Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "IL RITORNO DI SUPERMIKE" (Ivan)

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    By joe 7 il 29 May 2017
     
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    ZAGOR 226-229: IL RITORNO DI SUPERMIKE - IL TRENO FANTASMA (analisi di Ivan)

    Testi: Alfredo Castelli
    Disegni: Gallieno Ferri

    zgr226 zgr227

    diavoli_neri volto_nemico


    Zagor edizione originale Zenith: n. 277-280 (usciti nel 1984). I numeri reali di Zagor sono: 226-229. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor invece seguono la numerazione reale, in questo caso 226-229.

    TRAMA

    Zagor e Cico, nell'indagare sulla scomparsa dell'ingegner Robson e su un fantomatico treno che scompare, si imbattono in un Supermike versione San Francesco, che poi torna col suo solito costume ad "aiutare" Zagor a modo suo.

    COMMENTO

    Doppio titolo non casuale. Infatti, per me, questa storia è composta da DUE trame parallele ben distinte, ognuna delle quali aveva un grande potenziale se presa di per se stessa; sfortunatamente, Castelli non è riuscito a miscelarle fra loro in modo armonico. Purtroppo. la presenza di Supermike (e soprattutto di questo particolare “Supermike”) non era compatibile con quel tipo di storia, col risultato che trama & personaggio finiscono per ostacolarsi a vicenda. In breve, la storia sarebbe funzionata benissimo anche SENZA l'ingombrante presenza di Supermike – il cui apporto finale, infatti, è solo di...aiutare Zagor a scoprire alcuni indizi, che potevano benissimo essere scoperti anche tramite ALTRI espedienti narrativi. (Dico davvero: a conti fatti, Supermike non ha fatto altro che fornire a Zagor un paio di dritte; il resto è stato tutta agitazione e pim-pum-pam.) La mia sensazione è che Castelli non abbia costruito questa storia “su” Supermike, ma – al contrario – abbia incastrato a forza Supermike in maniera artificiosa, in una storia che era già funzionale in modo autonomo. Il senso di “presenza posticcia” traspare inevitabilmente.

    PREGI

    L'impianto “giallo” funziona. Castelli riesce a creare una buona atmosfera di mistero intorno alla scomparsa del treno. In proposito, ottima la trovata per creare il mito del “treno fantasma”: la locomotiva viene spostata dai binari all'uscita del tunnel, poi Johnson e i suoi complici ripercorrono a piedi la galleria e millantano stupore quando si trovano di fronte al gruppo dalla parte opposta. Dando per scontata la buonafede dei testimoni, la scomparsa della locomotiva risultava effettivamente inspiegabile.

    La caratterizzazione iniziale di Supermike in versione “San Francesco” ha un suo fascino. Castelli riesce a spiazzare il lettore allontanandosi dal canone nolittiano (che di fatto era irriproponibile senza scadere nel déjà-vu); peccato che poi la versione “francescana” di Supermike scompaia all'improvviso, e senza alcuna motivazione. Accantonata in quel modo brusco, dà l'impressione che fosse solo una recita temporanea di Supermike, mentre invece - in teoria - la sua conversione avrebbe dovuto essere autentica. In ogni caso, indirettamente, Castelli ha fornito un possibile spunto (forse l'unico plausibile, ormai) per un eventuale recupero di Supermike; cioè fare in modo che Zagor e Supermike siano in qualche modo COSTRETTI a collaborare insieme, pur mantenendo i reciproci rapporti di antipatia e rivalità.

