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  1. PAPA' GAMBALUNGA EPISODIO 14: "JUDY DIVENTA SCRITTRICE"

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    Papà Gambalunga
    By joe 7 il 19 May 2022
     
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    14 – JUDY DIVENTA SCRITTRICE
    La prima storia era un plagio? (titolo originale giapponese)
    (L'inizio si trova qui; l'episodio precedente si trova qui)

    Nuova-immagine-43


    RIASSUNTO: Siamo in America, nei primi anni del '900. Judy Abbott, un'orfana dell'orfanotrofio John Grier, viene adottata da una persona misteriosa chiamata da lei Papà Gambalunga. Arrivata a New York al prestigioso Istituto Femminile Abramo Lincoln, Judy fa la conoscenza con le sue nuove compagne di stanza: l'altezzosa Julia Pendleton e la modesta Sallie McBride, con la quale fa amicizia. Seguendo le lezioni, Judy scopre di essere piuttosto brava a scrivere. Cerca con difficoltà di nascondere le sue origini, e diverse volte ha dei problemi di comunicazione col suo Papà Gambalunga. Un giorno, Julia chiede a Judy di accogliere suo zio Jervis Pendleton al collegio, visto che in quel giorno lei è occupata. Judy lo fa di malavoglia, ma alla fine resta affascinata da Jervis. Successivamente, Papà Gambalunga la invita a passare le vacanze estive a Lock Willow, una fattoria: laggiù incontra una coppia anziana che gestisce la fattoria. Si tratta di Elsa e lo scorbutico George, che tempo fa avevano ospitato un bambino di nome Jervie. Che forse è Jervis. E cosa ha a che fare lui con Papà Gambalunga? Tornata al collegio, Judy aiuta Sallie a vincere le elezioni studentesche: la sua vittoria la incita a partecipare al concorso per il Cinquantenario dell'anniversario dell'Istituto, in cui c'è un premio di 25 dollari per chi comporrà il miglior racconto breve...

    STORIA

    "Lei aveva perso i suoi amati genitori, e quell'orfana fece un lungo e penoso viaggio. Alla fine arrivò alla casa dell'amico di suo padre, che la ospitò e dove lavorò come cameriera presso un uomo dalla barba blu che si chiamava Henry e viveva in un castello con una moglie che nessuno aveva mai visto. Un giorno andò in cantina e aprì una porta che non avrebbe mai dovuto aprire: vide il vero volto della moglie di Henry, che era una vecchia impazzita tanto da sembrare un mostro. Subito vide Henry che le puntò la spada dicendole:
    "Tu l'hai vista!"
    Ma, mentre sta per colpire, arrivò un uomo che fermò la sua spada e duellò con lui: era una persona che voleva vendicarsi di Henry e si chiamava Hearton. Nello scontro, la lampada a olio cadde e tutto fu preso dal fuoco: il castello bruciò e la cameriera e Hearton riuscirono a fuggire, osservando il castello in fiamme, dove perirono Henry e l'orribile moglie. Tra la cameriera e Hearton ci fu amore a prima vista e si sposarono."

    Judy conclude la lettura del suo racconto cavanti a Sallie, mentre Julia legge un libro, indifferente.

