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  1. PAPA' GAMBALUNGA EPISODIO 3: "L'ISTITUTO ABRAMO LINCOLN"

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    Papà Gambalunga
    By joe 7 il 16 July 2020
     
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    3 – L'ISTITUTO ABRAMO LINCOLN
    Il Lincoln Memorial School a lungo atteso (titolo giapponese)
    (L'inizio si trova qui; l'episodio precedente si trova qui)

    RIASSUNTO: Siamo nei primi anni del '900. Judy Abbott, un'orfana che vive all'orfanotrofio John Grier, in America, ha scoperto di essere stata adottata da una persona misteriosa di cui aveva visto solo un'ombra allungata, con le gambe così lunghe da chiamarlo Papà Gambalunga. Prima della partenza dall'orfanotrofio, Judy prepara dei regali per tutti suoi amici: però Sadie, che avrebbe voluto essere adottata al posto di Judy, all'inizio rifiuta il regalo, ma poi comprende le sue ragioni e lo accetta. Quando Judy parte sul treno per New York, i suoi amici dell'orfanotrofio la salutano dal camioncino. Per lei inizia una nuova vita...

    STORIA

    Judy arriva finalmente a New York in treno e scende alla stazione, dove c'è un mare di gente. Deve attraversare la città per prendere l'altro treno in un'altra stazione, che la porterà all'Istituto Femminile Abramo Lincoln. Un uomo la osserva con attenzione, cercando di raggiungerla, ma non ci riesce per via della folla: si tratta di Mister Griggs, l'uomo di John Smith, il Papà Gambalunga di Judy, che dovrebbe accompagnarla all'altra stazione. Judy osserva estasiata le immagini dello zodiaco sul soffitto della stazione di arrivo, prima di partire per l'altra stazione, e chiede informazioni. Ma un ladro le ruba la valigia e Judy lo rincorre a perdifiato lungo le vie di New York, rischiando di essere travolta dal traffico. Il ladro scappa su un autobus, mentre Judy viene fermata da un paio di poliziotti. "Che cavolo stai combinando, ragazzina? Vuoi farti investire?" "Mi hanno rubato la valigia, agente!" strilla lei. In un bagno pubblico, il ladro cerca di aprire la valigia di Judy, ma viene fermato da Mister Griggs, che lo aveva seguito: il ladro cerca di scappare, ma nella fuga perde la valigia, che resta in mano a Griggs. Lui vorrebbe andare da Judy per restituirgliela, ma un poliziotto lo ferma, pensando che sia lui il ladro, e restituisce la valigia a Judy. Lei ringrazia e si allontana, mentre Griggs cerca di spiegarsi col poliziotto.

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    Judy si guarda attorno, osservando la mappa per raggiungere l'altra stazione: ad un certo punto, va a sbattere contro un uomo che porta dei pacchi. Si tratta dell'autista di una ragazza ricca e bionda, che aveva comperato quei pacchi e li stava mettendo in macchina, dove si trova la ragazza. Judy, per scusarsi, aiuta l'autista a raccogliere i pacchi. La ragazza in macchina, che si comporta da snob, dice all'autista di darle una moneta per ringraziarla, ma Judy rifiuta. Allora l'altra, sospirando, dà a Judy dieci dollari e le dice: "E' meglio se ti comperi delle scarpe nuove, con quelle non ce la fai sotto la pioggia" e si allontana con la macchina.

