Il blog di Joe7

  1. PELINE STORY DOSSIER - IL ROMANZO ORIGINALE

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    Peline Story
    By joe 7 il 9 July 2020
     
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    PELINE DOSSIER: "IN FAMIGLIA", IL ROMANZO ORIGINALE DI PELINE
    Prima puntata: qui; precedente puntata: qui

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    Hector Malot (1830-1907), scrittore francese, scrisse nel 1878 Senza Famiglia, la famosa storia di Remì (Remigio nell'originale), che ebbe un enorme successo ed è considerato il suo capolavoro. Successivamente, cinque anni dopo, nel 1893, fece In famiglia, la storia di Peline. Una curiosità: in quello stesso anno nascerà la nipotina di Malot, che lui chiamerà Perrine, il nome originale della protagonista del romanzo (quindi Malot diventa come il nonno Vulfran). Nei suoi romanzi si avverte l'influenza di Dickens e delle sue opere drammatiche come Oliver Twist: infatti i due scrittori ebbero anche una corrispondenza epistolare. Malot conobbe anche Victor Hugo e le sue opere, come I miserabili e Notre-Dame de Paris. Nella ricerca di un forte realismo, Malot si recò negli ambienti di Maraucourt e delle fabbriche di allora per documentarsi per realizzare il romanzo di Peline. "In Famiglia" fu pubblicato a puntate sul giornale repubblicano Petit Journal: il successo fu tale che poco dopo fu raccolto in un libro.

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    Una bionda Peline con l'asino Palikare: spesso nei romanzi per ragazzi è rappresentata come una biondina. Ma, essendo figlia di un'indiana e di un francese, è difficile che Peline avesse i capelli biondi.


    Malot scrisse decine di altri romanzi, ma solo questi due ebbero un successo che dura ancor oggi, anche grazie agli anime realizzati. La serie animata è abbastanza fedele all'opera originale, soprattutto nella trama e nella psicologia dei personaggi: la storia è stata ampliata per permettere all'anime di coprire un'intera stagione televisiva di 53 episodi. Le aggiunte riguardano soprattutto gli episodi iniziali: il romanzo In famiglia, infatti, comincia con l'arrivo di Peline e la madre a Parigi, che nell'anime avviene solo nell'ep17. La prima parte dell'anime, che consiste nel viaggio dalla Bosnia (Sarajevo) fino a Parigi, essendo composta da episodi inventati, contiene delle storie autoconclusive che non hanno nessuna conseguenza diretta per lo sviluppo della trama e quindi danno la sensazione di essere dei riempitivi (tipo la storia della donna che vede in Peline la figlia perduta, ep6). Anche se sono la parte più debole dell'anime, creano comunque l'atmosfera della narrazione, tanto che è impossibile immaginare la Peline dell'anime senza vederla mentre accompagna il carro con l'asino Palikare e il cane Barone, insieme alla madre, lungo le vie delle campagne e dei vari paesi: la stessa sigla sarebbe incomprensibile senza questa lunga premessa. Sono storie più che altro contemplative, di atmosfera, che permettono di familiarizzarsi coi personaggi: una cosa che non sarebbe successa se la seria fosse iniziata subito a Parigi come nel romanzo.

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    Un'altra Peline bionda con sullo sfondo il carro, che sembra proprio quello dell'anime, colori compresi.


    Marcel, il ragazzo del circo che Peline incontra nell'ep7, nel romanzo fa solo una breve apparizione all'inizio della storia. L'ingegner Fabry nel romanzo ha un ruolo marginale, mentre nell'anime è diventato il principale confidente di Peline e colui che la aiuta nella sua carriera, trovandole il posto di interprete. Inoltre, altri personaggi sono stati aggiunti: il cane Barone è assente nel romanzo ed è stato introdotto per alleggerire la drammaticità della storia. Anche Cesare, il padre di Rosalie, l'amica di Peline a Maraucourt, è assente nel romanzo: è stato introdotto in sostituzione dell'accidiosa e maligna zia di Rosalie, Zénobie, che nel romanzo si comporta sempre male con Rosalie e Peline. Inoltre, nel romanzo il nonno ha due nipoti, Theòdor e Casimir, che confluiscono nell'unico nipote presente nell'anime, Theodore Pandavoine e, in parte, nel direttore Toluel: curiosamente, nell'anime hanno una certa somiglianza con Totò e Peppino.

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    Theodore Pandavoine, il nipote del nonno, e Toluel, il direttore della fabbrica (quello coi baffi): trovate le somiglianze e le differenze con Totò e Peppino. ^_^


    Nel romanzo, Rosalie, l'amica di Peline, praticamente scompare dopo il suo incidente in fabbrica: nell'anime invece continuerà ad essere amica di Peline fino alla fine della storia. Per edulcorare la storia, se Rosalie nel romanzo perde un dito della mano, schiacciato da un ingranaggio della macchina con cui stava lavorando, nell'anime lei si ferisce soltanto e se la cava con qualche giorno di riposo.

