2003 - LUPIN III: UN DIAMANTE PER SEMPRE
Altri titoli:
LUPIN: OPERAZIONE RESTITUZIONE DEL TESORO (titolo giapponese)

Sceneggiatura: Hiroshi Kashiwabara. E' la sua undicesima sceneggiatura su Lupin.
Character Designer: Satoshi Hirayama, Toshimitsu Kobayashi
Regia: Jun Kawagoe. Si era occupato di Ruba il dizionario di Napoleone!, Dead or Alive e Il segreto del diamante Penombra;
Prima trasmissione in Giappone: 1 Agosto 2003
Prima trasmissione in Italia: 26 Dicembre 2004 su Italia Teen Television - Italia 1
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Successivo speciale televisivo: Tutti i tesori del mondo.

TRAMA

Lupin e Jigen sono in Russia, dove rapiscono i rubli nei sotterranei del casinò di un capo della mafia russa, Ivan Krochovich, detto Rat (topo), perchè specula sui cimiteri. L'intervento di Zenigata si rivela fallimentare e i due scappano col bottino.

Intanto, tra le montagne vicino a quella zona, Goemon è in meditazione, mentre Kern, il suo benefattore, e alcuni suoi amici decidono di andare in città, perchè i loro compagni sono minacciati dalla mafia russa di Rat. Ma vengono uccisi dalla donna-killer al soldo di Rat, Misha. Goemon non riesce a salvarli, ma promette vendetta.

Intanto, Lupin e Jigen, con un aereo biplano, raggiungono in modo fortunoso una chiesa in Scozia, dove fanno le esequie a Mark Williams, un amico-rivale di Lupin. In quella chiesa si trova anche la nipote di Mark, Anita, e pure Fujiko travestita da suora.

Lupin rivela a Jigen che è interessato al Diamante Oscuro ("Diamante Trucco" nell'originale): non ha un gran valore - per questo Jigen non è interessato - ma era una refurtiva di Mark alla quale Lupin è interessato. Gaudì, l'architetto della Sagrada Familia, la chiesa ancor oggi incompiuta a Barcellona, aveva messo il diamante su una delle guglie: ma poi Mark l'aveva rubata durante la Guerra Civile Spagnola, per salvarla dal Generale Franco (qui c'è un errore storico, ma ne parlo nei commenti).

Lupin ruba i rubli al mafioso russo Rat (è più facile da ricordare, invece del lungo Ivan Krochovich).

Compare Zenigata e arresta Lupin e Jigen: Fujiko, col suo costume da suora, li incontra in prigione e li libera, a patto che seguano le sue istruzioni. Lupin accetta: Fujiko è diventata infatti la gestrice del testamento di Mark. Una volta che Lupin viene liberato, Fujiko gli fa vedere un filmato, in cui Mark dice a Lupin che gli dirà dov'è il Diamante Oscuro, a patto che restituisca alcune cose che Mark aveva rubato nella sua vita. Dovrà fare questo entro sette giorni, mandando una foto a Fujiko con una macchina fotografica speciale, come conferma del fatto. Inoltre, nessuno deve accorgersi della sostituzione.

Lupin accetta e inizia col primo oggetto: la Bocca della verità che si trova a Roma. Dopo essere riuscito a restituirla, gli esperti - che sono gli unici a scoprire la verità - contattano Zenigata, che non capisce perchè Lupin si metta a restituire della refurtiva. I prossimi oggetti sono due: una preziosa brocca Florian dalla quale fu versato per la prima volta il primo caffè in Europa in un bar a Venezia, e una gondola usata per un film di 007 (Moonraker). Lupin e Jigen, quindi, vanno a Venezia, dove incontrano Goemon, che era sulle tracce della killer Misha: gli chiedono di portare la brocca Florian al bar. Goemon non sa che quella brocca è rubata e i gestori del bar chiamano la polizia: il samurai è costretto a fuggire, maledicendo Lupin.

Anche Fujiko è brava a travestirsi, eh? Lupin ascolta il testamento visivo di Mark.

Intanto, Fujiko è a cena al ristorante con Rat, il famoso boss della mafia di prima, che le dice che è interessato pure lui al diamante. Inoltre, Rat le racconta che Gaudì aveva sentito parlare dell'avvenimento di Tunguska, in Siberia, dove un meteorite si sfracellò devastando la zona (storico). Recandosi laggiù, Gaudì aveva preso un residuo del meteorite: quello era appunto il Diamante Oscuro.

Rat aveva saputo di questo, perchè suo nonno aveva fatto parte della squadra investigativa mandata a Tunguska. Rat, anzi, pensa che l'oggetto caduto sia stato un UFO, più che un meteorite. Fujiko ringrazia Rat per la cena e si allontana; la killer di Rat, Misha, gli si avvicina. Lei è attratta da Rat, ma lui non ricambia i suoi sentimenti, dicendo che Misha deve essere solo il suo scudo: è stata pagata per questo.