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    Judy vorrebbe restituirle i soldi, ma ormai la macchina è troppo lontana. Vede poi, stupita, che sono ben dieci dollari: non le era mai capitato di averne così tanti! Li mette con cura nella valigia e riprende il cammino. Sale sul treno e raggiunge finalmente l'Istituto Abramo Lincoln, dove si immagina tutte le studentesse che la applaudono mentre raggiunge la sua camera assegnata, la 301. Judy entra e vede un mucchio di vestiti, che una ragazza bruna con gli occhiali si sta provando. "Ciao, tu devi essere Judy Abbott, vero? Io sono Sallie McBride, siamo compagne di stanza. Poi arriverà anche Julia" dice lei, stringendole la mano. Judy la saluta e le dice che ha dei bellissimi vestiti e fa per toccarli, ma poi dice che deve lavarsi le mani: "Mi dicono sempre di farlo, quando tocco dei vestiti!" Sallie è un pò sorpresa e dice "Bè, il bagno è di là..." "Grazie". Mentre Judy si lava, arriva Julia Pendleton, che è la stessa ragazza che Judy aveva incontrato: è col suo autista, che porta la valigia e i pacchi. Dopo che se n'è andato, Julia nota una valigia e sente dei rumori in bagno e dice: "Ciao, Sallie. C'è qualcuno qui?" "Sì, la nostra nuova compagna di stanza, quella che doveva venire oggi, Judy Abbott, hai presente?" "Ah, sì, è arrivata quindi." Judy esce dal bagno lavandosi la faccia con l'asciugamano, quindi non vede Julia, ma, appena lo fa, la riconosce. Anche Julia è sorpresa, comunque si presenta: "Mi chiamo Julia Rutledge Pendleton" dice lei, allungandole la mano per stringerla: Judy si strofina la mano sul vestito e la allunga verso Julia, ma lei, sconcertata dal suo comportamento, con una mossa fa allontanare la sua mano con nonchalance. "Ma cosa ci facevi lì a New York con una valigia in mano?" chiede Julia. "Stavo andando a prendere il treno per venire qui. A proposito, ti restituisco i dieci dollari, non sono riuscita a farlo prima e ho dovuto portarli con me, ho fatto fatica a custodirli!" "Custodirli?" chiede Julia perplessa, osservando la banconota che Judy le ha dato.

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    Julia e Sallie


    Sallie mostra a Julia e Judy le camere da letto: in una camera ci sono due letti, dove dormiranno Julia e Sallie, in un'altra c'è un letto solo, in cui dormirà Judy. La camera di Judy ha un aspetto più antiquato rispetto alla camera di Julia e Sallie, ma Judy è così felice che non nota la differenza. Sale addirittura in piedi su una finestra, contemplando la scena del collegio e del prato, dove c'è anche un piccolo lago. "Quant'è spazioso!" dice lei entusiasta. "Spazioso? A me sembra piuttosto piccolo" dice Julia. "Anzi, nella camera da letto mia e di Sallie ci sarebbe da cambiare la carta da parati, se è fatta così non riesco a dormire" "Non capisco che male ci sia in quella carta da parati, è bellissima. Non so, non mi sembri mai soddisfatta" osserva troppo francamente Judy e Julia si inalbera. "Cosa vorresti dire?" "Er...niente, scusa." "Di dove vieni?" chiede Sallie a Judy, per calmare gli animi. "Bè, da New York" "Hmm. E tuo padre che lavoro fa?" chiede Julia. "Eh? Bè, ecco, non so..." Le due ragazze si guardano sorprese. "Non sai che lavoro fa tuo padre?" "Ah..no, ecco" dice Judy "Mio padre è...ecco, è.." "Oh, è morto?" chiede Sallie. "Sì, e anche mia madre" "Oh, mi dispiace." "Ma ho avuto però tanti amici. Sono stata col mio...tutore in una casa grande, sapete, tre piani!" "TRE PIANI?" esclamano entrambe. "Sì, era molto spaziosa, venti stanze almeno!" "Caspita. Avete anche un giardino?" "Certo, ci possono stare benissimo...cinquanta bambini!" "Cinquanta? Però!" All'improvviso suona una campanella. "Che succede?" chiede Judy. "Ah, è il segnale del party di ricevimento per noi del primo anno. Dobbiamo cambiarci. Devi cambiarti anche tu, Judy" "Eh? Perchè?" "Ma non vorrai mica andarci così, spero? Non ce li hai i vestiti di ricambio?" esclama Julia.

