Il blog di Joe7

  1. IL MEGLIO E IL PEGGIO DEL 2023 - 11

     
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    ANNO 2023: BONELLI - IL MEGLIO E IL PEGGIO (quinta parte)
    (primo articolo analisi: qui; precedente articolo: qui. Ringrazio Diablero del Tex Forum "per avermi permesso di utilizzare la sua lunga analisi della storia, analisi che condivido, e che riassumo qui con parole mie.)

    TEX 755: LA CAVALCATA DEL DESTINO - VOTO: INCLASSIFICABILE

    Soggetto: Graziano Frediani1, Mauro Boselli. Sembra che l'idea sia stata di Frediani, poi gestita e sviluppata da Boselli.
    Trama: Mauro Boselli
    Disegni: Claudio Villa

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    La copertina e il personaggio controverso di Higgins.



    NOTA: Scusate la lenzuolata: questo è un articolo molto lungo, ma questa storia richiedeva diversi chiarimenti. Questo articolo è il frutto di numerose discussioni che si sono sviluppate all'interno del forum di Tex sull'argomento. Nonostante il fatto di essere una brutta storia - e cercherò di spiegare il perchè - ha aiutato comunque a comprendere meglio l'importanza del "Giuramento", la storia alla quale "La Cavalcata del destino" fa espresso riferimento. Buona lettura.

    TRAMA

    Una banda di profittatori senza scrupoli ha usato le coperte infette di vaiolo per impossessarsi delle terre dei Cherokee. Chiamato in aiuto dal suo amico Ely Parker, Commissario agli affari indiani, Tex ritrova sulla sua strada Higgins, il malvagio agente di Brennan e Teller che anni fa aveva portato le coperte infette ai Navajos e aveva provocato la morte di sua moglie Lilyth. Creduto morto, era sopravvissuto e per quasi vent'anni ha continuato a fornire di coperte infette gli indiani. Infatti, Higgins, ai tempi della morte di Lilyth, dopo il suo incontro con Tex, aveva raggiunto il suo compare Sherman, gli aveva sottratto la borraccia e la pistola, lo aveva ammazzato e, con la pistola, aveva costretto due indiani, che erano passati di lì, a portarlo ad una sorgente d'acqua: in questo modo, Higgins era sopravvissuto.
    Tex e i suoi pard partono all'inseguimento di Higgins: alla fine, prima che Tex lo raggiunga, davanti al malvagio compare lo spettro di Lilyth e lui si suicida sparandosi un colpo di pistola.

    COMMENTO

    Questa storia non è stata gradita dalla stragrande maggioranza dei lettori di Tex e ha sollevato un vespaio di aspre discussioni. Nonostante i disegni di Claudio Villa, la colorazione e la celebrazione dei 75 anni di Tex, il racconto è pessimo. Non brutto, pessimo: cioè al più basso livello di classifica possibile.
    La storia, intanto, di per sè, è noiosa come un documentario sui fagiani di Acitrezza: i personaggi, Tex, i pard non fanno altro che parlare, parlare, parlare per quasi tutta la storia. E di cosa? Di scambi di rotaie per il treno, di cosa fanno i tizi tali, di cosa fanno i tizi talaltri, ma poi e se quello lì fa così, noi dovremmo fare cosà, e se lui fa così, allora noi eccetera. Neanche in parlamento sono così noiosi. E poi i siparietti "comici" che fanno ridere solo i bambini: Kit Carson che ripete in continuazione che non gli piacciono i treni e Kit Willer che gli tira addosso uno stivale di notte perchè il vecchio bavoso russa e non lo fa dormire. Ammazza quanto dramma c'è in questa storia, al confronto Mio Mini Pony è una tragedia di Amleto. Eppure l'argomento di per sè è terribile: il mandare delle coperte infette e far ammalare gli indiani di vaiolo. Come possano entrarci dentro questi siparietti e queste perdite di tempo non lo capisco.
    Ma questo è il minimo, (che però già basterebbe per bocciare la storia): i motivi per cui questa è una brutta storia sono ben più gravi. Infatti, "La cavalcata del destino" semplicemente distrugge il personaggio di Tex, trasformandolo in un vero e proprio idiota. Per capire perchè dico questo, per prima cosa metto il riassunto del "Giuramento", la storia di Tex alla quale "La cavalcata del destino" si riferisce ed è connessa.

    TRAMA DEL "GIURAMENTO" (TEX 103-107)
    Soggetto e sceneggiatura: Gianluigi Bonelli
    Disegni: Aurelio Galleppini (Galep)

    Tex-giuramento


    Un giorno, Tex, insieme a Kit Carson, suo figlio Kit e Tiger, vengono a sapere sul giornale di un tal Brennan che era scappato via con la cassa, rovinando gli allevatori della zona. E Tex racconta al figlio che lui, Brennan, è l'ultimo sopravvissuto dei colpevoli che avevano ucciso sua moglie Lilyth ed ora andrà ad ammazzarlo.

    Infatti, ai tempi in cui Tex si era sposato con Lilyth, il pistolero aveva rovinato i piani dei trafficanti d'armi Brennan e Teller. Per vendicarsi, i due trafficanti avevano ingaggiato dei cowboy senza scrupoli che avevano già preso la terribile malattia del vaiolo e ne portavano ancora i segni sul volto: ma, avendolo preso, ne erano nello stesso tempo immuni. Quindi, sotto la copertura di fornitori di merci agli indiani, questi cowboy, capeggiati da Higgins, portarono al villaggio dei navajos di Tex delle coperte infette di vaiolo, sperando di far morire anche Tex di quella malattia. Ma la cosa non andò secondo i loro piani: infatti, in quel periodo, Tex era andato da un missionario-medico per curare il neonato Kit, che si era ammalato di pertosse, e Lilyth era rimasta al villaggio. Il vaiolo colpì anche lei, insieme a tanti indiani navajos, e lei morì senza poter rivedere Tex.

    Quando lui tornò (il piccolo Kit rimase alla missione) e venne a sapere del fatto, giurò vendetta davanti alla tomba di Lilyth, gettando su di essa, come segno una lancia, la "lancia della vendetta", che sarebbe rimasta lì fino a quando non saranno morti tutti i responsabili, dal primo all'ultimo. Tex per prima cosa fece uccidere Tucker, uno dei cowboy segnati dal vaiolo, poi tutti gli altri.

