Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "IL MIO AMICO GUITAR JIM" (Joe7)

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    Tex dà pugno a Kit
    Zagor
    By joe 7 il 20 Nov. 2020
     
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    100 - IL MIO AMICO GUITAR JIM - Analisi di Joe7
    (Qui l'analisi di Ivan)
    Testi: Guido Nolitta /Sergio Bonelli
    Disegni: Gallieno Ferri

    jpg


    Zagor edizione originale Zenith: n. 151 (uscito nel 1973). Il numero reale è 100. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, cioè col numero 100.

    TRAMA

    Zagor e Cico sono a Galveston, in Texas, ad aspettare una nave che li porti a Darkwood. Nell'attesa, incontrano una loro vecchia conoscenza, Guitar Jim, il bandito canterino, attualmente redento (forse). Lui ha accettato l'offerta di Julio Ordonez, una persona misteriosa che vuole assumere degli uomini che lo proteggano dagli apaches, durante il suo viaggio ai monti Guadalupe, dove vuole trovare una persona. L'offerta viene fatta anche a Zagor, che però rifiuta e alcuni uomini di Ordonez vogliono rispondere alle sue provocazioni. Guitar Jim colpisce alle spalle Zagor, lasciandolo svenuto, poi si allontana con gli uomini di Ordonez. Quando si riprende, Zagor vuole dare il benservito a Guitar Jim per il suo tradimento e si mette sulle tracce di Ordonez e dei suoi. Quando scopre che sono circondati dagli apaches, per salvarli cattura il loro capo, Chorrito, per tenerlo come ostaggio. Gli apaches si ritirano e Zagor, appena raggiunge gli uomini di Ordonez, riempie di botte Guitar Jim. Dopodichè, Zagor e Cico seguono il gruppo di Ordonez, che però si lasciano scappare Chorrito e lo uccidono durante la sua fuga. Raggiungono in fretta la loro meta: un ranch gestito da Marco Medina, un uomo pacifico e amico degli apaches. Ordonez si rivela essere un killer mandato dall'ex-socio di Medina per ucciderlo. Infatti Medina e il suo compagno Ignacio Vargas erano stati dei criminali; ma, mentre Medina si era redento e si era ritirato, Vargas era diventato governatore dell'Oklahoma. Per questo aveva mandato il killer Ordonez ad ammazzare il suo ex-socio, che sapeva del suo passato di fuorilegge e gli avrebbe compromesso il successo. Zagor ostacola Ordonez e alla fine lui e i suoi compagni si rifugiano nel ranch, mentre Ordonez e gli altri li assediano e danno fuoco alla fattoria. Ma, quando Zagor e gli altri escono dall'edificio in fiamme per affrontare Ordonez e i suoi, scoprono che erano già stati uccisi tutti dagli apache, che lasciano vivi Zagor e gli altri per rispetto verso Medina. Alla fine, Guitar Jim giustifica il suo gesto dicendo che aveva colpito Zagor alle spalle perchè lui non sarebbe sopravvissuto contro gli uomini di Ordonez. Successivamente, li saluta e si allontana per andare a fare fortuna in California. Medina, invece, andrà in Oklahoma per accusare l'ex-socio Vargas. Zagor e Cico tornano a Galveston per aspettare una nave, come all'inizio della storia.

