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  1. PAPA' GAMBALUNGA EPISODIO 13: "SALLIE ACCETTA LA SFIDA"

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    Papà Gambalunga
    By joe 7 il 17 Feb. 2022
     
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    13 – SALLIE ACCETTA LA SFIDA
    La coraggiosa sfida di Sallie (titolo originale giapponese)
    (L'inizio si trova qui; l'episodio precedente si trova qui)

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    RIASSUNTO: Siamo in America, nei primi anni del '900. Judy Abbott, un'orfana dell'orfanotrofio John Grier, viene adottata da una persona misteriosa chiamata da lei Papà Gambalunga. Arrivata a New York al prestigioso Istituto Femminile Abramo Lincoln, Judy fa la conoscenza con le sue nuove compagne di stanza: l'altezzosa Julia Pendleton e la modesta Sallie McBride, con la quale fa amicizia. Seguendo le lezioni, Judy scopre di essere piuttosto brava a scrivere. Cerca con difficoltà di nascondere le sue origini, e diverse volte ha dei problemi di comunicazione col suo Papà Gambalunga. Un giorno, Julia chiede a Judy di accogliere suo zio Jervis Pendleton al collegio, visto che in quel giorno lei è occupata. Judy lo fa di malavoglia, ma alla fine resta affascinata da Jervis. Successivamente, Papà Gambalunga la invita a passare le vacanze estive a Lock Willow, una fattoria: laggiù incontra una coppia anziana che gestisce la fattoria. Si tratta di Elsa e lo scorbutico George, che tempo fa avevano ospitato un bambino di nome Jervie. Quando va a curiosare nel soffitto, Julia trova un libro di racconti per bambini intestato a Jervis Pendleton, e Judy è sorpresa. Il bambino Jervie è Jervis? E cosa ha a che fare con Papà Gambalunga? Torna al collegio senza che il mistero sia risolto.

    STORIA

    All'Istituto Femminile Abramo Lincoln sono arrivate le nuove matricole: tutte ragazze che iniziano il primo anno e stanno andando alla cerimonia di apertura. Judy le guarda da una finestra, ammirando la scena. "Non sembra vero che un anno fa io ero stata una di loro!"
    Va al dormitorio, dove vede le sue compagne di stanza che stanno portando una pila di libri: "Sallie! Julia! Cosa sono quei libri?"
    "Sono i libri per le studentesse del secondo anno" risponde gelidamente Julia.
    "Così tanti?"
    "Io ormai mi sono abituata alla vita del collegio, quindi per me è arrivato il momento di studiare sul serio!"
    "Studiare...?" ripete Judy, perplessa.
    "Julia dice che vuole essere la miglior studentessa dell'anno" spiega Sallie.
    "E' per questo che vorrei che tu non faccia troppo rumore nella nostra camera" sottolinea Julia.
    "Huh? Er...certo" risponde Judy, un pò offesa. Entra di corsa nel dormitorio, andando a sbattere contro una bidella che stava mettendo dei manifesti, facendo cadere tutti i fogli. Il manifesto la incuriosisce "Un premio di...25 dollari? Per cosa?"
    "Stia attenta!" dice la bidella, raccogliendo i manifesti caduti e anche quello che Judy ha in mano "Se vuole leggere l'annuncio, l'ho appena messo lì sul muro."
    "Sì, grazie, mi dispiace." Judy legge con attenzione: "Per il 50° anniversario dell'Istituto Scolastico Lincoln Memorial, si annuncia la competizione di una storia breve. Il premio è di 25 dollari"
    "25 dollari, eh? Una storia breve? Io preferisco leggerle, le storie, non scriverle..."
    Quando sono insieme a pranzo, Judy racconta delle sue vacanze:
    "Vi ho detto poi di quando sono andata a pescare al fiume vicino alla fattoria?"
    "E' un'altra storia di Lock Willow?" chiede Julia, seccata.
    "Ma è un bel posto, dovresti vederlo" replica Judy.
    "Detesto la campagna."
    Detto questo, Julia smette di mangiare e prende un libro scolastico, iniziando a leggerlo. Judy chiede sorpresa: "Ma allora vuoi proprio andare all'Università?"
    "Ovvio."
    "Mio fratello dice che in futuro le donne dovranno specializzarsi in qualcosa" aggiunge Sallie.
    "Tuo fratello?" chiede Judy.
    "Sì, si chiama Jimmy. E' entrato all'Università di Princeton quest'anno, ma dice che ha bisogno di trovare un traguardo. Anche a me piacerebbe averlo, ma non ne trovo uno in particolare."
    "Un traguardo, eh?" replica Judy, sempre più pensierosa "Ecco!" dice tra sè "Scriverò una storia breve per il premio di 25 dollari! Penso che sia un buon traguardo, anche se pretendere di vincere il premio è un obiettivo troppo alto..."