    Diede personalmente la caccia a Higgins, il principale responsabile. Gli indiani navajos lo catturarono, insieme al suo collega Sherman, e lo portarono nel mezzo del deserto del Lava Flow (niente sabbia: solo terra dura di lava solidificata, con sporgenze taglienti). Dopo aver fatto camminare Higgins e Sherman per un'intera giornata, legati ai cavalli, sotto il sole, Tex affrontò a duello Higgins. Non solo quest'ultimo fu sconfitto, ma fu poi malmenato brutalmente da Tex, tanto che Tiger lo dovette fermare: a momenti lo uccideva. Siccome il collega di Higgins, Sherman, che non era stato picchiato selvaggiamente e quindi era sano (quanto lo poteva essere una persona che cammina per un giorno sotto il sole del deserto), aveva chiesto una possibilità a Tex, questi gli diede solo una borraccia d'acqua, che però non gli sarebbe di certo servita a sopravvivere. E gli diede anche una pistola, da usare per spararsi quando avrebbe capito che non c'era nessuna speranza di sopravvivenza e lo aspettava solo un'orribile e lenta morte di sete. Questo per una persona sana come Sherman: figurarsi per il massacrato Higgins, moribondo e col naso e la mascella molto probabilmente rotti.

    Poi il cerchio si strinse intorno a Brennan e Teller: a El Paso, Tex fece bruciare il loro centro di smistamento di traffico d'armi. Dopo uno scontro a fuoco, e dopo la morte di Teller, Brennan riuscì a scappare, mentre Tex era rimasto ferito. Fuggito all'estero, andò lontano e fece perdere le sue tracce. Tex credeva comunque che fosse già morto da tempo: vedere il suo nome sul giornale gli aveva dato la possibilità di concludere la sua vendetta.

    Brennan ora era diventato padrone di una bisca galleggiante a New Orleans, la River Queen. Tex e gli altri si alleano con una banda di tagliagole che, in una locanda, ammazzavano gli incauti passanti: col loro aiuto, abbordano di notte la River Queen, mandano via tutti e incendiano la nave. Brennan, che è l'unico che era rimasto a bordo, svenuto per aver bevuto prima del vino drogato, che i colleghi di Tex gli avevano preparato, si sveglia senza trovare più nessuno a bordo. Sente delle urla che parlano delle coperte di vaiolo.

    Sconvolto, Brennan si aggira per la nave deserta, mentre il fuoco inizia a diffondersi dalla stiva: vede uno scheletro messo di guida timone e gli spara. Poi scappa via terrorizzato, scende al bar della nave, beve una bottiglia a garganella e cerca di capire cosa sta succedendo. Scopre che la nave sta andando a fuoco e affonda in mare: infatti, la "River Queen" era stata portata al largo da Tex.

    Tex e i suoi osservano la scena dell'affondamento della nave a bordo di una barca. Brennan finisce in acqua insieme alla "River Queen": laggiù degli squali lo divorano vivo. Nello stesso istante, in Arizona, nella riserva Navajo, il vento spezza via la vecchia lancia piantata sulla tomba di Lilyth: la vendetta è stata finalmente compiuta.

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    Nel "Giuramento", c'è la solenne conclusione della vendetta. Nella "cavalcata" la scena diventa una solenne derisione.



    NELLA "CAVALCATA DEL DESTINO", TEX VIENE DERISO E "IL GIURAMENTO" FINISCE MASSACRATO

    In questa storia c'è un'assoluta mancanza di pathos: per esempio, si "glissa" sulle emozioni di Tex e dei pard alla notizia che Higgins è vivo. Piuttosto, come ho detto prima, si dedica molto tempo agli scambi ferroviari e alle scenette di Carson che russa e prende stivalate nella notte. La missione viene spiegata e spiattellata a Tex in continuazione, così che anche il lettore più cretino può capirla. Tutto stile Nizzi, anche l'abuso dei soliti "origlioni" che danno l'imbeccata ai protagonisti. Inoltre, entrambi i "cattivi principali" (Higgins e il losco trafficante) vengono fatti fuori da altri, non da Tex, che sembra che abbia fatto in fondo una scampagnata. Anzi, Higgins viene ucciso dal fantasma di Lilyth, che in quella circostanza sembra salvare Tex, che magari altrimenti si faceva impiombare...

    Ma questi sono dettagli: il cuore del problema è che in questa storia si vuole rimarcare in continuazione che quello che è successo, cioè la sopravvivenza di Higgins e il fatto che lui abbia continuato a diffondere coperte infette, è tutta colpa della stupidità e incapacità di Tex (e di Tiger, tra l'altro). Già salvare Higgins (che Tex e Tiger davano per spacciato) li rende automaticamente degli incapaci e fa fallire da subito il giuramento di Tex. Anzi, viene fatto vedere che Higgins si salva solo per la stupidità di Tex. Senza Tex, lui non si salvava: infatti, Higgins prende la borraccia e la pistola da Sherman e, grazie a questo, sopravvive. Una borraccia e una pistola che Sherman aveva ricevuto da Tex.

    Sherman
    "Il Giuramento": Tex il giustiziere dà un'inutile borraccia e una pistola a Sherman. "La Cavalcata": Tex il cretino dà a Sherman il materiale per far sopravvivere Higgins.


    Rivediamo un attimo la scena del "Giuramento": Tex conduce Higgins e Sherman per ore, al sole, fino al tramonto, dentro i Lava Flows. È ovvio, se Tex non è un cretino, che lui li porta molto fuori dalle piste, lontano da ogni sorgente, dove non passa nessuno. Poi si assicura, pestandolo come un tappeto, che Higgins non sia più in grado di ritornare sulla pista. E invece, Boselli si inventa non solo che di lì passano cani e porci, che i Lava Flows sono una pista trafficata, ma che un indiano a piedi sia in grado di portare Higgins ad una bella fontana di acqua fresca, di cui tutti gli altri indiani che erano con Tex evidentemente ignoravano l'esistenza...una storia che fa acqua da tutte le parti.

    Higgins avrebbe potuto essere salvato in molti modi più verosimili. Per esempio, con interventi sovrannaturali. O si poteva farlo salvare magari da qualcuno degli indiani che era con Tex, che tornava indietro, ore dopo, a salvarlo per denaro o per qualche altro motivo. O magari qualcuno stava seguendo Tex e trovava Higgins. Insomma, c'erano tante maniere di far sopravvivere Higgins senza smentire Tex e Tiger, facendoli passare per imbecilli.

