare per maschio (!) pur di partecipare al ritiro preparatorio con la squadra, riesce a dimostrare il suo valore sportivo, ottenendo finalmente l’agognato permesso e diventando la prima donna del Giappone a lanciarsi come professionista in una squadra maschile.

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    La dream ball, il lancio del sogno di Pat.


    Pat è una lanciatrice mancina "under slow": è un modo di lanciare tipico del softball (un baseball modificato, che però usa una palla più grande di quella del baseball). In questo lancio, Pat fa un movimento a mulinello col braccio teso e la mano sotto l'altezza dell'anca: nel softball questo movimento è di solito impiegato come closer ("chiusura"). Infatti, il closer - o meglio i closer - sono dei lanci fatti nelle fasi conclusive della partita, quando bisogna eliminare l’ultimo battitore avversario e portare a casa la vittoria. La saga di Pat ruota attorno allo sviluppo della dream ball, tradotta da noi come "lancio del sogno". Si tratta di un tipo di lancio potenzialmente devastante. La dream ball viene concepita in sogno da Heikichi Muto, soprannominato onigunso (termine che corrisponde al nostro "sergente di ferro"), un anziano ricevitore della squadra di riserva, che era stato affiancato a Pat in batteria (la "batteria" è la coppia di baseball composta da un lanciatore e un ricevitore). Dopo aver elaborato la dream ball sfruttando le tecniche dei lanci del bowling, Muto viene ceduto ai Carp di Hiroshima. Ma, nonostante la lontananza, il lancio segreto di Pat si trasforma nella sua ossessione, perchè, pur essendo un lancio inventato da lui, vuole trovare il modo di batterlo. Tipiche manie giapponesi.

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    Heikichi Muto, creatore e rivale della dream ball.


    SECONDA PARTE: LA SQUADRA. Non ha un protagonista principale e forse è la più interessante per gli appassionati di baseball. Punta l'attenzione sulle vicissitudini e sul background dei vari componenti dei Tokyo Mets. Ufficialmente, il Tokyo Mets appartiene alla Central League e gioca in un fantomatico stadio chiamato "Kokubunji", disegnato sul modello dell'imponente Meiji Jingu3. Questa antologia di racconti ha una qualità narrativa superiore alla media.

    PAT: UN NOME, UN DESTINO

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    Il nome originale giapponese di Pat è Yuki Mizuhara (non Yuko, come dicono a volte). "Yuki" in giapponese significa "coraggio", ma anche "neve" (forse un richiamo alla divisa bianca dei Tokyo Mets?) "Mizuhara" è una combinazione di "mizu" e "hara", cioè "acqua" e "campo". Un richiamo al campo di baseball, in cui a volte si gioca sotto la pioggia? Comunque, nomen omen, dicevano i latini: un nome, un destino. Quello di Pat/Yuki era già segnato dal nome... ^_^ Riguardo alla traduzione italiana, non potevano scegliere un nome migliore. Intanto, "Pat" suona bene, è un nome forte: inoltre, sta per "Patricia" o "Patrizia", che significa "nobile", dal termine latino "patricius", caratteristico dei nobili patrizi romani. Ma non solo: c'è anche l'indimenticabile Piperita Patty, la bambina giocatrice di baseball dei Peanuts, che ha lo stesso nome di Pat. E' probabile che abbiano preso da lei il nome di Pat, visto che a quel tempo i Peanuts erano abbastanza famosi! :lol:

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    LA PAT DELLA REALTA'

    E' giusto precisare: non è per nulla facile imitare la tecnica di lancio dell'eroina dei Mets. Una ragazza che ci potrebbe riuscire è venuta alla ribalta solo di recente, nel 2008: sto parlando di Eri Yoshida, una lanciatrice esperta del tiro di baseball detto "alla knuckleball" (letteralmente, "tirapugni"). Dopo essere stata scelta al draft (sistema di scelta degli atleti) dai colleghi maschi, ha partecipato, come Pat, in squadre maschili del baseball, riempiendo le cronache dei giornali sportivi giapponesi. Per i meno esperti, la knuckleball riguarda un tipo di lancio particolare, che si effettua stringendo la pallina con le nocche della mano. La presa particolare conferisce una traiettoria ondeggiante, priva di rotazioni e curvature, in grado di sorprendere il battitore. Un lancio particolare che riporta immediatamente alla memoria la dream ball di Pat.