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    Più avanti, a lezione, la rappresentante di classe dice:
    "Non ci sono volontari?"
    Le ragazze discutono tra di loro e pensano a Julia: "Sarebbe un'ottima rappresentante di classe, viene da una famiglia prestigiosa!" Julia sobbalza: fare la rappresentante di classe è l'ultima cosa che vuole. Per prevenire la sua elezione, si alza subito e dice:
    "Io propongo Sallie McBride"
    "Eh?" Sallie è stupita, e anche Judy.
    "Lei è la mia compagna di stanza" continua Julia "e quindi so quanto è brava. Vero, Sallie?"
    "Er...sì"
    "E poi lei ha anche detto che vuol e essere indipendente e avere un obiettivo da raggiungere, no?"
    "Bè..."
    "Giusto?"
    "Ecco..."
    "Meraviglioso" dice la rappresentante "Vuoi essere indipendente e avere un obiettivo! Devi proprio fare la rappresentante!"
    Tutte le ragazze applaudono e Sallie alla fine cede: "Er...allora accetto"
    Julia torna a sedersi, mentre anche Judy applaude.

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    Alla sera, Judy scrive la sua lettera a Papà Gambalunga: Caro Papà Gambalunga, alla fine della mia bella vacanza in fattoria sono diventata una studentessa del secondo anno. Tutti attorno a me sembrano più impegnati. Julia ha iniziato a studiare in camera col cartello "Silenzio" sulla porta. Dice che vuole essere la migliore del collegio ed entrare all'università E Sallie... All'improvviso arriva Sallie con una pesante cassa che lascia cadere sul pavimento, facendo sobbalzare Julia, che stava studiando.
    "Che cos'è?" chiede Judy.
    "Inchiostro, stampante, fogli, penne...il necessario per fare i manifesti per le elezioni, insomma!" spiega Sallie.
    "Sembra davvero impegnativo..."
    "Mi potresti aiutare, Judy?"
    "Certo! Aspetta che tiro fuori..." Judy fa cadere qualcosa per terra, facendo ancora rumore e alla fine Julia spunta fuori dalla sua camera.
    "Ma cosa succede qui?"
    "Ah, Julia, abbiamo ricevuto tutta questa roba per le elezioni!" spiega Judy.
    "Ma non vorrete mica fare tutto questo lavoro in camera mia? Devo studiare!"
    "Però sei stata tu a proporre Sallie come candidata, Julia!" replica Judy.
    "Sì, io l'avevo proposta" risponde lei imbarazzata "ma questo è un altro paio di maniche!"
    "Bè, allora facciamo così: Sallie preparerà tutto insieme a me nella mia camera, cosa ne dici?" (è da notare che Judy ha una camera da letto tutta sua, mentre Sallie e Julia, invece, hanno la camera in comune)
    "Questa è davvero una buona idea. Bè, preparatevi con calma, allora. Hmph!" Julia ritorna nella sua camera, mentre Judy e Sallie trasportano tutto nella camera di Judy. Judy prova la stampante, e alla fine capisce come funziona.
    "Ehi, è divertente! Sallie, che stai facendo?"
    "Sto scrivendo il discorso...no, no, non va bene così!" Butta via il foglio e riprende a scrivere.
    "Dovresti farti una pausa..."
    "Non posso, il discorso deve essere pronto domani. E poi bisogna fare le copie!"
    "Va bene, io ti aiuto."
    "Non preoccuparti, Judy, è la prima volta che faccio questo."
    "A me pare, però, che sia la prima volta che qualcuno ti faccia fare questo..." nota Judy.
    "Non conta. Sono responsabile di queste elezioni, quindi farò del mio meglio!"
    "Ti impegni davvero molto..."
    "Ecco, ho finito il discorso! Che ne pensi?"
    "Vediamo..."

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    Dopo aver fatto le fotocopie, il giorno dopo Sallie fa il suo discorso su un palco improvvisato, mentre Judy distribuisce i fogli. Ma nessuno si ferma. Le due si guardano sconsolate. Da un'altra parte, l'altra candidata, Lucia Simpson, esclama davanti a un gruppo di ragazze vocianti: "E IO VI DICO CHE, SE SARO' ELETTA, FARO' FARE UNA NUOVA PALESTRA E RIFORMERO' I DORMITORI PERCHE' ABBIANO MAGGIOR LIBERTA'!" E tutte applaudono.
    "Dovresti promettere qualcosa tipo fare delle feste da ballo, Sallie..." sospira Judy. Quella notte, la scena si ripete: Sallie riscrive il discorso, Judy fa le fotocopie e il giorno dopo fa un altro discorso: ma non si ferma neanche un cane.
    "Dovrei davvero promettere delle feste da ballo?" chiede lei scoraggiata.
    "Scherzavo, Sallie, ti manderebbero fuori a pedate dal collegio se ci provassi. Forse ci vuole un pò di spettacolo. Perchè non facciamo un grosso cartello come sfondo con su scritto "Sallie McBride"? Questo lo vedranno!"
    "Sì, almeno sapranno come mi chiamo!" sospira lei.
    Ma il giorno dopo c'è pioggia e il discorso viene detto mentre il cartello bagnato perde sempre più colore. Ma Sallie insiste e finisce il discorso sotto la pioggia, anche se c'è poca gente.
    "Sallie si impegna molto...e io?" si chiede Judy, ripensando a quel concorso di scrittura. Ritornate in appartamento e dopo essersi asciugate, fanno il punto della situazione.
    "Domani è l'ultimo discorso...e se non prendo nessun voto?" si chiede Sallie.
    "Io voterò per te!" risponde Judy.
    "Grazie, almeno un voto è assicurato."
    "Due, perchè voterai anche tu!"
    "Bene, ne mancano duemila."
    "Millenovecentonovantotto, per essere precisi."
    "Sei incoraggiante, Judy."
    "Non bisogna mollare!"
    Quella sera, Judy si sveglia perchè vede una luce fuori dalla porta: scende dal letto e vede Sallie che scrive sul tavolo della sala.
    "Scusa, ho fatto rumore?" chiede lei.
    "No, Sallie, ma cosa fai ancora in piedi?"
    "Sto riscrivendo il mio discorso di domani, non mi aveva soddisfatto. Invidio la tua abilità di scrittura, Judy!"
    "Ma non è niente di che" risponde lei, imbarazzata "Posso aiutarti?"
    "No, è tutto a posto, grazie. Vado avanti ancora un pò, tu vai pure a letto."
    "Va bene, però non affaticarti troppo!"

