Il blog di Joe7

  1. ANNIVERSARI DEL 2023 (seconda parte)

    ANNIVERSARI DEL 2023 (seconda parte)
    (qui la prima parte)

    100 ANNI: NASCE BENITO JACOVITTI (1923).

    JACOVITTI
    Jacovitti e il catalogo della mostra JACOVITTISSIMEVOLMENTE su di lui a Roma e a Termoli. Il diavoletto rappresentato è Satanicchio (in altre versioni Pop Corn), il diavolo tentatore di Jak Mandolino, che gli suggerisce crimini malandati che puntualmente finiscono male.


    Benito Franco Giuseppe Jacovitti era nato a Termoli, nel Molise, il 9 marzo 1923. E' stato uno dei più importanti autori di fumetti italiani: il suo stile umoristico, coi vermoni, i salami, i nasoni, è stato praticamente unico nella storia del fumetto. Trasferitosi a Firenze, iniziò la sua carriera sul Vittorioso, il settimanale cattolico, dove lavorò per trent'anni, realizzando personaggi come Pippo, Pertica e Palla (i Tre "P"), la signora Carlomagno (fortissima vecchietta antesignana di Nonna Abelarda), Cip l'Arcipoliziotto (piccolo e supponente, che dice sempre "Lo supponevo!"), Zagar (una specie di Macchia Nera), Jak Mandolino, (il piccolo gangster di mezza tacca), Zorrykid (uno Zorro tutto da ridere), e tanti altri.

    signora-carlomagno-jacovitti
    La signora Carlomagno.


    Senza dimenticare tanti personaggi one-shot, cioè comparsi una sola volta, ma memorabili, come il pirata Gamba di Quaglia, Giacinto corsaro dipinto, Mandrago il mago, l'Onorevole Tarzan. Sul Giorno dei Ragazzi creò il suo personaggio più famoso, il pistolero Cocco Bill, che beve solo camomilla e viaggia col cavallo Trottalemme. Da ricordare una sua memorabile interpretazione di Pinocchio a fumetti. A Roma e a Termoli hanno fatto una mostra su Jacovitti, il JACOVITTISSIMEVOLMENTE.

    100 ANNI: NASCE MORRIS, L'AUTORE DI LUCKY LUKE (1923)

    morris1


    Il belga Morris nacque nel 1923 a Courtrai, in Belgio, nella regione delle Fiandre, vicino al confine con la Francia. Fu uno dei più grandi fumettisti europei. Il suo vero nome era Maurice de Bevere, ma divenne famoso con il nome di “Morris”, che era la pronuncia inglese di “Maurice”. Il suo personaggio simbolo, Lucky Luke, il cowboy che spara più veloce della sua ombra, apparve per la prima volta sul settimanale belga a fumetti Spirou nel 1947. In particolare, in collaborazione con Goscinny, per vent’anni i due fecero i più famosi racconti di Lucky Luke, che fecero entrare il personaggio nel prestigioso pantheon del fumetto franco-belga: I cugini Dalton, Il giudice, Billy the kid, il 20° Cavalleria, Calamity Jane, La diligenza, Il piedidolci, Jesse James, Western Circus, Canyon Apache, Mà Dalton, Il cacciatore di taglie, Il Granduca, L'eredità di Rantanplan, Il cavaliere bianco, La guarigione dei Dalton, L'imperatore Smith, Il filo che canta. Morris è morto nel 2001 a Bruxelles, ma il personaggio di Lucky Luke continua le sue avventure con altri autori.

    75 ANNI FA: NASCE TEX (1948)

    Tex-1


    Il primo numero di Tex, "Il totem misterioso", uscì in formato economico a striscia: “L’albo più ricco al prezzo più povero”, come recitava la pubblicità di allora. Si trattava di 32 strisce/pagine vendute a solo 15 lire. Realizzato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, fu pubblicato il 30 settembre 1948. Erano gli anni del dopoguerra: in Italia era appena entrata in vigore la Costituzione, ma la situazione politica era molto tesa a causa dell'aggressività della sinistra. Proprio in quell'anno, un giovane universitario, Antonio Pallante, aveva sparato al segretario del Partito Comunista Palmiro Togliatti, che rimase gravemente ferito: per questo fatto, in Italia si sfiorò la guerra civile. Dal punto di vista cinematografico, la popolarità dei film western era altissima, con film come “Ombre rosse” o "Sfida infernale".