    P1


    Sallie: E' stato grande, Judy! Il mio cuore batteva!
    Judy: Davvero?
    Sallie: Certo, di sicuro vincerai il premio!
    Judy: Però è per il 50° anniversario della scuola, quindi gli scritti che faranno saranno molto buoni.
    Sallie: Ti dico che andrà tutto bene!
    (Julia, vicino a loro, legge Romeo e Giulietta, ma ogni tanto dà un'occhiata in tralice a Judy e Sallie, e, quando Sallie si rivolge a lei, guarda subito da un'altra parte, imbarazzata.)
    Sallie: Ah, Julia, non lo vuoi leggere?
    Julia: (con aria superiore) Io sto leggendo Shakespeare.
    Judy: Io non posso competere con Shakespeare!
    (Julia si alza e se ne va.)
    Judy: Ma andrà bene?
    Sallie: Abbi fiducia in te stessa! Perchè non lo leggi ad altre persone che conoscono i romanzi meglio di me? Per esempio, il professore di letteratura, Melnore, che sta passando proprio qui!
    Judy: Ma no, Sallie!
    Sallie: Professor Melnore!
    Professore: Ah, McBride. Cosa c'è?
    Sallie: Judy vorrebbe chiederle un favore.
    Professore: Di cosa si tratta?
    Judy: Ecco, si tratta di un mio racconto breve...
    Professore: Ah, per il cinquantenario della scuola?
    Judy: Bè, non ho ancora deciso...
    Professore: Vuoi provare a farmelo leggere? Posso darti un giudizio. (Judy le dà i fogli del racconto) Vieni nel mio ufficio più tardi.
    Sallie: Per cosa spenderai i 25 dollari del premio?
    Judy: Ma devo ancora vincere!
    Sallie: Andrà tutto bene! Dai, cosa ti piacerebbe?
    Judy: Bè, se vinco, mi prendo una macchina da scrivere! Così potrò scrivere più storie!
    Sallie: Bella idea! Perchè non andiamo a vedere nei negozi che macchine da scrivere hanno, prima che ti vada all'ufficio del professore?
    Judy: Andiamo!
    (osservano da una vetrina le macchine da scrivere. E' da notare che le lettere sui tasti seguono l'ordine alfabetico, non quello tipico dei tasti delle macchine da scrivere. Judy poi va nell'ufficio del professore).

    P1


    Professore: Avanti. Ah è lei, Abbott. Per favore, si sieda. (Judy si siede)
    Judy: Ehm...ecco...
    Professore: Judy, ti piace leggere, vero?
    Judy: Si, mi piace molto, ma perchè...
    Professore: Fammi indovinare i tuoi autori preferiti. Emily Bronte?
    Judy: Certo!
    Professore: Charlotte Bronte?
    Judy: Sì.
    Professore: Tu ami anche i poemi, vero?
    Judy: Sì. Ma come fa a saperlo?
    Professore: E' tutto scritto qui. (indica il romanzo di Judy)
    Judy: Eh?
    Professore: "Cime tempestose". "Jane Eyre". "La fiera delle vanità" (per la verità, è un romanzo di Thackeray, non delle Bronte). Solo i nomi dei personaggi e dei posti sono diversi. Hai anche menzionato una barba blu. Nell'ultima scena, il castello che va in fiamme e brucia, è molto emozionante: questa potrebbe essere adatta per qualche futura storia. Però, Judy, scrivere così significa plagiare.
    Judy: Plagiare?
    Professore: Ovviamente, non credo che tu lo abbia fatto apposta. Comunque, non si può scrivere così.
    (Sallie, nel dormitorio, osserva Judy che arriva con aria abbattuta)
    Sallie: Allora, Judy, com'è andata? Ti ha fatto i complimenti?
    (Judy fa cenno di no e corre nella sua camera, incrociando Julia che legge sulla poltrona)
    Julia: Cosa c'è che non va, miss Autrice?
    (Judy la guarda arrabbiata e sta per scoppiare a piangere: entra nella sua camera e chiude la porta. Sallie bussa alla porta)
    Sallie: Judy! Mi spiace, è colpa mia che ho coinvolto il professore! Non perderti d'animo!
    Julia: Miss Autrice non sta bene?
    Sallie: Sembra che il professor Melnore abbia criticato il suo lavoro.
    Julia: Ma tu le avevi fatto i complimenti, no?
    Sallie: Melnore ha una diversa opinione. Io pensavo che fosse interessante.
    Judy: Lo sapevo, non posso scrivere delle storie!
    Sallie: Judy...
    Judy: Plagiare è terribile!
    Sallie: Plagiare?
    Judy: Si! I posti e le situazioni sono diversi, ma scrivere così è plagio, mi ha detto! Non sono capace di scrivere delle storie. Non scriverò mai più!
    Sallie: Judy!
    Judy: Mai più!

