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  1. NAUSICAA DOSSIER - 4

    By joe 7 il 5 July 2018
     
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    NAUSICAA CONTRO SAN FRANCESCO
    (il primo articolo si trova qui; il precedente articolo si trova qui)

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    Nausicaa e San Francesco: sembrano simili, ma per la verità, nella loro visione del mondo, sono l'uno l'opposto dell'altra (fanart di Nausicaa tratta dal sito Deviantart di mmieke)


    Tutta la storia di Nausicaa è percorsa da un aspetto ecologico molto profondo, messo praticamente in contrasto con la civiltà tecnologica del passato, crollata coi "Sette giorni di fuoco" e considerata soltanto come portatrice di inquinamento e di morte, tant'è vero che Nausicaa distrugge la Cripta di Shuwa alla fine, proprio in nome di questa diffidenza di base.

    Però, per essere coerenti con questa assunzione, allora Nausicaa non dovrebbe usare la sua Mehve e non dovrebbe usare i suoi fucili. E non dovrebbe usare il suo laboratorio privato con cui analizza le piante. Inoltre, gli abitanti della Valle del Vento non dovrebbero usare i mulini. E nessuno dovrebbe usare gli aerei da combattimento. Perché tutte queste cose vengono proprio dall'odiata civiltà antica "portatrice di inquinamento e di morte".

    Infatti, il discorso non può essere semplificato con l'assunzione "civiltà cattiva, natura buona": c'è del buono e del malvagio in ogni cosa, e bisogna saper discernere. La stessa visione naturalistica di Nausicaa, considerata positiva da Miyazaki, che la fa apparire innocente e candida quando la ragazza sospira a proposito di una natura incontaminata, ha dei lati oscuri.

    CRISTIANESIMO E ORIENTE: INCOMPATIBILITA' DI BASE

    La "Natura" con la maiuscola è infatti il centro della storia di Nausicaa, mentre l'uomo, invece, è visto come un "contorno" della natura, per quanto importante. Anzi, a volte è trattato con disprezzo, come un inquinatore, vero o potenziale, dell'immacolatezza della Natura (sempre con la maiuscola, come si fa con la divinità). Questa è la visione panteistica della natura, dove l'uomo è visto come una parte del tutto e non come figlio di Dio, creato a immagine e somiglianza di Dio, e quindi con una sua importanza divina. Questa infatti è la visione cristiana, ben sintetizzata da San Francesco nel suo "Cantico delle creature", dove ammira e contempla sì la natura, ma attraverso di essa loda il Creatore che l'ha fatta, non la Natura in sé. Infatti, ad ogni strofa del Cantico, San Francesco dice sempre "Laudato sii, mì Signore", per l'acqua, il vento, il fuoco, ecc: cose bellissime e meravigliose, ma non da lodare in sé come se fossero degli dei, ma come doni di Dio per amore dell'uomo.

    Nausicaa non ha questa visione: non ha un Dio da adorare e ringraziare per i suoi doni, ma al suo posto ha una Natura misteriosa, minacciosa, silenziosa, di cui lei fa parte e che deve capire e a cui sottomettersi, pena la morte. Anzi, questa visione sarà ulteriormente sottolineata dal futuro lavoro di Miyazaki, conosciuto come il più violento di tutti quelli che ha fatto: La Principessa Mononoke (1997), realizzato, guarda caso, proprio dopo la fine del manga di Nausicaa (1995). Mononoke fu infatti il primo film di animazione che Miyazaki realizzerà dopo la fine del manga: e da allora il suo stile di racconto, dopo film principalmente avventurosi e sostanzialmente positivi e umoristici come Il Castello di Cagliostro, Kiki, Conan, Sherlock Holmes, passerà ad avere un tono più inquieto e pessimista.

