ANNO 2023: BONELLI - IL MEGLIO E IL PEGGIO (sesta parte)(primo articolo analisi: qui; precedente articolo: qui.)ZAGOR "L'UOMO CON IL FUCILE" - VOTO: 4(la storia è una ristampa di Zagor 336-338)Soggetto e sceneggiatura:: Moreno Burattini
Disegni: Gallieno Ferri
TRAMA (attenzione spoiler)A Sud del lago Ontario, in mezzo alla neve dei monti Allegheny, Zagor e Cico trovano i cadaveri di quattro trapper, uccisi a colpi di fucile. Il tipo di fucile usato è riconoscibile. Dal diario di uno di essi, sembra che quegli sventurati siano stati uccisi a causa di una miniera d'oro che avevano trovato. Un meticcio,
Bull, salva Zagor e Cico dai lupi e li accompagna, perchè
Palance, che sarebbe l'"uomo col fucile" che ha sicuramente ucciso i trapper, è lo stesso che gli ha appena ucciso la moglie indiana
Luna d'Argento.
Il meticcio Bull e la moglie Luna d'Argento, uccisa da Palance.
Poi lo sceriffo
Brad Stevens e i suoi due aiutanti (uno di loro si chiama
Hansen) si uniscono al gruppo: anche loro sono a caccia di Palance, che, tra le altre cose, aveva anche rapinato una banca e ammazzato due uomini. Non solo: ne aveva poi ammazzati altri due per prendersi una slitta per scappare. Successivamente avrebbe ucciso i trapper ed era andato a casa di Bull (che in quel momento non c'era) per rubargli dei viveri, ma la moglie Luna d'Argento aveva cercato di impedirglielo. Lui le aveva strappato di mano il fucile che aveva e l'aveva ammazzata, come detto prima.
Come se non bastasse, Palance il gentiluomo, mentre è inseguito da Zagor e dagli altri, va in una capanna Seneca, ruba il cibo a un vecchio indiano Seneca e a sua figlia. Poi ammazza il vecchio e cerca di violentarne la figlia, ma lei si suicida. I Sene
ca della tribù del vecchio e della ragazza indiana, guidati da
Sedak, il fratello della ragazza indiana, attaccano lo sceriffo e gli aiutanti, pensando di essere loro i responsabili della loro morte.
Zagor chiarisce le cose: uno degli aiutanti dello sceriffo, ferito, è curato dai Seneca (nota: Ferri però fa vedere due aiutanti feriti, confondendo un pò la storia). Poi gli altri riprendono la caccia a Palance.
Gli inseguitori si accorgono che c'è un altro uomo: il cacciatore di taglie
Venom, che dà anche lui la caccia a Palance, ma per conto suo, perchè vuole tutti i soldi della taglia, e quindi mette loro i bastoni tra le ruote.
Tutti raggiungono la pericolosa zona dei Denti di Ghiaccio: Palance cade in un crepaccio e si spacca un ginocchio. Intrappolato nel crepaccio, fa per spararsi per abbreviare le sue sofferenze, quando viene salvato da Venom, che lo vuole vivo per la taglia.
Poi Venom si prepara a fare un agguato e ammazzare: lo sceriffo, l'aiutante Hansen, Zagor, Cico e Bull, così nessuno gli può fregare i soldi della taglia. L'attentato riesce in parte: Venom ammazza lo sceriffo Brad con un colpo alla testa e ferisce l'aiutante Hansen. Però viene preso di sorpresa da Zagor e scappa: ma viene ferito alla gamba da Bull ed entrambi cadono in un altro crepaccio.
Venom muore finendo in fondo al crepaccio, trafitto dalle punte acuminatissime di ghiaccio che spuntano fuori dal fondo. Zagor scende nel crepaccio per salvare Bull, che era finito aggrappato a una sporgenza ed è ancora vivo. Ma Palance, anche se aveva il ginocchio fratturato, si libera dando una bastonata a Cico, ammazza l'aiutante Hansen, raggiunge Zagor e Bull, che sono ancora nel crepaccio, e si prepara a fare il tirassegno su di loro con una pistola.
Zagor è aggrappato a Bull e non può difendersi: allora Bull, per permettergli di avere una mano libera, molla Zagor e si sfracella sullo sfondo del crepaccio, finendo trafitto anche lui, come Venom: ma sopravvive. Zagor ora può muoversi: tira la scure in testa a Palance, che cade in fondo al crepaccio, viene trafitto anche lui e muore.