    E invece no: il metodo scelto da Boselli e Frediani si preoccupa di smontare accuratamente ogni singolo pezzo del "Giuramento". Tex e Tiger dicono che Higgins non ce la farà mai? Questa storia mostra invece che ce la fa, e facilmente anche, recuperando lo svantaggio che aveva con Sherman, e salvandosi con le proprie mani. Higgins viene pestato a sangue da Tex? Questa storia ce lo mostra senza un segno in faccia, certificando che alla fine Tex non gli ha fatto niente, lui è troppo debole per far del male a un vero uomo come Higgins. E soprattutto... cosa salva, alla fine, Higgins? Cosa trova, quale oggetto, senza il quale non si sarebbe mai potuto salvare? La pistola che Tex ha dato a Sherman. È quella che consente a Higgins di salvarsi e uccidere tanta altra gente. Davvero, un'incredibile cura dei dettagli per far passare Tex Willer come un emerito deficiente.

    Per capire quanto poco questa storia sia "un omaggio a Gianluigi Bonelli" basta vederne i risultati. Il macello fatto sul "Giuramento" è tale che, per difendere questa storia, si deve per forza macellare "Il giuramento". Quello che per tutti pareva essere un capolavoro, viene trattato come se fosse una storiella scritta male e piena di buchi: "Perchè non hanno fatto vedere morto Higgins? Se non si vede è vivo!" Oppure scritta male e confusionaria: la lancia della vendetta si era spezzata anche se Higgins era sopravvissuto? "E' ovvio che la lancia si riferiva solo ai mandanti, Bonelli doveva certificarlo meglio!". Insomma, questa storia contraddice apertamente "il giuramento". Se vuoi dire che questa storia è un capolavoro, devi dire nello stesso tempo che "Il giuramento" è una schifezza. E viceversa.

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    Nel "Giuramento", Higgins è praticamente morto di botte e Tex e Tiger sono giustizieri implacabili. Nella "Cavalcata", Higgins salta come un grillo e Tex e Tiger sono due emeriti cretini. Non c'è via di mezzo: o l'uno o l'altro. Altrochè "questa storia è un omaggio ai 75 anni di Tex": piuttosto è un insulto ai 75 anni di Tex.


    Non solo: accettando la morale di questa "cavalcata", devi dire di conseguenza che Tex è sempre stato un incapace, che è normale che lasci andare l'assassino della moglie, e che tanto lui si sbaglia sempre, non c'è da stupirsi se lui e Tiger dicano delle cretinate credendosi competenti, mentre in realtà sono due persone che non capiscono un tubo.

    Se si fa notare che nel "Giuramento" è assolutamente ovvio che la vendetta è stata compiuta, che tutti, dal primo all'ultimo, sono morti, che lo dice lo stesso Gianluigi Bonelli alla fine come "narratore onnisciente" nella didascalia finale... si risponde che "Il giuramento" è una storia sbagliata. Se no, si è costretti ad ammettere che "La cavalcata" è un'emerita schifezza. Quindi, per difendere la "Cavalcata", si va a dire: "come faceva Tex a sapere che era impossibile Higgins che si salvasse? È un errore di Gianluigi Bonelli, il Giuramento è una storia sbagliata, Higgins si poteva salvare benissimo, e Boselli è stato come al solito un genio superiore che ce l'ha spiegato per bene".

    Ai tempi di Nizzi, spessissimo, per colpa di Tex moriva un innocente. Qui, invece, per colpa di Tex, di innocenti ne muoiono a centinaia. Muoiono perchè il sopravvissuto Higgins (che chiaramente quel cretino di Tex, nella storia di Gianluigi Bonelli, non doveva aver picchiato neanche con un fiore), dopo "l'orribile pestaggio" e "il deserto", che per la verità era un parco giochi, ha continuato tranquillamente, per più di quindici anni circa, a infettare centinaia di indiani con la sua premiata ditta "Attività di smercio pelli infette gratis S.p.A." E così centinaia di persone, per anni, senza che Tex se ne accorga perchè aveva altro da fare, muoiono come Lilyth, per mano dell'assassino di Lilyth, per l'assoluta stupidità di Tex, che lo ha lasciato andare libero e sano come un pesce. Che idiozia di storia sarebbe questa? Non ha senso. E' incredibile, ma Boselli (e Graziano Frediani, che ha fatto il soggetto della storia insieme a lui) con una storia sola hanno superato Nizzi nel numero di morti causati dall'imbecillità di Tex. Impressionante, e lo è ancora di più il fatto che pochi se ne siano accorti.

    TEX HA DAVVERO UCCISO HIGGINS

    Ci sono due motivi principali che fanno credere che Higgins sia morto senza alcun dubbio nel Giuramento: la camminata del deserto e il pestaggio.

    La camminata nel deserto
    Tex, per un giorno intero, si trascina dietro Higgins e Sherman, per cercare il punto dove lasciarli morire di sete. Vengono fatti camminare per ore e ore, trascinati dai cavalli: e quindi senza potersi riposare. Oppure, vengono trascinati fra le pietre taglienti del Lava Flow. E così fino al tramonto, sempre più all'interno di una zona dove non ci sono fonti d'acqua e dove nessuno possa salvarli. Quindi, o Tex e tutti gli indiani con lui sono dei piedidolci che non conoscono il deserto, o lì di acqua non ce n'era assolutamente e di lì non ci passava nessuno. Tex conosce quei luoghi e sa bene dove lasciarli. Come se non bastasse, lo accompagnano degli indiani, che sanno bene quanto sia impossibile sopravvivere da quelle parti. Diamine, ci sono nati!

    Basta


    Higgins (e non Sherman) viene riempito di botte
    Tex, dopo aver portato lì Higgins, lo picchia, per dire un enorme eufemismo. E' più esatto dire che lo massacra: lo pesta talmente tanto, tanto, tanto che, alla fine, Higgins non ha neanche la forza di muoversi. In questa scena, Tex continua a picchiare, picchiare, picchiare: quando Higgins non ha più nemmeno la forza di rialzarsi, Tex lo tira su e lo picchia ancora. Il volto di Higgins ormai è diventato una maschera di sangue. Mai nessuno è stato picchiato da Tex in questo modo: anzi, c'è da chiedersi come abbia fatto Tex a non rompersi le mani nel picchiare in quel modo. Anzi, Tiger - che è un indiano, badate bene - dice a Tex di fermarsi, perchè lo sta ammazzando: e, se lo fa, Higgins non potrà morire lentamente di sete nel deserto.