    COMMENTO

    Questa è l'ultima apparizione del Guitar Jim di Nolitta, che ha avuto l'onore di essere il coprotagonista della centesima storia e la seconda storia a colori di Zagor, dopo il caso unico di "Indian Circus". L'ambiguità del personaggio è rimasta, ma solo nella scena in cui tradisce Zagor con l'intenzione di "salvarlo dai suoi nemici": per il resto, si comporta come un compagno di avventure di Zagor. Però la motivazione con cui Guitar Jim ha giustificato il suo gesto mi è sempre sembrata piuttosto debole: visto che lui ha già conosciuto le capacità di Zagor (l'ha visto affrontare in duello lo Sceicco Nero, per dire), come poteva pensare che avrebbe perso contro tre rubagalline, anche se armati? Inoltre, la reazione di Zagor al tradimento di Guitar Jim è decisamente sopra le righe: lo massacra di botte fino quasi ad ammazzarlo, tanto che Cico lo deve fermare, se no ci scappava il morto. E' vero che sono stati comportamenti tipici di questi personaggi di Nolitta, ma ho come la sensazione che qui l'autore abbia calcato la mano nell'enfatizzare i loro comportamenti. In sostanza, qui Guitar Jim e Zagor appaiono non del tutto convincenti, ed è uno dei motivi per cui considero questa storia come una delle meno riuscite di Nolitta.

    Zagor-100-int-1


    Non che sia una brutta storia, ma non appassiona: le spiegazioni sono troppo lunghe e la situazione si risolve troppo rapidamente e troppo facilmente. Si ha quasi la sensazione che Zagor, in questa storia non abbia fatto nulla e abbia solo preso a botte Guitar Jim. Sappiamo che non è così, ma la sensazione che si prova è questa: tantopiù che la scena di Guitar Jim preso a botte da Zagor è stata messa anche in copertina, alla faccia del titolo "Il mio AMICO Guitar Jim"... =_= Tra l'altro, quella di mettere in copertina degli "amici" che si picchiano è una caratteristica di Nolitta. La più famosa è stata la copertina, da lui voluta ma poi mai pubblicata per volontà del padre, in cui Tex dà un cazzotto al suo pard Kit Carson. C'è anche la scena di Mister No preso a pugni da Esse Esse, che però fu pubblicata. Il punto è che gli amici non si prendono a pugni, se no che amicizia è? Le discussioni ci stanno, ma i pugni no. Gianluigi Bonelli lo diceva chiaramente: "Tex e Kit Carson sono amici. Al massimo si punzecchiano, ma si rispettano: nessuno prenderebbe mai a pugni l'altro, neanche in condizioni estreme." Lo stesso dovrebbe essere per Guitar Jim e Zagor, se no il titolo è una presa in giro.

    cazzotti
    Il mio amico Tex Willer, il mio amico Esse Esse...Chi trova un amico trova un cazzotto e perde qualche dente.


    La spiegazione di Marco Medina è assai prolissa e dice in molte pagine quello che avrebbe potuto dire in poche battute. Inoltre, il background di Medina e del killer Ordonez è davvero ingarbugliato: un killer mandato dal suo ex compagno criminale perchè eccetera. E' anche poco credibile: scusate, ma dove lo trovate un killer che deve assumere degli uomini per affrontare gli apaches per poter così essere capace di ammazzare un tizio? :huh: Se ci pensate bene, non sta in piedi neanche come soggetto.

    Zagor-100-int-2
    La vittima chiacchierona che, anche se vecchia, fa una conferenza con una pallottola in corpo e il killer inverosimile. Mi spiace, Nolitta, ma qui non ci siamo. :unsure:


    Ci sono anche delle carenze narrative: Zagor ha catturato il capo degli Apache, Chorrito, e lo ha tenuto come ostaggio perchè gli indiani non li attaccassero. Poi Chorrito cerca di scappare e gli uomini di Ordonez lo ammazzano. Alla fine della storia, gli indiani ammazzano solo Ordonez e i suoi uomini, lasciando in vita Zagor e i suoi amici, e questo solo perchè hanno aiutato il loro amico Medina. Ma Zagor, che sia amico di Medina o no, è la persona che ha catturato il loro capo e indirettamente è responsabile della sua morte. Che senso ha lasciarlo andare? Va bene la storia (falsa, ma ormai diventata luogo comune) dell'indiano saggio, intelligente e giusto, ma qui cadiamo nell'inverosimile. :lol: Capisco che mancassero le pagine e bisognava chiudere, ma è una soluzione davvero tirata.