Zagor tira su Bull, che è ancora vivo, nonostante le ferite inferte dagli spuntoni del fondo, ma è moribondo. Bull, prima di morire, rivela a Zagor che a uccidere i trapper era stato lui, per non far sapere a nessuno dell'esistenza della miniera, così gli indiani del posto avrebbero potuto vivere in pace.
COMMENTOE' una storia assai cruda e molto verbosa: i personaggi parlano troppo, fanno troppi flashback, danno troppe spiegazioni. Persino Bull, che, prima di morire alla fine della storia, si mette a raccontare TUTTO quello che ha combinato, manco fosse in una cella degli interrogatori della Polizia. Ma non stava per morire? No, muore solo quando ha finito e ha riempito tutte le ultime 10 pagine della storia col suo flashback e con le sue spiegazioni. Un moribondo molto sano.
Ma soprattutto è una storia
molto cupa e violenta, dove tutti sono colpevoli e muoiono in modo atroce o truculento. Il sangue qui scorre a fiumi: non sopravvive quasi nessuno (solo lo sconosciuto aiutante dello sceriffo, che è comunque ferito, e gli è ancora andata bene). Ci sono morti come se piovesse: questa attitudine sanguinaria di Burattini diventerà sempre più accentuata con le sue future storie, come gli archi narrativi della figlia del Mutante e dei ritorni di Marcus e Thunderman, che sono pieni di morti atrocissime. Per non parlare di Sybil, la donna di Mortimer,
fatta divorare dagli squali. A Burattini piace il sangue e lo splatter. Mi chiedo per quale motivo lo mettano a sceneggiare Zagor: starebbe meglio su Dylan Dog.
Tornando alla storia, il meticcio Bull, da piccolo, era stato trattato atrocemente dal padre bianco, che aveva venduto la moglie indiana (che lui prendeva a frustate un giorno sì e l'altro pure, sia lei che il figlio) a Hugh, un altro trapper. Poi il perfido padre bianco muore bruciato vivo mentre litiga col figlio, quindi muore atrocemente. La madre indiana di Bull fu trattata atrocemente anche lei da Hugh, che l'aveva acquistata, e fu poi ammazzata dal cattivo Hugh perchè lei voleva difendere il figlio piccolo, Bull, che era venuto a salvarla da Hugh.
Ma non solo: il malvagio Hugh, dopo aver ucciso la buona madre indiana, sta anche per sgozzare il figlio. Tutti i bianchi qui sono cattivi cattivissimi in modo persino ridicolo. E' un "Topolino contro Gambadilegno" truculentissimo.
Naturalmente, le truculenze continuano: il giovane Bull cresce, ammazzando pian piano, usando il fucile rubato da Hugh, tutti gli altri sporchi trapper bianchi che, insieme a Hugh, gli avevano ucciso la mamma e anche l'amico Sataka (un indiano che lo aveva aiutato). Altre morti atroci, alè.
Dopo averli ammazzati, che se lo meritavano, quei fetenti, un giorno l'adulto Bull scopre che degli altri sporchi bianchi avevano scoperto una miniera d'oro, e cosi potranno arrivare, per causa loro, altri sporchi bianchi, che maltratteranno altri poveri indiani come la sua povera mamma. E allora che fa Bull il giustiziere? Ta-ta-ta-ta, ammazza anche loro, a sangue freddo, perchè l'unico sporco bianco buono è uno sporco bianco morto. Infatti, l'uomo con il fucile che aveva ammazzato i trapper era Bull e non Palance, come abbiamo spiegato: ma sono assassini spietati entrambi, comunque.
E le truculenze continuano, naturalmente: Venom, Palance e Bull cadono in fondo a un crepaccio tutti e tre, finendo trafitti tutti e tre dagli spuntoni: una morte orribile. Alè, altre truculenze.
Non parliamo delle azioni di Palance: rapine, omicidi (due uomini in banca, due proprietari di slitta, un vecchio Seneca ammazzato a calci, l'indiana Luna d'Argento), stupri (a Burattini piace così tanto infilare qualche stupro ogni tanto nelle sue storie: non scende nei dettagli o si ferma prima dell'irreparabile, perchè siamo in un fumetto per ragazzi. Però li mette).
Palance il violentatore. E' praticamente il personaggio principale della storia, insieme a Bull...bei personaggi, uno peggio dell'altro.