    Quindi, o Tiger è una mammoletta che si impressiona per un po' di sangue, oppure Higgins è davvero ad un passo dalla morte, col naso e la mascella probabilmente fracassati, con gli occhi pesti e chiusi. Quindi probabilmente non riesce nemmeno a vedere... e in ogni caso, senza protezione, nel deserto diventerà cieco ben presto. Quando, nella "Cavalcata", Higgins incontra Sherman, ha passato due giorni senz'acqua nel deserto: avrebbe dovuto essere morto o delirante. Ma, nel Tex di oggi, il deserto evidentemente non fa male a nessuno.

    Oppure Tex, nel picchiare Higgins, aveva i pugni flaccidi, e quel sangue non era di Higgins (e di chi era, allora?). Higgins nella "Cavalcata" non ha un graffio, come si vede nelle tavole di Villa: è tutto pulito, lindo e in piena salute.

    Higgins, insomma, nel "Giuramento", doveva morire male, e atrocemente, nel deserto. E' assolutamente impossibile collegare questo Higgins con l'Higgins che va in giro a fare sfracelli appena Tex se ne va, come è stato descritto nella "Cavalcata".

    VOGLIONO RIFIUTARE AD OGNI COSTO IL FATTO CHE HIGGINS SIA MORTO

    Narrativamente, la fine di Higgins nel "Giuramento" è una soluzione brillante. Ma il fanzinaro, il nerd che vuole sapere tutto, si contorce come una biscia. Lui non legge le storie come delle storie: vuole sapere tutti i dettagli, come se leggesse una cronaca di giornale. Vuole sapere se Higgins è davvero morto o no. Vuole vederlo morto, disegnato in una vignetta, per esserne sicuro. Eppure, dal punto di vista narrativo, sarebbe una stupidaggine far vedere Higgins morto nel deserto, dopo la scena del pestaggio e tutto il resto: non solo è superfluo, ma rovina la struttura narrativa. Tuttavia, farà felice il fanzinaro proprio per quello. Elimina il mistero, elimina l'ambiguità, elimina il fascino, ma così il fanzinaro può aggiungere "1" alle sue statistiche su quanti personaggi sono stati uccisi da Tex: che quell'ambiguità non gli faceva proprio tornare i conti. Ecco le obiezioni che sollevano i fanzinari:

    L'ARGOMENTO DELLA LANCIA DELLA VENDETTA CHE FA SELEZIONI

    Ma che c’entra la lancia spezzata? La vendetta di Tex era contro i mandanti, Brennan e Teller, non contro delle mezze tacche come Higgins. Con la morte di Brennan, la lancia si spezza: Higgins era ancora vivo, ma lui non contava nulla.

    In questo modo, però, il finale del "Giuramento" diventa ridicolo: evidentemente, la lancia si era rotta solo perchè era marcia, nessuna vendetta era stata "compiuta" e Tex è un emerito deficiente. Bisognerebbe farle aggiustare, le lance sulle tombe Navajo: non sanno far bene i conti.
    A parte le battute, l'idea della lancia che vuole vendetta solo contro i capi e non contro Higgins è un'emerita sciocchezza. Higgins è l'uomo che causa materialmente la morte di Lilyth. Brennan e Teller lo pagano per farlo, certo, ma è lui l'esecutore. È lui che porta le coperte infette. È lui che ha ucciso, insieme a Lilyth, decine se non centinaia di Navajos. Altrochè "mezza tacca": è l'assassino materiale. Perchè mai la lancia non lo dovrebbe considerare?

    L'ARGOMENTO DI HIGGINS COME "POCO IMPORTANTE"

    A Tex della morte di Higgins non importa molto. Non è lui il bersaglio principale. Se lo avesse voluto davvero morto, si sarebbe assicurato che lo fosse.

    Non è così. Anzi, Tex nel "Giuramento" considera la morte di Higgins talmente importante che perde quasi un giorno intero per dargliela: segno che ci teneva parecchio.

    Invece di mettersi subito sulle tracce di Higgins, fa una lunga deviazione per uccidere tutti quelli che conducevano i carri con le coperte infette di vaiolo. Questa scena mostra quanto Tex li voglia tutti morti. Tutti: non certo "solo i mandanti". Questo dimostra che la lancia di vendetta gettata sulla tomba di Lilyth si riferiva proprio a tutti i responsabili, sia quelli di minor importanza che quelli di maggior importanza. La vendetta, per sua natura, non fa distinzioni.

    La morte di Lilith non è una faccenda normale come tutte le altre, non è un'ordinaria amministrazione contro dei ladri di bestiame. È questo che sembra sfuggire alle persone che dicono, per giustificare la sopravvivenza di Higgins: "Oh, quante volte Tex lascia andare qualcuno..." Non è così. Per assicurarsi che muoiano tutti, ritarda anche l'inseguimento di Higgins. Ma non se lo dimentica di certo.

    Tex infatti potrebbe sbrigarsela facendo uccidere Higgins dagli indiani Zuni. No. L'ordine di Tex è che attendano. Higgins deve morire per mano sua, questo è il messaggio di Tex. Certo, anche Sherman, il compagno di Higgins, deve morire: ma è soprattutto Higgins, il principale responsabile, che interessa a Tex.

    Inoltre, Tex sapeva già che i responsabili erano Brennan e Teller: non ha certo bisogno di una confessione da parte di Higgins. Quindi non lo vuole vivo per avere delle informazioni. A Tex non gliene frega niente delle informazioni che gli potrebbe dare Higgins. Invece ha perso tutto quel tempo perchè Higgins deve morire, e deve morire male.

    Altro che questa cosa della "vendetta che interessa solo i mandanti". Senza contare che, nella stessa storia di Boselli, se Higgins era trascurabile, allora perchè addirittura la famosa Lilyth torna dalla morte proprio per lui? Che si mettano d'accordo: prima Higgins non era importante, poi è diventato importantissimo.