    Complessivamente, è una storia piuttosto pesante, lenta e noiosa, con interventi inopportuni che spezzano il ritmo. Per dirne una, che senso ha l'intervento di Cico, davanti alla visione di Ordonez, Guitar Jim e gli altri, che stanno per essere ammazzati dagli Apache? E' forse il momento adatto per fare discorsi filosofici sul giusto e sullo sbagliato riguardo al comportamento degli indiani? C'è della gente lì che muore, non mi sembra sia il momento adatto per fare delle profonde meditazioni... :huh:

    Zagor-100-int-4
    Ne riparleremo al prossimo dibattito in tivù, Cico, adesso ci sarebbe di meglio da fare, OK?


    Per concludere, una curiosità: le immagini postate qui sopra sono della versione della ristampa Tuttozagor, con un Cico vestito di verde (che è il colore che usano adesso, in effetti). La prima versione però, quella originale, aveva un Cico dal vestito blu. E i colori erano acquerellati, a differenza di quelli a stampa della versione Tuttozagor.

    100a



    QUI TUTTI I LINK AGLI EPISODI DI ZAGOR

    Edited by joe 7 - 20/4/2023, 16:55
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    Sinceramente, a me questa storia é piaciuta molto e non ho notato nessuno dei difetti da te elencati.
    Ma come hai detto tante volte, ognuno ha le sue opinioni e l'importante é rispettare quelle altrui.
    La mia scena preferita é quella di Zagor e co. assediati nella capanna in fiamme.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 20/11/2020, 18:13) 
    Sinceramente, a me questa storia é piaciuta molto e non ho notato nessuno dei difetti da te elencati.
    Ma come hai detto tante volte, ognuno ha le sue opinioni e l'importante é rispettare quelle altrui.
    La mia scena preferita é quella di Zagor e co. assediati nella capanna in fiamme.

    E' giusto che ti sia piaciuta, io invece l'ho trovata carente. Ma a ciascuno i suoi gusti, non c'è niente di male in questo.
     
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    Anch’io ho sempre valutato questa storia poco convincente di per se, esattamente per i motivi da te elencati. L’ho sempre attribuito alla lunghezza prefissata che non consente mai lo sviluppo della trama secondo le ambizioni iniziali dell’autore, ma effettivamente anche il soggetto è discutibile.
    Per quel che riguarda il concetto di amicizia, ho sempre interpretato quel “Amico” come se fosse tra virgolette... ovvero “Amico si fa per dire”, non certamente paragonabile al rapporto tra Tex e Carson a quello tra Mr NO e Esse Esse, per cui il cazzotto in copertina ci sta, non ci sta invece il fatto di massacrarlo di botte.
    Altro ingrediente suggestivo, secondo me è invece il contesto geografico inconsueto. A me piace molto quando Zagor è in trasferta, e questa lunga trasferta fu molto emozionante, concludendosi con il RITORNO A DARKWOOD, con Hellingen ad attenderlo. Altre trasferte molto coinvolgenti e più recenti furono quella che inizia con L’ESPLORATORE SCOMPARSO, ma anche quella in SUDAMERICA fino al l’Antartide. Meno convincente quella Africana.
     
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    Anch’io ho sempre valutato questa storia poco convincente di per se, esattamente per i motivi da te elencati. L’ho sempre attribuito alla lunghezza prefissata che non consente mai lo sviluppo della trama secondo le ambizioni iniziali dell’autore, ma effettivamente anche il soggetto è discutibile.

    Infatti, non è vero che programmare una storia con un numero limitato X di pagine non ostacoli la realizzazione di una buona storia. Anche Nolitta, che era un ottimo sceneggiatore, non ci è riuscito. E questo dovrebbe mettere a tacere tutti quelli che sostengono caparbiamente che chiunque - basta che sia bravo - può fare un'ottima storia con un numero limitato X di pagine. Questo non è assolutamente vero. Anzi, questo è anche uno dei tanti motivi della carenza di qualità delle storie della Bonelli attuale, che vuole sempre un numero prefissato X di pagine per ogni storia, con poche eccezioni. E, guarda caso, quelle eccezioni permettono di realizzare storie più coinvolgenti e non col finale sprint di due pagine.