    Con quell'albo a striscia, nacque Tex Willer, Aquila della Notte per gli indiani, sempre a cavallo a raddrizzare torti insieme a Kit Carson, suo figlio Kit e l'indiano Tiger Jack: un eroe rassicurante, con pochi dubbi e incertezze, generoso, forte e abile con la pistola, che dice e fa quello che tutti vorrebbero dire e fare (e molto adatto in quei tempi incerti). Non ci vuole molto a capire che è soprattutto questo il motivo del suo successo: quello di essere un eroe positivo. L'unico sopravvissuto attuale, in mezzo a una marea di antieroi, eroi dubbiosi, eroi del "Sì, ma..." e simili.

    Il suo successo era nato per caso: tutti alla Bonelli puntavano invece sullo spadaccino Occhio Cupo, pubblicato su albi di pregio, che andava in giro con una mascherina ed era disegnato con grandissima cura da Galep. Nelle sue storie c'erano splendidi vascelli, meravigliosi vestiti, battaglie, duelli, scene drammatiche. Galep dedicava solo qualche disegnetto a Tex, che realizzava di notte nel tempo che gli restava. Adesso Occhio Cupo non se lo ricorda più nessuno.

    Il primo Tex ebbe come modello grafico l’attore statunitense Gary Cooper, con in più, però, un misto di Occhio Cupo: basta guardare i pantaloni neri e il fazzoletto nero al collo nella sua primissima apparizione, già dalla prima vignetta della storia. I pantaloni neri scompariranno, ma il fazzoletto nero resterà una costante texiana. Per non parlare del nome indiano "Aquila della Notte", che in qualche modo richiama l'"Occhio Cupo" scartato in passato.

    Tex-2
    La primissima apparizione di Tex, che compare sin dalla prima vignetta.


    Personaggio irruente, il dinamico e aggressivo, Tex compare sin dall'inizio come uno che si è già fatto un nome: infatti tutti lo conoscono e lui sa tutto di tutti. Nella prima storia, Tex aiuta la bella indianina Tesah, inseguita dal malvagio Coffin, a ritrovare il tesoro della Roccia Parlante. Tex alla fine sconfigge Coffin e il banchiere disonesto suo alleato.

    Tex era una lettura non ben vista a quei tempi, perchè il personaggio era assai più rude di adesso. Tesah, infatti, lo chiama “Il fuorilegge solitario”, mentre, nelle successive ristampe, Tesah lo chiamerà “il giustiziere solitario”. Quindi all'inizio si era sottolineato il suo stato di fuorilegge e non di giustiziere. Inoltre, Tex dice che uccide solo chi merita di essere ucciso. Infatti, all'inizio avrebbe dovuto chiamarsi Tex Killer, quindi "assassino", e non Willer: fu la moglie di Gianluigi, Tea Bonelli, a scoraggiare l'idea e a dargli un più tranquillo "Willer". Ma non si trattava solo di questo: l'indianina Tesah, o le belle Lupe o Marie Gold, o anche la malvagia Satania, mostravano bene tutte le loro forme (successivamente coperte nelle ristampe). Inoltre, le imprecazioni di Tex erano ben più colorite: ci fu persino una bestemmia, poi cancellata nelle ristampe. Non era quindi una "lettura per ragazzini". Solo successivamente lo divenne: ma all'inizio, anche se pochi lo sanno, c'era un Tex più violento e sboccato. Era comunque un fuorilegge-giustiziere che sapeva conoscere ciò che si celava nell’animo umano, e lo fa anche adesso: i giudizi di Tex infatti non sbagliano mai, e anche questo dà sicurezza al lettore.

    La prima storia di Tex contiene in nuce tutti gli sviluppi del personaggio: Tesah è la prefigurazione di Lilyth, e la stessa Lilyth chiamerà Tex come "l’amico di Tesah". Tesah, come Lilyth, è stata pure lei nella scuola dei “Padri bianchi”, cioè la Missione francescana. E, come Lilyth, anche Tesah scomparirà definitivamente dalle storie di Tex: non c'è posto per mogli o compagne nel West. Tra l'altro, già in questa storia compare il nome dei Navajos, i futuri indiani di Tex.

    Una curiosità: Gianluigi Bonelli concluse il suo lavoro di sceneggiatore di Tex con la storia Il medaglione spagnolo (Tex n. 364 del Febbraio 1991) con una storia che si rifà idealmente proprio con la sua prima storia con Tesah e Coffin. Infatti, le due storie presentano alcuni punti di collegamento: se nella prima Tex salva Tesah dalle mani di Coffin, in questa Tex e Carson salvano Daana, una ragazza india Papago, e suo fratello Chayo, dai tre bandoleros Juan, Paco e Mateo. Inoltre, abbiamo in entrambe le storie anche un antico medaglione legato ad un mitico tesoro. Anzichè da Galep, però, questa storia fu disegnata da Letteri (la copertina comunque è di Galep).