Per rendere più allegra la storia, oltre alle truculenze abbiamo anche
due suicidi: l'indiana che stava per essere stuprata da Palance e che si spara per salvare la sua virtù; poi lo stesso Palance, quando finisce in fondo al crepaccio (il primo crepaccio eh, non il secondo, che qui ci cadono a frotte nei crepacci), ma non riesce a suicidarsi davvero, perchè non ne ha il "coraggio". Sai che "coraggio" a spararsi: è solo pazzia.
Poi abbiamo: ginocchia spappolate (quello di Palance); mani bruciate (il vecchio indiano SI FA BRUCIARE LE MANI per liberarsi dalle corde e attaccare Palance, che stava per violentarne la figlia: finirà trattato a calci in faccia, allegria); avvelenamenti (l'indiana, prima di essere assalita dallo stupratore Palance, aveva avvelenato le focacce per ammazzare quella carogna: ma ci vanno di mezzo i cani della slitta di Palance, non lui, purtroppo); impiccagioni; frustate (il padre schifoso di Bull che prende a frustate il figlio); pallottole che traforano la testa stile splatter...devo continuare? Questa storia è un
tunnel degli orrori. Ci sono talmente tante di quelle truculenze che sembra quasi di vedere un film sanguinolento, o slasher movie.
La fine del malvagio Venom - "veleno", un nome che è tutto un programma - con un punteruolo nel cuore, come coi vampiri. Truculenza a gogò in questa deliziosa storia.
Poi, qui c'è sempre il solito
razzismo alla rovescia: tutti i bianchi in questa storia (a parte ovviamente Zagor e Cico, e forse lo sceriffo) non sono solo cattivi, ma cattivissimi, veri e propri demoni spuntati dall'Inferno, malvagi malvagissimi, disgustosi, repellenti, che devono morire tutti male perchè se lo strameritano. Insomma, sembra di vedere il demonio in persona. Una malvagità abnorme, esagerata, senza limiti. Persino l'aiutante Hansen, quello che sta con lo sceriffo, un personaggio minore, punta in continuazione il fucile contro Zagor, che
era appena arrivato a salvarli dagli indiani poi litiga con Bull, perchè lui è solo uno sporco mezzosangue. Che noia, sembrano tutti cattivi fatti con lo stampino. Ripeto, solo Zagor e Cico si salvano qui solo perchè, pur essendo bianchi, sono i protagonisti (e lo sceriffo, che si comporta da amico di Zagor, quindi dell'unico buono).
E gli indiani? Ah, loro, al contrario, non sono solo buoni, ma buoni buonissimi, dei santi, altruisti, amorevoli, e anche delle povere vittime: nel leggere la storia si vorrebbe dire: ooh, ma quanto soffrono questi candidi fiorellini, così torturati da quei mostri dei bianchi. La mamma indiana si sacrifica per salvare il figlio, mentre il malvagio padre bianco invece li prendeva a frustate tutti e due tutto il giorno e tutti i giorni. E il mohawk Sataka,
un indiano qualunque che neanche conosce Bull,
lo salva dai malvagi trapper rapitori e assassini di mamme indiane, e lo fa a rischio della vita. Viene massacrato di botte dai cattivissimi bianchi trapper (e te pareva) che lo impiccano anche, tanto per farsi odiare un altro pò di più. Altra morte atroce, stavolta di un santo indiano. Sataka santo subito.
Ma non è finita. Sedak, il figlio del vecchio indiano Seneca ucciso a calci da Palance e anche fratello della Seneca quasi violentata da Palance e poi morta suicida, quando capisce che lo sceriffo e gli altri bianchi non c'entrano con Palance, non li ammazza lo stesso perchè sono degli sporchi bianchi, ma, anzi, cura il bianco ferito e lo porta al villaggio.
E poi Luna d'Argento, la moglie di Bull, una bellissima ragazza, candida, buona, altruista, viene subito ammazzata da Palance il malvagio demone. Alè.
E poi gli sporchi bianchi che maltrattano Bull perchè lui è uno sporco meticcio, ma i buonissimi indiani, invece, lo accolgono come uno di loro, anche se è un meticcio. E questa è una balla: nella vita reale, anche gli indiani disprezzavano i meticci. Ma questi Indiani sono tutti dei santi, ma quanto sono sporchi questi bianchi che maltrattano dei simili santi.
Ma dico: neanche in Ken il guerriero c'erano delle distinzioni così nette tra buoni e cattivi!
E' una storia talmente razzista da far vomitare: ma, se è contro gli sporchi bianchi, allora va bene. Tanto, questo è l'unico razzismo politicamente corretto oggi.