    DIFETTI

    Superfluo dire che il difetto principale di questa storia è proprio l'elemento che avrebbe dovuto rappresentare il suo punto di forza: Supermike. Rispetto allo straordinario personaggio dell'episodio precedente, qui Mike Gordon è stato completamente stravolto. Innanzitutto, la sua arringa difensiva nel flashback del processo è a dir poco imbarazzante. Date le caratteristiche del personaggio, non è verosimile credere ad una sua così improvvisa conversione “buonista”. E anche prendendo per buona la sua “redenzione mistica”, Supermike riprende subito la sua vecchia personalità fin dalla seconda sequenza in cui compare (lo scontro al buio con Zagor nella galleria, dove non ha più nemmeno il saio, bensì il suo vecchio costume), quindi non si capisce che senso abbia avuto la sua presentazione iniziale come fraticello, dato che essa non avrà più alcuna influenza nel prosieguo della storia. Sarebbe stato meglio che Supermike avesse continuato a mantenere la sua nuova identità di “Super-Penitente” per un po', per poi rinnegare la propria conversione in base al succedersi di eventi che lo avrebbero indotto a ripensarci.

    Il dualismo Zagor/Supermike (che era il pilastro portante del primo episodio) risulta accantonato o mal esposto. Qui la figura di Supermike come “alter-ego negativo” di Zagor non emerge affatto; Castelli si limita a fargli sfoggiare stucchevoli dimostrazioni di abilità fisiche e intellettuali, col solo risultato di irritare il lettore più che Zagor. Zagor stesso si comporta in modo infantile di fronte alla sbruffonaggine di Supermike. Castelli sembra dimenticare che Zagor è “emotivo” ma non “irrazionale”; qui, invece, lo rappresenta come un bambino stizzoso che si irrita per un nonnulla. Lo Zagor esasperato del precedente episodio era tutt'altra cosa.

    La scoperta della grotta con le mummie indiane è fine a se stessa. Ci si aspetta che questa scoperta abbia un qualche ruolo nella narrazione, ma alla fine risulta solo un intermezzo gratuito. Andava perlomeno relazionato in qualche modo al contesto della trama principale.

    Sull'albo “I diavoli neri” c'è uno sconcertante abominio comportamentale: Zagor perlustra la zona con l'intento dichiarato di “farsi catturare dai Diavoli Neri per dare una scossa alle indagini” (?!) Scusa, Alfredo, ma questa è proprio una BOIATA. Un proposito assolutamente demenziale, imbevibile a tutti i livelli (anche a 14 anni avevo pensato subito: “Ma che cavolo di piano è questo?! Zagor si è bevuto il cervello?!”). E per fortuna che arriva Supermike a tirarlo fuori dai guai, altrimenti il genio con la scure ci avrebbe lasciato la pelle veramente da idiota.

    Molto forzata la scena in cui Cico, in stato di sonnambulismo, strappa la catena che gli impedisce di dirigersi verso la cucina. Questa dimostrazione di super-forza non è affatto coerente, soprattutto se consideriamo che la liberazione di Cico costituisce un importante punto di svolta nello sviluppo della trama. Una gag è una GAG; talvolta può anche essere funzionale allo sviluppo della trama “seria”, ma in tal caso deve conservare un'aura di credibilità nella sua dinamica. Qui invece siamo nel paperinesco.

    La scazzottata finale operata in coppia da Zagor & Supermike è piuttosto grottesca e disneyana. I Diavoli Neri vengono abbattuti come birilli (addirittura, con un pugno combinato ne abbattono CINQUE in un colpo solo). Qui Castelli voleva probabilmente esaltare le qualità fisiche dei due mattatori, ma scivola nel ridicolo involontario.

    Nel finale, Supermike si allontana attraverso “un passaggio segreto di cui evidentemente lui conosceva l'esistenza” (cit. Johnson). Un espediente del tutto inutile: Supermike poteva benissimo andarsene con tutta tranquillità dall'uscita principale, dato che nessuno lo tratteneva. Scappare attraverso un fantomatico “passaggio segreto” apparso dal nulla lascia intendere che qualcuno volesse bloccarlo o arrestarlo, ma non era proprio questo il caso.