    P1


    (Nell'aula delle lezioni, è ora di pranzo)
    Sallie: Scusa, Judy, ho un incontro con l'Unione degli studenti, non posso venire con te a mangiare.
    Julia: (che si rivolge alla professoressa) Professoressa, non capisco questo punto.
    Professoressa: Allora venga nel mio ufficio.
    Judy: Tutti stanno lavorando duro. E io? (Judy vaga per la scuola e gioca da sola a pallacanestro: poi lascia stare la palla e se ne va. Entra in biblioteca e prende dei libri) OK, leggerò di più! (dopo aver letto qualcosa in biblioteca, si alza) Non posso. Non sono capace di scrivere così!
    Le altre della biblioteca: Ssst!
    Judy: Oh, scusate.
    (Si stende sul letto nella sua camera: sente Sallie e Julia che parlano e si sente estranea)
    Sallie: (entra nella camera di Judy) Scusa se non sono venuta per il pranzo, Judy. Vieni a cenare con noi?
    Judy: Non ho appetito.
    Sallie: Judy, sei ancora preoccupata per quello?
    Julia: Sallie, faremo tardi.
    Sallie: Sì. Ma...andrà tutto bene, Judy (chiude la porta).
    Julia: Verrà quando avrà fame. Andiamo.
    Sallie: E' colpa mia, che le ho chiesto di andare dal professor Melnore.
    Julia: Sallie, non è una cosa di cui tu ti devi preoccupare. Non glie l'hai mica chiesto tu di scrivere un racconto, l'aveva deciso lei. Adesso Judy sta facendo la tragica perchè è la prima volta che le è andata male.
    Sallie: (sottovoce) Ma Julia, può sentirti! (Julia lo sa benissimo e, anzi, alza la voce apposta)
    Julia: Oh, ma è proprio così, sai! Judy non è capace di fare qualcosa troppo a lungo, poi si stanca e non ne ha più voglia. Fa solo preoccupare le altre persone e basta.
    (le due si allontanano, mentre Judy si infiamma perchè aveva sentito tutto)
    Judy: Io non sarei capace di fare qualcosa troppo a lungo?

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    (prova a scrivere, ma non le viene in mente niente. Poi sente bussare: sono ancora Sallie e Julia)
    Sallie: Judy, perchè non sei venuta a mangiare? Cosa fai? Oh, stai scrivendo ancora!
    Judy: Bè, più o meno...
    Julia: Oh, sta scrivendo ancora? Un altro racconto? E' dura per Miss Autrice!
    Judy: (seccata) Io... (ma sente all'improvviso lo stomaco che brontola, e lo sentono anche le altre)
    Sallie: Oh, Judy, ma adesso la mensa è chiusa!
    Judy: Non importa
    (lo stomaco brontola di nuovo e Julia le porta dei biscotti)
    Julia: Prendili, se vuoi. me li ha regalati mia madre. Ha detto che sono i biscotti di un famoso negozio di Londra.
    (Judy li guarda avidamente)
    Judy: Non posso mangiare dei biscotti così costosi!
    Julia: Non devi essere timida. Ne ho tanti altri. Comunque ora vado a studiare. Per favore, calma il tuo stomaco!
    Sallie: Non affaticarti troppo.
    (si allontanano. Judy guarda di tralice i biscotti)
    Judy: Ma chi li vuole i biscotti di Julia?
    (lo stomaco però brontola ancora di più e Judy prova, esitante, a prendere un biscotto. Ma all'improvviso le viene in mente di quando, all'orfanotrofio, aveva provato a prendere un biscotto per gli ospiti, mentre stava pulendo, ed era stata subito rimproverata da Miss Lippett)
    Miss Lippett: Perchè hai fatto una cosa così vergognosa? Io non ti ho insegnata a rubare!
    Judy: Rubare?
    Miss Lippett: Esatto!