Mentre Lupin e Jigen mettono a posto anche la gondola, vengono attaccati dagli uomini di Rat, compresa la killer Misha. Goemon appare, affrontando Misha. Ma la killer si allontana con gli uomini di Rat e tutta la banda Lupin viene di nuovo catturata dalla polizia. Zenigata, che va a trovare Lupin in prigione, vuole sapere da lui perchè sta restituendo del materiale rubato. Lui gli risponde, con le lacrime agli occhi, di essere cambiato, pentito, redento e che vuole rimediare alle sue malefatte. L'ispettore si commuove e i due si abbracciano. Goemon e Jigen osservano disgustati la scena.

Misha e Rat; Lupin fa il "pentito" davanti a Zenigata.

Ovviamente, Lupin e gli altri riescono a scappare dalla prigione con facilità e passano al nuovo oggetto da mettere a posto: i primi vestiti delle ballerine del Moulin Rouge a Parigi. Qui i tre si travestono da ballerine per superare la sorveglianza e sostituiscono i vestiti falsi con quelli veri, fotografando tutto e mandando a Fujiko la prova. Zenigata cerca di fermarli ma, si trova alla fine a fare la ballerina tra le altre al palco del Moulin Rouge.

Il prossimo oggetto è una macchina rossa Ferrari che voleva un sultano, ma poi era morto nell'attesa, quindi era finita in un museo a Berlino. Lupin fa la solita sostituzione e foto, ma si trovano ad essere inseguiti dagli uomini di Rat in elicottero. Goemon affronta ancora Misha, ma vien ferito alla spalla. Jigen accorre in suo aiuto, ma viene catturato dai mafiosi russi. Lupin è costretto ad allontanarsi per mettere a posto l'ultimo oggetto: la Sirenetta di Copenaghen. Ma, appena fatto questo, viene ricatturato da Zenigata, che ormai sta diventando un'abitudine del film.

Zenigata e Lupin si disputano la Sirenetta. Però io vorrei sapere come è possibile che considerino normale una ballerina con la barba, e che a Goemon siano spuntati i seni! Qui siamo alla follia totale...

Goemon, intanto, ferito, viene aiutato da Anita, la nipote di Mark, che era comparsa di sfuggita al funerale all'inizio del film. Intanto, Fujiko, ora che Lupin ha messo a posto tutti gli oggetti, taglia i ponti con Lupin per avere il diamante per sè: contatta l'avvocato Gordon per avere le coordinate del diamante. Ma Gordon, mentre prende dalla cassetta di sicurezza la chiavetta coi dati di Mark, viene fatto stendere da Tokarev, l'uomo di fiducia di Rat: Fujiko cerca di fermarlo, ma fallisce nel tentativo.

Rat e Tokarev esaminano la chiavetta, che contiene una comunicazione visiva di Mark. Ma, nel filmato, Mark li sottopone ad una prova, per vedere se è davvero Lupin la persona che lo sta ascoltando. Chiede se in una rapina che è stata fatta da lui e Lupin la posta in palio era: denaro, lingotti d'oro o carta igienica. I due, non sapendo che pesci pigliare, scelgono l'oro: ma la risposta giusta era la carta igienica. Quindi l'unica cosa da fare è trovare Lupin.

Il ladro si accorge, infatti, che la macchina fotografica con cui mandare le foto a Fujiko conteneva un altro filmato nascosto di Mark, in cui il collega gli rivela che il diamante è in un orsacchiotto in mano a sua nipote Anita. E il diamante potrà far avere a Lupin un tesoro, se riuscirà a collocarlo entro l'alba del 25 Giugno sulla Torre di San Barnaba, che è la torre più alta della Sagrada Familia e l'unica che Gaudì finì prima di morire.

Anita e Goemon. E Mark e uno dei suoi numerosi filmati che ha fatto prima di morire. Per essere un moribondo, ne aveva di tempo da perdere...

Intanto Jigen, legato, è sottoposto ad interrogatorio da Tokarev, l'uomo di Rat, e dai suoi uomini: ma non dice nulla e alla fine riesce a scappare. Intanto, Lupin raggiunge Anita a casa sua e incontra Goemon. La ragazza gli dice che aveva perso i suoi genitori quando era piccola a causa di un incidente, quindi era stato Mark a farla crescere, in ricordo di Letizia, sua madre, facendole credere di essere suo zio. Sembra però che Mark non fosse il suo vero zio, ma era innamorato di Letizia, che però aveva poi sposato un'altra persona.

Adesso Anita fa l'architetto, ma si è ritirata perchè non riesce più a trovare l'ispirazione. Mark le aveva detto di dare un certo orsacchiotto di pezza a Lupin, se fosse venuto a casa sua: e lei fa così. Lupin ora ha in mano il Diamante Oscuro: la prossima tappa è Barcellona. Anita andrà con loro. Laggiù Lupin viene a sapere da Carlos, un vecchio amico di Mark che gestisce un bar, che Mark aveva incontrato Gaudì da piccolo e aveva saputo da lui il segreto del Diamante Oscuro.

Zenigata, sulle tracce di Lupin, è a Barcellona anche lui e si accorge che si stanno riunendo lì diverse famiglie mafiose: infatti, Fujiko ha fatto un'asta in rete, col diamante in palio. Ma ora che è stata fregata da Rat, che le aveva preso la chiavetta, non ha più modo di trovare il diamante e rischia grosso se i mafiosi si accorgeranno che sono andati a Barcellona per niente. Quindi chiede aiuto a Lupin.