    Medaglione-spagnolo
    La prima storia di Tex sceneggiata da Bonelli è simile all'ultima sceneggiata da lui, "Il medaglione spagnolo" (Tex 364)


    In passato avevo fatto una lista delle migliori storie di Tex: a mio giudizio, ovvio, quindi è solo una mia opinione personale. Chi vuole può leggere la recensione delle storie qui.

    (Continua qui)

    QUI I LINK SUL 2023 E SUGLI ALTRI ANNI

    Edited by joe 7 - 6/12/2023, 17:06
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    Jack mandolino lo avevo sentito nominare in passato e mi piacerebbe leggere qualcuna delle sue storie.
    Non sapevo di Maurice e credevo che Lucky Luke lo avesse creato Goscinny.
    Tex é un mito del fumetto italiano per via della sua semplicità, che soddisfa le esigenze primarie dei lettori.
    Di Occhio Cupo vorrei sapere che personaggio era: un anti eroe anche lui?
     
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    Come nome "Occhio Cupo" non è che mi faccia impazzire eh....
    Riguardo a Jacovitti, ho visto proprio domenica scorsa un documentario su di lui e ho ricordato che anch'io avevo avuto alle elementari uno dei suoi diari! Quando uscirono la prima volta fecero il botto, vendendo 2 milioni di copie :o:
    La figlia racconta una cosa incredibile. Jacovitti morì all'improvviso, mentre era uscito di casa. Un infarto mi sembra di ricordare. Quel giorno lei dovette uscire un paio di ore per organizzare il funerale del padre e quando ritornò a casa, anche sua madre era morta, di morte naturale! Doveva essere un unione come quella di Fellini e Giulietta Masina, in cui uno non poteva sopravvivere senza l'altro.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 5/12/2023, 17:51) 
    Jack mandolino lo avevo sentito nominare in passato e mi piacerebbe leggere qualcuna delle sue storie.
    Non sapevo di Maurice e credevo che Lucky Luke lo avesse creato Goscinny.
    Tex é un mito del fumetto italiano per via della sua semplicità, che soddisfa le esigenze primarie dei lettori.
    Di Occhio Cupo vorrei sapere che personaggio era: un anti eroe anche lui?

    Jak Mandolino è quasi un'autocaricatura dell'autore, visto il suo nome. La prima versione di Mandolino è quella di un gangester scalcinato; la seconda versione è quella col diavoletto Satanicchio. Per leggere le sue storie, le puoi trovare sugli allegati di Repubblica su Jacovitti, oppure sulla raccolta Jacovitti Stories che puoi trovare all'usato a prezzi accettabili.



    Morris fu il disegnatore e il creatore di Lucky Luke, e realizzò anche delle buone storie: ma fu con Goscinny come sceneggiatore che Lucky Luke divenne il fumetto definitivo che conosciamo.

    Occhio Cupo parla di un nobiluomo francese, Carlo Lebeau: ingiustamente accusato di omicidio, viene deportato in Canada. Però riesce a fuggire, grazie all'aiuto di una ragazza, Clara Montcain, e assume l'identità di Occhio Cupo: durante la guerra tra Francia e Bretagna ambientata in Canada, riesce a sconfiggere e catturare l'uomo responsabile del suo arresto e alla fine sposa Clara Montcain.

    OCCHIO-CUPO001



    CITAZIONE (Kirihito @ 5/12/2023, 19:51) 
    Come nome "Occhio Cupo" non è che mi faccia impazzire eh....
    Riguardo a Jacovitti, ho visto proprio domenica scorsa un documentario su di lui e ho ricordato che anch'io avevo avuto alle elementari uno dei suoi diari! Quando uscirono la prima volta fecero il botto, vendendo 2 milioni di copie :o:
    La figlia racconta una cosa incredibile. Jacovitti morì all'improvviso, mentre era uscito di casa. Un infarto mi sembra di ricordare. Quel giorno lei dovette uscire un paio di ore per organizzare il funerale del padre e quando ritornò a casa, anche sua madre era morta, di morte naturale! Doveva essere un unione come quella di Fellini e Giulietta Masina, in cui uno non poteva sopravvivere senza l'altro.

    Sarà anche per il nome che "Occhio Cupo" non ebbe successo...fa troppo ridere. "Maledetto Occhio Cupo, ti distruggerò!" "Occhio Cupo, non guardarmi così!" :D :D :D :D

    Il Diariovitt fu un successo clamoroso. Ogni volta che usciva era un successo fenomenale. Non so se i diari di Lupo Alberto hanno avuto la stessa fortuna, ma non credo.

    Avevo sentito parlare della fine contemporanea di Jacovitti e di sua moglie, ma me lo ero dimenticato, me l'hai fatto venire in mente. Sono quelle cose misteriose che ogni tanto accadono...
     
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