    Per finire, segnalo una incongruenza nei dialoghi: a pag 96 di “I DIAVOLI NERI” Supermike afferma di aver capito CHI c'è dietro a tutta la faccenda, e mentre ne sta rivelando il nome a Zagor c'è un cambio di scena...Poi però nel finale lo stesso Supermike dichiara di essere curioso di sapere chi c'è dietro la maschera del misterioso capo appena catturato. Ok, di per sè non è una contraddizione importante ai fini della trama, però è emblematica della superficialità con cui Castelli organizzava gli aspetti narrativi delle sue storie per Zagor. In pratica, sembra quasi che assemblasse una scena dopo l'altra come i mattoncini Lego, “dimenticandosi” di quanto aveva già esposto nelle scene precedenti (originando così una serie di incongruenze più o meno notevoli, come si è visto anche in "La minaccia verde" o "Fantasmi"). Per un autore del calibro di Castelli una simile noncuranza è inspiegabile, dato che su Martin Mystére o Mister No non incappava in distrazioni così clamorose.

    DISEGNI

    Il Ferri dei primi '80 è sempre una garanzia. Peccato che qui debba sottostare ad una sceneggiatura sgangherata, che prevedeva scene grottesche a livello visivo che nemmeno lui è riuscito a salvare dal ridicolo. Una incongruenza grafica a pag.87-88 del primo albo: nel flashback, Supermike indossa il suo costume da battaglia...ma quel vestito l'aveva adottato solo dopo aver dichiarato la sua guerra personale contro Zagor. Storico strafalcione ferriano a pag.17 di “IL VOLTO DEL NEMICO”, dove Zagor ha la casacca di Supermike.

    VOTO

    Storia “IL TRENO FANTASMA”: 7;
    Storia “IL RITORNO DI SUPERMIKE”: 5;
    Disegni: 9

    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 22:39
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    Le Analisi di IVAN sono sempre interessanti e condivisibili, ma in questo caso è stato anche troppo generoso. Le incongruenze narrative sono imperdonabili, sia quelle all'interno della storia, sia quelle relative alla prima comparsa di Supermike (mitica). In particolare quel Supermike che, nella rievocazione, suona il flauto nel suo costume giallo con Zagor che gli dice "Suonate meglio di un professionista" è imbarazzante, come l'altra immagine in cui un Mike Gordon vestito da colono o da cowboy ammira Zagor volteggiare sulle sue liane e pensa "un giorno sarò come lui", o qualcosa del genere (perdonatemi ma non ho sottomano l'albo per ripetere esattamente le frasi utilizzate)..... insomma pare proprio che Castelli non si sia nemmeno disturbato a leggere l'AVVENTURIERO e seguenti prima di scrivere questo osceno ritorno. Poi concordo sul fatto che l'idea della scomparsa del treno fosse uno spunto buono su cui costruire una storia nella quale Supermike poteva benissimo non entrare. Quello che mi fa più rabbia è che con questi albi, si è chiusa per 33 anni (ad oggi) la possibilità di rivedere il mio villain preferito...anzi probabilmente non lo vedremo mai più. Grazie Castelli! E pensare che sono stato per almeno 30 anni un fan di Martin Mystere.....
     
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    CITAZIONE (maurocorti68@gmail.com1 @ 30/5/2017, 22:45) 
    Le Analisi di IVAN sono sempre interessanti e condivisibili, ma in questo caso è stato anche troppo generoso. Le incongruenze narrative sono imperdonabili, sia quelle all'interno della storia, sia quelle relative alla prima comparsa di Supermike (mitica). In particolare quel Supermike che, nella rievocazione, suona il flauto nel suo costume giallo con Zagor che gli dice "Suonate meglio di un professionista" è imbarazzante, come l'altra immagine in cui un Mike Gordon vestito da colono o da cowboy ammira Zagor volteggiare sulle sue liane e pensa "un giorno sarò come lui", o qualcosa del genere (perdonatemi ma non ho sottomano l'albo per ripetere esattamente le frasi utilizzate)..... insomma pare proprio che Castelli non si sia nemmeno disturbato a leggere l'AVVENTURIERO e seguenti prima di scrivere questo osceno ritorno. Poi concordo sul fatto che l'idea della scomparsa del treno fosse uno spunto buono su cui costruire una storia nella quale Supermike poteva benissimo non entrare. Quello che mi fa più rabbia è che con questi albi, si è chiusa per 33 anni (ad oggi) la possibilità di rivedere il mio villain preferito...anzi probabilmente non lo vedremo mai più. Grazie Castelli! E pensare che sono stato per almeno 30 anni un fan di Martin Mystere.....