    Quante storie per un personaggio di poco conto come Higgins. Chiamatelo errore, se volete. Tecnicamente, la decisione di Tex era ineccepibile, ma quando lasci uno in vita ci sta anche che possa ritrovartelo di nuovo davanti. E' successo, non mi sembra il caso di fare questa crociata per un personaggio che fino a ieri interessava meno di zero.

    Se Higgins "interessava meno di zero" che senso ha farlo tornare per il 75° anniversario? Magari per l'80° anniversario faranno un albo su Luigino, che compare a pagina 3 del numero 67, un passante che poi non si vede più.

    L'ARGOMENTO DI TEX CHE A VOLTE LASCIA ANDARE I CRIMINALI

    Però Tex lascia andare degli assassini nel "Giuramento"! Quindi poteva lasciar andare Higgins!

    Per spiegare a cosa si riferisca questa frase, nel "Giuramento" c'è una scena in cui Tex lascia andare una banda di tagliagole di una locanda malfamata. Infatti, si era servito di loro per catturare Brennan e allestire il macabro teatrino per lui. Sono assassini, ma li lascia andare perché sono pesci piccoli. Non si potrebbe dire così per Higgins?

    No. Allora perchè Tex li lascia andare? Ma perchè gli servivano dei complici privi di scrupoli per fare un omicidio.

    Ma davvero non si capisce quanto sia "diversa" la storia del "Giuramento" rispetto a tutte le altre storie di Tex? La morte di Lilyth non era stata una morte qualunque. In una storia normale, Tex non avrebbe mai lasciato andare della gente che scannava i viaggiatori nel sonno. Ma qui lo ha fatto.

    L'ARGOMENTO DI TEX CHE NON UCCIDE DIRETTAMENTE HIGGINS. HIGGINS NON SI VEDE MORTO, QUINDI E' VIVO

    Ma si poteva far vedere Tex che torturava a morte Higgins, così non ci sarebbero stati dei dubbi sulla sua morte, no? Il fatto che non lo si veda dà dei dubbi sulla sua morte, no?

    No. Perchè questa scena non sarebbe mai stata pubblicata. Né all'epoca, né oggi.

    Forse l'avrebbe pubblicata una casa editrice che pubblicava dei fumetti "neri": ma scene come quella del pestaggio di Higgins all'epoca non c'erano neanche nei "neri" di allora, tanto per dire. Comparvero dopo.

    Gianluigi Bonelli non poteva far mostrare Tex che faceva efferatezze come torturare a morte, solo per far vedere morto Higgins. E comunque Gianluigi Bonelli si spinse molto oltre ai limiti della casa editrice. Probabilmente, solo la sua autorevolezza - sia come autore della serie più venduta, che come padre dell'editore - gli consentì di spingersi così tanto avanti. Non credo che esista nessun altro caso di un eroe Bonelli che, in una storia, porti qualcuno in un deserto allo scopo di farlo morire lentamente di sete per farlo patire di più. Mi pare ancora incredibile che Sergio Bonelli l'abbia fatta passare. Boselli e la casa editrice attuale non hanno quel coraggio.

    In questa versione della "Cavalcata", che è una versione "riveduta e corretta" della vendetta, Higgins si spara da solo e gli altri cattivi vengono semplicemente impiombati. Chi avrebbe il fegato, oggi, alla Bonelli, di scrivere una storia "dura" come quella del "Giuramento"? Gianluigi Bonelli avrebbe potuto cavarsela semplicemente facendo morire i killer mentre combattono contro Tex. Come facevano allora e fanno oggi gli autori. No. Lui ha fatto la scelta di spingersi oltre, oltre a qualunque altra cosa mai pubblicata dalla casa editrice, tutto per dirci come era morto Higgins. Più di così non poteva davvero fare.

    Non ha senso dire: "si vede che Bonelli padre voleva che Higgins si salvasse, altrimenti avrebbe fatto una scena di 50 pagine con Tex che torturava lentamente Higgins" Nel corso degli anni, sia la visione autoriale di Gianluigi Bonelli (che all'inizio era più "sanguinaria", vedi la fine di Coffin e della Mano Rossa), che i "paletti" dati da Sergio Bonelli e dal bollino "Garanzia Morale" hanno dato una precisa immagina di Tex, che è rimasta poi coerente nelle storie successive.

    Per esempio, Tex può pestare un criminale come un tappeto; oppure, può uccidere senza farsi tanti problemi. Ma non tortura coi ferri roventi o col coltello un prigioniero. Al massimo, affida questi lavori a Tiger, o meglio, fa finta di affidarli a lui, per spaventare il criminale.

    Invece, nel "Giuramento" la sua ira gli fa passare gli scrupoli morali, fino all'omicidio organizzato freddamente. Ma il disgusto per la tortura non è "morale" (altrimenti non li pesterebbe neanche, anche quella è tortura), è caratteriale. Tex, cioè, può condannare Higgins a morte lenta nel deserto, ma non proverebbe nessun "gusto" a vederlo morire, anzi, la cosa lo disgusterebbe. Andandosene agisce "da Tex".

    Agire come si pretenderebbe (torturarlo fino a ucciderlo) sarebbe stato totalmente fuori dalle corde del personaggio. Qui non si tratterebbe di far vedere un Tex vendicativo e furioso, ma di far vedere un Tex disgustoso che gode alla vista di una persona torturata.

    Bonelli non ci fa vedere Higgins morto, quindi Higgins è vivo o può essere vivo. In una storia si racconta tutto e quello che non si racconta non c'è.

    C'è differenza fra la realtà e una storia.

    Se Tex fosse "realtà", non ci sarebbe nessun "montaggio": vedremmo Tex andare al gabinetto, dormire otto ore, eccetera, e leggeremmo tutto quello che dice, senza alcun montaggio per "narrare una storia". Il 99% delle cose che Tex dirà in una giornata saranno cose tipo "guarda, un passero" o "passami il sale", che non ha nessun legame con nessuna storia.

    Ma Tex è letteratura, anche se disegnata. E tutta la letteratura, alta o bassa, colta o popolare, funziona così. E la letteratura è comunicazione. L'autore racconta una storia al lettore: e, per raccontare una storia, bisogna selezionare e montare le scene significative. "Significative" in che senso? Nel senso che, messe in successione, significano qualcosa, dicono qualcosa, comunicano qualcosa: cioè, un messaggio.