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    "Eh, bè, sì, certo, adesso guardo" Le due ragazze si cambiano e vanno giù. "Ti aspettiamo lì, fai presto" dice Julia. Judy non sa cosa fare: non ha nessun vestito di ricambio e cerca disperatamente una soluzione. I vestiti delle ragazze? E come può mettersele? Intanto, Julia e Sallie sono sorprese del ritardo di Judy. "Starà mica poco bene?" si chiede Sallie. "Ma cosa dici? Aspettiamola" "Ma se stanno già cominciando a mangiare, è strano!" "Deve esserle successo qualcosa, andiamo a vedere!" Judy è ancora in alto mare, quando, ad un certo punto, arriva Griggs con una valigia. Judy lo scambia ancora per il ladro, ma lui la zittisce: dice di essere venuto per conto di John Smith. "John Smith? E chi è?" chiede Julia, che è arrivata in quel momento insieme a Sallie. "E' il mio tutore!" "Esatto, signorina Abbott, vengo per conto suo. Ecco la chiave per la valigia, ci sono tutti i vestiti di ricambio. Buona giornata!" Griggs si allontana e Judy apre la valigia davanti alle ragazze, che osservano sorprese la quantità di vestiti che le hanno portato. Judy si cambia subito e va al party: anche se combina dei pasticci, è stato un party fenomenale per lei. Alla sera scrive al tutore, dicendogli che preferisce chiamarlo "Papà Gambalunga". Inizia così la sua corrispondenza.

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    COMMENTO

    Con questo episodio si entra nel vivo della storia: vengono presentate Julia e Sallie, le compagne di Judy, che sono state approfondite molto più che nel romanzo, dove sono quasi assenti (per forza: essendo un romanzo epistolare, Judy non può non parlare soprattutto di sè). L'ambientazione di New York e dell'America anni Venti è strepitosa. Il traffico, le macchine, i treni e tutto il resto sono un capolavoro. Anche dal punto di vista psicologico è raccontato benissimo: l'atteggiamento di Judy fa capire facilmente la distanza sociale tra lei e le studentesse dell'istituto. Julia e Sallie, infatti, si accorgono subito delle stranezze della nuova inquilina. Per esempio, il fatto che Judy consideri preziosa una banconota da dieci dollari, che per Julia è solo un pezzo di carta, è significativo. Oppure il fatto che Judy si sfreghi la mano contro i vestiti prima di stringerla ad altre persone. E quando mangia al party, le altre si allontanano da lei, rendendosi conto che non sa mangiare come loro, nè ha il loro stesso atteggiamento. Infatti, per quanto ci si provi, è impossibile nascondere le proprie origini. Nel romanzo originale non c'è l'avventuroso viaggio di Judy, nè l'incontro di Judy con Julia per le strade di New York. Anche il problema dei vestiti non è stato accennato. E' incredibile la quantità di avvenimenti che gli autori giapponesi sono riusciti a mettere, per non parlare della profondità psicologica che hanno mostrato nei personaggi.

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 4/12/2021, 13:58
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    Evidentemente, gli autori hanno ben studiato il romanzo originale prima di inserire le parti "filler".
    Julia appare come la tipica ragazzina snob, ma nel corso della serie subirà una notevole maturazione grazie alle sue compagne di stanza.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 16/7/2020, 19:16) 
    Evidentemente, gli autori hanno ben studiato il romanzo originale prima di inserire le parti "filler".
    Julia appare come la tipica ragazzina snob, ma nel corso della serie subirà una notevole maturazione grazie alle sue compagne di stanza.

    Questi "filler" sono inseriti molto bene, tanto che completano addirittura le parti saltate del libro. Gli autori si sono chiesti: che situazione effettiva poteva vivere Judy in quel collegio? E pian piano le risposte sono arrivate da sole. Come fanfiction è veramente di alto livello. Come lo è anche lo sviluppo caratteriale di Julia e degli altri personaggi: questo anime è davvero un capolavoro. ^_^
     
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    Il mio meisaku preferito é stato per molto tempo Lovely Sara, che poi é però stato spodestato da Il cuore di Cosette.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 16/7/2020, 22:23) 
    Il mio meisaku preferito é stato per molto tempo Lovely Sara, che poi é però stato spodestato da Il cuore di Cosette.

    Lovely Sara è fatto bene, anche se è una storia crudele per molte puntate. Ho letto di persone che hanno dovuto interromperne la visione perchè stavano troppo male nel vedere come era maltrattata Sara, per poi riprendere la visione più avanti, quando si erano calmati.

    Per il cuore di Cosette, ne abbiamo già parlato.

    Riguardo a me, in genere mi piacciono tutti i meisaku, con una predilezione per Heidi. ^_^
     
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