    Ivan è davvero molto bravo con le analisi su Zagor, poi ne posterò delle altre. ^_^

    Castelli ha fatto un ritorno di Supermike veramente imbarazzante: si vede bene che è stata una storia fatta controvoglia. Ogni personaggio è abbozzato, ed è indicativo di questo il fatto che Zagor...abbia voluto farsi catturare dai cattivi per dare una spinta all'indagine! Come dire, per dare una spinta alla storia, che Castelli non sapeva più come sviluppare. Almeno questa è l'impressione che si riceve.

    Supermike è un personaggio difficilissimo da riutilizzare senza ricadere nel già visto: se gli togli via il fatto che è "il rivale di Zagor" gli togli via tutto. Possono farlo ritornare se vogliono: ma dubito molto della qualità del ritorno. Castelli aveva peggiorato le cose? E' possibile. In ogni caso, era (ed è) assai difficile fare una buona storia con Supermike: ci voleva uno sceneggiatore bravo e motivato. E Castelli è uno sceneggiatore bravo, ma qui non solo non lo è, ma non è nemmeno motivato...
     
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    Che questa storia si sarebbe rivelata una delusione lo si poteva capire dalla copertina de "Il ritorno di Supermike", dove Zagor è copiato pari pari da "La notte dei maghi".
    https://shop.sergiobonelli.it/scheda/8443/...-dei-maghi.html

    Anche Ferri aveva evidentemente poca voglia di disegnare questo episodio, come dargli torto?
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 28/1/2023, 22:31) 
    Che questa storia si sarebbe rivelata una delusione lo si poteva capire dalla copertina de "Il ritorno di Supermike", dove Zagor è copiato pari pari da "La notte dei maghi".
    https://shop.sergiobonelli.it/scheda/8443/...-dei-maghi.html

    Anche Ferri aveva evidentemente poca voglia di disegnare questo episodio, come dargli torto?

    Infatti non avevo mai capito perchè cavolo Zagor era in quella posizione in quella copertina. Adesso lo so...sembra la parodia di quella copertina. Vallo a sapere perchè è passata un'impostazione così strampalata.

    In ogni caso, forse lo sai già, ma Supermike quest'anno tornerà, anche se bisognerà aspettare la fine dell'anno: La storia sarà disegnata da Marco Verni, e almeno col disegnatore credo siamo a posto. E' la STORIA che mi preoccupa...

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    Non sapevo che fosse così imminente il ritorno di Supermike.
    Mi lascia perplesso, perchè ritengo che il personaggio non fosse più utilizzabile dopo l'episodio di Castelli.
    Prima nemico, poi quasi amico e adesso come lo presenteranno?
    Nolitta lo aveva tratteggiato come una specie di Trinità in negativo. Abilissimo con la pistola, imbattibile giocatore di poker, pronto a scombinare i piani degli altri per il solo gusto della sfida, ma privo di una morale, a differenza del simpatico fuorilegge impersonato da Terence Hill.
    È uno degli antagonisti rimasto più nel cuore dei lettori di Zagor.
    Per quello che mi riguarda, più che il personaggio in sè, fin troppo inverosimile, era quello che rappresentava a renderlo affascinante: ovvero il nuovo che cerca di scalzare il vecchio.
    E Zagor per una volta non lotta per difendere la sua vita o quella degli oppressi, quanto per conservare il suo prestigio. Le sfide con Supermike mostrano il lato avventuroso che cattura l'attenzione del lettore, tuttavia per me le scene indimenticabili sono quelle in cui emerge il dramma psicologico dello Spirito con la Scure: il dubbio di non essere più all'altezza della sua fama.
    Ma adesso Supermike è diventato vecchio pure lui!
    Speriamo che la nuova storia non si intitoli: "Continuavano a chiamarlo Supermike" :D
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 29/1/2023, 08:39) 
    Speriamo che la nuova storia non si intitoli: "Continuavano a chiamarlo Supermike" :D