    Per esempio, nel vedere Tex che dice: "Non mi sfuggirà, o non mi chiamo più Tex Willer!" e subito dopo cattura il bandito, quella frase dice qualcosa. Ma, se invece il bandito sfugge a Tex, quella frase indica qualcosa di ben diverso.

    La letteratura è comunicazione: la sequenza conta, dà un senso. L'autore, insomma, ti vuole dire qualcosa: sta a te capirlo.

    Nelle pagine in cui Tex massacra Higgins, cosa ti vuole dire Bonelli, non potendo far vedere Tex che tortura Higgins per 50 pagine fino a ucciderlo? Ti vuol dire che Tex vuole uccidere Higgins senza avere il minimo dubbio, e non se ne va di certo senza essere assolutamente sicuro che lui sia già praticamente morto. Il messaggio qui è anche il fatto che Tex è davvero implacabile, epico, drammatico.

    Nella "Cavalcata", invece, subito dopo che Tex se n'è andato, Higgins si alza e gli sfugge ridendo. In questo caso, il senso della scena non cambia forse? Cosa ci vuol dire Boselli, che è l'autore della "Cavalcata", in quel caso? A dirla chiara, dice che Tex è un emerito deficiente, che è facile da prendere per il naso. Mi spiace per la durezza della conclusione, ma è la logica conseguenza delle azioni presentate.

    Come si vede, i messaggi di Gianluigi Bonelli e di Mauro Boselli sono due messaggi diversi. Se Boselli dice una cosa, Gianluigi Bonelli invece ne aveva detta un'altra. La storia originale non è stata rispettata per nulla, protagonista compreso.

    L'ARGOMENTO DEL COLTELLO DI HIGGINS

    Tex ammazza Higgins solo perchè gli tira contro il coltello, mica per le coperte infette. Infatti, Tex dice esplicitamente "la sua marcia (quella di Higgins) verso la morte è iniziata nel momento in cui mi ha scagliato contro il coltello". A decretare la morte di Higgins non è dunque la faccenda del vaiolo, ma il tentativo di uccidere Tex.

    Infatti, nel "Giuramento", il duello tra Higgins e Tex, entrambi dotati di coltello, si conclude con Higgins che lancia il coltello contro Tex, ma lui lo evita. Poi segue il pestaggio.

    Comunque, anche questa osservazione non ha senso. Sarebbe come dire che Tex, da sempre, porta nel deserto a far morire lentamente di sete tutti quelli che gli tirano contro un coltello.

    Non è così. La marcia verso la morte di Higgins nasce nel momento in cui lui fallisce la sua unica possibilità: quella di morire rapidamente, almeno, uccidendo Tex. Infatti, nel duello, Tex gli dà questa possibilità: se Higgins riesce ad ammazzare Tex, allora gli indiani lo uccideranno. Però così morirà rapidamente, almeno, e non lentamente nel deserto.

    Prima del duello, Higgins era stato legato, era assetato ed era stanco per la lunga camminata nel deserto. Tex ha intenzione di picchiarlo selvaggiamente (il pestaggio di Higgins è forse il più "duro" di tutta la serie di Tex) e lasciarlo a morte certa. Ma non vuole picchiare una persona legata: fa parte del suo carattere. quindi gli dà un coltello: anche un verme come Higgins deve avere la possibilità di difendersi.

    Certo, se per un caso improbabile fosse Higgins ad uccidere Tex, probabilmente sarebbe stato subito ucciso dagli indiani attorno: avrebbe avuto almeno una morte rapida. Ma Higgins fallisce il lancio. Dopo, non ha più alcuna possibilità di scampo.

    Notate una cosa - sempre per far notare QUANTO Gianluigi Bonelli si immedesimasse nella psicologia di Tex, e, quindi, quanto fosse "sensata" la sua caratterizzazione: Higgins è di gran lunga la persona su cui Tex infierisce nel modo più crudele. Non ci sono casi paragonabili: Brennan ha avuto una morte atroce, ma rapida. Invece, la morte lenta di Higgins, durata ore ed ore sotto il sole, è difficile anche da immaginare. Quindi è ridicolo dire che è un personaggio poco importante. Certo, non è un criminale di valore, è solo un verme: ma nessun altro è mai stato ucciso così da Tex.

    L'ARGOMENTO DI BRENNAN SOPRAVVISSUTO

    Ma Brennan era sfuggito a Tex per 15 anni e lui non ha fatto manco una piega su questo.

    La "fine" di Brennan è più elaborata, più "poetica", con le urla dei navajos, ma è molto più rapida. Necessariamente, perchè stavolta Tex assiste. Stavolta Tex c'è fino alla fine, e non vuole vedere per ore e ore una lunga agonia. Ma stavolta Tex non gli offre nessuna possibilità. Stavolta non c'è coltello, non c'è sfida: Tex paga una banda di tagliagole, perchè gli consegnino Brennan legato come un capretto da sgozzare. Stavolta Tex non vuole rischiare. Cosa è successo in mezzo? È ovvio: la fuga di Brennan. I quindici anni in cui gli è sfuggito. Alla faccia del "gli è sfuggito per 15 anni, e Tex non ha fatto una piega"...

    Bisogna ricordare che Brennan e Teller non sono stati "arrestati". Questo non è "un caso come un altro", di cui può parlare tranquillamente alla Pinkerton. Brennan e Teller sono stati assassinati a sangue freddo. Se si scoprisse che è stato Tex ad ammazzarli, lui finirebbe sulla forca! :huh:

    Sul fatto che Tex e Tiger abbandonerebbero "troppo facilmente" la caccia a Brennan, sentiamo cosa dice Tex nel "Giuramento":

    Tex-106-La-paga-di-Giuda-12


    Tex-106-La-paga-di-Giuda-13


    Quindi, Brennan era riuscito a scappare con un notevole vantaggio e aveva preso il treno: all'epoca, le locomotiva a vapore superavano facilmente i 50 km all'ora. Anche dicendo che, fra soste, cambi, coincidenze, eccetera, Brennan potesse viaggiare solo 8 ore al giorno, si tratta di oltre 400 km al giorno, 6000 km in quindici giorni. Brennan a quel punto avrebbe potuto arrivare in Patagonia.

    Ma, in realtà, è semplice capire perchè Brennan deve sfuggire a Tex: la storia del "Giuramento" è ambientata in "epoca contemporanea" per Tex. A quei tempi in cui si pubblicava Tex, i flashback erano rarissimi: l'unico era stato "Il passato di Tex", mentre "Fra Due Bandiere" (che parla della Guerra di Secessione) non era stato ancora scritto. Quindi, uno, e uno solo degli assassini, doveva essere ancora vivo, per poter essere punito dall'intero quartetto.