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    Eri Yoshida, la Pat del mondo reale. ^_^



    SI TRATTA DI BASEBALL PROFESSIONISTICO

    "Pat ragazza del baseball" è un cartone imperniato sul baseball professionistico: quindi, in questa serie il Koshien si vede solo a sprazzi e compare di sfuggita solo nelle vicende che riguardano il background dei vari personaggi. Per chi non lo sapesse, il Koshien è lo stadio dove si svolgono le partite finali del baseball degli studenti liceali, non dei giocatori professionisti. "Koshien" è diventato un termine famoso per tutti i lettori di "Prendi il mondo e vai" ("Touch") di Mitsuru Adachi, che però parlava, appunto, di studenti liceali. Pat, invece, agisce in una squadra sportiva professionistica. Quindi, niente "obiettivo Koshien": ma, semmai, "obiettivo vittoria della partita".

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    Hai sbagliato manga, imbecille.


    DONNE AL BASEBALL: UNA PRECISAZIONE

    In effetti, fino agli anni Novanta esisteva davvero in Giappone il comma 1 del paragrafo 83 dello statuto ufficiale della Federazione Sportiva, secondo il quale non erano ammesse donne in squadra, ad eccezione degli ufficiali medici. Detto articolo è stato poi cancellato. Per la cronaca, la prima partita di baseball femminile fu giocata in America, a Springfield, nel 1875: fu una partita di squadre di bionde contro brune. Era comunque una partita in cui tutte le giocatrici erano donne. Infatti, il divieto delle donne al baseball non aveva nulla di maschilista: semplicemente, una donna in una squadra maschile di baseball non riuscirebbe mai a prevalere, perchè fisicamente l'uomo è più forte della donna. Ci saranno magari delle eccezioni, ma di norma l'uomo e la donna hanno una struttura muscolare diversa: quella della donna non è sviluppata come quella dell'uomo, quindi non potrebbe rivaleggiare con lui nel lancio della palla o nella battitura. Per questo ci sono delle squadre interamente femminili di baseball, tra le quali è possibile gareggiare. Anche la famosa Jenny la tennista, in un episodio, non poteva prevalere contro un tennista uomo, perchè i suoi colpi, vista la sua struttura muscolare maschile, erano naturalmente più forti di quelli della ragazza Jenny. La nostra Pat è un'eccezione, visto che è capace di lanciare una palla particolare.

    Tonchan
    Tobimaro Mizunokoji, rivale di Mendo in Lamù. E' un patito del baseball e non vuole donne per giocare. Forse la Takahashi ha voluto prendere il giro la faccenda di Pat? :lol:



    (Continua qui)

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    1 curiosamente, "Mr. Baseball" è anche il titolo originale di un film americano del 1992 sul baseball interpretato da Tom Selleck; in Italia è stato diffuso col titolo "Campione per forza".

    2 oggi è chiamata "Weekly Shonen Magazine". E' famosa per aver pubblicato manga sportivi come Rocky Joe, Tommy la stella dei Giants, L'Uomo Tigre, Sampei, Hajime no Ippo (ancora in corso). Ma ha anche pubblicato manga famosi di altro genere, come: Devilman, Violence Jack, Queen Emeraldas, Sun College, Love Hina, Negima, Cage of Eden. E' una delle riviste di punta della Kodansha ed è la rivale della Weekly Shonen Jump della Shueisha (One Piece, My Hero Academia, Dr. Stone, ecc)

    3 Meiji Jingu: è il santuario shintoista Meiji di Tokyo, dedicato alle anime dell'Imperatore Mutsuhito e di sua moglie, l'Imperatrice Shōken. Nel giardino esterno c'è lo stadio nazionale, che lo rende uno dei più importanti centri sportivi del Giappone.

    Edited by joe 7 - 9/2/2022, 16:39
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    Non ho mai visto l'anime, ma conosco la stupenda sigla cantata dal gruppo "le mele verdi".
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 8/2/2022, 20:42) 
    Non ho mai visto l'anime, ma conosco la stupenda sigla cantata dal gruppo "le mele verdi".

    Poi parlerò anche di quello. Intanto ci sono diverse cose da dire su Pat, dovrò andare avanti per altri tre post di fila...
     
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