    E, sì, anche il soggetto è discutibile: tutti i personaggi sono poco credibili, in particolare il killer che vuole assumere degli sconosciuti che lo difendano dagli indiani mentre va ad ammazzare qualcuno. Ma fatemi il piacere.

    Per quel che riguarda il concetto di amicizia, ho sempre interpretato quel “Amico” come se fosse tra virgolette... ovvero “Amico si fa per dire”, non certamente paragonabile al rapporto tra Tex e Carson a quello tra Mr NO e Esse Esse, per cui il cazzotto in copertina ci sta, non ci sta invece il fatto di massacrarlo di botte.

    Sì, è così. Il fatto comunque che nel titolo ci sia la parola "amico" e che nella copertina ci sia Zagor che dà un cazzotto a Guitar Jim (e nella storia, anzi, lo sdragana di mazzate) non è certo un bell'esempio di amicizia. "Amico" è una parola importante, direbbe Corto Maltese.

    Altro ingrediente suggestivo, secondo me è invece il contesto geografico inconsueto. A me piace molto quando Zagor è in trasferta, e questa lunga trasferta fu molto emozionante, concludendosi con il RITORNO A DARKWOOD, con Hellingen ad attenderlo.

    Questa trasferta è stata di gran lunga la migliore di Zagor, anche perchè Nolitta voleva spaziare e raccontare. Le altre trasferte fatte dopo sono più "fredde", fatte a tavolino, meno coinvolgenti. Certo, ci sono delle eccezioni, ma l'impressione è questa.

    Altre trasferte molto coinvolgenti e più recenti furono quella che inizia con L’ESPLORATORE SCOMPARSO, ma anche quella in SUDAMERICA fino al l’Antartide. Meno convincente quella Africana.

    L' "Esploratore Scomparso" era iniziato bene, ma l'hanno trasformata in una saga a puntate dove Zagor doveva sempre dare la caccia a Nat Murdo, dando l'impressione di una trama ripetitiva, e le storie successive avevano perso di mordente (per non parlare di come è finito
    Nat Murdo, una cosa per me inguardabile)


    Quella in Sudamerica per me è ancora peggiore: sempre alla ricerca di quel professore di cui non ricordo mai il nome fino alla fine. Una cosa che era diventata esasperante e che era finita peggio
    (i mostri gelatinosi, la pappardella ripetuta di Atlantide e Altrove...basta con questa minestra riscaldata, abbiate pietà di noi poveri lettori!) :sick:
    Il fatto poi che non mi ricordi neanche il nome del tizio che stavano cercando, lungo due anni di storie, dà l'idea del mio livello di coinvolgimento...
     
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    DEXTER GREEN 😂😂😂, ma mi ricordo solo perché tre anni fa mi sono messo in testa di rileggere tutta la collezione, da SMIRNOFF in poi, compresi tutti gli extra e gli speciali vari. Per la cronaca, ci ho messo 14 mesi, durante i quali ho letto solo Zagor, il primo anno della mia vita nel quale non o letto nemmeno un libro 😔. Praticamente non ricordavo nulla, non solo il nome dell’esploratore, ma nemmeno che ci fosse qualcuno da inseguire...e nemmeno il 90% di tutto quello che ho letto.
    Inutile dire che invece la produzione Nolittiana la ricordo tutta a memoria, per questo sono partito da Smirnoff...

    Tuttavia sono più indulgente di te. Ho trovato molte storie buone nelle trasferte, e non solo, anche se ogni tanto Boselli mi faceva venire il mal di testa, e Burattini mi faceva fermare a chiedermi “Ma questo pensa che sono tonto?”