    E perchè mai? Non è male "Continuavano a chiamarlo Supermike" come titolo. Suona bene e farebbe un bell'effetto sulla copertina... ^_^

    A parte tutto, il vero problema è la trama, perchè temo che sia difficile farne una buona con un personaggio così difficile da utilizzare. Hanno fatto un disastro con personaggi più "semplici" come Hellingen, Kandrax, il Vampiro. Mi chiedo cosa combineranno con un personaggio così ingestibile. Almeno i disegni mi sembrano buoni, ma è la storia che conta...si vedrà.
     
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    Dopo 40 e passa anni, é arrivato il momento dell'incubo tanto temuto....
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 29/1/2023, 13:27) 
    Dopo 40 e passa anni, é arrivato il momento dell'incubo tanto temuto....

    L'hanno voluto così in tanti, Supermike, che qualcosa alla fine hanno dovuto combinare. Castelli ha fatto un macello. Gli altri faranno di peggio o di meglio? Per saperlo, basterà leggere la storia... :ph34r:
     
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    Le linee guida della nuova storia sono queste:
    "E’ tornato! Mike Gordon, alias Supermike, ricompare sulla scena sfidando Zagor a concedergli la rivincita… e a combattere di nuovo altre sette nuove prove, ritenendo che l’esito della prima gara sia stato falsato. Ma questa volta, lo Spirito Giallo non è solo… con lui ci sono Nestor, un robusto servitore di colore, e una banda di indiani che sembrano essersi alleati con lui perseguendo uno scopo misterioso."

    Questa volta la copertina di Piccinelli mi attira, come i disegni di Verni.
    Supermike-ritorno-Burattini[/IMG]
     
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    Praticamente, la saga del ritorno di Supermike scritta da Castelli verrà ignorata, nell'ennesimo esempio di retcon.
    La trama di questo nuovo ritorno sembra aderire alla versione nolittiana di Supermike, ma sicuramente la realizzeranno in modo sgangherato.
     
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    Esatto Andrea, anche a me pare che l'episodio di Castelli con questo nuovo ritorno c'entri come i cavoli a merenda!
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 6/1/2024, 10:16)
    Le linee guida della nuova storia sono queste:
    "E’ tornato! Mike Gordon, alias Supermike, ricompare sulla scena sfidando Zagor a concedergli la rivincita… e a combattere di nuovo altre sette nuove prove, ritenendo che l’esito della prima gara sia stato falsato. Ma questa volta, lo Spirito Giallo non è solo… con lui ci sono Nestor, un robusto servitore di colore, e una banda di indiani che sembrano essersi alleati con lui perseguendo uno scopo misterioso." Questa volta la copertina di Piccinelli mi attira, come i disegni di Verni.
    Supermike-ritorno-Burattini

    Verni si ispira allo Zagor classico, quindi può andare; di Burattini non mi fido, non è nolittiano e indugia troppo sullo spiegazionismo, sul giallo e sul patetico (tipo la storia di Jenny). Questo Supermike sembra un nuovo Mortimer, il personaggio base di Burattini. Si vedrà.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 6/1/2024, 10:40)
    Praticamente, la saga del ritorno di Supermike scritta da Castelli verrà ignorata, nell'ennesimo esempio di retcon. La trama di questo nuovo ritorno sembra aderire alla versione nolittiana di Supermike, ma sicuramente la realizzeranno in modo sgangherato.