    Il giorno dopo c'è molta gente attorno al palco delle elezioni e ogni candidata fa il suo discorso: tra un pò sarà il turno di Sallie. Che è seduta in un angolo tremante.
    "Spero che funzioni" sussurra lei.
    "Cosa c'è, Sallie?" chiede Judy.
    "Non sono sicura del mio discorso...sono stata sveglia tutta la notte a lavorarci su, ma non sono ancora soddisfatta! Che faccio se nessuno mi ascolta?"
    "Andrà tutto bene! Vedi quante altre ragazze qui devono fare il loro discorso? Sono preoccupate anche loro!"
    Sallie si rilassa un pò, poi viene chiamata: è sorpresa nel vedere tanta gente che la sta ad ascoltare sul palco.
    "Er...io sono Sallie McBride..." all'improvviso le viene un capogiro e sviene.
    "Che è successo?" chiedono tutte, preoccupate. Anche Julia è tra loro.
    "Sallie! Su!" dice Judy, che era accorsa subito, sollevandole la testa "Ce la fai ad alzarti?"
    "Non...posso andare avanti, tutto mi gira..."
    Judy si guarda intorno, smarrita, poi dice: "Non preoccuparti, Sallie, il tuo discorso lo dirò io!"
    Judy sale sul palco e, davanti alla folla perplessa, inizia a dire: "Ecco...come vedete, Sallie è svenuta..."
    Tutte quante scoppiano a ridere, e Judy si arrabbia. "Cosa c'è di divertente? Sallie è stata forzata a fare questa elezione sin dall'inizio! Però aveva detto che se ne sarebbe presa la responsabilità e ha fatto del suo meglio. Non ha dormito tutta la notte per fare il suo discorso! E facile ridere se non sapete nulla di tutto questo. Ma non si ride davanti a una che lavora sodo! Scusate la franchezza, ma volevo farvi capire quanto Sallie si è impegnata. Potete pensare che sia inaccettabile svenire in un momento così importante, ma la gentile, tranquilla Sallie ha mostrato molto coraggio per fare questo. E io la rispetto, e voglio bene a Sallie. Penso che una ragazza coraggiosa come lei diventerà un ottimo membro del comitato."
    Julia, che è presente tra le persone raccolte davanti al palco, inizia ad applaudire e così fanno tutte le altre. Successivamente, Sallie, che è stata messa a riposare a letto nella sua camera, riceve le scuse di Judy:
    "Mi dispiace, ho parlato per conto mio e non ho letto il tuo discorso..."
    "Non importa, Judy, mi sento molto meglio adesso. Non pesavo che sarei riuscita a fare tutto questo lavoro. Non mi interessa se sono stata eletta o meno, sono contenta di essere stata capace di affrontare questa sfida."
    Judy è sorpresa. "Una sfida? Hai ragione! Se non ci provi, non succederà mai niente! Grazie, Sallie! Ora ci proverò anch'io!"
    "A farti eleggere?"
    "No, no, è un'altra cosa, te la spiego dopo, devo andare, poi torno!"
    Judy corre davanti al manifesto del concorso di scrittura e scrive su un foglio tutti i dati: all'improvviso arriva Julia, che è venuta di corsa.
    "Judy, ma cosa fai qui?"
    "Perchè, cosa è successo?"
    "Sallie è stata eletta, devi portarla alla sala celebrazioni!"
    "E' STATA ELETTA?"
    "Certo. L'avevo proposta io, dopotutto!" risponde Julia, fiera di sè.
    Sallie è portata in trionfo e Judy e Julia la seguono: Judy poi si ferma davanti al famoso manifesto.
    "Non so ancora come andrà a finire, ma una storia la scriverò!"
    "Caro papà Gambalunga, Sallie è stata eletta. Lei mi ha insegnato a capire che le sfide sono cose meravigliose e che ci devo provare anch'io!"

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    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 19/5/2022, 16:48
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