    Contrariamente a quel che si dice invece ho trovato molte buone storie scritte da Toninelli. Sarà che lui stava più coi piedi per terra, senza esagerare con l’elemento fantasy, che io digerisco solo se dosato molto sapientemente.

    Il segreto per avere ancora voglia di leggere Zagor è non fare paragoni, e poi io resto convinto che, in parte, conti anche l’età nella quale hai letto quelle storie la prima volta.
     
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    DEXTER GREEN 😂😂😂,

    Ecco, quello lì, grazie, ma tanto domani me lo sarà già dimenticato. ^_^

    ma mi ricordo solo perché tre anni fa mi sono messo in testa di rileggere tutta la collezione, da SMIRNOFF in poi, compresi tutti gli extra e gli speciali vari. Per la cronaca, ci ho messo 14 mesi, durante i quali ho letto solo Zagor, il primo anno della mia vita nel quale non ho letto nemmeno un libro 😔. Praticamente non ricordavo nulla, non solo il nome dell’esploratore, ma nemmeno che ci fosse qualcuno da inseguire...e nemmeno il 90% di tutto quello che ho letto. Inutile dire che invece la produzione Nolittiana la ricordo tutta a memoria, per questo sono partito da Smirnoff...

    Mica male come carrellata, complimenti.

    Tuttavia sono più indulgente di te. Ho trovato molte storie buone nelle trasferte, e non solo, anche se ogni tanto Boselli mi faceva venire il mal di testa, e Burattini mi faceva fermare a chiedermi “Ma questo pensa che sono tonto?”

    Più o meno le stesse mie reazioni.

    Contrariamente a quel che si dice, invece ho trovato molte buone storie scritte da Toninelli. Sarà che lui stava più coi piedi per terra, senza esagerare con l’elemento fantasy, che io digerisco solo se dosato molto sapientemente.

    Mi spiace, ma non ho mai digerito Toninelli: Ivan ne ha spiegato bene i difetti. Le sue idee a volte potevano andare, ma erano sviluppate in un modo così noioso e coi dialoghi così monocorde che stancavano subito. Almeno per me (e per Ivan).

    Il segreto per avere ancora voglia di leggere Zagor è non fare paragoni, e poi io resto convinto che, in parte, conti anche l’età nella quale hai letto quelle storie la prima volta.

    L'età. Sì, me l'hanno detto più volte: "Ti piace Zagor solo perchè lo leggevi da piccolo". Ma è un'osservazione che non mi ha mai convinto. Spesso mi è capitato di rileggere delle cose che leggevo da piccolo e le avevo trovate ridicole. Altre invece le ho trovate sempre ottime anche oggi, e lo Zagor di Nolitta è uno di questi. Non credo quindi che conti l'età. E' sempre il tempo il miglior giudice, e i capolavori sfidano il tempo e restano tali anche dopo mille anni.
     
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    Il segreto per avere ancora voglia di leggere Zagor è non fare paragoni, e poi io resto convinto che, in parte, conti anche l’età nella quale hai letto quelle storie la prima volta.

    Carissimo Mauro, cos'è la nostalgia? Secondo la Treccani è uno "stato d’animo melanconico, causato dal desiderio di persona lontana (o non più in vita) o di cosa non più posseduta, dal rimpianto di condizioni ormai passate, dall’aspirazione a uno stato diverso dall’attuale che si configura comunque lontano".

    Dimmi: è nostalgico chi non legge più lo Zagor attuale e continua a rileggersi con gioia quando ne ha voglia le storie di Nolitta, oppure chi ancora ne acquista i nuovi episodi, cercando di trovarci le emozioni di una volta?
    Cos'è se non la nostalgia ( o la mania del collezionismo) che quasi costringe a questa scelta?
    Per me amare Zagor non significa riempire gli scaffali con le sue storie attuali, ma affiancargli altri fumetti che mi danno piacere alla lettura, fargli insomma una buona compagnia!
    Un abbraccio!
     