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    Come visione, quindi, è molto cupa, al contrario di quella solare e cristiana di San Francesco. Se San Francesco può dire "Fratello Sole, Sorella Luna", Nausicaa non potrà mai dire: "Fratello Ohmu, Sorella Giungla Tossica". Anzi, dovrà cercare di capirli faticosamente e dolorosamente, in un percorso permesso solo agli iniziati come lei, mentre l'amore per le creature, dando gloria a Dio che le ha create per amore dell'uomo, da parte di San Francesco, è accessibile e comprensibile a tutti.

    UNA PAROLA COMPLICATA PER UN CONCETTO SEMPLICE: OLISMO

    L'olismo (dal greco "holos", totale) è un concetto simile a quello presentato riguardo a Nausicaa: consiste nel fatto che l’uomo si concepisce all’interno di una più ampia "comunità vivente", in cui l'umanità è vista come parte di un grande universo in evoluzione. In Occidente, l'olismo nasce col panteismo di Spinoza (e, prima di lui, Giordano Bruno) e si fonda sulle filosofie orientali panteistiche.

    La Terra, nella visione olistica/ panteistica, è considerata come viva e ospita un'unica comunità vivente, composta dall'uomo, dalle piante, dagli animali, ecc. Ma questo non ha niente a che vedere con la visione cristiana, di cui San Francesco è un perfetto esempio. Nella visione olistica, l’uomo perde la sua specificità unica e diventa una parte, anche trascurabile, del Tutto. Nella visione cristiana, invece, l'uomo è il vertice della creazione: tutta la creazione è stata fatta da Dio per lui. Lo si vede bene nel salmo ebraico 8, già composto secoli prima della venuta di Cristo e che Lui ha confermato nella Sua incarnazione:

    O Signore, nostro Dio, (...)
    Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
    la luna e le stelle che tu hai fissate,
    che cosa è l'uomo perché te ne ricordi
    e il figlio dell'uomo perché te ne curi?
    Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli,
    di gloria e di onore lo hai coronato:
    gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
    tutto hai posto sotto i suoi piedi;
    tutti i greggi e gli armenti,
    tutte le bestie della campagna;
    Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
    che percorrono le vie del mare.
    O Signore, nostro Dio,
    quanto è grande il Tuo nome su tutta la terra!


    Nella visione olistica/panteistica di Nausicaa, l'uomo, invece di essere "poco meno degli angeli" (che, nel linguaggio ebraico, è un altro modo per dire "poco meno di Dio") diventa una sorta di “primus inter pares”, cioè primo fra uguali (quando gli va bene, a seconda della visione ecologica più o meno (mal)disposta verso l'uomo). L'uomo, nella visione olistica, può essere, forse, più evoluto delle altre specie viventi, ma non superiore ad essi. Inoltre, è l’unico che mette a rischio la sopravvivenza del pianeta: cioè, è un colpevole in partenza. L'antropocentrismo giudaico-cristiano qui scompare.

    Nel pensiero olistico/panteista, l'uomo deve sottomettesi alla Natura ed essere in profonda comunione con essa, quasi adorandola. Nel pensiero cattolico, l’uomo, essendo il vertice della Creazione, è l’unico essere vivente creato a immagine e somiglianza di Dio: quindi, la chiave dell’equilibrio non sta nel rapporto tra l'uomo e la natura, come nel panteismo olistico, ma tra l’uomo e Dio. Quando questo rapporto è vissuto in modo corretto, seguendo la Rivelazione cristiana, di conseguenza anche il rapporto con il resto del creato diventa sano e non accadrebbero più inquinamenti o altre cose simili.

    LE CONTRADDIZIONI DELLA STORIA DI NAUSICAA

    Nausicaa_a_riposo_-_Burari


    Il concetto di inquinamento e la divinizzazione della Natura è una costante in questo manga e uno dei leit-motiv di Miyazaki: ma si potrebbero citare praticamente tutti gli altri autori giapponesi su questo, visto che questo fa parte della loro visione religiosa. In particolare, per Osamu Tezuka questa era addirittura un'ossessione. Ma questo porta a contraddizioni profonde nella storia. Ho già detto prima che gli aerei, i fucili, i mulini, ecc. facevano parte della civiltà tecnologica del passato andato in rovina: quindi i personaggi di Nausicaa sputano sul passato, però non disdegnano di usare i suoi frutti, mostrando una certa ipocrisia di fondo.