    Gianluigi Bonelli, all'epoca, lo fece semplicemente sfuggire a Tex. Il suo Tex non era infallibile: ma non era nemmeno un incapace. Oggi si preferisce mostrare Tex che, come un piccione, crede di aver fatto giustizia con Higgins, mentre, in realtà, nella "Cavalcata", la sua pochezza ha fatto sfuggire un sacco di assassini che fanno altre vittime...

    L'ASSURDO HIGGINS SUPERSTAR DELLA "CAVALCATA"

    Nel "Giuramento" vediamo un Higgins trascinato a piedi per ore nel deserto, senz'acqua, pestato come un tappeto, con la faccia tumefatta. Dei pugni così violenti sono mazzate: spaccano le viscere interne e incrinano o rompono le ossa, almeno quelle più fragili. Il naso di Higgins si sarà rotto e pure la sua mascella si sarà fracassata: prima parlava a fatica, poi non ha più parlato.

    Invece l'Higgins della "Cavalcata" usa la bocca tranquillamente, fa pure dei lunghi discorsi e fa persino dell'ironia. Provateci voi a farlo con la mascella fratturata. Per non parlare del resto: ogni movimento per Higgins, anche il più normale, per lui dovrebbe essere dolorosissimo. E siamo persino in un deserto rovente. Cosa ci vuole di più per darlo per morto?

    Ci vogliono almeno 4-6 litri di acqua ogni giorno nel deserto per evitare la disidratazione e per preservare il buon funzionamento del corpo. La borraccia che Tex dà a Sherman conteneva appena 1 litro: per forza che gli indiani lo davano per morto. Figuriamoci Higgins, senza borraccia. Ma non solo. La perdita di acqua attraverso il sudore e il conseguente bisogno di acqua aumenta con l'esercizio fisico. Tipo, camminare per miglia e miglia sotto il sole. Una disidratazione, anche lieve, riduce la resistenza fisica e compromette la concentrazione, che è pericolosa in una situazione di sopravvivenza, in cui pensare chiaramente è essenziale. Se si perde acqua equivalente al 5% del peso corporeo si ha nausea e sonnolenza. Se la perdita è del 10%, le condizioni psico-fisiche si deteriorano, con vertigini, difficoltà di parola e grande spossatezza. Se si perde il 15% in un clima torrido come quello del deserto, semplicemente si muore. Insomma, Higgins avrebbe dovuto essere già morto e stramorto.

    Cosa ci fa vedere invece Boselli? Un Higgins vispo come una rosa, che si fa tranquillamente due giorni di cammino senz'acqua. E' ciarliero, allegro, scherza, manco fosse al parco. Fa fuori due indiani (in un deserto dove non ci dovrebbe esserci nessuno, neanche se fai una settimana di cammino a piedi. Ma si vede che quella era l'ora di punta) e non ha nessuna botta in faccia.

    La-cavalcata-del-Cretino-010


    Higgins è tanto veloce da raggiungere Sherman, che ha delle ore di vantaggio e ha una borraccia. I due sono nel Lava Flow, dove il terreno è roccioso. Come cavolo fa Higgins a seguire le tracce di Sherman? Di notte? Sherman aveva visto la direzione in cui si erano allontanati Tex e gli indiani e li segue: ma non è sicuro che non l'abbiano ingannato, perchè non ne può seguire le tracce. Tracce di diversi uomini a cavallo. Su un terreno di roccia, che tracce puoi vedere?

    Adesso: Higgins si sveglia dopo diverse ore, di notte, rinfrescato e pulito, e si mette subito in cammino, seguendo le orme di un uomo a piedi, a velocità superiore alla sua, manco avesse avuto un surplus di energia che le botte di Tex gli avevano dato, tipo l'Orsetto Duracell, e raggiunge Sherman. SuperHiggins l'Implacabile: ecco a chi si riferiva il titolo. ^U^ Ma siamo seri? Higgins non beve praticamente da due giorni. Dovrebbe essere morto sotto quel sole. Eppure è più veloce di Sherman.

    Non solo: lì non c'è alcun riparo. Persino Sherman, mezzo morto, lo vede quando è ancora distante. Ma i due indiani, che sono lì, non lo vedono?? Si tratta di un mezzuccio tipico del cinema d'azione: i protagonisti non si accorgono nemmeno di un carro armato che arriva avanti loro, perchè...sta arrivando da dietro la telecamera! ^U^

    La-cavalcata-del-Cretino-016


    Addirittura, Higgins è più rapido di Flash: lancia un sasso contro uno dei die indiani da molto lontano, per non farsi vedere (ma per favore...): indiani che lui aveva visto prima di loro (?). Ma che velocità aveva quel sasso? Era un missile terra-aria? Guardate le dimensioni. Eppure Higgins, ridotto com'è, e senza fionde o altro, solo con la forza delle sue mani disidratate, gli dà una velocità tale da uccidere l'indiano.

    Non solo: prima che l'indiano più giovane faccia in tempo ad allungare la mano e afferrare la pistola, che era ad un passo da lui... Higgins fa venti metri di corsa e gli frega la pistola! :huh: Dopo essere stato, boh, "massacrato " da Tex e dopo due giorni senz'acqua, vediamo che è più lento l'indiano a prendere la pistola, che Higgins a correre dietro all'arma! Higgins piè veloce. Speedy Gonzales, vatti a nascondere che tu non sei nessuno!

    L'indiano, poi, non ha ferite, è sano come un pesce: Higgins dovrebbe essere pesto, dolorante e non avere bevuto nulla per due giorni...ma basta che Higgins lo tocchi col suo stivale magico e l'indiano diventa come paralizzato. E il "pesto e dolorante" Higgins, con calma, tranquillamente, gli prende la pistola. Higgins ha usato la sua arma segreta: il potere dello stivale paralizzante! Da piccolo, infatti, l'aveva morsicato uno stivale radioattivo. ^U^ ^U^ ^U^

    Poi Higgins minaccia il povero indiano paralizzato, che, se non fosse stato toccato dal "magico stivale", magari avrebbe preso Higgins (che non beve da due giorni) per la collottola e lo avrebbe riempito di botte, ben prima che lui si fosse chinato a raccogliere la pistola. Ma non può! E' stato toccato dallo stivale paralizzante!
    E questa sarebbe una scena "ben sceneggiata"? :huh:

    Insomma, a parte il fatto che questa storia è una totale demolizione del "Giuramento", vi rendete conto che è scritta coi piedi? Vi rendete conto di quanto sia inverosimile? E di quanto trasforma Tex in un povero deficiente, trasformando questa "Cavalcata del destino" nella "Cavalcata del cretino".