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    Più che la nostalgia, è la speranza di rivedere delle storie come quelle di Nolitta quello che spinge tanti ad acquistare Zagor ancora oggi. Ma bisogna capire che c'è un tempo per ogni cosa, e il tempo di Zagor e Nolitta è finito con la sua ultima storia su Zagor. Quindi la cosa migliore è tenere le storie di Nolitta e chiudere con Zagor. Dopo Nolitta, sono state pubblicate ogni tanto non dico delle belle storie come quelle di Nolitta, ma almeno di decenti...ma in mezzo a centinaia di davvero mediocri. E non ne vale la pena, visto che, comunque, anche se decenti, non sono dello stesso livello di Nolitta (forse l'unica eccezione è "L'orrendo contagio" di Castelli: ma è una mosca bianca). Non valgono i soldi e il tempo speso. Almeno per me.

    Zagor è un personaggio particolare, unico, difficile da realizzare: neanche Nolitta poteva più farlo, dopo che aveva esaurito la sua vena. Tex poteva continuare con altri autori, e così altri personaggi della Bonelli: ma Zagor aveva il difetto di non poter più continuare con un altro autore. Si sarebbe dovuto chiudere con l'ultima storia di Zagor di Nolitta, un pò come è successo coi Peanuts, Mafalda, Calvin e Hobbes. Zagor non è un fumetto adatto per la serialità.
     
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    Si parla tanto dell'"Esploratore scomparso". Tu che lo hai letto, cosa ne pensi? Io pochi giorni fa avevo la possibilità di comprare i primi numeri di questa saga ad un prezzo buono,ma sfogliando le pagine non mi ha convinto. Borselli è un bravo narratore, ma così diverso da Nolitta,..forse, se fosse subentrato subito, avrei seguito l'evoluzione del personaggio.....invece dopo una tonnellata di toninellate mi ero ormai disaffezzionato. Dopotutto Boselli non ha scritto molte storie di Zagor mi sembra. Burattini e gli altri non mi sembrano migliori di Toninelli.
     
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    CITAZIONE (Stella di Latta @ 25/4/2024, 12:10) 
    Si parla tanto dell'"Esploratore scomparso". Tu che lo hai letto, cosa ne pensi? Io pochi giorni fa avevo la possibilità di comprare i primi numeri di questa saga ad un prezzo buono, ma sfogliando le pagine non mi ha convinto. Borselli è un bravo narratore, ma così diverso da Nolitta...forse, se fosse subentrato subito, avrei seguito l'evoluzione del personaggio.....invece dopo una tonnellata di toninellate mi ero ormai disaffezionato. Dopotutto Boselli non ha scritto molte storie di Zagor mi sembra. Burattini e gli altri non mi sembrano migliori di Toninelli.

    Dovrei analizzarlo, "L'esploratore scomparso", un giorno. Appena avrò un pò di tempo, magari lo farò. I disegni di Marcello sono ottimi (lui mi è sempre piaciuto come disegnatore), e la storia è un buon viaggio zagoriano in terre inesplorate fatto con cura. Abbiamo un buon nemico, ed è bello rivedere il capitano Fishleg.

    Di certo è una storia assai migliore delle varie toninellate con mercanti d'armi e whisky, con uno Zagor che inciampa come un cretino su ogni sasso prendendosi una storta, o che viene picchiato a sangue da barman di saloon, sconosciuti cattivi panzoni, vari Fantozzi De' Smidollatus ai quali volta sempre la schiena stile "sono stupido, picchiatemi".

    Ma...

    Ma manca l'umorismo, manca il dramma. Manca proprio "Nolitta", come dici tu. Si ride poco, anzi non si ride affatto: è una storia avventurosa e seria, con uno Zagor serio, un Cico che cerca di far ridere ma non ci riesce neanche se piange. Essendo stata però una storia fatta molto meglio delle varie frattaglie fatte prima, fu comunque l'inizio di una rinascita zagoriana. Che adesso è tornata alle toninellate. =_=
     
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