10 - IL RIVALE PERICOLOSO
(primo articolo: qui; precedente articolo: qui)

RIASSUNTO: Siamo verso la fine dell''800: dopo la morte del padre in Bosnia *, Peline Pandavoine e sua madre decidono di raggiungere il nonno di Peline a Maraucourt, in Francia. Viaggiano in un carro coperto, trainato dall'asino Palikare e con loro c'è il cane di Peline, Barone. Non avendo molti soldi, per guadagnare qualcosa durante il viaggio, fanno le fotografe ambulanti. Dopo diverse avventure, raggiungono l'Italia, dove incontrano un ragazzo, Marcel, che vuole raggiungere il circo di suo padre, e li accompagna. Ora sono diretti a Milano, da cui partiranno poi verso le Alpi: ma vengono ostacolati da Pietro e Rocco, due fotografi ambulanti come loro, che fanno loro concorrenza...
-------------------------------------------
* allora non esisteva ancora la Jugoslavia, nata nel 1929 dopo la Prima Guerra Mondiale e cessata di esistere nel 2003.

Mentre Peline, sua madre e Marcel sono diretti ad un altro villaggio, sono seguiti dai rivali fotografi Pietro e Rocco, che li sorpassano.
"Ancora loro!" sbuffa Marcel.
"Non preoccuparti, vedrai che non riusciranno a prenderci i clienti!" commenta Peline, seccata dall'insistenza con cui i due fotografi percorrono la loro stessa strada. "Potrebbero però andare da qualche altra parte!"
La madre di Peline la corregge:
"Questa è la strada principale che porta ai paesi più importanti. Nei paesi piccoli si vende poco, non farebbero dei grandi affari."
"Ma abbiamo bisogno anche noi di soldi per andare fino a Maraucourt! Loro fanno i fotografi per mestiere, noi lo facciamo per necessità!"
Le preoccupazioni di Peline erano state eccessive: anche se Pietro e Rocco sono arrivati al paese prima di loro, non riescono ad attirare il pubblico, che è rimasto incuriosito dalla veste orientale della madre di Peline; inoltre, la ragazzina ha delle buone capacità comunicative. Per non parlare di Marcel, che attira tutti facendo fare dei giochi da circo al cane Barone.
Rocco, il panciuto, continua a chiamare la gente:
"Venite a farvi prendere una foto dal grande Pietro! Venite a..."
Ma il grosso della gente si riunisce attorno al carro di Peline e si fa fotografare da loro.
"Quelle donne ci rubano la clientela! Adesso le faccio vedere io! Pietro, dammi une delle tue foto migliori!"
"Ecco, ma cosa ci vuoi fare?"
"Ora vedrai!"
Rocco va dagli avversari e si rivolge a Peline:
"Se continuate così, dovrò mettere a confronto il lavoro del maestro Pietro col vostro e tutti vedranno la differenza!"
Peline chiede:
"Mi fate vedere la vostra foto che avete portato?"
L'altro le risponde fieramente:
"Certo, eccola qui!"
Peline osserva con attenzione la foto di Rocco, poi sorride.
"Ma ve la sentite davvero di confrontare pubblicamente, davanti a tutti, il vostro lavoro col nostro?"
"Cosa vorreste dire?" replica lui offeso.
"Guardate: questa è la foto campione che noi mostriamo ai clienti."
Rocco osserva la foto di Peline, poi osserva quella di Pietro, e impallidisce. Restituisce la foto a Peline e dice:
"Ecco...per adesso lasciamo stare. Sarà per un'altra volta!"
"Certo, quando volete!"
Rocco si allontana, mentre la madre di Peline rimane perplessa davanti al comportamento della figlia.

Alla sera, Peline e gli altri trovano un albergo e alloggiano lì. Dopo cena, Marcel fa quattro passi con Barone, mentre la madre rimprovera Peline:
"Hai esagerato a vantarti davanti a loro due questa mattina. Non era necessario comportarsi in quel modo."
"Ma se erano venuti loro a sfidarci sulla qualità delle foto!"
"Sì, ma li hai trattati da imbecilli. C'è modo e modo di parlare con le persone, Peline. Impara a rispettarle, anche se non sono simpatiche."

Intanto, Marcel sente dei rumori nel carro di Peline: eppure a quell'ora di notte non dovrebbe esserci nessuno, visto che Peline e sua madre adesso sono nella loro camera. Si avvicina cautamente e, sbirciando, scopre che sono Pietro e Rocco. I due fotografi rivali, infatti, stanno per rubare la macchina fotografica della madre di Peline, così toglieranno di mezzo un pericoloso concorrente. Ma Marcel li chiude dentro e chiama l'oste e gli altri, insieme a Peline e alla madre. Vengono tirati fuori a forza e malmenati:
"Chiamiamo i carabinieri, avranno la punizione che si meritano!"
Ma la madre di Peline li difende:
"Calmatevi, non è come pensate: si tratta di un malinteso. Si vede che volevano parlarci nel carro, ma non sapevano che eravamo in albergo."
Marcel obietta:
"Ma loro..."
"E' tutto un malinteso, Marcel. Non c'è bisogno di chiamare i gendarmi. E' vero, signori?"
Commossi, Pietro e Rocco annuiscono e dicono che domani andranno per un'altra strada. Si salutano e, la mattina dopo, Peline e gli altri vanno verso Milano.

COMMENTO

Quando si parla dei "poveri" con voce commossa e tremante si pensa sempre a persone senza soldi, che, proprio per il fatto di essere prive di soldi, sono quindi più buone. Questa storia mostra in modo evidente la stupidità superficiale di questo modo di pensare: essere poveri non significa essere buoni. Si può essere poveri ed essere meschini e avidi. Ci sono anche i conflitti tra i poveri. Il comportamento di Pietro e Rocco è diverso da quello della madre di Peline: eppure sono entrambi economicamente svantaggiati, alla pari. Questo vuol dire che non sono i soldi, o la mancanza di soldi, che rendono buone le persone, ma il cuore. Se una persona è buona o malvagia, lo è per una sua libera scelta, non per le circostanze di ricchezza o di povertà.

Anche questo episodio, diviso in due parti (questo e il precedente), fa parte solo dell'anime e non è presente nel testo originale di Malot, che, come ho detto, inizia solo quando Peline e la madre sono arrivate a Parigi. Però si tratta di aggiunte ben realizzate, che esprimono bene le fatiche e le vicissitudini di un lungo viaggio.

(Continua qui)

QUI TUTTI I LINK A PELINE STORY

Edited by joe 7 - 1/12/2021, 20:31