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    Una drammatica Peline con sullo sfondo le fabbriche di Maraucourt dove lavorerà: il soggetto è particolarmente cupo per un romanzo per ragazzi.


    Il romanzo contiene diversi richiami alla letteratura classica: “Il Piccolo Lord” di Francis Hodgson Burnett (autrice anche di Lovely Sara), di cui quasi ricalca la trama (il nipote e il vecchio ricco burbero); "Il principe e il povero" di Mark Twain: infatti, Peline, ragazza di buona famiglia (la principessa) scende lentamente all'inferno dell'estrema indigenza impersonando Aurelie (la povera) e alla fine riuscirà a dimostrare la sua vera identità, portando però per sempre dentro di sé la conoscenza della miseria estrema.

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    Una biondissima Peline con gli occhi azzurrissimi, manco fosse svedese. Sullo sfondo c'è la sua "casa sull'isola", il nascondiglio per la caccia nel bosco usato dai cacciatori e ora abbandonato, che si trova su un'isoletta nel fiume che bagna Maraucourt.


    Altri romanzi presi da spunto da Malot per la sua storia sono: "I Miserabili" di Victor Hugo (che era un autore conosciuto da Malot, come si è detto), romanzo esplicitamente citato nell'anime (ma non dal romanzo): infatti Jean Valjean, come Peline, si nasconde dietro il falso nome di signor Madeleine per nascondere il suo passato e le sue origini; "Robinson Crusoe" di Daniel Defoe: infatti, Peline, come Robinson, "approda" a Maraucourt dopo aver perduto i compagni di viaggio (i genitori, Palikare) e la nave (il carro). Non possiede nulla e deve costruirsi tutti gli utensili, i vestiti e le scarpe con le proprie mani. Non è un caso che la capanna in cui Peline vivrà per alcuni mesi e che trasformerà in una casa, sia su un'isola...

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    Peline e il nonno. Qui la scena somiglia al "Piccolo Lord" versione femminile.



    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK A PELINE STORY

    Edited by joe 7 - 1/12/2021, 17:37
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    Un po' di questo, un po' di quello...Malot ha raccolto tanti ingredienti per cucinarli a modo suo.
    Sotto quest'aspetto, mi ricorda Nolitta.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 9/7/2020, 22:29) 
    Un po' di questo, un po' di quello...Malot ha raccolto tanti ingredienti per cucinarli a modo suo.
    Sotto quest'aspetto, mi ricorda Nolitta.

    E' un pò quello che fanno tutti gli autori, creando però in questo modo qualcosa di unico. Come quando si estraggono da un baule cose nuove e cose antiche. ^_^
     
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  3. Lorellla
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    A suo tempo ho letto il libro e mi è piaciuto davvero.
    L'anime l'ho visto solo in parte, non avevo tempo nell'orario in cui andava in onda.
     
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    CITAZIONE (Lorellla @ 11/7/2020, 07:07) 
    A suo tempo ho letto il libro e mi è piaciuto davvero.
    L'anime l'ho visto solo in parte, non avevo tempo nell'orario in cui andava in onda.

    Non c'è problema, pian piano ne analizzerò tutte le puntate. ^_^
     
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    Ah, sì, Peline. Mi ha segnato la psiche come un ferro rovente su una coscia. Ricordo che quando era in viaggio sul carro e una fitta pioggia cadeva su di loro, Peline ne era felice, e spiegava alla madre che in quelle condizioni loro erano libere di piangere senza che nessuno se ne accorgesse.
     
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  6. Lorellla
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    CITAZIONE (Franco V @ 13/7/2020, 08:21) 
    Ricordo che quando era in viaggio sul carro e una fitta pioggia cadeva su di loro, Peline ne era felice, e spiegava alla madre che in quelle condizioni loro erano libere di piangere senza che nessuno se ne accorgesse.

    Questa frase l'ho sentita dire anche da Charlotte - anime - a sua madre mentre andavano a cavallo. Mi pare che il motivo del loro pianto fosse perchè dovevano lasciare la fattoria.
     
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    Allora devo aver mescolato le due serie nella mia memoria.
     
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    CITAZIONE (Franco V @ 13/7/2020, 10:18) 
    Allora devo aver mescolato le due serie nella mia memoria.

    Dev'essere così: infatti, quella frase non esiste nella serie di Peline, quindi credo sia di Charlotte, come dice Lorella. A proposito di questo, è appena uscito il cofanetto di Charlotte: quando posso posso lo prenderò, così potrò seguire la storia, che non conosco.
     
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  9. Lorellla
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    La serie di Charlotte completa l'ho vista due anni fa scaricandola da youtube: mi pare siano una quarantina di puntate.
     
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    CITAZIONE (Lorellla @ 13/7/2020, 14:30) 
    La serie di Charlotte completa l'ho vista due anni fa scaricandola da youtube: mi pare siano una quarantina di puntate.

    Spero sia bella, quando la guarderò mi farò un'idea.
     
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