    Ma sul serio, come si può considerare "reale" la storia del Supermike di Castelli? Come per "Incubi", è meglio metterla tra due imbarazzate parentesi...

    CITAZIONE (Kirihito @ 6/1/2024, 12:04) 
    Esatto Andrea, anche a me pare che l'episodio di Castelli con questo nuovo ritorno c'entri come i cavoli a merenda!

    Quella storia è un delirio, dove lo stesso Supermike c'entrava come i cavoli a merenda.
     
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    In questa intervista Burattini racconta qualcosa della nuova storia:
    www.youtube.com/watch?v=ciHnz7ObnwM

    Innanzitutto dice che spiegherà perchè Supermike era tornato in quel modo nell'episodio di Castelli, con buona pace di chi sperava di dimenticarlo.
    Poi dice che ha scritto il nuovo ritorno anche allo scopo di battere il record di lunghezza di "Incubi", che non mi sembra una buona motivazione.
    Infine afferma che Supermike agisce senza nessuno scopo, se non quello di danneggiare Zagor, che non è vero. Supermike, almeno quello originale, vuole dimostrare di essere il migliore in tutto quello che fa, questo è il fine determinante delle sue azioni.
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 1/2/2024, 13:47) 
    In questa intervista Burattini racconta qualcosa della nuova storia:
    www.youtube.com/watch?v=ciHnz7ObnwM

    Innanzitutto dice che spiegherà perchè Supermike era tornato in quel modo nell'episodio di Castelli, con buona pace di chi sperava di dimenticarlo.
    Poi dice che ha scritto il nuovo ritorno anche allo scopo di battere il record di lunghezza di "Incubi", che non mi sembra una buona motivazione.
    Infine afferma che Supermike agisce senza nessuno scopo, se non quello di danneggiare Zagor, che non è vero. Supermike, almeno quello originale, vuole dimostrare di essere il migliore in tutto quello che fa, questo è il fine determinante delle sue azioni.

    Sono costretto a comperare la storia di Supermike per farmene un'idea. Almeno i disegni sono di Verni, e a me lui piace...ma la storia?

    Una volta si faceva presto a sistemare un'incongruenza: la si ignorava e buonanotte ai suonatori. Per esempio, la Spia Poeta di Gottfredson era diventata, in un'altra storia di autori italiani, una brava persona che si era ritirata. Ma Casty ha ignorato quella storia e ha fatto ritornare la Spia Poeta pericolosa di un tempo. Così si dovrebbe fare.
    Oggi, invece, con questa ossessione, questa idolatria della continuity da rispettare manco fossero i Dieci Comandamenti, si costruiscono degli enormi, inutili e noiosi castelli in aria. Perchè tu, autore, in questo modo non vuoi fare una storia, ma vuoi costruire un tuo mondo personale. E' questa l'assurdità della continuity di oggi: mentre invece noi vogliamo solo una bella storia, fregandocene del fatto che contraddica le precedenti: se è bella, che importa?

    Se poi si vuole battere il record di lunghezza, sai che sforzo, ci riesco anch'io: datemi carta e penna e un anno di tempo e vi faccio una inutile e noiosa storia fiume di 30 o 40 numeri! Cosa conta la lunghezza in una storia? Conta la storia. Siamo sempre allo stesso punto della continuity: un feticcio da adorare.

    Inoltre, Supermike, come personaggio, vuole essere il migliore in ogni cosa, e questo è vero: non è che il suo scopo primario sia quello di battere Zagor. Infatti, se poi riuscisse a batterlo, allora si inventerebbe un altro obiettivo da superare.
     
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