Altri partecipanti allo sport del trafiggimento in fondo ai crepacci. Bull è inspiegabilmente vivo, anche se per poco; l'altro trafitto è Palance. I fondi del crepaccio fanno tutti i giustizieri per aiutare quell'incapace di Zagor, che se li è fatti sfuggire tutti e a momenti ci restava secco pure lui.
La storia, inoltre, è poco avvincente: lo spiegazionismo burattiniano irrompe in continuazione in ogni scena. Il capolavoro è la scena di Bull, che, alla fine,
trafitto da una stalattite e moribondo, trova il tempo di confessare tutto con un racconto-dialogo di dieci pagine. Oppure Palance che, sul ciglio del crepaccio mentre punta la pistola a Zagor finito dentro, perde tempo a spiegargli chi è Venom e si diverte a sparargli intorno.
Ci sono anche delle scene poco convincenti: come diamine fa Palance,
col ginocchio fracassato, a stare in piedi, stendere Cico, ammazzare l'assistente cretino dello sceriffo, raggiungere - sempre a piedi - il crepaccio, stare lì per tutto il tempo a parlare con Zagor? E perchè non ha fatto anche un triplo salto mortale, già che c'era? Con un ginocchio rotto
neanche ci si può alzare. Figurarsi fare tutte quelle cose.
Oppure: Venom è
un cacciatore di taglie, d'accordo. Ma
perchè dovrebbe mettersi ad uccidere della gente, compreso persino uno sceriffo, solo per prendersi la taglia? O a salvare Palance facendo cadere nel lago ghiacciato Zagor e gli altri, che se no lo raggiungevano? In questo modo, Venom diventerebbe un criminale ricercato e si beccherebbe una taglia. Però lo fa lo stesso. E' una malvagità stupida, senza il minimo senso.
Tutti qui (i bianchi intendo, ovviamente: i rossi indiani sono dei santi, non li tocchiamo eh) sono talmente malvagi che sembrano essere nati solo per fare il male: non c'è neanche
una spiegazione almeno razionale per le loro azioni. Ammazzano troppo facilmente, e in un modo insensato, sembra una gara a chi ammazza di più. Sembra una storia alla
homo (biancus) homini (bianchis) lupus: l'uomo (bianco) lupo per l'uomo (bianco).
Ciliegina sulla torta, in questa storia Zagor è un
emerito idiota. Dopo un'intera storia in cui dà la caccia a Palance, che nel frattempo fa un mucchio di stragi, si espone poi liberamente (lui e gli altri, Bull e Cico) al tiro di Venom, dicendo agli altri di
abbassarsi subito e sparare per fargli cadere addosso la neve. Ma che garanzie hai che lui non centri te o uno degli altri, Zagor? Esporsi così ad un fucile è morte certa.
Ma non solo: dopo Zagor
volta le spalle a Venom (Zagor il voltaspalle professionista: quante volte fa questa stupidera?), lasciandolo scappare.
E gli spara dietro, ma
con la pistola scarica, che, evidentemente, lui non aveva controllato. Ma è incredibile quanto sia tonto qui Zagor.
E così, a causa della sua stupidità, Bull finisce nel crepaccio insieme a Venom. E per poco lo stesso Zagor sta per finire ammazzato pure lui da Palance:
ci vuole il sacrificio di Bull perchè Zagor si salvi. E tutto solo perchè quell'idiota di Zagor aveva
voltato le spalle.
Anche Cico qui è un idiota pericoloso: non fa ridere il fatto che il suo comportamento (divide il fuoco che dovrebbe far allontanare i lupi in tre fuochi, che si spengono subito mentre lui dorme: allucinante!
) fa rischiare a lui e a Zagor di finire
sbranati dai lupi. Il messicano che conosciamo è un pasticcione, certo, ma
mai al punto da mettere a rischio la vita di entrambi!Questa è una storia dove Zagor è solo uno spettatore: non solo combina poco o niente, ma
peggiora persino le cose. I veri protagonisti sono il mezzosangue Bull, il macellaio Palance e il bounty killer Venom. Guarda caso, i tre personaggi più disgustosi e sgradevoli della storia (anche se il comportamento del mezzosangue Bull lo si può capire, ma fino ad un certo punto: non lo si può certo approvare).
Non è di sicuro una bella storia rilassante: è
volutamente sgradevole.
(qui il seguito sui fumetti Bonelli)QUI TUTTI I LINK MEGLIO - PEGGIO DELL'ANNOQUI TUTTI I LINK SU ZAGOREdited by joe 7 - 2/2/2024, 19:54
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