    Ma non solo: si arriva all'assurdità di non essere più capaci di fare niente di meccanico, considerando la tecnologia come la fonte della rovina dell'umanità, e nello stesso tempo cercando di conservarne gelosamente i resti. Così non si cerca mai di studiare i motori, per esempio. Possibile che nessuno nella serie pensi mai di realizzare un aereo, o qualcosa di meccanico, per conto suo, esaminando quello che si ha, invece di stare sempre lì a conservare gelosamente i pezzi dei motori e sostituire i pezzi mancanti, se ci sono, in una inevitabile decadenza continua?

    La civiltà di Nausicaa è, in sostanza, una civiltà ferma e immobile, quasi fotografata, che non vuole andare nè avanti nè indietro. La civiltà di Nausicaa è una civiltà completamente schiava della natura divinizzata, altroché in armonia con essa.

    Tra l'altro, nella realtà non sono mai esistiti "popoli in armonia con la Natura", se non nei fumetti e nei racconti di fantasia di Rousseau e dei cantori del "buon selvaggio".

    GLI OHMU, O "DIVINITA' " PANTEISTICHE

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    Gli Ohmu/ Mostri Tarlo sono simili a gigantesche fillossere (insetti parassiti delle viti) allo stadio larvale. E' curioso che Miyazaki abbia preso spunto da insetti simili, che sono di natura nocivi. Il loro nome, "Ohmu", è composto dai kanji "O" (letteralmente, "re") e "mu(shi)" ("insetto"), cioè "Re insetto". E' anche un omaggio ai "Sand Worm", i vermi delle sabbie del romanzo "Dune" di Frank Herbert. Miyazaki ha affermato che il nome "Ohmu" deriva anche da Sando Waamu, la traslitterazione giapponese di Sand Worm.

    Ora, gli Ohmu sono trattati con timore religioso da Nausicaa come fossero delle divinità, ma non hanno nulla dell'aspetto umano. Già solo questo fa capire l'abisso tra il cristianesimo e la visione panteistica della protagonista.

    Intendiamoci: nel panteismo non c'è Dio, ma c'è il "tutto indistinguibile": Dio, l'uomo, il mondo, l'universo, tutto insieme. In sostanza, parla di un enorme mostro con un'infinità di teste, gambe, braccia. Invece, il Dio cristiano ha creato sì il mondo, ma non si identifica con esso: è "Altro" dal mondo. E, con la Sua incarnazione in Gesù Cristo, ha dato all'uomo e al suo corpo un valore immenso e infinito, una caratteristica che tutte le altre religioni non hanno.

    Gli Ohmu non si comportano come normali insetti, ma come divinità misteriose che giudicano e condannano, hanno la capacità di far guarire, e forse far risorgere. Non è chiaro, infatti, se nel film Nausicaa è stata ferita o uccisa dall'assalto degli Ohmu nella scena finale. Se è stata uccisa, allora si è trattata di una risurrezione, e non di guarigione: ma Miyazaki non ha mai specificato cosa sia successo in quella scena, lasciando l'interpretazione allo spettatore.

    Miyazaki racconta che l'aspetto degli Ohmu "fu scelto per rendere difficile l'associazione a forme di vita esistenti e ridurre così l'empatia nei loro confronti". Le "divinità" Ohmu, quindi, hanno un rapporto coi loro "sudditi" in termini di benevolenza o punizione, senza ulteriori rapporti con l'uomo, confermando così la loro estraneità sostanziale, anche fisica, all'essere umano, come voluto da Miyazaki.

    Come si vede, questo è completamente l'opposto del cristianesimo, dove Dio si fa uomo in Gesù Cristo e si relaziona con gli uomini da pari a pari: in nessun'altra religione c'è un Dio che tratta gli uomini come Suoi pari.

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 24/6/2020, 11:51
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