La sera prima dell'alba del 25 Giugno, Lupin e gli altri affrontano Rat e i suoi uomini, oltre a quelli delle altre organizzazioni criminali che vogliono il Diamante Oscuro. Goemon, col braccio ferito, affronta di nuovo la killer Misha, sconfiggendola con l'aiuto di Jigen, arrivato in quel momento. Jigen affronta Tokarev, l'altro uomo di Rat, che gli dice che la sua pistola Magnum a ripetizione è rozza in confronto alla sua automatica Desert Eagle (nell'originale, Tokarev usa una pistola russa automatica che si chiama Makarov). Ma, nello scontro, la Eagle/Makarov si inceppa, cosa che non accade invece con la Magnum di Jigen, e per Tokarev è la fine.

Rat e Lupin si affrontano per portare il gioiello sulla guglia: quando Lupin sta per sparare a Rat, Misha, anche se ferita da Goemon, si mette di mezzo per salvarlo. Ma Rat, inaspettatamente, le fa da scudo e viene colpito lui: entrambi cadono dalla guglia, sfracellandosi.

Lupin mette il Diamante Oscuro sulla guglia e le luci dell'alba lo illuminano: tutta la Sagrada Familia si accende e suona una musica dappertutto. Compare così l'immagine completa della Sagrada Familia, come la voleva Gaudì. Anita osserva tutta la scena, stupefatta, e sente che ha riavuto l'ispirazione per il suo lavoro di architetto. Lupin capisce che quello è un tesoro che non può portare via e si allontana, salutando Anita. E ovviamente viene subito inseguito da Zenigata.

COMMENTO

Questo è il quindicesimo special televisivo di Lupin: è anche il primo realizzato dopo l'"Episodio 0", in cui si racconta il - probabile - primo incontro tra tutti gli uomini della banda Lupin, realizzato per festeggiare il 35° anniversario della nascita del manga; nello stesso anno uscì anche il DVD/OAV "Il ritorno di Pycal", che fu un tremendo fiasco.

Forse per non rischiare, hanno fatto qui una storia "movimentata ma tranquilla", in cui non ci sono cadute, ma non ci sono neanche picchi. E' una storia che avrebbe potuto essere fatta meglio, ma è stata realizzata con comprimari troppo incolori: l'anonima Anita, l'anonimo capobanda Rat, l'anonima Misha, gli anonimi avvenimenti.

La banda Lupin agisce, ma senza guizzi particolari, in modo anonimo (l'avevo già detto?). Fujiko tradisce, ma senza sorprendere nessuno: Lupin non inarca neanche un sopracciglio, anzi il morto Mark aveva previsto il tradimento di Fujiko prima ancora di morire. Con tutti i filmati che ha trasmesso poi, con tanto di opzioni preferenziali, per essere stato un moribondo si era divertito parecchio.

Goemon vendica l'anonimo amico che era a cavallo di un asino e che ci hanno presentato solo per due secondi, facendosi quasi sbudellare come non era mai successo prima, ma nessuno fa una piega.

L'anonima Misha blocca tutti i fendenti di Goemon con due coltellini (beccati questa, Mihawk Occhi di Falco! ), ma nessuno ci fa caso.

Jigen sfida un tizio coi baffetti (Tokarev) a chi ha la pistola migliore e poi lo uccide a sangue freddo: ma fuori campo, in modo anonimo.

Insomma, avvengono dei fatti notevoli, ma che sono rappresentati in un modo così piatto, senza emozioni, che neanche in un documentario. E in effetti questa storia E' un documentario: ci sono due tonnellate di opere di Gaudì e di riprese della Sagrada Familia in continuazione, tanto che per un attimo sembra di vedere davvero un documentario e non una storia di Lupin.

Dicono che questa storia non funziona perchè abbiamo un Lupin mollaccione e buonista. No, non funziona perchè Lupin "fa il buono": non funziona perchè è raccontata male. Sembra quasi la storia del Castello di Cagliostro, col Castello - la Sagrada Familia - che fa il protagonista e gli altri che fanno le comparse.

La documentazione che nel film fanno sulla Sagrada Familia è impressionante: Lupin cita persino lo scultore catalano Subirachs che aveva realizzato la facciata della Passione sulla Sagrada Familia. E cita anche la Facciata della Passione, tra l'altro, dicendo che Subirachs l'aveva fatta persino meglio di come l'avrebbe realizzata Gaudì. Ma scusa, Lupin, sei un ladro o un professore di educazione artistica?

Infatti, l'unica cosa che rimane impressa dopo la visione del film è solo la Sagrada Familia. Come per dire che tutti i personaggi sono interessanti come un'agenda telefonica e profondi come una piscina da due centimetri d'acqua. Ma nel prossimo post andremo un pò più nei dettagli e vediamo se riusciamo a scoprire qualcosa di più interessante da questa storia da elettroencefalogramma piatto.

(Continua qui)

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Edited by joe 7 - 2/3/2023, 15:42