    MA PERCHE' UNA STORIA PROPRIO SU HIGGINS?

    Perché mai tirare fuori proprio Higgins in questa storia? Tex, tra l'altro, alla fine della "Cavalcata" neanche ci parlerà con lui. Non bastava un qualunque tizio butterato che a Tex faceva venire in mente l'antico uccisore della moglie, scatenando magari i ricordi e la rabbia? Mettendoci un criminale qualunque, la storia non sarebbe cambiata di molto e Tex avrebbe comunque ricordato Lilyth e quel periodo della sua vita. Così magari sarebbe venuta su una storia migliore, non si sarebbe rovinato "Il giuramento", non si sarebbe trasformato il personaggio di Tex in un totale cretino. E allora perchè non hanno fatto così, invece di tirare fuori Higgins?

    Perchè così si può "succhiare sangue", come nerd-vampiri, da una storia famosa, per cercare di spremere da lì un pò di vita da dare ad una storiella anemica e nata morta. Higgins, le visioni, anche l'intervento dello spettro di Lilyth (spettro, infatti, e non "visione", perchè Higgins non ha mai visto Lilyth in vita sua, salvo eventuali retcon...) sono tutte delle strizzatine d'occhio ai fan. Chi legge le recensioni dei film di Leo Ortolani sa che fine fa chi lo fa troppo. Tipo un certo J. J. Abrams. Spremendo. si rovinano le storie classiche tipo "Il giuramento" e si rovina il personaggio stesso.

    IL FANTASMA FARLOCCO DI LILYTH

    E' veramente ridicola la scena di Lilyth che torna per uccidere Higgins. OK, l'aveva fatto anche Robert Howard nella Regina della Costa nera, dove lo spirito della morta piratessa Belit salva Conan da un mostro. A parte il fatto che Lilyth non è una piratessa, che senso ha renderla una "rediviva" vendicativa? Lilyth, potendo tornare, invece di mostrarsi a Tex, per dargli almeno quel momento con lei per dirle addio, che Tex, dopo decenni, ancora rimpiange, la "rediviva" Lilyth si mostra all'avversario di Tex, Higgins...per farlo suicidare? :huh:

    Ma dove siamo, in un fumetto di Dylan Dog? Certo, Gianluigi Bonelli i fantasmi li ha fatti comparire, anche se di rado. Nella storia di "Massacro" (Tex 109) faceva evocare l'immagine degli spettri dei morti della città di Goldeena fatti ammazzare da Fraser, senza però farli vedere esplicitamente. Qui, invece, arrivano i "redivivi" stile orda di non morti, per caricare la storia di ulteriori banalità, come se non ce ne fossero già abbastanza.

    Ma non è tutto: la comparsa della Lilyth "spettro di vendetta" impedisce che Tex si sporchi le mani, così ne esce pulito come un puttino da questa storia. Gli autori moderni vogliono "migliorare" Gianluigi Bonelli correggendo i suoi "errori", ma non hanno il fegato di far vedere Tex che torce un solo capello a Higgins, affidandosi ad una "vendetta sovrannaturale", mediocre e senza alcun fascino. Davvero, di questa storia non si salva niente. =_=

    -------------------------
    1 Graziano Frediani: Lucchese, ha fatto parte degli staff editoriali di riviste come "Orient Express" e "Diva". Ha scritto dei saggi su Magnus, Crepax, Pratt, Satanik. Ha curato delle mostre su Pecos Bill, Chiomadoro, Dino Battaglia e L'Uomo Mascherato. Alla Bonelli si occupa della cura e della scrittura di articoli e approfondimenti che accompagnano le storie a fumetti su testate mensili e annuali come i "Magazine", dedicati ai vari personaggi della casa editrice, con una particolare attenzione per Tex.

    (qui il seguito sui fumetti Bonelli)

    QUI TUTTI I LINK MEGLIO - PEGGIO DELL'ANNO

    QUI TUTTI I LINK SU TEX

    Edited by joe 7 - 1/2/2024, 19:55
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    Si vede benissimo che questa storia l'hanno fatta riciclando (MALE) elementi di una storia classica famosa, per attirare i lettori.
    Ma voler revisionare una storia realizzata dai creatori del personaggio per me é un'eresia, in quanto quelle storie sono la base che i loro successori dovrebbero utilizzare per continuare a narrare le gesta del personaggio.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 1/2/2024, 18:56) 
    Si vede benissimo che questa storia l'hanno fatta riciclando (MALE) elementi di una storia classica famosa, per attirare i lettori.
    Ma voler revisionare una storia realizzata dai creatori del personaggio per me é un'eresia, in quanto quelle storie sono la base che i loro successori dovrebbero utilizzare per continuare a narrare le gesta del personaggio.

    Senza contare che è stata una cosa fatta apposta per rovinare Tex come personaggio. Per esempio, un'osservazione di Diablero mi aveva colpito: aveva detto che Higgins avrebbe potuto sopravvivere in un modo più convincente (una magia, un indiano che aveva seguito Tex e aveva salvato Higgins per motivi suoi, ecc.). Invece, cosa hanno fatto gli autori? Hanno salvato Higgins attraverso la borraccia e la pistola che Tex aveva dato al compagno di Higgins, dandogli quindi lui stesso i mezzi per sopravvivere. Manco Tex fosse l'ultimo degli idioti! No, non si fa così. :angry:

    PS: Ho notato che hai cambiato ancora nickname. Hai avuto ancora problemi a entrare nel blog, per caso? =_=
     
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    No, stavolta ho cambiato nickname perché il portatile ha fatto un aggiornamento
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 1/2/2024, 20:27) 
    No, stavolta ho cambiato nickname perché il portatile ha fatto un aggiornamento

    Ce n'è sempre una con questi aggeggi. OK, pensavo che il blog facesse ancora i capricci, meglio così.
     
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