    P1


    "E così la piccola Jerusha1 fu punita. L'orfana affamata Jerusha stava pulendo ancora la cucina quel giorno. Era molto affamata.
    "Non posso più stare qui!"
    Una notte la piccola Jerusha pensò a un modo per fuggire arrampicandosi sul tetto.
    "Dove pensi di andare?"
    E fu punita, legata ad un albero e privata della sua libertà.
    "Chi è quella?" chiede un bambino ai genitori in macchina.
    "Non ci badare, guarda avanti!"
    Jerusha aveva capito che aveva fatto qualcosa di sbagliato, ma era ancora troppo piccola per capire cosa fosse. Ma arrivò un ragazzo che liberò Jerusha.
    "Via, presto!"
    "Jerusha è scappata! Inseguitela!"
    Li inseguono con le lanterne: i due corsero disperatamente, ma furono separati. Passarono 10 anni e Jerusha stava lavorando in una fattoria. Un giorno un uomo scende dalla macchina e la riconosce.
    "Sei tu Jerusha?"
    "Jervis?"
    Era il ragazzo che aveva tentato di salvarla, e adesso era diventato il proprietario della fattoria dove Jerusha lavorava. Si innamorarono a prima vista e si sposarono.


    Sallie: (in lacrime, commossa): E' bellissimo! Che ne pensi, Julia?
    Julia: (cercando di nascondere le lacrime) Ehm...Sì, non è male. Ma tu sembri sapere molto sugli orfani, Judy.
    Judy: (imbarazzata) Bè, è la mia immaginazione.
    Professor Melnore: E' troppo buono per essere solo la sua immaginazione. Ora capisco come si sentono gli orfani. Il finale era molto buono ed era interessante.
    Judy: Davvero? Sono molto felice. Non è plagiare, giusto?
    Professor Melnore: No, assolutamente.
    (il giorno dei risultati)
    Sallie: Judy, c'è il tuo nome!
    Judy: Permesso, fatemi vedere! Ho vinto il secondo premio, una penna ricordo del cinquantenario! Fantastico, vincere è bellissimo, anche se ti danno una penna! Grazie, Sallie!

    P1



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    1 Nel libro originale della Webster, la protagonista si chiama davvero Jerusha e non Judy: lei però sceglierà il nome "Judy" per nascondere le sue origini. Nell'anime, invece, Judy è il suo vero nome e Jerusha quello inventato per il suo racconto.

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 2/6/2022, 17:00
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    Ricordo bene questa puntata.
    Spesso é la vita vera che ci fornisce gli spunti migliori.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 19/5/2022, 20:26) 
    Ricordo bene questa puntata.
    Spesso é la vita vera che ci fornisce gli spunti migliori.

    Ma le puntate di Papà Gambalunga te le ricordi tutte! Complimenti!

    Comunque sì, se uno vuole davvero scrivere qualcosa di originale, di vero, deve prendere dalle sue esperienze e non deve copiare da altri autori, se non come lettura formativa. Che però è fondamentale: se Judy non avesse letto Jane Eyre e gli altri autori, non sarebbe mai riuscita a parlare bene di sè. Se vuoi scrivere, devi leggere, e molto. Se no, scriverai delle fregnacce. Nessuno nasce imparato. =_=
     
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    Più che altro, questa é una delle puntate che ricordo meglio.
    Essendo autore di fan fiction, ho trovato quest'episodio molto utile.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 20/5/2022, 17:33) 
    Più che altro, questa é una delle puntate che ricordo meglio.
    Essendo autore di fan fiction, ho trovato quest'episodio molto utile.

    E' un consiglio molto importante quello del professore dell'episodio: leggere va bene, copiare no. Judy non lo aveva ancora capito. Se non si legge, non si è capaci di scrivere non dico un breve racconto, ma neanche una lettera! =_=
     
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